Originariamente inviata da Irene80

E' il 18 maggio 2012, ore 21 e 59. Alle ore 16:30 il mio amato cane, il fratello indomito e con la faccia da scemone sempre sul punto di ridere, che viveva per correre (e sfiancare mio padre!) è morto e mi ha lasciata. Aveva la displasia delle anche (essendo per metà cane lupo) e finchè lo abbiamo potuto curare per farlo sentire meglio lo abbiamo fatto...ma ieri guaiva tantissimo, nella notte ha smaniato di continuo perchè non riusciva neanche più a voltarsi sull'altro fianco e con gli occhi, oggi, ci ha detto basta. Rischiava il blocco renale perchè da due giorni non urinava più. La decisione è stata difficile, terribile, legata ad un dilemma etico che secondo me si estende anche agli animale oltre che alle persone. Ma fino a che punto è giusto far sì che la natura faccia il suo corso? Lo abbiamo salutato e ringraziato per l'amore che ci ha regalato (è proprio il caso di usare questo termine perchè non ci ha chiesto nulla in cambio, banalità vero? Ma è così!), io gli ho affondato le dita nel pelo folto del collo e gli ho detto che non doveva avere paura, ho memorizzato la sensazione che avevo nel toccarlo, nel sentire i muscoli delle spalle scattare per saltarmi addosso, nel guardare nei suoi occhi dietro ai quali ci sono sempre stati fiducia, allegria, testardaggine, un po' di giusto spirito ruffiano...fino alla fine, fino a quando gli ho dovuto dire addio ed ho tolto le dita dal suo muso, sentendo, mentre mi rialzavo, il peso di un macigno sulle spalle. Mi sento affranta ed improvvisamente mi manca, sento il vuoto che ha lasiato nel mio cuore...ma contemporaneamente ho uno strano senso di serenità e di gioia perchè, semplicemente, ha vissuto. E non è, credetemi, una cosa da dare così tanto per scontata. Lui era grande e forte, aveva gli occhi nocciola ed il pelo dal crema al nero, passando per un meraviglioso bruno, come le foglie secche, aveva una bellissima criniera di pelo morbido attorno al collo ed un vocione da baritono che faceva tremare i muri...lui, come tutti gli esseri viventi, era una combinazione meravigliosa di fattori che lo facevano essere unico, un miracolo di perfezione come ogni organismo, come ogni cuore che batte. Ha vissuto, è stato, è esistito. Mi piace credere, senza cadere nella retorica, che ora già stia correndo sopra la mia testa e che finalmente possa farsi una bella mangiata senza aggiunta di medicine (fin da piccolo gli è stata diagnosticata la Leishmaniosi)! Il mio caro, amato compagno di questi ultimi 12 anni. Lo vorrei stringere. Lo terrò con me per sempre, ricordando la sensazione di quell'ultimo tocco. Lo so, forse è esagerato quello che sto dicendo, ma chi ha ed ha avuto un compagno di giochi per tanto tempo forse potrà capire come mi sento. Grazie per avermi letto e per aver ricordato come me quello splendido "capoccione" che è stato il mio cane.

Originariamente inviata da Eric Junkwood

Mi hai commosso.

Capisco benissimo l'affetto che si può provare verso un animale e il dolore che ti pervade con la sua scomparsa. Soprattutto quando devi prendere decisioni come queste.

Originariamente inviata da Otago

M'è venuto un groppo in gola a leggerti.
Mi dispiace tantissimo.
Proprio in questi giorni mi sono messo a pensare a quando il mio cane non ci sarà più, come faro?
Soffre di artrosi e sono due giorni che cerco integratori migliori, Maggio non so perché è il mese in cui sia accentua il problema, ma mi son chiesto e quando più avanti nel tempo la cosa sarà più seria?

Mi dispiace leggere di quel che ha passato, la leishmaniosi è una vera ba****da. Non so se possa interessarti, magari per il futuro, forse potrà sembrarti una beffa del destino, ma dal mese scorso esiste un vaccino contro la leishmaniosi.