Hor

Ebbene sì, mio padre è un socialone, un estroverso. Mia madre meno, ma mio padre proprio tanto.
Ogni volta che lo vedo (ora che abito per conto mio mi vedo di rado coi genitori), noto sempre di più la differenza tra me e lui, e il confronto è sempre più impietoso verso di me.
Mio padre parla con tutti, ha sempre la battuta pronta, sa attaccare bottone con chiunque, anche quando ci spostiamo sui mezzi pubblici, non si tira mai indietro quando c'è da socializzare, sa sempre dire la cosa più arguta per suscitare simpatia nell'interlocutore. Io invece al massimo balbetto e fuggo, quando c'è da socializzare, quando c'è da interagire con gli sconosciuti.
Mio padre nella sua vita ha viaggiato, ha lavorato all'estero, anche in posti di alta responsabilità, quelli che implicano elevate capacità di gestione dei rapporti umani, e ne è sempre uscito a testa alta. Per un certo periodo, quando io andavo ancora a scuola, ha fatto attività politica nel mio paese, altra attività che richiede capacità sociali non da poco. Io invece continuo a rifuggire i rapporti umani, in una spirale di peggioramento che dura ormai da anni.
Inutile dire che, più passa il tempo e più si palesano le mie difficoltà in questo ambito, più mi sento INFERIORE verso mio padre. Il confronto tra ciò che lui ha realizzato nella sua vita e ciò che ho realizzato io (cioè quasi nulla) è, come scritto sopra, impietoso.
E ora che sono giunto a una certa età l'unica per me è sperare di tamponare i problemi di socializzazione e restare in qualche modo a galla.

In ogni caso, riassumendo, più passa il tempo e più provo un complesso di inferiorità nei confronti dei miei genitori.

Qualcun altro/a ha esperienza simili in merito?

Masterplan92

mio padre è un estroversone doc come il tuo..anche io mi sento terribilmente inferiore in tutto..poi è un medico con oltre 1000 pazienti..io sono una caccola a confronto

Peste Nera

I miei genitori sono forse più introversi di me quindi so a chi assomiglio e non ho quindi complessi di inferiorità verso di loro in questo ambito. Mi chiedo che diavolo è saltato loro in mente di sposarsi e di fare dei figli vista la pseudo famiglia che hanno creato…

Nightlights

mia madre è abbastanza estroversa però è anche molto riservata, mio padre caratterialmente è un orso ma va un po' capito, e mi sa che un po' ho preso da lui...

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lauretum

Io non capisco

Come avete fatto a venir fuori così, con genitori estroversi / normali?

Di solito i nostri genitori sono ansiosi, depressi, fiji di putt.. eccetera

lowman's

nonostante siano due persone socialmente normaloidi, non ho mai provato questi complessi di inferiorità nei loro confronti, anzi, mi sono sentito spesso in imbarazzo per loro

da quando mio padre è andato in pensione, sono diventati molto più socievoli, da ragazzino avevo un immagine di loro come due persone non interessate a fare vita sociale, invece negli ultimi anni si stanno sbizzarrendo, boh, sono contento per loro che non si chiudano in casa come il sottoscritto

solo tempo fa provai una sorta di invidia atroce e rivalità verso mio padre per questioni di studio e di lavoro, ma fu un periodo particolare che per fortuna è passato

incompresa88

No. I miei genitori sono abbastanza riservati. Non sono fobici e non hanno problemi di socializzazione, ma comunque non sono esattamente socievoli. Forse anche per questo vado d'accordo con loro.

incompresa88

Perché non sempre è colpa dei genitori. Devi considerare anche le cause genetiche e ambientali.

Franz86

Una persona può avere disturbi anche rilevanti che però risultano socialmente funzionali almeno nel quadro integrale della personalità e trasmetterli ai figli in una versione però non più altrettanto funzionale, e forse viceversa.

Hor

Consideriamo anche i geni recessivi.

MrBean

Nonostante ad una prima impressione fossi convinto che i miei genitori fossero estroversi, in realta' e' uscito fuori erano degli asociali nel senso buono e non dei sociofobici (anche se non credo all'ereditarieta' della fobia sociale o meglio non penso sia l'unica causa).

