foreverred

Le gite scolastiche del liceo sono state il momento in cui mi sono reso conto dei miei problemi relazionali...
E le vostre come sono state?

Stasüdedòs

Inesistenti, visto che ho sempre rifiutato di andarci (tranne quelle brevi che si concludevano nell'arco della giornata)

Ezp97

Ne ho fatte solo un paio, e quelle che ho fatto sono state una palla.
Io mi sono sempre isolato anche a scuola, gli altri parlavano solo o di sesso o di siti porno o di calcio o di rap e a me di quelle cose non me ne fregava nulla.

varykino

io me so divertito tantissimo , ho fatto un casino bestia ..... in 2 in particolare , una ho fatto amicizia con tutti quelli del quinto anno (io ero al secondo) e in gita ero andato solo io e un altro della mia classe che ho mollato subito per andare a cercare quelli che facevano più casino in genere , alla fine della gita siccome questi erano di un altra scuola probabilmente non l avrei più rivisti ci so scappati i lacrimoni anche da parte loro , poi per non troncare cosi velocemente m'hanno invitato a una festa generale che hanno fatto giorni dopo , uno alla festa l'hanno portato via in ambulanza e io ho riaccompagnato un tizio a casa col motorino e per poco nn crepiamo dentro un fosso , m ha tipo strattonato da dietro e siamo rifiniti in carreggiata .... eh momenti epici

Trinacria

Primo anno di liceo. Dovevamo scegliere le composizioni delle stanze per la gita che avremmo fatto. "Io voglio stare con x", "io devo stare per forza in stanza con y", "io e z vogliamo stare nella stessa camera". Alla fine io sono finita con quelle con cui non voleva stare nessuno. Non è che mi schifassero o stavo antipatica, non mi ha scartato nessuna ma non mi ha nemmeno scelto nessuna.
È stato il momento in cui ho capito di essere completamente insignificante per gli altri.

Hor

Al liceo se ne sono fatte molto poche, praticamente due in cinque anni, visto che la preside e alcuni insegnanti ostacolavano l'iniziativa ritenendo che fosse una distrazione dallo studio.
La prima è stata fatta in giornata, e non ho ricordi particolarmente negativi, anche perché era un periodo in cui non mi sentivo così male.
La seconda, di più giorni, l'ho evitata, ormai odiavo quasi tutta la classe ed erano gli anni in cui stavo davvero male. A posteriori penso di aver fatto bene ad evitarla.

Varano

io sono finito in camera addirittura con gente non della mia classe perché forse eravamo dispari, perlomeno avemmo la decenza di giocarcela a sorte ed è stato il momento in cui ho capito di essere sfigato, oltre che insignificante per gli altri

Stasüdedòs

Condividere la stanza coi compagni lontano da casa e dai genitori era una delle cose più insostenibili per me, non solo per immaturità e ansia generale (all'epoca mai mi ero allontanato per più di un giorno dalla comfort-zone familiare, nè sarei stato preparato per farlo a prescindere), ma anche perchè da zimbello/sfigato della classe, la sola idea di rischiare di passare notti in bianco per la paura di subire scherzi idioti era qualcosa di terrorizzante, in aggiunta a tutto il resto a cui non ero abituato...

Hank Moody

Ho fatto solo una gita più di un giorno, non eravamo una classe modello e finì male

Crepuscolo

Ho qualche ricordo piacevole e qualche ricordo spiacevole. In una gita uno che veniva in classe con me mi aveva preso di mira, non so per quale motivo, e mi sparlava alle spalle (a volte neanche troppo alle spalle). Mentre nelle altre gite tutto sommato mi sono trovato bene perché cercavo di stare con le persone con cui mi trovavo meglio, qualche piccolo episodio spiacevole dove mi sono sentito emarginato c'è stato sempre però.

Shinbatsu

Fino alla seconda media mi piacevano le gite fuori, dopo son diventate insostenibili, iniziando a proporsi quei meccanismi sociali che saranno ahinoi tanto frequenti nella vita di ognuno.. tra cui senz'altro l'immancabile gruppetto ristretto partecipato dagli alpha e le tizie piu' carine della classe che si mettevano nei sedili in fondo al bus a votare tutti i componenti della classe, con sommo dispiacere per il sottoscritto.
Al liceo poi nelle gite con pernottamento era usanza frequentissima 'battezzare' le stanze, con spesso la necessita' di andarsene altrove per chi non copulava. Per i non attivi sessualmente rimanevano le stanze alcoliche, ma anche li' dovevi essere invitato, o essere comunque abbastanza sfacciato da entrare di forza per conto tuo.. io rimanevo fuori pure li'. Finivo sempre per passare la nottata in hotel giocando alla play con altri sfigati esclusi.
Uno dei ricordi piu' dolorosi riguarda una visita che facemmo agli Uffizi in seconda media, una tizia pretendeva gli cedessi il posto, rimanendo poi sorpresa che non glielo smollassi mi offese pesantemente per il mio aspetto fisico citando il mio principale e piu' evidente difetto.

