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14-06-2021, 22:53
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#21
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Principiante
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 72
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Originariamente inviata da Architeuthis-
Vi dico solo che ci sono dei 2000 già titolari di imprese.
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mio fratello e diventato capo reparto della sua azienda dove lavora,titolo di studio solo la terza media.come ha fatto? a una bella parlantina.
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14-06-2021, 22:54
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#22
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Per intraprendere bisogna prima trovare un lavoro dipendente.Accantonare il capitale e maturare esperienza.
Queste cose se uno non ha potuto farle prima dei 30 anni per motivi di salute non gli viene concesso di farle.
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14-06-2021, 23:23
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#23
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Una delle cose che mi ha dato più fastidio è quella di essere scartato a priori perché over 30, ti senti veramente tagliato fuori dal mondo e ti vengono strani pensieri.
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15-06-2021, 21:21
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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24 anni il primo agosto lavorato solo una volta nel 2016 contratto di 3 mesi, poi sempre a nero...nessun titolo di studio.
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15-06-2021, 21:49
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Cioran
Per intraprendere bisogna prima trovare un lavoro dipendente.Accantonare il capitale e maturare esperienza.
Queste cose se uno non ha potuto farle prima dei 30 anni per motivi di salute non gli viene concesso di farle.
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Quindi si è totalmente fottuti?
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15-06-2021, 23:59
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#26
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Avanzato
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 364
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
È davvero triste vedere lo schiavo dare ragione allo stesso sistema che lo mette in ginocchio.
Vi stanno prendendo per il culo dicendovi che per fare qualsiasi cosa vi serve di più, che non potete guadagnare, e voi dite va bene è giusto.
Non insegnano il mestiere, non permettono di fare esperienza, tutto è delegato a vaghe formazioni private, avete mai provato?
Ti insegnano delle basi imbarazzanti e una volta inseriti è tutto da capo, ti ritrovi a fare una seconda quasi identica formazione con qualche capo reparto.
Una grandissima presa per il culo, ma tutti dicono che va bene, e pagano.
Continuate a vivere di stereotipi e pregiudizi, che il 30enne è un disagiato, che può fare solo l'operaio sottopagato ed è inutile nel mondo del lavoro.
Quanta amarezza assecondata, tutti con il curriculum in mano pieni di cazzate, come le bestie, tutti iscritti per competere.
Un mondo cosi deve solo bruciare, altroché cominciare a lavorare, non ci lavoro in un mondo cosi marcio.
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E quindi ? Che ai fa ?
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16-06-2021, 00:49
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#27
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Quindi si è totalmente fottuti?
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Si posso fare i concorsi pubblici, ma anche lì i più giovani passano avanti, compresi gli immigrati.
Ci si può arrendere e fare gli invalidi psichici a vita.
Si può sviluppare qualcosa su internet.
O si può emigrare.
O se la famiglia mette in mezzo dei propri capitali intraprendere.Ma senza esperienza è rischioso.Forse un franchising, ma se non si ha esperienza i franchisor non ti danno il marchio perchè se fallisci temono che glielo rovini.
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16-06-2021, 02:58
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#28
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Emigriamo!
Prendiamo un biglietto d'aereo, quanto costerà? 2 euro, 2 euro e 50?
Quante mutande devo portare in valigia? due, quattro, una quindicina? Prendo il sapone di marsiglia per strofinarle.
Dove alloggiamo, un ostello della gioventù oppure un bel cespuglio in mezzo a una stradina di campagna?
Poi la mattina a fare colloqui: "ho quindici mutande e vivo in un cespuglio, la prego di prendere in considerazione la mia domanda di assunzione".
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Ti capisco.Io sono rimasto bloccato 10 anni dalla paura di finire male all'estero.Ora forse ne ho l'opportunità.
Forse il luogo meno problematico sarebbero le Canarie. Estate tutto l'anno. Niente necessità di riscaldamento.
