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Vecchio 03-09-2013, 15:28   #101
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L'avatar di Keaton
 

Io credo che semplicemente ( in condizioni normali ) la sessualità di un uomo è come un fuoco di paglia, breve ed intenso, invece una donna è come una stufa, si accende piano piano ma poi non si spegne più. Noi uomini appena c'è una ragazza che ci piace, ci si rizza subito, dubito che le donne si bagnino all'istante, anche con l'attore belloccio.
Vecchio 03-09-2013, 15:34   #102
Esperto
L'avatar di Labocania
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
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La sessualità femminile è un mistero quella maschile no, per questo motivo la seconda è tanto criticabile.
Spero di aver letto male. Lo spero tanto. In caso contrario, si può segnalare un mod?
Ah, per la cronaca non c'è nessun mistero nella sessualità femminile, basta aver studiato un po' di biologia.
Occorre una spiegazione del mod, la frase vedo ora che è ambigua. Non intendevo dire che la sessualità maschile è criticabile a prescindere, solo che nella rappresentazione che si dà del maschio nell'immaginario comune il suo modo di esprimere o manifestare la sua sessualità è sovente stereotipato estremizzato e quindi criticato negativamente. Le donne invece sono sempre nel giusto nel loro desiderio sessuale siano esse caste o disinibite, morigerate o ingorde avranno sempre uno stuolo di difensori pronti a tacciare di maschilismo chi esprime giudizi sulle loro scelte.
Qualcuno aveva citato il solito film scandalo di Lars Von Trier Nymphomaniac. Immagino che un film intitolato Hypersexuality incentrato su un maschio satiro non otterrebbe gli stessi consensi pregiudizialmente positivi perché una donna dagli appetiti inappagabili rimane pur sempre una donna emancipata mentre un maschio altrettanto affamato può essere solo un semplice porco.
Vecchio 03-09-2013, 16:18   #103
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

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Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
In altre parole, potresti tu dire, parlando di gay, che “sono tutti fidanzati”?

ahah io tra le poche coppie gay che conosco si fanno le corna a vicenda
(e di gay oramai ne conosco qualche dozzina.... e la maggior parte sono sempre single, ma mica che aspettano il principe azzurro)


ma una coppia aperta ? no, è che spesso provano gelosia....
un pò come la maggior parte degli uomini.
i primi a tradire se si hanno la possibilità, ma i primi a non voler che la propria partner li tradisca...


i gay timidissimi e repressi, (che spesso non accettano la proprio omosessualità e pagherebberò oro per avere attrazzione per donzelle) schifono quasi tutto l'ambiente gay che è composto in gran parte da gran maialoni.
Vecchio 03-09-2013, 16:26   #104
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

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Originariamente inviata da _Alilah_ Visualizza il messaggio

Cmq per quanto riguarda i discorsi di "soledonne" noi siamo come voi...uguali uguali forse solo un pò meno plateali nei gesti ed eleganti nelle parole, ma alla fine la differenza sta tutta nell'autocontrollo imposto dalla società occidentale
ma tu hai idea dei discorsi che fanno "isolimaschi" ?
leggi il libro "dottoressa ho un problema"

una sessuologa racconta dei clienti, quasi tutti maschi che ha, le loro storie, i loro desideri etc.
la dottoressa è la prima a ritenere "maschi e femmine uguali nel sesso" nel sesso e poi si ricrede scoprendo realtà "allucinanti" che le fan sparare cattiverie sull'intero genere maschile.

bel libro solo che la dottoressa mi è parsa un pò prevenuta.......
Vecchio 03-09-2013, 16:41   #105
Esperto
L'avatar di passenger
 

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Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
direi proprio di sì invece. magari non per la sua cerchia di amichetti gay, ma per il resto del mondo lo è, perché quasi tutti provano ripugnanza verso il concetto di due uomini che fanno le cosacce tra di loro. se contasse di più l'opinione della tua cerchia di amici, allora le donne che vogliono trombare come gli uomini potrebbero frequentare solo amichette che la pensano come loro e fregarsene dei giudizi del resto della popolazione. il loro piccolo gruppo potrebbe fare tendenza e allargarsi includendo altre donne a cui piace trombare come agli uomini e raggiungere un numero magari minoritario ma considerevole come quello dei gay. però questo non succede perché le donne che sono predisposte a un tale comportamento sono talmente poche da non raggiungere nemmeno un numero sufficiente per fare massa.