Ruoppolo

Haha, sto topic capita proprio a fagiuolo.
Al liceo feci solo due gite importanti, una all'estero (piuttosto noiosa) e una in una città italiana.
Ho ritrovato un album di foto di una gita nella città italiana.
Si, ero l'unico che si portava la macchina con i rullini anziché quella digitale, però intanto io le foto ce le ho ancora e non sono andate perse per sempre
A 15-16 anni, mi vedevo cessommerda ma riguardandomi adesso devo dire che ero piuttosto carino
Mi divertitii da matti. Non mi rimasi col resto della classe perché erano un branco di idioti che per tutta la durata della gita stettero sempre nello stesso posto a bivaccare per tutto il giorno (chi é lo scemo che potendo visitare un luogo in cui non é mai stato va sempre nello stesso posto per più giorni a passare la giornata seduto su una scalinata? Valli a capire!).
Io volevo esplorare e vedere tutto ciò che potevo.
Gli insegnanti ci lasciarono liberi di girare da soli, per cui mi aggregai a un gruppo di ragazzi di un'altra classe e facemmo ogni genere di cosa folle e divertente, mi divertii troppo.

La gita all'estero invece fu molto noiosa, ricordo che camminammo talmente tanto che alcuni avevano i piedi sanguinanti, io tornai a casa con le scarpe rotte
Anche in quell'occasione mi aggregai ad altri gruppi perché quelli della mia classe non volevano mai fare niente.

kraken

Avrei tanto voluto saltarle, ma non ci riuscivo sia perché mia madre mi obbligava quasi ad andarci sia perché da me partecipavano proprio tutti e non volevo dare nell'occhio essendo l'unica sfigata che non ci andava.

Antares11

Fino alle scuole medie ho fatto tutte le gite e sono state tutte belle esperienze. Alle superiori, invece, ne ho fatta solamente una su tre. Fu una gita di una settimana all'estero e non è stata una grande esperienza perché mi resi conto di non essere pronto a tutto quello. Tutti i miei compagni di classe e anche quelli delle altri classi non fecero altro che ubriacarsi e farsi le canne tutti i giorni, oltre ad andare in night club o cose del genere. Io, invece, ero nel gruppo degli "sfigati", eravamo 4/5 e praticamente non abbiamo fatto niente, vi dico solo che uno di loro portò la play station e la sera restavamo quasi sempre a giocarci... ripensandoci è stato davvero molto triste
Tornando indietro probabilmente la vivrei in modo diverso. Allora mi sentivo superiore rispetto ai miei compagni che si sballavano e si divertivano in quel modo, in realtà lo sfigato ero io.

choppy

Idem

SoloUnaDonna

Idem con patate ._.

choppy

Una cosa del genere non dovrebbe essere possibile in gita, i docenti devono sorvegliare, per lo meno fuori dall'albergo.

Milo

Cavolo stessa cosa capitata a me, però in gita mi sono comunque divertito molto ne ho un buon ricordo.

pokorny

Ne ho un ricordo buono; del resto ero io quello che organizzava gli scherzi in classe, e facevo divertire tutti. Una delle rare poche cose positive per il mio umore negli ultimi venti anni è stato ritrovare la vecchia classe (lo scrissi questo episodio, quindi chi lo ricorda si becca il bis) e alcuni hanno detto che è stato bello rivedermi perché grazie a me le risate non sono mai mancate e, aggiungo io, non per bullismo verso di me (quello c'è stato in contesti diversi).

Ho iniziato a ricordare - curioso che avessi rimosso ma forse non è un caso - e da qualche vecchia foto ho ricostruito momenti, immagini. Ero già appassionato di elettronica quindi creavo marchingegni che facevano impazzire come suoni strani che non si sapeva da dove arrivassero, miccette che si accendevano come nei film quando scattava la trappola e tutti i miei travestimenti, lo penso spesso che dovevo fare l'attore. Ho anche ritrovato la foto in cui facevo il santone ben prima che Guzzanti inventasse Kuelo ma ovviamente non così geniale.

Tutto quel che facevo in classe, ovviamente in gita era moltiplicato per cinque salvo che i prof non ci controllavano così strettamente e sospensioni per condotta non ne presi mai in gita In sostanza matte risate, scherzi notturni, casino casino casino.

Verso la fine del liceo mi era già chiaro che avevo perso tutti i treni e che non sarei stato felice; lo sentivo ma non era esplicito come è diventato tanti anni dopo ma lo percepivo già. Però fino al IV liceo ho avuto una buona classe (anche al V dato che era la stessa: ero io che avevo iniziato il degrado) e sostanzialmente non ci si voleva male se pur tra mille scazzi di cui, visti gli anni di piombo, alcuni erano politici e si è rasentato spesso il confine dopo il quale non si scherza più. Ma non si è passato mai.

Antares11

Ma infatti i docenti sorvegliavano ed erano a conoscenza di praticamente tutto. Boh, non so se ho vissuto una situazione anomala io oppure può succedere normalmente...