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16-06-2021, 07:47
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#29
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Avanzato
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 364
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Ma un fobico che non ha lavorato fino ai 30 anni per le sue ansie/fobie/ecc. Come può prendere la decisione, di punto in bianco, di emigrare?
Si ritroverebbe non solo a lavorare in pause straniero, con le stesse ansie/paure che aveva qui... ma avrebbe anche a che fare con ambiente di vita completamente nuovo, completamente solo e pure con una lingue straniera da imparare. La vedo molto dura e inverosimile da affrontare.
Chi ci riesce ha tutta la mia stima e anche un po' di invidia.
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16-06-2021, 08:36
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#30
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,417
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Quote:
Originariamente inviata da Michiru-1990
Ma un fobico che non ha lavorato fino ai 30 anni per le sue ansie/fobie/ecc. Come può prendere la decisione, di punto in bianco, di emigrare?
Si ritroverebbe non solo a lavorare in pause straniero, con le stesse ansie/paure che aveva qui... ma avrebbe anche a che fare con ambiente di vita completamente nuovo, completamente solo e pure con una lingue straniera da imparare. La vedo molto dura e inverosimile da affrontare.
Chi ci riesce ha tutta la mia stima e anche un po' di invidia.
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Certo , ma avrebbe la possibilità di lavorare, cosa che invece qui spesso è negata, e questo cambia completamente la prospettiva . A 30 anni una persona dovrebbe essere più flessibile e autonoma nel gestirsi da sola ...ansie e paure sono sentimenti umani ma se non si ha nulla da perdere, è un salto nel vuoto che va fatto una volta nella vita .
L'alternativa restando in Italia? Bestemmiare e disperarsi ogni volta che si viene scartati per l'età o accettare lavori umilianti in cui spesso sei tu a doverci rimettere per lavorare, con guadagno quasi nullo (vedi gli stage, le collaborazioni occasionali, ecc) . O girare 1000 posti di lavoro finché non trovi chi ti tiene e ti fa un contratto dignitoso, ma quanti anni possono passare?
All'estero spesso è questione di pochi mesi o addirittura settimane trovare un posto di lavoro NORMALE pagato il giusto . L'unico problema è che ora purtroppo bisogna depennare l'Inghilterra dalla lista dei paesi adatti per emigrare. Peccato, perché era davvero un'ottima piazza, che premiava il merito e offriva prospettive anche ai giovani, cosa che in Italia non esiste assolutamente.. rimangono tutti i paesi europei in ballo, anche se è meno facile trovare lavoro e bisogna imparare anche un'altra lingua oltre all'inglese .
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16-06-2021, 08:45
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Shibuya
Messaggi: 542
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Quote:
Originariamente inviata da Michiru-1990
Ma un fobico che non ha lavorato fino ai 30 anni per le sue ansie/fobie/ecc. Come può prendere la decisione, di punto in bianco, di emigrare?
Si ritroverebbe non solo a lavorare in pause straniero, con le stesse ansie/paure che aveva qui... ma avrebbe anche a che fare con ambiente di vita completamente nuovo, completamente solo e pure con una lingue straniera da imparare. La vedo molto dura e inverosimile da affrontare.
Chi ci riesce ha tutta la mia stima e anche un po' di invidia.
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Io credo che le cose vadano fatte per gradi. Se il livello di fobia è alto, cominciare a trovare un lavoro in Italia è già un grande passo e sarebbe il primo, una volta "acclimatati" si può pensare a un corso di inglese e cominciare a valutare soggiorni brevi nel paese estero di destinazione, solo così si evita di tornare a casa con la coda fra le gambe tremando.
