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Vecchio 25-08-2018, 19:06   #21
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L'avatar di SingleHeroine
 

Quote:
Originariamente inviata da Guybrush Visualizza il messaggio
Andatelo a dire alla mia autostima

quando faccio un colloquio di lavoro comportandomi semplicemente per come sono fatto e mi trattano come un mezzo ritardato
Vecchio 25-08-2018, 19:59   #22
Esperto
 

Quote:
Il valore di un oggetto è un qualcosa di sociale, ha a che fare con gli scambi ecc. ecc.
Vale la stessa regola per gli esseri umani, diventano oggetti scambiabili e quindi confrontabili e valutabili, per questo per me il soggetto in quanto tale per sé non ha alcun valore slegato dal contesto, la sua vita non è utile alla persona stessa che si autovaluta, la propria esistenza è un fine e non un mezzo, non ha alcuna utilità né risulta scambiabile con altro per il soggetto.
Può tornare utile a mia moglie valutarmi in quanto marito e pensare di potermi scambiare con qualcun altro di migliore, può tornare utile a mia madre sacrificare me stesso a mio fratello in un contesto difficile perché potrebbe reputarlo più promettente, ma che senso potrebbe mai avere per me scambiare me stesso con qualcun altro o valutarmi peggiore in sé?
personalmente concordo con XL


Quote:
Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
Due considerazioni personali
1) Noi e solo noi siamo responsabili del nostro agire e dei risultati che esso porta.
non ne sono convinta.
in parte è così, dall'altra dobbiamo anche considerare che operiamo e ci interfacciamo in un contesto sociale, dove diamo dei messaggi e ne riceviamo dagli altri e non da noi stessi.
certe cose non dipendono solo ed esclusivamente da noi, ma da come l'ambiente (o dicasi, le persone) reagisce ad una determinata azione.
è tutto l'interscambio di azioni delle persone che porta ad un risultato.


parlo per me, coltivo i miei interessi con attività settimanali, mi piace leggere, mi piace fare shopping, mi sento meglio quando faccio tutto ciò che mi fa stare bene... MA nonostante questo, non è che socialmente ho chissà quale valore, posso accrescere la mia autostima perchè mi sento realizzata, acquisisco sicurezza ed un certo "entusiasmo" ma questa è una condizione MIA che non necessariamente trasmetto all'esterno o l'esterno non necessariamente la percepisce.
Ringraziamenti da
SingleHeroine (25-08-2018)
Vecchio 25-08-2018, 21:27   #23
Esperto
L'avatar di Edwin
 

Quote:
Originariamente inviata da PrincessGinevra Visualizza il messaggio

non ne sono convinta.
in parte è così, dall'altra dobbiamo anche considerare che operiamo e ci interfacciamo in un contesto sociale, dove diamo dei messaggi e ne riceviamo dagli altri e non da noi stessi.
certe cose non dipendono solo ed esclusivamente da noi, ma da come l'ambiente (o dicasi, le persone) reagisce ad una determinata azione.
è tutto l'interscambio di azioni delle persone che porta ad un risultato.


parlo per me, coltivo i miei interessi con attività settimanali, mi piace leggere, mi piace fare shopping, mi sento meglio quando faccio tutto ciò che mi fa stare bene... MA nonostante questo, non è che socialmente ho chissà quale valore, posso accrescere la mia autostima perchè mi sento realizzata, acquisisco sicurezza ed un certo "entusiasmo" ma questa è una condizione MIA che non necessariamente trasmetto all'esterno o l'esterno non necessariamente la percepisce.
Capisco il tuo punto

Io la vedo così però: immaginando la realtà (sociale, lavorativa, familiare) come piena di variabili totalmente indipendenti da noi, l'unica variabile su cui noi abbiamo realmente totalmente controllo siamo noi stessi.
Il resto non nè in nostro potere nè controllo. Allora ci conviene lavorare sull'unica variabile da noi modificabile, per ottenere anche un piccolo risultato.

