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Vecchio 29-03-2020, 01:10   #1
Principiante
 

Buonasera.

A chi ha lavorato o sta lavorando sul proprio linguaggio non verbale, vorrei chiedere quanto segue.

In situazioni in cui si deve dimostrare "cazzimma", di non aver paura, di non essere teso, di essere dominante. C'è uno studio dimostrato che comunque ha dei riflessi psicologici interni il linguaggio del corpo.
Vecchio 29-03-2020, 02:43   #2
Esperto
L'avatar di pure_truth2
 

La verità è che se non ci credi veramente,se non senti veramente di essere così,tutte le recite di questo mondo non inganneranno nessuno. Tantomeno coloro che così lo sono di natura, hanno un "sesto senso" per queste cose,il contraffatto non li inganna.
D'ogni modo puoi provare,se vuoi,e se riesci a mantenere il tutto abbastanza a lungo da ingannare qualcuno,ma alla lunga poi verresti comunque scoperto,ed è quasi peggio.
Vecchio 29-03-2020, 10:39   #3
Esperto
L'avatar di Aree
 

Secondo la mia esperienza il linguaggio non verbale funziona un po' come la questione del sorridere senza motivo per convincere la mente che ci sia qualcosa per cui ridere.
Conoscendo le basi del linguaggio non verbale (postura, strette di mano, sguardo...) che comunicano sicurezza e provando ad applicarle potresti scoprire che ti senti più sicuro. Poi più lo fai e più potrebbe venirti spontaneo.
Vecchio 29-03-2020, 12:24   #4
Principiante
L'avatar di Walking!Disaste
 

Io nel tempo ho provato ad abituarmi a cambiare posizione: camminavo con le spalle curve e la testa bassa, non guardavo nessuno negli occhi. E quando devi sembrare risoluto non va proprio bene. Riesco a farlo ora ma faccio difficoltà in certi contesti. Se qualcuno mi mette soggezione se ne accorge anche il gatto
Vecchio 03-04-2020, 11:13   #5
Avanzato
L'avatar di maralgiu
 

Quello non verbale è il linguaggio che si è sviluppato con la comparsa degli esseri viventi pluricellulari complessi, presumibilmente nel paleozoico. Quindi è la prima forma di comunicazione apparsa sulla terra. Questo linguaggio, tranne alcune eccezioni rilevabili solo nell'uomo, obbedisce alle emozioni.
Essendo un linguaggio primitivo (nel senso di antico) ed emotivo è sostanzialmente istintivo, automatico.
Mimiche facciali, posture (a eccezioni dei casi dovuta da problemi fisici) e gestualità sono, dunque, l'espressione dello stato emotivo del soggetto.
Nella nostra specie, con l'avvento della capacità del pensiero astratto e della verbalità, l'uomo ha acquisito anche la capacità di simulare alcune espressioni emotive, o di accentuare l'intensità di tali espressioni.
Ci sono forme del linguaggio non verbale comuni a tutte le razze e le culture umane, segno che sono tipiche della specie e di derivazione genetica. Altre forme, invece, sono apprese. Queste ultime sono forme di linguaggio sviluppatesi con l'evoluzione della complessità sociale e lo sviluppo delle diverse culture.
Tuttavia, il linguaggio non verbale, resta fondamentalmente emotivo. La nostra capacità di comprendere le espressioni non verbali è scritta nel nostro dna (questo in tutto il mondo animale).
Ciò fa si che, a esempio, se assumo espressioni facciali non corrispondenti all'emozione reale che provo, gli altri, se prestano attenzione, comprendono che sto falsificando una emozione (pensa alle lacrime della fornero). Allo stesso modo, deve anche esserci corrispondenza tra il significato dell'espressione verbale e linguaggio non verbale.
Fatta questa premessa, vengo al tuo quesito.
Quando siamo in presenza di sofferenze interiori, di ansie sociali, di timidezza, le emozioni non sono generate in primis dall'area limbica, ma dall'area neocorticale del cervello e, in particolare, dai nostri pensieri che condizionano l'attività emotiva (che è limbica).
Da ciò puoi dedurre che se io mi esercito con insistenza e perseveranza nell'assumere posture che trasmettono agli altri positività, finisco col condizionare anche i miei stati mentali e, modificando questi, incido anche sui miei stati emotivi e viceversa.
Le tecniche comportamentiste si poggiano proprio su questo meccanismo.
Tieni, però, presente che questa azione di cambiamento non da risultati immediati, richiede mesi e mesi (a volte anni) di esercizio continuo. Ciò perché si vanno a modificare atteggiamenti, posture, mimiche ecc che definiscono i tuoi tratti caratteriali, perché sono abituali sono anche diventate più che automatiche. Preciso che per definizione il carattere è l'insieme dei comportamenti abituali che hanno acquisito automaticità esecutiva.
Vecchio 03-04-2020, 12:56   #6
Esperto
L'avatar di Teach83
 

Ah... il liguaggio non verbale, il detto - non detto, un disastro su tutta la linea 😀
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (03-04-2020)
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