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16-06-2021, 10:47
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#32
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,417
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Architeuthis e lo credo bene che contempli solo l'idea di emigrare
l'Italia è l'unico paese al mondo ad aver imposto gli stupidissimi e insensatissimi limiti di età ... all'estero anche se hai superato i 30 anni senza particolari esperienze da qualche parte puoi iniziare perché ti viene data la possibilità , pur dovendoti un po' accontentare all'inizio, ma se dimostri di essere una persona sveglia e capace, le qualità vengono sempre premiate .
In Italia non ci sono gratificazioni nemmeno per chi possiede due lauree e master, figuriamoci per chi ha solo il diploma.
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16-06-2021, 11:24
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#33
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Architeuthis e lo credo bene che contempli solo l'idea di emigrare
l'Italia è l'unico paese al mondo ad aver imposto gli stupidissimi e insensatissimi limiti di età ... all'estero anche se hai superato i 30 anni senza particolari esperienze da qualche parte puoi iniziare perché ti viene data la possibilità , pur dovendoti un po' accontentare all'inizio, ma se dimostri di essere una persona sveglia e capace, le qualità vengono sempre premiate .
In Italia non ci sono gratificazioni nemmeno per chi possiede due lauree e master, figuriamoci per chi ha solo il diploma.
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Secondo me è un retaggio fascista.Ma anche il pd ci sguazza.
Comunque non è solo l'Italia.Anche in Spagna.Ora che ci penso le Canarie forse avranno la stessa legislazione.
Persino in uk ci sono a mio stupore.Il salario minimo o minimum wage è diverso tra fasce di età.
Forse i paesi migliori sono quelli del nord europa o malta.Secondo me persino la Grecia è più civile dell'Italia.
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16-06-2021, 11:49
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#34
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,417
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Quote:
Originariamente inviata da Cioran
Secondo me è un retaggio fascista.Ma anche il pd ci sguazza.
Comunque non è solo l'Italia.Anche in Spagna.Ora che ci penso le Canarie forse avranno la stessa legislazione.
Persino in uk ci sono a mio stupore.Il salario minimo o minimum wage è diverso tra fasce di età.
Forse i paesi migliori sono quelli del nord europa o malta.Secondo me persino la Grecia è più civile dell'Italia.
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Malta ?? Assolutamente no, ci ho lavorato 8 mesi nel 2017, è l'inferno mascherato per paradiso...tanto lavoro non qualificato ok ma paghe infime, zero diritti e licenziamenti facilissimi .
Se sei qualificato nel settore finanza/IT invece hai ottime prospettive perché ci sono tante aziende di betting e casinò virtuali .
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16-06-2021, 12:34
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#35
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Malta ?? Assolutamente no, ci ho lavorato 8 mesi nel 2017, è l'inferno mascherato per paradiso...tanto lavoro non qualificato ok ma paghe infime, zero diritti e licenziamenti facilissimi .
Se sei qualificato nel settore finanza/IT invece hai ottime prospettive perché ci sono tante aziende di betting e casinò virtuali .
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e che tu sappia ci sarebbero discriminazioni per età?
da quanto ho letto non mi pare.Poi l'università è gratis per tutti ed è il paese dove vi sono più borse di studio.
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16-06-2021, 15:00
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#36
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
l'Italia è l'unico paese al mondo ad aver imposto gli stupidissimi e insensatissimi limiti di età ... all'estero anche se hai superato i 30 anni senza particolari esperienze da qualche parte puoi iniziare perché ti viene data la possibilità , pur dovendoti un po' accontentare all'inizio, ma se dimostri di essere una persona sveglia e capace, le qualità vengono sempre premiate .
In Italia non ci sono gratificazioni nemmeno per chi possiede due lauree e master, figuriamoci per chi ha solo il diploma.
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si è vero, io lo noto fra alcuni miei amici e conoscenti...gente over 25 che cmq col solo diploma è riuscita all'estero a trovare anche addirittura impieghi d'ufficio a 1300 euro mensili....in italia questo sarebbe un miraggio!! rimane però il fatto che secondo me emigrare non è cosa da tutti, bisogna avere un certo tipo di tempra e di mentalità che un sociofobico cronico il quale ha sempre vissuto nel guscio difficilmente può avere...