Attenzione, non sto dicendo che la realtà sia modificabile o che situazioni oggettivamente pessime possano essere risolte da noi. Ma che comunque solo sul nostro agire abbiamo controllo, e quindi attraverso esso possiamo perlomeno limitare i danni.
E con questo non voglio nemmeno colpevolizzare chi non riesce a superare determinati ostacoli, affrontare la vita è difficile e sono io il primo in difficoltà.
Mi limitavo a commentare il perchè, a mio modo di vedere, affidarci agli altri (qualcosa di esterno a noi) come motivo di sicurezza e salvezza può essere deleterio (e quindi la necessità di avere autostima, ma questo era il punto due)

Ultima modifica di Edwin; 25-08-2018 a 21:31.
Ringraziamenti da
Saturnino (25-08-2018)
Vecchio 25-08-2018, 21:30   #24
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Iniziate a tenere le persone negative lontano da voi.
Ringraziamenti da
cancellato16622 (25-08-2018), Saturnino (25-08-2018)
Vecchio 25-08-2018, 21:45   #25
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Iniziate a tenere le persone negative lontano da voi.
Se le persone negative ce le hai in famiglia è dura tenerle lontane.
Puoi fuggire una volta cresciuto, ma intanto il periodo fondamentale (quello appunto della crescita) l'hai passato attorniato da negatività perenne. E i danni si vedono.
Ringraziamenti da
BbFenix (25-08-2018), Evitante88 (26-08-2018), SingleHeroine (25-08-2018), spezzata (25-08-2018)
Vecchio 25-08-2018, 21:56   #26
Avanzato
L'avatar di SingleHeroine
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Se le persone negative ce le hai in famiglia è dura tenerle lontane.
Puoi fuggire una volta cresciuto, ma intanto il periodo fondamentale (quello appunto della crescita) l'hai passato attorniato da negatività perenne. E i danni si vedono.
Ecco, diciamo che questo è il mio caso.
Vecchio 25-08-2018, 22:00   #27
Esperto
L'avatar di Efits
 

Per evitare il problema delle influenze negative...bisognerebbe valutarsi a prescindere dal parere delle persone negative, secondo propri criteri schermandosi un minimo dal giudizio altrui. Che poi è la definizione stessa del termine autostima, non è che è una mia idea bislacca per vedere il bicchiere mezzo pieno. Come detto prima.
Però "no ma non è possibile, è tutto uno scambio, vali quanto ti valutano blablabla" e allora poi chiedetevi come mai nel contesto sbagliato finite per terra.
Vecchio 25-08-2018, 22:26   #28
Banned
 

Dopo un’attenta riflessione ho concluso che ci si deve drogare alla grande
Vecchio 25-08-2018, 22:51   #29
Esperto
L'avatar di Efits
 

La soluzione pratica la ho scritta nel mio primo post in questo thread. Fare cose per se stessi, impegnarsi in attività, darsi obiettivi e avere un senso di progressione, perseguire un hobby, sport, fare un orto, volontariato, dedicarsi a rimettersi in sesto sul piano fisico... quello che può gratificare ed è a portata insomma.
Il vedere che a seguito di impegno si hanno miglioramenti, lungo andare, rinforza l'autostima e nel mentre arricchisce e migliora come persone, oltre a rilasciare endorfine qualora si tratti di una attività "pratica".
Incanalando in qualcosa di concreto le proprie energie mentali si lascia anche meno spazio alle influenze esterne, è anche un modo per sfuggirvi sino a quando non si hanno difese a sufficienza.
Mi pare che a rileggere i post precedenti sia stato l'unico a proporre qualcosa di concreto, tra le altre cose. L'altro punto di vista è riassumibile in "il mondo è un posto pieno di persone giudicanti, se caschi male t'attacchi, dato che l'autostima la possono dare solo gli altri attraverso i loro metri di giudizio"