io dico che la componente naturale è preponderante e che bisognerebbe partire da tale presupposto per capire come funzionano le relazioni uomo/donna, invece vedo un sacco di persone confuse che si chiedono "perché le donne non ci provano con me che magari non sono uno strafigo ma non sono neanche da buttare? la colpa dev'essere del patriarcato che opprime pesantemente le donne che altrimenti ci proverebbero anche con me." oppure "le donne sono tutte stronze che se la tirano invece di fare come noi ragazzi che siamo più umili e facciamo la prima mossa".
ma diciamo pure che alle donne non interessa perché hanno una soglia di arrapabilità molto più difficile della nostra!
Ripeto per la terza volta: sui gay i condizionamenti sociali operano, quando ci riescono, reprimendo completamente la sessualità dell'individuo, non contenendola, come è invece per le donne. Se un gay non è accettato da una persona poiché questa persona è omofoba, non è che scopando solo col proprio partner fisso allora verrebbe accettato di più, cosa invece vera per le donne.

In merito alla seconda parte del tuo post: mi fa piacere constatare che finalmente tu ammetta di desiderare rapporti occasionali con donne ma di non riuscire ad ottenerli, finendo così naturalmente vittima della frustrazione. Permettimi di dire allora però che tale tua situazione dubito altamente possa essere elevata a "la sessualità maschile".

Così come mi fa piacere rilevare il tuo rifiuto netto di realtà illusorie che troppo spesso vediamo riproposte su questo forum: molte donne, con alcuni soggetti, non ci stanno ma non ci starebbero nemmeno senza condizionamenti culturali, in quanto semplicemente non sono interessate. Resta da capire, a mio avviso, solo che tale non-interessamento non è dovuto tuttavia (non solo, almeno) alla scarsa libido delle donne...
Vecchio 03-09-2013, 18:55   #106
Esperto
L'avatar di Pluvia
 

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Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
quando sarai vecchia e avrai difficoltà a trovare anche solo un uomo che ti si fili capirai il sentimento che accomuna molti utenti di fb e non solo.
Eh?!
Ma quale Facebook, questo è FS.com
Facebook è il Male!
Vecchio 03-09-2013, 21:34   #107
Esperto
L'avatar di captainmarvel
 

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Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Ripeto per la terza volta: sui gay i condizionamenti sociali operano, quando ci riescono, reprimendo completamente la sessualità dell'individuo, non contenendola, come è invece per le donne. Se un gay non è accettato da una persona poiché questa persona è omofoba, non è che scopando solo col proprio partner fisso allora verrebbe accettato di più, cosa invece vera per le donne.
ci riescono raramente a reprimere perché i gay maschi sono per l'appunto maschi e in quanto tali molto eccitabili, riguardo il contenimento della sessualità femminile io ho visto centinaia di migliaia di ragazzine che vanno in visibilio per la celebrità/cantante/boy band di turno. decisamente non sembrano granché contenute. poi però nella vita di tutti i giorni tendono a non degnare molto i loro coetanei e questo è facilmente spiegabile dalla teoria dell'iperselettività femminile di cui ho già parlato. vale anche per le donne più grandicelle con il divo del cinema del momento, dai tempi di Rodolfo Valentino in poi.

Quote:
In merito alla seconda parte del tuo post: mi fa piacere constatare che finalmente tu ammetta di desiderare rapporti occasionali con donne ma di non riuscire ad ottenerli, finendo così naturalmente vittima della frustrazione. Permettimi di dire allora però che tale tua situazione dubito altamente possa essere elevata a "la sessualità maschile".
ok, allora dillo ai nove milioni di uomini che ogni anno usufruiscono dei servizi delle prostitute. se fosse così relativamente semplice trovare sesso come sembri alludere tu, allora non ci sarebbe una clientela così smisurata per le "sex worker".