NO QUOTE

pokorny

Potrei scrivere un libro sulle qualità di mia madre in quest'ottica e di mio padre sempre in quest'ottica più quelle professionali. Ti dico solo che per un periodo ha avuto una bella impresa edile e operai e capicantieri sono quasi sempre degli orchi, furbi, forti, scaltri e che fanno quello che gli pare se non tenuti a bada (se ci sono operai e capicantieri lo prendano come il grandissimo complimento che è). A lui bastava aprire bocca che tutti gli obbedivano spontaneamente e facevano quello che diceva. E tralascio il resto sulla vita sociale; per questo la parola che tendo a usare di più è "carisma", non credo ce ne sia una migliore; forse "leader" ma preferisco le parole di origine greca o almeno nostrana.

Dirò di più, quello che a un certo punto è arrivato vicino a diventare odio reciproco derivava sicuramente dall'immensa distanza tra i miei e me sotto tutti gli aspetti. Me lo posso vagamente immaginare il senso di delusione che due come i miei possano aver provato per un figlio con zero skills sociali non compensate da un ragionevole successo professionale (cose legate tra loro ma non sempre) e per forza il dispiacere diventa prima o poi avversione per la delusione delle aspettative.

Se ripenso a questa parte delle dinamiche familiari mi viene un magone che non finisce più. Tuttora non ho un bel ricordo di mio padre ma posso mettermi nei suoi panni.

Smeraldina

Mio padre era socialone mia madre un pò meno,mio zio il fratello di mia madre era proprio introverso,e anche mio nonno.

Joseph

È anche strano che tanti considerino la normalità un segno di disturbo perché la società è disturbata ecc. tranne quando si parla dei genitori. Evidentemente spesso non si parte da un ragionamento per arrivare a delle conclusioni, ma si parte da delle conclusioni (o uno stato di fatto, come la sensazione di inferiorità, la stima, l'ammirazione) e si cerca di capirne la motivazione, possibilmente in breve tempo per non rimanere nell'inquietudine di non avere certezze particolarmente definite e quindi dovendo lasciare la sociologia ai topic sociologici, rendendola utile solo come intrattenimento.

Tamino

Anche mio padre attacca bottone con tutti, ma spesso da solo noia.
Non mi sento inferiore a lui, solo diverso.
Vi assicuro che anche le persone che sono tutto all'opposto della fobia sociale, ovvero che devono sempre stare in compagnia e parlare di continuo, hanno parecchi problemi nelle relazioni.
Non sentitevi inferiori per questo.
Per quanto riguarda la realizzazione sul piano lavorativo o d'istruzione è una cosa diversa, che condivido molto di più

Keith

Il fatto è che i figli andrebbero amati comunque e non porsi troppe aspettative. E se gli nasceva un figlio handicappato che facevano? Non è che me la sto prendendo con i tuoi eh, i miei sono più o meno su quella linea.. solo che magari non si sono mai fatti grosse aspettative.. e hanno fatto bene.. hanno credo sempre pensato che io fossi un po' handicappato (a ragione) e quindi poche aspettative. Però sono rimati delusi dalla mia mancata riproduzione.. però è un controsenso.. se ammetti che sono handicappato allora ci può anche stare che non mi riproduco, no?

Keith

diciamo che non hanno problemi di fobia ed evitamento gravi. non hanno problemi a rapportarsi con nessun tipo di persona, però non amano la socialità, non hanno spirito organizzativa per le cose sociali.. casa mia non è stata mai aperta al prossimo o piena di gente.. però cmq rientrano nella normalità.. io sono una persona che non credo esagero se mi definisco portatore di lieve handicap psichico.. ma questo credo dipenda da tante cose.. traumi infantili, combinazioni genetiche sfigate, in cui prendi il peggio da ognuno.

pokorny

Inutile dire che avrei potuto scrivere lo stesso io

Lory

Molti hanno ereditato la predisposizione genetica alla fobia sociale da un solo genitore o dagli avi

cancellato18953

Parenti serpenti