Ultima modifica di Efits; 25-08-2018 a 22:59.
Vecchio 25-08-2018, 22:59   #30
Esperto
L'avatar di Guybrush
 

Quote:
Originariamente inviata da Efits Visualizza il messaggio
Il vedere che a seguito di impegno si hanno miglioramenti, lungo andare, rinforza l'autostima e nel mentre arricchisce e migliora come persone, oltre a rilasciare endorfine qualora si tratti di una attività "pratica".
Non sempre l'impegno da risultati assicurati

A volte si hanno diversi limiti, fisici e psicologici, che impediscono di ottenere dei risultati soddisfacenti in proporzione all'impegno messo, sopratutto quando si ha una bassa reattività dei proprio corpo
Vecchio 25-08-2018, 23:04   #31
Esperto
L'avatar di Efits
 

L'impegno porta sempre a risultati, cambiano le tempistiche semmai.
Se ci sono limiti concreti a monte tocca attivarsi per rimuovere quelli, ma la solfa non cambia. Io ci ho messo anni per trovare le energie per fare quello che consiglio ad altri ora, prima o desistevo in partenza o mollavo dopo un timido tentativo.
Nessuno dice che sia facile, ma qua pareva proprio si stesse negando l'utilità del lavoro su se stessi, delegando la responsabilità del proprio benessere a indefinite terze persone o alla fortuna di dove si nasce.
Vecchio 25-08-2018, 23:37   #32
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Se le persone negative ce le hai in famiglia è dura tenerle lontane.
Puoi fuggire una volta cresciuto, ma intanto il periodo fondamentale (quello appunto della crescita) l'hai passato attorniato da negatività perenne. E i danni si vedono.
Io ho detto la mia su esperienza personale, non tutti capiscono questo, molti si danno la colpa di tutto, quando poi non sono loro ma le merdaccie che hanno intorno o in casa.
Vecchio 26-08-2018, 11:09   #33
Esperto
 

Quote:
L'impegno porta sempre a risultati, cambiano le tempistiche semmai.
Se ci sono limiti concreti a monte tocca attivarsi per rimuovere quelli, ma la solfa non cambia. Io ci ho messo anni per trovare le energie per fare quello che consiglio ad altri ora, prima o desistevo in partenza o mollavo dopo un timido tentativo.
Nessuno dice che sia facile, ma qua pareva proprio si stesse negando l'utilità del lavoro su se stessi, delegando la responsabilità del proprio benessere a indefinite terze persone o alla fortuna di dove si nasce.
Efits, si, hai ragione.. parlo per me, da quando ho cominciato a fare sport e mi sono iscritta ad un corso di musica che avevo mollato, sono meno stressata dal lavoro rispetto a quando lavoravo e basta, e mi sento anche meglio con me stessa, la mia autostima è migliorata, perchè faccio ciò che mi piace.
io non penso di valere poco (una volta mi ritenevo una nullità) con il tempo ho imparato ad apprezzarmi, non dico che sto benissimo con me stessa ma le cose vanno meglio.
tuttavia, esternamente/socialmente, non è cambiato nulla: la mia vita sociale non è particolarmente migliorata..

quella frase fatta per cui si deve imparare ad amare se stessi per amare gli altri, a mio avviso lascia un po' il tempo che trova e non sempre è verificata.


Quote:
Io la vedo così però: immaginando la realtà (sociale, lavorativa, familiare) come piena di variabili totalmente indipendenti da noi, l'unica variabile su cui noi abbiamo realmente totalmente controllo siamo noi stessi.
Il resto non nè in nostro potere nè controllo. Allora ci conviene lavorare sull'unica variabile da noi modificabile, per ottenere anche un piccolo risultato.
si Edwin, concordo.
possiamo fare qualcosa per noi, ma non necessariamente questo influirà sull'opinione che gli altri hanno di noi.