Quote:
Così come mi fa piacere rilevare il tuo rifiuto netto di realtà illusorie che troppo spesso vediamo riproposte su questo forum: molte donne, con alcuni soggetti, non ci stanno ma non ci starebbero nemmeno senza condizionamenti culturali, in quanto semplicemente non sono interessate. Resta da capire, a mio avviso, solo che tale non-interessamento non è dovuto tuttavia (non solo, almeno) alla scarsa libido delle donne...
no, è dovuto alla loro ultra-selettività naturale che tecnicamente non è la stessa cosa di scarsa libido.
Vecchio 04-09-2013, 09:33   #108
Esperto
 

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Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
ma tu hai idea dei discorsi che fanno "isolimaschi" ?
leggi il libro "dottoressa ho un problema"

una sessuologa racconta dei clienti, quasi tutti maschi che ha, le loro storie, i loro desideri etc.
la dottoressa è la prima a ritenere "maschi e femmine uguali nel sesso" nel sesso e poi si ricrede scoprendo realtà "allucinanti" che le fan sparare cattiverie sull'intero genere maschile.

bel libro solo che la dottoressa mi è parsa un pò prevenuta.......
Un tantino, sì, forse.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Donne che fanno il primo passo ci sono, ma sono poche non tanto per i condizionamenti culturali, ma perché le condizioni che portano ad un autentico interessamento (non ad una semplice curiosità) si verificano piuttosto raramente.
Questo è tutto da vedere e da dimostrare.
A giudicare dalle coppie che si formano, non credo che le donne vadanto tutta appresso solo a pochissimi e selezionatissimi esmplari di superuomini, come sembrerebbe a leggere certuni qui dentro, ma molto semplicemente che in media abbiano bisogno di diversi fattori, rispetto agli uomini, per sentirsi attratte, e questi fattori non sono per forza lunari o irrealizzabili. Il problema, ripeto, è che anche quando sono attratte, molte donne aspettano che sia l'uomo a esplicitare il suo interesse: e qui ci vedo molta più cultura che biologia. Del resto non in tutte le società umane gli approcci tra uomini e donne sono distribuiti allo stesso modo, ergo direi che è incontestabile che la situazione attuale possa essere migliorata (migliorata, non resa ideale), almeno dal punto di vista dell'eliminazione di certi pregiudizi.
Vecchio 04-09-2013, 09:39   #109
Esperto
 

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Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
ma il condizionamento anti-gay è MOLTO peggio. per dire fino all'altro ieri in UK i ghei li mettevano in prigione come successe ad Alan Touring nonostante il suo sostanziale contributo durante il conflitto bellico.
A parte che 'ste cose adesso non succedono più per fortuna, comunque certi condizionamenti mettono in discussione anche l'orientamento sessuale dei gay, mentre nel caso delle donne il condizionamento dovrebbe agire sulla semplice propensione o meno a farsi avanti, e dunque perché possa essere efficace non è richiesto un livello di invasività così alto come quello per i gay.

Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
in pratica se mi dici che non siamo solo istinto ma anche socializzazione, allora sostieni che la sessualità femminile deve deviare dal suo binario naturale e diventare più simile a quella maschile per effetto di tale socializzazione e non spontaneamente. non so se le donne, potendo scegliere, sarebbero contente. è un po' come dire che la sessualità maschile deve contenersi e quindi dobbiamo astenerci dal sesso (masturbazione compresa) seguendo gli imperativi/direttive imposti da una certa cultura. che poi è la logica di molte religioni: continenza. nel caso ipoteticamente preso in esame sarebbe come chiedere alle donne il contrario: pensare e praticare il sesso di più di quanto non sia nella loro natura.
Io non uso il verbo "dovere" e non penso a campagne che incitino le donne a farsi avanti per prime o gli uomini a non farlo. Penso solo che già far passare tra i più il concetto che l'equazione uomo = si fa avanti per primo e donna = aspetta non ha concreti motivi per essere tenuta in vita ed è una pura convenzione sociale (quindi rimozione dello stigma sull'uomo che aspetta e sulla donna che si fa avanti) potrebbe portare già da sola a cambiamenti significativi.

