Secondo me dovrebbe essere lecito utilizzare un singolo caso di cronaca per parlare magari di una questione più ampia, come ad esempio l’utilizzo di soldi pubblici per operazioni di soccorso di vario genere, senza essere tacciati di ignoranza, qualunquismo, o i solti insulti che ripetete come dei pappagalli.
Dai vigili del fuoco che estraggono dalle lamiere l’ubriaco alla guida, al medico che lo opera d’urgenza, ai tecnici del soccorso alpino che recuperano una speleologa bloccata durante una ricerca scientifica.
I nostri soccorritori sono un’eccellenza internazionale ma i soldi non sono infiniti, i volontari neanche. A parte l’utente troll quanti di voi filantropi illuminati prestano il loro servizio nello “stato civile” come soccorritori?
Ecco appunto.
Che poi i volontari siano i primi a voler salvare chiunque è molto probabile, ma volontari non vuol dire gratis. Perché anche se alcuni di loro non prendono stipendio, comunque l’attrezzatura, la formazione, e tutta la struttura organizzativa è a carico dello stato. Riguardo a ciò che effettivamente è coperto dall’assicurazione se ne può discutere.
Quindi magari prima di dare sempre per scontato che qualcun’altro abbia il dovere di intervenire, si può anche provare a ragionare su come indirizzare le risorse disponibili.
Ci sono ad esempio calamità naturali imprevedibili, ci sono ricerche scientifiche pericolose, e ci sono degli stronzi che si fanno male da soli e magari hanno fatto pure agli altri (vedi ubriaco alla guida). Noi salviamo sempre tutti.