posso sentirmi la figa di questa terra e convinta di esserlo, ma rimane una cosa mia se gli altri pensano l'esatto contrario
Vecchio 26-08-2018, 11:28   #34
Esperto
L'avatar di varykino
 

come si fa a non amare se stessi prima di tutto?

scusa uno che sta da solo da sempre , che nn gli è mai stato regalato niente , gli unici piaceri passeggeri se l'è dati da solo , viene facile amarsi .... sei l'unico che ti provoca piacere e che fai ti odi?

tutta sta ammirazione verso il prossimo nn la capisco molto , sarà che ho sempre la sensazione di essere circondato da cerebrolesi o gente stupida e quindi è facile amare me stesso.
Vecchio 30-08-2018, 00:57   #35
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da SingleHeroine Visualizza il messaggio
Io riconosco di essere un caso disperato, di essere una persona che dipende affettivamente ed emotivamente dagli altri, però alla famosa tiritera: "Bisogna imparare ad amare prima noi stessi, che solo così possiamo amare davvero gli altri e farci amare da loro!", o anche robe che leggo su internet del tipo:

"Eccovi un elenco di frasi che indicano l’esistenza di una dipendenza affettiva. Leggetele in moto attendo e obbiettivo, e cercate di capire se vi riconoscete in alcune di loro:

“Ho bisogno degli altri per sentire che valgo qualcosa e che sono degno di ricevere amore“
“Ho bisogno che gli altri mi facciano sentire importante”
“Ho bisogno dell’approvazione degli altri”
“Ho bisogno che gli altri mi facciano felice”
“Ho bisogno di essere in compagnia per non sentirmi vuoto”
“Ho bisogno di essere in compagnia per non annoiarmi”
“Ho bisogno degli altri per sentirmi speciale”
Tutti questi bisogni sono naturali, ma è importante essere in grado, prima di tutto, di soddisfarli da soli. Quando non riusciamo a darci l’amore, l’attenzione e l’approvazione di cui abbiamo bisogno, sviluppiamo una dipendenza ed esigiamo che siano gli altri a darceli."


mi viene sempre da pormi la stessa domanda: come?
Come possiamo amare prima noi stessi, prima degli altri? E soprattutto, in base a cosa, possiamo amarci "da soli"?
Poi, la cosa è resa ancora più difficile, dal momento che viviamo in una società che ti trasmette continuamente il messaggio che se non hai ne amici ne fidanzato/a, allora significa non vali niente e che non meriti amore.
Vi giuro, più ci penso, più non riesco a capire in che modo si può amare noi stessi, avete qualche idea o suggerimento?
La Bibbia dice "ama il prossimo tuo come te stesso" e "fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te" (parafrasato). Amare noi stessi significa tenerci a quello che é personale, intimo e caratteristico della nostra vita(ricordi, amici, famiglia, il luogo in cui siamo cresciuti, ecc.) . Significa essere sensibili alle proprie sofferenze, significa non buttare al vento la propria vita, significa non essere passivi ma lottare per vivere, significa perdonarsi per i propri fallimenti e andare avanti, tra le tante cose... In effetti si, é molto generico. In generale non amare se stessi é non dare retta ai consigli di Dio, e quindi peccare, esserGli ribelli... perché Dio ci dice "chi pecca contro di me, fa torto a se stesso, tutti quelli che mi odiano amano la morte" (proverbi 8:36). In realtà certo la pressione della società é quella di conformarci a certe "regole", ma in realtà il cammino della vita é da soli con noi stessi... e Dio. La funzione e l'importanza delle relazioni é quella di condividere la vita con loro, non di far dipendere il nostro valore da loro. La verità é che si leggono tante cose dette da chi pensa di avere una soluzione... ma chi se non il nostro Creatore sa davvero ciò di cui abbiamo bisogno.
Vecchio 30-08-2018, 01:52   #36
Banned
 

Un conto è l'autostima, un altro l'amore per sé.