Ultima modifica di Winston_Smith; 04-09-2013 a 10:49.
Vecchio 04-09-2013, 10:26   #110
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Il problema, ripeto, è che anche quando sono attratte, molte donne aspettano che sia l'uomo a esplicitare il suo interesse: e qui ci vedo molta più cultura che biologia
Anche qui ci sarebbe molto da dimostrare, sul fatto che i due modi di vivere la sessualità non siano poi così dissimili e su di essi pesi molto l'influenza culturale...quanto pesa quest'influenza culturale? Basterebbe recarsi altrove per capirlo e se non sbaglio il discorso fu già affrontato in altra sede: emerse che taluni notano differenze abissali in altri contesti, altri non notano particolari dissomiglianze...chi dei due ha ragione? Sono portato a credere che i primi siano gli stessi che ottengono buoni risultati anche qui e che i secondi siano gli stessi che non ottengono nulla nemmeno qui. Ergo il condizionamento culturale, laddove c'è, pare avere margini di influenza più limitati di quanto pensiamo.
Vecchio 04-09-2013, 10:51   #111
Esperto
 

@ muttley: non riesco a calcolare il peso esatto dell'influenza culturale, ma già il fatto che ci sia e che influenzi il modo di (farsi) approcciare di molte donne anche quando sono attratte o interessate mi pare segno che le cose possano cambiare in maniera significativa (non dico utopistica).
Vecchio 04-09-2013, 12:48   #112
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da _Alilah_ Visualizza il messaggio
Interessante come teoria...ci sta tutta. E' comportamentale, per le donne come per gli uomini. E un pò si seguono anche gli schemi sociali.

Cmq per quanto riguarda i discorsi di "soledonne" noi siamo come voi...uguali uguali forse solo un pò meno plateali nei gesti ed eleganti nelle parole, ma alla fine la differenza sta tutta nell'autocontrollo imposto dalla società occidentale
No, la differenza sta soprattutto nei canoni.
Per la donna, il curriculum sessuale maschile non deve essere né scarno né tantomeno vuoto; per le storie corte sarebbe anche auspicabile un curriculum sessuale molto lungo. Per l'uomo tutto questo non esiste.
Ne consegue che l'uomo è costretto dialetticamente a fare continue allusioni sulla sua forte libido e sulla sua attività sessuale, proprio per ribadire la sua fecondità.
Esigenze che una donna non ha.
Vecchio 04-09-2013, 14:27   #113
Esperto
L'avatar di passenger
 

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Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Qualcuno aveva citato il solito film scandalo di Lars Von Trier Nymphomaniac. Immagino che un film intitolato Hypersexuality incentrato su un maschio satiro non otterrebbe gli stessi consensi pregiudizialmente positivi perché una donna dagli appetiti inappagabili rimane pur sempre una donna emancipata mentre un maschio altrettanto affamato può essere solo un semplice porco.
Beh, questa però mi sembra un'altra conseguenza (negativa ed indiretta) del maschilismo... Nel senso: il maschilismo (estremismo) ha generato come conseguenza ribellistica il femminismo (estremismo opposto), da cui risultati come quello che hai evidenziato tu (donna libertina=emancipata, maschio affamato=porco). Questo perché difficilmente l'essere umano predilige le vie di mezzo agli estremismi, se si rende conto che un estremismo è sbagliato tenderà piuttosto a passare all'estremismo opposto. La colpa di idee di tal fatta, tuttavia, è (anche) delle donne nella misura in cui esse tendono ad essere, in risposta al maschilismo, femministe anziché cercare di mirare ad una effettiva parità; mentre il femminismo in sé e per sé è, secondo me, solo l'altra faccia della medaglia del maschilismo.

Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
ci riescono raramente a reprimere perché i gay maschi sono per l'appunto maschi e in quanto tali molto eccitabili, riguardo il contenimento della sessualità femminile io ho visto centinaia di migliaia di ragazzine che vanno in visibilio per la celebrità/cantante/boy band di turno. decisamente non sembrano granché contenute. poi però nella vita di tutti i giorni tendono a non degnare molto i loro coetanei e questo è facilmente spiegabile dalla teoria dell'iperselettività femminile di cui ho già parlato. vale anche per le donne più grandicelle con il divo del cinema del momento, dai tempi di Rodolfo Valentino in poi.
A volte mi sembra che alcuni utenti di FS siano rimasti fermi all'età dell'adolescenza, e come se anche tutto il mondo attorno a loro fosse rimasto fermo a quell'età. Dubito che la maggioranza delle donne adulte guardi solo il cantante o il divo del cinema del momento, mi sembra una cosa molto da teenager.