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16-06-2021, 15:51
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#37
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Avanzato
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 364
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Certo , ma avrebbe la possibilità di lavorare, cosa che invece qui spesso è negata, e questo cambia completamente la prospettiva . A 30 anni una persona dovrebbe essere più flessibile e autonoma nel gestirsi da sola ...ansie e paure sono sentimenti umani ma se non si ha nulla da perdere, è un salto nel vuoto che va fatto una volta nella vita .
L'alternativa restando in Italia? Bestemmiare e disperarsi ogni volta che si viene scartati per l'età o accettare lavori umilianti in cui spesso sei tu a doverci rimettere per lavorare, con guadagno quasi nullo (vedi gli stage, le collaborazioni occasionali, ecc) . O girare 1000 posti di lavoro finché non trovi chi ti tiene e ti fa un contratto dignitoso, ma quanti anni possono passare?
All'estero spesso è questione di pochi mesi o addirittura settimane trovare un posto di lavoro NORMALE pagato il giusto . L'unico problema è che ora purtroppo bisogna depennare l'Inghilterra dalla lista dei paesi adatti per emigrare. Peccato, perché era davvero un'ottima piazza, che premiava il merito e offriva prospettive anche ai giovani, cosa che in Italia non esiste assolutamente.. rimangono tutti i paesi europei in ballo, anche se è meno facile trovare lavoro e bisogna imparare anche un'altra lingua oltre all'inglese .
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Ma che in Iatlia il mondo del lavoro faccia schifo, anche per gente intraprendente e sicura di sé, lo sappiano tutti.
Ma secondo te.... una persona che si fa venire gli attacchi di panico solo all idea di inviare cv... prende e va all estero per lavorare ? Ma dai su... non ci credo.
Potrebbe succedere solo se ha estrema necessità (e nessuna soluzione alternativa e con una valigia di esaurimento nervoso all idea) oppure se prima si é lanciato un po' nel.mondo del.lavoro qua in Italia.
Ripeto, una persona che fino a 30 anni (e mi ci metto dentro pure io, anche se adesso lavoro) non ha mai lavorato è perché non riusciva a superare determinati scogli.... di certo non prendere baracca e burattini e se ne all estero.
Dai... non é verosimile una cosa del genere.
Prima ci si prova in italia e poi semmai uno prova ad emigrare ma con fobie così grosse dire "emigrate" mi sembra una cavolata.
Non tutti hanno le stesse fobie o livelli di fobie.
Se mi dicono "prova a trovarti un lavori qui" dico "ok mi devo sforzare", ma se mi dicono "vai all estero subito" la risposta mia sarebbe "ma dove caspita vuoi che vada... che a momenti anche la mia ombra ha le ansie".
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16-06-2021, 19:41
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
Io troverei motivazioni e voglia di vivere solo emigrando, l'idea di restare in Italia a vita mi fa venire voglia di farmi esplodere il cervello con una carabina.
E voglio andare solo nel Regno Unito (o Irlanda), gli altri paesi non mi interessano primo perchè mi sono fatto il mazzo con l'inglese e con l'IELTS e non vedo perchè dovrei spendere un'altra barcata di soldi e tempo per studiare un'altra lingua che magari manco avrei voglia di imparare e senza nessuna certezza che la cosa poi servirebbe davvero, e poi perchè in ambito scientifico nessun paese offre quello che offrono loro, in Spagna per dire non mi hanno degnato manco di una risposta e non hanno mai bandi, esattamente come qui o altrove.
Penso sia proprio un discorso di cultura e storia, a me piace solo quella britannica, e poi non dimentichiamo che ci sono paesi (Francia, Germania, Svizzera) in cui essere italiani è come essere albanesi e romeni qui, cioè persone di serie B, magari anche in UK ma sicuramente molto ma molto meno.
