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09-10-2019, 10:26
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 109
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Ultima modifica di cancellato5862; 30-12-2019 a 16:56.
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09-10-2019, 11:41
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 730
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Frasi fatte:
1- Sii te stesso
2- La vita non è una gara
Onestamente fatico a comprendere cosa spinge il pensiero umano a focalizzarsi su uno standard da raggiungere, non è una cosa che mi appartiene.
Anzi, trovo che ci sia sempre il rovescio della medaglia per ogni personalità.
Il complesso d'inferiorità, detto da chi non ha studiato psicologia, spesso elimina questo contrasto per divinizzare qualcosa di diverso e magari più affascinante.
Nella tua situazione può darsi che "il ragazzo gay che passa per etero" appaia meno sensibile, dolce o affettuoso.. e che tu invece abbia o trasmetta questi tratti nelle persone che ti conoscono. E non sono di meno, sono semplicemente diversi, valorizzali!
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09-10-2019, 15:14
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,895
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Perchè pensi di essere meno maschile di loro?
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09-10-2019, 15:22
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Ma tu come ti senti? Ti senti maschio? Ti senti sub/uke? Entrambe le cose?
Ti senti scambiato per qualcuno che non sei o non riesci ad accettare quello che sei?
Delle volte comunque ho notato che diversi lati di noi escono fuori con diverse persone, o meglio: certe persone tirano fuori dei lati di noi che non si capisce se erano sopiti o se sono proprio nati “in risposta” a loro.
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09-10-2019, 15:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da silenzio
Perchè pensi di essere meno maschile di loro?
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Basta per esempio non avere la barba o una voce quasi da ameba... Ogni riferimento al sottoscritto è puramente voluto. Io ho sempre sofferto per la mancanza di caratteri maschili, sicuramente ha pesato molto in tutte le sfere collaterali della mia vita. A cominciare dall'autostima che si porta poi dietro il resto, non è più una questione afferente alla sfera sessuale, si porta dietro tutto. Non pretendo sia valido in generale, ma è valido per me.
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09-10-2019, 18:37
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,895
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Quote:
Originariamente inviata da anticonformista
Ecco questa la ho tenuta apposta per ultimo.
Cerco di definire cosa sia il maschile anzitutto, premesso che io per tanti anni non ho avuto rapporti col maschile, lo negavo. Dalla seconda media ho rotto.con tutti i miei amici maschi d'infanzia per vari motivi e il rapporto con mio padre per vari anni è stato molto burrascoso. Per alcuni anni non ho frequentato nessun ragazzo in amicizia, dai 14 ai 17 diciamo, uscivo solo con altri ragazzi gay molto molto effeminati, che di maschile avevano solo l'organo genitale, mi trovavo piuttosto male con loro, poi ho cominciato a uscire con i ragazzi delle mie amiche e uno mi ha invitato ad uscire con i suoi amici, ero a una pizzata con 5 ragazzi a parlare di videogiochi, non mi sembrava vero!
La mascolinità per me è quella tracotanza giovanile che si trasforma in quella saggezza silenziosa in età adulta. Quell'essere goliardico da ragazzi che poi diventa un parlare poco e dire tanto. La mascolinità, in breve (poi aggiungo, la batteria mi si sta scaricando) è questa, per me.
Io in adolescenza ho sempre evitato il.conflitto diretto ed ero.molto calmo(al massimo uscivo con le amiche a prendere un té o fare una passeggiata con loro), parlo moltissimo e dico poco.
Non cammino con le spalle diritte e non guardo le persone negli occhi...
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Ti dirò, più scendi nel dettaglio nella tua descrizione e più normale mi sembri, inteso come ragazzo con la giusta dose di maschilità. Spesso quello che descrivi come mascolinità non è altro che un ruolo più recitato che spontaneo negli uomini. In realtà la maggior parte degli uomini del giorno d'oggi è ancora un ragazzino con la maschera da uomo maturo, tutti a recitare una parte per paura di risultare meno virili, ma togligli la maschera e vedrai tutta la loro insicurezza e la loro paura del giudizio. Spesso fingono sicurezza, fanno i piacioni o i duri, a seconda, ma in realtà sono impauriti dal mondo esattamente come noi, ingannati da un'immagine che, alla lunga, non riescono più a togliersi di dosso. Poi fossi in te non invidierei quelli dall'aria vissuta, è difficile che siano contenti di sè stessi e e sprattutto della loro vita, spesso è solo sofferenza o rassegnazione che la gente interpreta superficialmente come maturità.
La vera saggezza è merce molto rara al giorno d'oggi, sempre più rara purtroppo.
In ogni caso sei un ragazzo normalissimo come tutti, non penso tu debba avere paura di non riuscire a sembrare abbastanza mascolino, inoltre credo che quelle stupide etichette che ti han dato quelle ragazze sia dovuta più che altro al fatto che sapevano i tuoi gusti sessual-sentimentali, altrimenti non avrebbero proprio toccato l'argomento.
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09-10-2019, 18:54
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#7
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Principiante
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Roma
Messaggi: 11
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io sono gay, il classico belloccio maschile insospettabile (definizione che non mi piace). Le ragazze ci provano con me. Quando vado nei locali gay vengo guardato con sospetto e quando dico che sono gay molti mi scoppiano a ridere in faccia.
Ma mica è bello! Da ragazzino avevo atteggiamenti più gayeschi. Tipo: accavallavo le gambe, la voce mi usciva in falsetto ecc. Allora venivo additato, anche dai familiari. Risultato? Ho cominciato a censurarmi. A diventare taciturno e molto maschio/maschile rinunciando a quella parte di me che poteva venir fuori già da adolescente.
Quindi, anticonformista, va' fiero di ciò che sei. Non rinunciare alla tua autenticità.
PS: pensa a quanti gay repressi (magari sposati) esistono...
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09-10-2019, 20:07
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,004
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Quote:
Originariamente inviata da Plissken
io sono gay, il classico belloccio maschile insospettabile (definizione che non mi piace). Le ragazze ci provano con me. Quando vado nei locali gay vengo guardato con sospetto e quando dico che sono gay molti mi scoppiano a ridere in faccia.
Ma mica è bello! Da ragazzino avevo atteggiamenti più gayeschi. Tipo: accavallavo le gambe, la voce mi usciva in falsetto ecc. Allora venivo additato, anche dai familiari. Risultato? Ho cominciato a censurarmi. A diventare taciturno e molto maschio/maschile rinunciando a quella parte di me che poteva venir fuori già da adolescente.
Quindi, anticonformista, va' fiero di ciò che sei. Non rinunciare alla tua autenticità.
PS: pensa a quanti gay repressi (magari sposati) esistono...
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Che senso ha sposarsi se si è gay, al mondo d'oggi?
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09-10-2019, 20:36
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,895
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Quote:
Originariamente inviata da Lory
Che senso ha sposarsi se si è gay, al mondo d'oggi?
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Forse nel tentativo di fuggire dalla propria vera natura e convincersi così di essere etero, altre volte per paura del giudizio della propria famiglia o per motivi di etichetta, se così si può dire, anche se meno frequentemente.
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09-10-2019, 21:07
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Per l'assenza di caratteri maschili spero di morire stanotte.
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