In quanto all'iperselettività: non penso che sia un'esclusiva femminile, basterebbe analizzare la popolazione maschile (etero e gay) di questo forum - al di là delle ciance - per rendersene conto. Ovviamente non sto dicendo che tutti gli utenti di questo forum siano iperselettivi, ci mancherebbe, molti non li conosco nemmeno, tuttavia dalla mia permanenza qui non mi pare di poter concludere che solo le donne siano iperselettive. Inoltre, io potrei interpretare il mio non avere un partner/trombamico come i gay sono troppo selettivi, troppo nel senso che non scelgono me, ma anche - dall'altro punto di vista - come non sono abbastanza attraente per piacere ai gay. Entrambi i punti di vista sono leciti, forse il secondo porta a responsabilizzarsi un po' di più (cosa potrei fare per migliorarmi? cosa potrei fare per agire di più? [se ad esempio il mio non ricevere feedback positivi dai gay è dovuto anche al mio stare fermo e non mettermi in gioco...]), mentre il primo è molto più comodo perché si scarica tutta la responsabilità sull'altra parte.

Io personalmente consiglio di non privilegiare né l'uno né l'altro punto di vista, perché privilegiare il primo porta a deresponsabilizzarsi, mentre privilegiare il secondo porta a colpevolizzarsi. Secondo me solo dall'unione dei due punti di vista si può ottenere un punto di vista più razionale e responsabile sulla questione.

Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
ok, allora dillo ai nove milioni di uomini che ogni anno usufruiscono dei servizi delle prostitute. se fosse così relativamente semplice trovare sesso come sembri alludere tu, allora non ci sarebbe una clientela così smisurata per le "sex worker".
E dalli. Io non dico che sia relativamente semplice trovare sesso, come ho scritto sopra invito solo a non seguire unicamente punti di vista deresponsabilizzanti, mettendosi anche un po' in discussione in prima persona, oltre a criticare la società e le donne (cosa più che lecita).


Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
no, è dovuto alla loro ultra-selettività naturale che tecnicamente non è la stessa cosa di scarsa libido.
L'ultra-selettività nasce nel momento in cui un certo genere non sceglie noi.

Esempio: i gay non scelgono me. Ne potrei concludere che i gay sono ultra-selettivi e che senz'altro dev'essere per questo motivo che essi non mi scelgono: la responsabilità è tutta loro, in un mondo giusto verrei scelto. Oppure all'opposto potrei pensare: è tutta colpa mia, senz'altro ho qualcosa che non va e che mi rende non attraente agli occhi altrui.

Ecco, questi sono i modus pensandi più diffusi su questo forum. Spesso si saltella anche dall'uno all'altro, a seconda del momento. Il tuo topic, ad esempio, si fonda completamente sulla prima modalità. Tuttavia, si tratta di modi di pensare troppo rigidi, nella realtà l'ambiente esterno conta così come il libero arbitrio, eppure l'essere umano ha una facilità di attrazione disarmante verso le realtà parziali ed illusorie, perché, in un modo o nell'altro, risultano molto più comode: se la colpa è tutta della società, dell'ambiente esterno o di come sono fatte le donne ho un alibi per non agire (tanto non posso cambiare il mondo esterno, né le donne); se la colpa è tutta mia, di mie caratteristiche intrinsiche e immodificabili, ho ugualmente un alibi per non agire (tanto non posso rivoltarmi come un calzino).

Un modus pensandi più flessibile, al contrario, apre lo spazio per il cambiamento: non sentendomi colpevole dal momento che prendo atto che non tutto dipende da me, ed accettando il mondo per quello che è (a volte, anzi spesso, anche profondamente ingiusto), ma consapevole che tuttavia non dipende nemmeno al contrario tutto dall'esterno (né gli altri sono un blocco monolitico indistinguibile), posso fare tesoro di questa zona di azione (quella che dipende da me e non dagli altri o in generale dall'ambiente esterno).