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Idem...in Italia fa schifo viverci, stanno bene solo statali e politici, oltre che raccomandati.tutti i giovani sono andati via con qualifiche.
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16-06-2021, 19:49
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#39
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Michiru-1990
Ma che in Iatlia il mondo del lavoro faccia schifo, anche per gente intraprendente e sicura di sé, lo sappiano tutti.
Ma secondo te.... una persona che si fa venire gli attacchi di panico solo all idea di inviare cv... prende e va all estero per lavorare ? Ma dai su... non ci credo.
Potrebbe succedere solo se ha estrema necessità (e nessuna soluzione alternativa e con una valigia di esaurimento nervoso all idea) oppure se prima si é lanciato un po' nel.mondo del.lavoro qua in Italia.
Ripeto, una persona che fino a 30 anni (e mi ci metto dentro pure io, anche se adesso lavoro) non ha mai lavorato è perché non riusciva a superare determinati scogli.... di certo non prendere baracca e burattini e se ne all estero.
Dai... non é verosimile una cosa del genere.
Prima ci si prova in italia e poi semmai uno prova ad emigrare ma con fobie così grosse dire "emigrate" mi sembra una cavolata.
Non tutti hanno le stesse fobie o livelli di fobie.
Se mi dicono "prova a trovarti un lavori qui" dico "ok mi devo sforzare", ma se mi dicono "vai all estero subito" la risposta mia sarebbe "ma dove caspita vuoi che vada... che a momenti anche la mia ombra ha le ansie".
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Anche questo è vero, l'estero non è per tutti, chi conosco che ci è andato a lavorare sono tipi intraprendenti, scaltri, svegli, che ci sanno fare, sanno socializzare, sanno rapportarsi.benissimo,io no.
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16-06-2021, 22:44
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#40
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Intermedio
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 194
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L'età non è così fondamentale. Conta il presupposto di serietà del contesto che vi presenta all'azienda, le vostre effettive capacità e il bisogno dell'azienda di un dipendente formato per quella mansione.
Io ho iniziato seriamente a lavorare (contratto a tempo indeterminato) a 32 anni ed ho fatto un corso di riqualificazione professionale con stage in aziende che realmente sono interessate ad assumere.
Non voglio dare troppi dettagli, comunque c'è una selezione nel momento dei colloqui, basta essere decentemente bravi, se siete un disastro allora magari può fallire un percorso di questo tipo... ma non serve essere dei geni, questo no.
Onestamente ci credevo sempre meno che avrei lavorato, ha sorpreso anche me questo esito e quando ho fatto questo percorso ero pronto a sopportare qualche tirocinio di fila nell'ottica di arrivare ad un contratto stabile... invece è andata meglio del previsto.
Era un corso per disoccupati. Non tutti i miei compagni di corso hanno avuto un buon esito, ma quasi tutti.
Che cosa cerca il mercato del lavoro? Bisogna partire da questo, più puntate in basso meno possibilità avete, più puntate a lavori un po' difficili, meno scelti, più probabilità avete. L'età resta molto relativa.
Aggiungo: ai giornali con annunci di lavoro potete dargli fuoco, magari saranno utili d'inverno.
Infine, il fatto che ora lavoro non significa che io sia pienamente contento di questo, ci sono cose della vita da disoccupato che mi mancano. Sarebbe stato un buon compromesso un part time, ma non ho realmente questa scelta... E quindi mi sento un po' schiavo del lavoro. Sto anche guadagnando, ho una vita sobria e spesso mi chiedo ma che ci faccio con questi soldi che risparmio ogni mese se tante ore di vita se ne vanno in cose che effettivamente non mi interessano? Eh... bel dilemma. Spero alla lunga di non avere un crollo su questo punto, che non lo escludo.
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Ultima modifica di Labirinto; 16-06-2021 a 22:53.
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