PrincessGinevra

ciao a tutti,
è da un po' che voglio aprire questa discussione, perchè è da un pezzo che ci rifletto sopra ma non ne vengo a capo.
pertanto vi chiedo, sulla base della vostra esperienza, come vi trovate con i vostri colleghi di lavoro e pertanto se passate gran parte della vostra giornata in un ambiente di lavoro che vi piace oppure no..
ed inoltre, se siete arrivati più di recente rispetto gli altri, percepite una sorta di "sottomissione" rispetto agli altri colleghi con maggiore esperienza?

claire

Ho cambiato tantissimi gruppi di colleghi e altri ne cambierò.Mi trovo da molto male a meno peggio.
Ma a mio agio non sono mai,mi sento sempre diversa,cerco di interagire il minimo,le relazioni con le colleghe mi stressano tantissimo.

PrincessGinevra

capisco..
sono una persona molto riflessiva, e a detta di molti, pure insicura..però sono una che lavora e parla poco. tuttavia non capisco cosa ci trovino di bello (ammesso che ci sia qualcosa di bello) nel voler sempre riprendere qualcuno per un errore, o rimproverare per gli errori anche con modi poco adeguati.. so che non dico nulla di nuovo e succede in tantissimi ambienti di lavoro.. ma non capisco davvero quale è la finalità, se questo atteggiamento giova a qualcuno.. se chi lo fa si sente il capo della situazione, o se si tratta di un atteggiamento subito in passato che ora "sbolognano" a qualcun altro come è successo a loro.. bah
immagino che gli altri non sbaglino mai...

Palladipelo

ora per fortuna lavoro più o meno da sola in ufficio e mi trovo bene così. ho un capo abbastanza lunatico però c'è poco in ufficio. Nei lavori precedenti con i colleghi non mi sono mai trovata più di tanto e sentivo di non avere molto in comune. A me piace lavorare veloce senza perder tempo, avere un collega pettegolo di fianco o un capo controllore mi rompe le scatole. Quando trovi qualcuno che rimarca ogni singolo errore uuff sono persone a cui piace comandare, intimidire, impicciarsi.. non le capisco nemmeno io, spesso vogliono rompere le balle agli altri per frustrazioni personali.

Weltschmerz

Nelle poche esperienze lavorative che ho avuto, praticamente mi comportavo come un NPC, rispondevo con sì/no/quest.

Roland68

Purtroppo per la mia tendenza ad isolarmi, col mio gruppo di lavoro inizio a sentirmi sempre peggio nella misura in cui loro intensificano i rapporti. Più il tempo passa e più vogliono uscire per cenare piuttosto che andare al bowling ecc.. e io che vorrei evitare tutte queste attività,ovviamente vivo nell'angoscia che qualcuno proponga qualcosa. Accomunata alla stessa situazione che vivo a casa con le iniziative di quelli che considero gli amici di mia moglie,direi che è un periodo che vivo sotto fuoco incrociato e sto malissimo. So bene che sono io quello strano e vorrei vivere con serenità ma purtroppo è così.

It's Me

Ho cambiato solo 2 posti in 13 anni e posso dire con estrema sicurezza che a fare la differenza è l'ambiente: in primis, deve essere il datore di lavoro a metterti in condizione di lavorare con una certa tranquillità, il resto viene da se (colleghi, il sentirti a tuo agio, la voglia di interagire con gli altri).
Dove stavo prima era un incubo, ora mi trovo da Dio.
Un altro vantaggio, è lavorare con poche persone: in un'azienda grossa farei tanta fatica ad ambientarmi e interagire coi colleghi