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Anche qui ci sarebbe molto da dimostrare, sul fatto che i due modi di vivere la sessualità non siano poi così dissimili e su di essi pesi molto l'influenza culturale...quanto pesa quest'influenza culturale? Basterebbe recarsi altrove per capirlo e se non sbaglio il discorso fu già affrontato in altra sede: emerse che taluni notano differenze abissali in altri contesti, altri non notano particolari dissomiglianze...chi dei due ha ragione? Sono portato a credere che i primi siano gli stessi che ottengono buoni risultati anche qui e che i secondi siano gli stessi che non ottengono nulla nemmeno qui. Ergo il condizionamento culturale, laddove c'è, pare avere margini di influenza più limitati di quanto pensiamo.
E questo non dimostra appunto che il problema non sta - solo - nell'ambiente esterno, ma anche negli individui? Se si sposta l'individuo in ambienti più o meno favorevoli, ma il problema tuttavia persiste, non sorge il sospetto che parte del problema risieda anche nell'individuo e non tutto nell'ambiente (le donne, nel caso)?
Vecchio 04-09-2013, 14:32   #114
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
E questo non dimostra appunto che il problema non sta - solo - nell'ambiente esterno, ma anche negli individui? Se si sposta l'individuo in ambienti più o meno favorevoli, ma il problema tuttavia persiste, non sorge il sospetto che parte del problema risieda anche nell'individuo e non tutto nell'ambiente (le donne, nel caso)?
Di sicuro una persona che ha problemi caratteriali deve prima pensare a risolvere gli stessi, il che implica un certo grado adattamento al contesto, prima di pensare invece che sia l'ambiente a mutare per venire incontro alle sue particolarità comportamentali.
Vecchio 04-09-2013, 14:33   #115
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
ma tu hai idea dei discorsi che fanno "isolimaschi" ?
leggi il libro "dottoressa ho un problema"

una sessuologa racconta dei clienti, quasi tutti maschi che ha, le loro storie, i loro desideri etc.
la dottoressa è la prima a ritenere "maschi e femmine uguali nel sesso" nel sesso e poi si ricrede scoprendo realtà "allucinanti" che le fan sparare cattiverie sull'intero genere maschile.

bel libro solo che la dottoressa mi è parsa un pò prevenuta.......
bel consiglio Ansiaboy, lo sto leggendo ( qua http://www.10righedailibri.it/sites/...UnProblema.pdf ci sono le prime 42 pagine se uno vuol farsi un'idea) e sembra interessantissimo! Grazie della dritta!

Ultima modifica di Marco Russo; 04-09-2013 a 14:35.
Vecchio 04-09-2013, 14:39   #116
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Di sicuro una persona che ha problemi caratteriali deve prima pensare a risolvere gli stessi, il che implica un certo grado adattamento al contesto, prima di pensare invece che sia l'ambiente a mutare per venire incontro alle sue particolarità comportamentali.
No, secondo me le due cose possono andare anche in parallelo (a parte che, nella misura in cui è possibile, ci si può scegliere un contesto ambientale meno sfavorevole).
Questo soprattutto perché nell'ambito degli approcci uomo-donna non vedo motivo per cui non si debba iniziare il prima possibile a smontare tutta una serie di stereotipi da paleolitico legati al sesso di appartenenza, penalizzanti non solo per i timidi, così come si è fatto o si cerca di fare in altri ambiti. Il lavoro su sé stessi può essere condotto in parallelo a tutto ciò, e in più con la consapevolezza di non farlo per obbedire ai dettami sociali che vogliono l'uomo così e la donna cosà, ma per stare meglio con sé stessi.
Vecchio 04-09-2013, 14:46   #117
Esperto
L'avatar di muttley
 

Si, ma è sbagliato delegare, la modifica del contesto deve dipendere in primis da noi, dobbiamo (nel nostro piccolo) sforzarci per modificare il pensiero dominante partendo dalle persone che abbiamo intorno, il che presuppone un certo grado di assertività e iniziativa che è raro trovare non solo nelle persone affette da timidezza patologica e spesso anche nei "solo un po' timidi".
Ecco perché sostengo che il lavoro su se stessi ha la precedenza...tempo fa, alla classica osservazione/obiezione sull'essere timido fattami da un'anziana signora, chiesi cosa ci fosse di male in questo tratto caratteriale, per sentirmi rispondere che no, niente, non c'era nulla di male, anzi "continua a essere te stesso" e menate varie. Resta il fatto che solo fino a qualche anno prima, senza questa assertività e presa di coscienza delle mie peculiarità caratteriali, non sarei mai riuscito a controbattere a tale obiezione e quindi a intervenire (in un certo senso) sul contesto.
Vecchio 04-09-2013, 15:14   #118
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Quote:
Originariamente inviata da Bourée Visualizza il messaggio
Cosa cambia rispetto agli uomini? Per me cambia il fatto che culturalmente la donna DEVE essere più dimessa e castigata... è volgare e poco elegante se si mette a dimostrare platealmente i propri desideri. Tutto qua. Non ne farei neanche una questione di "pericolo". La masturbazione maschile è ormai una ovvietà, quella femminile è spesso un taboo. Ma tanto, più o meno, lo si fa tutti e, secondo me, pure con la stessa frequenza.
Lo stesso discorso per uscire dal campo sessuale ma rimanere sulle differenze uomo/donna lo si può fare per i rutti.

