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Vecchio 22-10-2022, 22:08   #1
Esperto
L'avatar di muttley
 

Sapete cosa si intende per compiti di sviluppo? Ecco una spiegazione:
Il concetto di compito di sviluppo fu elaborato da Robert J. Havighurst nel 1948. Da allora è stato funzionale allo studio dello sviluppo adolescenziale per più di cinquant’anni, rimanendo sempre un concetto di attualità e importanza sia per i teorici dello sviluppo e per i ricercatori , che per gli stessi adolescenti.
Nella definizione di Havighurts (1984) si intende per compito di sviluppo un compito che si presenta in un determinato periodo del ciclo di vita dell’individuo, la cui buona risoluzione conduce alla felicità e al successo nell’affrontare i compiti successivi, mentre un fallimento o una cattiva risoluzione conduce all’infelicità, alla disapprovazione da parte della società e a difficoltà nella realizzazione dei compiti evolutivi che si presenteranno in seguito. I compiti evolutivi nascono e si collocano nel mezzo tra bisogni individuali e richieste sociali e possono variare a seconda dello specifico contesto socio-culturale a cui l’individuo appartiene
.

Parlando della mia esperienza (che penso sia simile a quella di molti di voi), il primo compito di sviluppo che ho saltato è quello che si presenta per la prima volta durante la pubertà, ovvero la scoperta dell'affiliazione e del gruppo di appartenenza. Anche durante l'infanzia si ha bisogno degli amici, del peer group eccetera, ma tutto ruota ancora principalmente intorno alla famiglia di origine. I genitori o caregiver sono il nostro centro orbitale, gli amichetti fanno capolino qua e là ma è con l'approssimarsi dell'adolescenza che il gruppo diventa preponderante.
Proprio in quella fase ho iniziato a sentirmi diverso dagli altri: il gap accumulato nei confronti dei coetanei si era allargato a tal misura da rendere complicati e invivibili i rapporti con loro. Non capivo come interagire, ero ancora rimasto fermo alla fascia anagrafica precedente, infatti faticavo molto a elaborare con la stessa velocità gli input del mondo esterno. Prendete due ragazzini in età prepuberale: interagiscono tra loro con molti limiti, è ancora limitato il loro bagaglio dialogico e relazionale, mentre invece con l'adolescenza quest'ultimo subisce un'accelerazione portentosa. Io rimasi fermo all'età in cui le parole sono ancora legate al loro senso letterale, non capivo il sarcasmo, non riuscivo a lasciarmi rimbalzare commenti velenosi e sfottò e faticavo a elaborare una conversazione prolungata (a meno che non fosse un botta o risposta in cui era l'altra persona a farmi domande).
Cominciai a percepire i miei coetanei come distanti, irriverenti e insensibili e mi chiusi del tutto al mondo esterno per rifugiarmi nella contemplazione pura e semplice. Ovviamente in tutto questo non è che rivalutai la mia famiglia, anzi li ritenevo ugualmente tossici anche se in maniera differente.
Avevo insomma accumulato il primo gap: mentre gli altri imparavano a processare i segnali esterni con velocità e scioltezza, io rimanevo al palo, ero come un computer di vecchia generazione che crasha in continuazione se provi a farci girare più di un'applicazione per volta.
Ai tempi non ero ovviamente consapevole di tutto ciò, cioè di aver saltato il mio primo compito di sviluppo, pensavo solo che i miei coetanei fossero cattivi, incivili e irrispettosi mentre io ero l'introverso bambino d'oro vittima della malvagità altrui, come il protagonista di un dramma brechtiano.
E voi che avete da dire in merito?
Vecchio 22-10-2022, 22:13   #2
Esperto
L'avatar di Sheev Palpatine
 

Mi rivedo parecchio in questa descrizione. Anch'io alle medie in particolare mi sono sentito perso, percepivo una distanza incolmabile tra me e gli altri adolescenti che parlavano di sesualità etc. E anch'io sono stato in "contemplazione" o meglio, mi sono chiuso in me stesso, giocando ai videogiochi etc.

Al livello sociale comunque poi ho fatto delle amicizie al liceo, ma c'erano sempre contrasti, per un motivo o per un altro. Certe persone meglio perderle...

La vera questione però penso sia un'altra, ossia, "come si recuperano queste fasi?"... perchè probabilmente un pò per tutti quanti è questa fase puberale il problema
Vecchio 22-10-2022, 22:28   #3
Esperto
L'avatar di muttley
 

Durante la pubertà succede qualcosa, un po' per tutti sono cominciati lì problemi.
Vecchio 22-10-2022, 22:42   #4
Esperto
L'avatar di Teal
 

Anche per me il periodo delle medie é stato quasi traumatico. Ero molto legato all’idea di essere un “bravo bambino/ragazzo”, pensando che questo mi avrebbe portato riconoscimenti e aiutato a fare strada nel mondo. Invece gli altri miei compagni erano molto più smaliziati e svegli di me, avevano iniziato il percorso verso l’età adulta fatto anche di ribellione, conflitti, menzogne e tutto ciò che ne consegue. Tutto abbastanza normale nell’adolescenza, quando tanti, troppi impulsi ormonali e sociali portano a queste dinamiche, ma anche ad apprendere pian piano come governarle. Nel mio caso era come se fossi un passo indietro, imprigionato in una dimensione infantile e fatata, e questo, legato ad altre caratteristiche di cui ho già parlato, inevitabilmente mi faceva diventare un bersaglio per sfottò vari ed eventuali.

Come si recupera?…non si recupera, ogni cosa a suo tempo, é tardi e degli strascichi rimarranno per sempre. Ciò non toglie che si possa lavorare su sé stessi, magari anche con aiuti esterni, ed imparare a convivere con quello che ci portiamo dietro. Intanto perché “tutti”, anche quelli con i quali ci sembra di uscire sempre perdenti nei confronti, si portano qualcosa dietro. E poi perché tutto questo potrebbe anche averci portato ad elaborare dei meccanismi di coping che magari poi sono diventati utili. Non si tratta di raccontarsela, ma di cercare di uscire da una narrazione di sé stessi costantemente negativa e autosvalutante, che rischia di diventare una zavorra di profezie autoavveranti su sé stessi (o anche narcisismo covert, per usare un’espressione alla moda). Certo, non é semplice metterlo in pratica, e il percorso non é mai lineare, peró…
Ringraziamenti da
muttley (22-10-2022)
Vecchio 22-10-2022, 22:52   #5
Esperto
L'avatar di muttley
 

Trovo molto interessante quello che scrivi utente Teal, peccato tu abbia cancellato la tua presentazione, probabilmente per motivi di privacy...mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più su di te.
Vecchio 22-10-2022, 22:58   #6
Esperto
L'avatar di Teal
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Trovo molto interessante quello che scrivi utente Teal, peccato tu abbia cancellato la tua presentazione, probabilmente per motivi di privacy...mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più su di te.
Sono da poco sul forum, comunque qua e lá nei messaggi qualcosa ho detto. E grazie, ma quello che ho scritto sono rielaborazioni di pensieri di persone che si occupano di queste cose per mestiere, idee e consigli accessibili a tutti, anche solo navigando sul web.
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