La prima anche secondo me non dipende necessariamente dal giudizio sociale, senza per questo essere arbitraria come inferisce XL. In un contesto in cui veniamo svalutati perché abbiamo poche esperienze, ad esempio, si può tranquillamente ritenere di essere comunque buoni partner potenziali, e che i pregiudizi a cui siamo esposti siano stupidi. In base a considerazioni oggettive, razionali.

Il vero problema credo sia il secondo, che influisce sulla prima. Per avere il coraggio di valutarsi equamente, aiuta molto ricevere o aver ricevuto riconoscimento come persone, soggetti. E' questa secondo me una buona definizione di "amore": l'essere visti e rispettati. Se ciò non avviene, soprattutto in momenti delicati della propria vita, è facile abbandonarsi, rinunciare al proprio equilibrio e al proprio giudizio, subendo e assecondando quello altrui.

Ultima modifica di Angus; 30-08-2018 a 01:56.
Ringraziamenti da
Moonwatcher (30-08-2018)
Vecchio 30-08-2018, 01:59   #37
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Quote:
Originariamente inviata da Efits Visualizza il messaggio
La soluzione pratica la ho scritta nel mio primo post in questo thread. Fare cose per se stessi, impegnarsi in attività, darsi obiettivi e avere un senso di progressione, perseguire un hobby, sport, fare un orto, volontariato, dedicarsi a rimettersi in sesto sul piano fisico... quello che può gratificare ed è a portata insomma.
Il vedere che a seguito di impegno si hanno miglioramenti, lungo andare, rinforza l'autostima e nel mentre arricchisce e migliora come persone, oltre a rilasciare endorfine qualora si tratti di una attività "pratica".
Incanalando in qualcosa di concreto le proprie energie mentali si lascia anche meno spazio alle influenze esterne, è anche un modo per sfuggirvi sino a quando non si hanno difese a sufficienza.
Mi pare che a rileggere i post precedenti sia stato l'unico a proporre qualcosa di concreto, tra le altre cose. L'altro punto di vista è riassumibile in "il mondo è un posto pieno di persone giudicanti, se caschi male t'attacchi, dato che l'autostima la possono dare solo gli altri attraverso i loro metri di giudizio"
Vado in palestra...sono tutto fisico e zero cervello
Vado in bici o a correre.....ma che ti pagano sei scemo??
Curo la alimentazione.....sei un fissato e cazzo si vive una volta sola
Vado ad una mostra di arte.....ma che ci vai a fare non ci capisco niente
Vado ad un corso di ballo....che marpione vai solo per imbroccare
Vado in ferie da solo appunto per me stesso e basta.....ma solo??sei di fuori?!?!

Questo è quello che mi sono sentito dire....potrei andare avanti se mi soggiunge qualcosa
Ringraziamenti da
BbFenix (30-08-2018)
Vecchio 30-08-2018, 09:39   #38
Esperto
L'avatar di Gio.solo
 

Quote:
Originariamente inviata da Efits Visualizza il messaggio
Curare il proprio aspetto, salute e crearsi routine sane (attività fisica, hobby) può essere un buon inizio. Sono cose che si fanno principalmente per se stessi, volendosi quindi bene, ritagliando tempo nella giornata per dedicarvisi e al contempo forniscono una immagine migliore agli altri.
tutte cose sane e giuste per carità ma se poi non si hanno riscontri perchè continuare?
Vecchio 30-08-2018, 09:49   #39
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da SingleHeroine Visualizza il messaggio
Io riconosco di essere un caso disperato, di essere una persona che dipende affettivamente ed emotivamente dagli altri, però alla famosa tiritera: "Bisogna imparare ad amare prima noi stessi, che solo così possiamo amare davvero gli altri e farci amare da loro!", o anche robe che leggo su internet del tipo:

"Eccovi un elenco di frasi che indicano l’esistenza di una dipendenza affettiva. Leggetele in moto attendo e obbiettivo, e cercate di capire se vi riconoscete in alcune di loro:

“Ho bisogno degli altri per sentire che valgo qualcosa e che sono degno di ricevere amore“
“Ho bisogno che gli altri mi facciano sentire importante”
“Ho bisogno dell’approvazione degli altri”
“Ho bisogno che gli altri mi facciano felice”
“Ho bisogno di essere in compagnia per non sentirmi vuoto”
“Ho bisogno di essere in compagnia per non annoiarmi”
“Ho bisogno degli altri per sentirmi speciale”
Tutti questi bisogni sono naturali, ma è importante essere in grado, prima di tutto, di soddisfarli da soli. Quando non riusciamo a darci l’amore, l’attenzione e l’approvazione di cui abbiamo bisogno, sviluppiamo una dipendenza ed esigiamo che siano gli altri a darceli."


mi viene sempre da pormi la stessa domanda: come?
Come possiamo amare prima noi stessi, prima degli altri? E soprattutto, in base a cosa, possiamo amarci "da soli"?
Poi, la cosa è resa ancora più difficile, dal momento che viviamo in una società che ti trasmette continuamente il messaggio che se non hai ne amici ne fidanzato/a, allora significa non vali niente e che non meriti amore.
Vi giuro, più ci penso, più non riesco a capire in che modo si può amare noi stessi, avete qualche idea o suggerimento?
Ho provato a leggere le risposte precedenti e le riguardero` meglio in seguito ma preferisco partire da capo, la chiave sta qui: "
Quando non riusciamo a darci l’amore, l’attenzione e l’approvazione di cui abbiamo bisogno, sviluppiamo una dipendenza ed esigiamo che siano gli altri a darceli"
Il problema sta qui: noi saremo sempre e comunque soli con noi stessi. Il compagno e la compagna ci possono aiutare ma hanno anche loro da gestire i propri problemi interiori. Tutti noi cerchiamo appoggio e comprensione in altri ma questo non può diventare un peso per il compagno che altrimenti ne soffrirebbe troppo non godendo della sua parte.
Per avere una relazione serena dobbiamo per forza aver superato in buona parte l'esasperato bisogno di un altro, dobbiamo essere indipendenti, avere le nostre passioni, saperci divertire e amare da soli. Avere un minimo di sicurezza e autostima che ci sostenga.
Questo serve sia a noi stessi che al compagno perché dobbiamo essere in grado di aiutarlo a nostra volta e non possiamo farlo senza un equilibrio nostro.
Sembra assurdo ma io mi sono convinto che sia così: non possiamo pretendere che gli altri diventino la nostra ragione di vita, l'amore non può essere dipendenza dall'altro, non può essere pretesa di attenzioni e coccole.
Sarebbe un peso che finisce per rovinare tutto.
Ringraziamenti da
Dorian Gray (30-08-2018), Efits (30-08-2018)
Vecchio 30-08-2018, 14:58   #40
Esperto
L'avatar di Guybrush
 

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
come si fa a non amare se stessi prima di tutto?

scusa uno che sta da solo da sempre , che nn gli è mai stato regalato niente , gli unici piaceri passeggeri se l'è dati da solo , viene facile amarsi .... sei l'unico che ti provoca piacere e che fai ti odi?

tutta sta ammirazione verso il prossimo nn la capisco molto , sarà che ho sempre la sensazione di essere circondato da cerebrolesi o gente stupida e quindi è facile amare me stesso.
Il problema è vivere in contesti svalutanti.(quasi tutti per quanto mi riguarda)

Spesso provo a caricarmi psicologicamente, a dirmi che non ho assolutamente niente di meno rispetto alle persone che ho intorno.

Poi quando mi trovo a lavoro(diversi lavoretti che ho fatto nella mia vita) e mi ritrovo ad essere lento, confusionario ed impacciato rispetto a molti miei colleghi, che finiscono per scartarmi ed emarginarmi.

Stessa situazione nei contesti sociali.

Potrei avere autostima solo su un isola deserta, ma sarebbe un po come fuggire forse
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