Non credo che un uomo ne abbia maggior bisogno, ma è più facile che un uomo ne faccia uno, o se ne vanti ed esalti le proprie abilitià ruttistiche rispetto ad una donna.
Vecchio 04-09-2013, 17:01   #119
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel Visualizza il messaggio
provate ad immaginare la vostra celebrity crush preferita, il vostro divo dello sport o dello spettacolo preferito, il belloccio del liceo che rimiravate da lontano e che vi faceva battere il Quore (e titillare nelle parti basse).
ora provate a immaginare di vederlo dappertutto: uscite per andare al bar a prendere un espresso e il barista è LUI; poi uscite dal bar e vi recate alla vicina edicola a prendere il giornale e il giornalaio è LUI; poi vi incamminate per il corso e lo vedete ad ogni angolo di strada, decine e decine di suoi cloni si annidano tra la folla dovunque andiate, al centro commerciale, al supermercato, in qualsiasi luogo con un minimo di gente presente.
in pratica la vostra sessualità è continuamente sollecitata. questo agli uomini succede a causa di una sostanza chimica nota come testosterone presente in quantità da dieci a venti volte superiori nel nostro organismo rispetto al vostro che ci rende molto più eccitabili. l'uomo adulto medio sessualmente attivo arriva a concupire una percentuale decisamente alta di donne che non abbiano superato una certa età (e quale sia questa soglia anagrafica può variare da soggetto a soggetto), una percentuale che nel suo valore mediano personalmente stimerei tra il 30 e il 49% del totale. dunque una minoranza piuttosto consistente. quando parlo di attrazione non parlo di blando interesse del tipo "carino, ma prima dovrei conoscerlo", parlo di interesse del tipo "se mi fosse data la possibilità di trombarmela hic et nunc senza conseguenze né legami né obblighi di alcun tipo non me lo farei ripetere due volte".
recentemente ho ridotto il mio daily intake di paroxetina e la mia libido è ritornata in superficie dopo un lungo letargo, da cui questo topic.

p.s. ho detto esplicitamente che sono valori di riferimento medi, quindi spero non facciate appello a fallacie logiche trite e infantili del tipo "no, stai generalizzando io conosco ics e ipsilon che non sono così ecc."
Anche senza tirare in ballo gli ormoni vogliamo parlare dell'effetto psicologico di sentirsi la pressione di una cosa dentro le mutande? Il famoso "pacco" sempre pronto a far sentire il suo peso. Ci sarebbe da fare una puntata di superquark.
Vecchio 04-09-2013, 21:25   #120
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Bourée Visualizza il messaggio
In una società di massa o mass-medializzata o globalizzata o social-networkizzata (in un climax crescente in negativo, per me), riconsegnare al Singolo la responsabilità sarebbe fondamentale: le rivoluzioni vere dovrebbero partire da una presa di coscienza del Singolo che opera su di sé, corregge sé e cresce. E questo, Muttley, non vale per i timidi o i quasi timidi. Vale per tutti, indistintamente: ognuno di noi, in ambiti diversi, ha difficoltà da superare e punti di forza da far brillare
Ovviamente è così, in quanto la società di basa sull'integrazione di molteplici tipologie caratteriali e, proprio perché tale, prescrive un certo livello di omologazione a standard e stilemi che, pur non rivendicando pretese di perfezione, rappresentano una fotografia di ciò che è la società stessa in quel particolare momento. Ecco allora che, se si vuole vivere nella società, è necessario un discreto grado di adattamento ad essa, anche per poterla cambiare in linea con le proprie inclinazioni.
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