Originariamente inviata da Keith

Funzionano su chi ha episodi di malessere intenso e improvviso. Su costoro hanno un discreto funzionamento. Sui cronici hanno un effetto minimo/inesistente.

Il mio progetto è di stare tranquillo, raggiungere la pace con me stesso, con gli altri, senza violentarmi a fare cose, ma allo stesso tempo avendo un minimo di disciplina nel farne altre che mi fanno stare bene. E' un progetto ambizioso, che deve essere chirurgico in alcuni momenti, ma non mi rimane che provare che questo.

Originariamente inviata da Ezp97

Si è così, eppure c'è chi insiste che da soli si sta bene e tutte altre favolette filosofiche, chiediamo lo a chi è fuori da tutto da 10-15-20 anni se è contento di non venire mai cercato, di non uscire mai, di stare fuori e sentirsi uno sputo per terra.
Nei casi migliori magari uno si trova una sua pari e ne esce in parte, però spesso è sempre superficiale la cosa.

Originariamente inviata da Maximilian74

Emarginato sociale non è che uno lo è perché si diverte, lo dice la parola stessa, emarginato lo si è perché vieni emarginato dagli altri, che non accettano determinati problemi che tu puoi avere, non ti ritengono all'altezza di stare con loro e quindi ti isolano.
Come? Non cagando, lasciandoti in disparte, per loro ci devi essere solo se c'è da andare in giro a fare lo scimpanzé ubriaco e a fard feste e apericena o balli in spiaggia e discoteca.

Originariamente inviata da vikingo

il personaggio del solitario con carisma e personalità

Originariamente inviata da Keith

Non mi sembra che le cose stiano in modo così estremo. Ti accettano anche se se non sei un matto scalmanato ma sei semplicemente normale. Il problema secondo me è che si è disabituati ad interagire, guidare, entrare nei posti etc. che quelle rare volte che c'è modo di farlo si è tesi, si fanno gaffes, si è irritabili, etc.
Noi anche non volendo ci mettiamo del nostro, anche se abbiamo le migliori intenzioni però lo stesso sbagliamo.
Poi quando sei disabituato hai un invito e per ansia non ci vai, e purtroppo anche solo dopo una volta la gente si stranisce e non ti chiama più. Con un niente hai bruciato una persona o un gruppo. Mi ricordo che una volta non era così, potevi fare un po' più come ti pare, ma adesso è così.

Originariamente inviata da Artemis_90

La vita sociale è fatta "a blocchi" tu devi trovare il tuo "blocco" (non blocco inteso come blocco psicologico, blocco inteso come "zona"). Ad esempio io ho capito che il mio "blocco" è quello dei nerd's studiosi, io mi dovrei inserire in questi contesti per essere a mio agio, non mi inserirò mai se tento di socializzare ad un corso di teatro o ad un evento make up per influecer, perchè sono cose che non mi interessano, se io avessi seguito la mia inclinazione per gli studi scientifici adesso sarei inserita in un contesto del tutto congeniale a me con persone simili a me e magari avrei anche una vita sociale normale perchè frequenterei quelle persone li. Purtroppo ora sono fuori "dal mio blocco" perchè non ho perseguito quella strada per tempo, ora è troppo tardi anche se tento di rimediare, a quest'ora dovrei già essere al 3 master, a lavorare già da qualche anno, e dunque inserita perfettamente nei giusti tempi nel mio ambiente naturale e il, in quell'ambiente, avrei magari anche trovato il compagno ideale per me, oltre che degli amici (amici magari no, persone da frequentare oltre l'orario lavorativo). Se io vado a cercare il mio compagno su tinder e trovo Carlone che solleva pesi in palestra tutti i giorni, tutto il giorno, di che parliamo? Come si crea la "sintonia"? Al massimo possiamo trombare ma nulla più.

Le persone che sono sole ed esclude dalla società secondo me semplicemente non hanno individuato "il proprio blocco" oppure non hanno potuto inserircisi. Non è un caso che molto spesso i fobici siano persone con interessi e personalità atipiche, che sarebbero persone "brillanti" nel loro contesto naturale, ma che tentando di inserirsi in contesti del tutto lontani da loro si sentono una schifezza.

Originariamente inviata da Maximilian74

Io noto grande fastidio nella gente, quando vedono che non sei come loro, trovo veramente che non accettano problemi come i nostri

Originariamente inviata da bukowskiii

Ma ancora credete a sta storia della serotonina nel 2022?

Originariamente inviata da vikingo

A voi da fastidio che vi giudicano perché introversi a me non me ne frega nulla,sarà il mio essere asperger,se io mangio solo e 5 mi fissano perché loro sono al tavolo in compagnia,io non mi faccio impressionare né condizionare,se vi limitate e come se vincesse loro,

Originariamente inviata da NatoMorto

Credo che tra le conseguenze che gli umani definiscono "depressione" ci sia una qualche connessione... Altrimenti non mi spiego perché senza l antidepressivo quotidiano non riuscirei neanche ad entrare nel portone della fabbrica ;invece con entro, lavoro discretamente, sopporto le persone, esco con solo qualche ferita...e credetemi non è un effetto placebo... Mi rende molto più calmo e concentrato

Originariamente inviata da vikingo

Se vi da fastidio andate all estero li c'è un concetto di solitudine diverso ma pure al nord nel centro di Reggio non ho visto gruppi sociali sopra le 3 persone,tutti sti grupponi dove li vedete più parlate di comitive ma dove in quale film,dalla pandemia non esiste più nulla.

Originariamente inviata da NatoMorto

Credo che tra le conseguenze che gli umani definiscono "depressione" ci sia una qualche connessione... Altrimenti non mi spiego perché senza l antidepressivo quotidiano non riuscirei neanche ad entrare nel portone della fabbrica ;invece con entro, lavoro discretamente, sopporto le persone, esco con solo qualche ferita...e credetemi non è un effetto placebo... Mi rende molto più calmo e concentrato

Originariamente inviata da bukowskiii

ci sono connessioni ma non dipendono certo da un antidepressivo nè da una chiacchierata con qualcuno che è pagato per ascoltarti...

Originariamente inviata da Stan Kezza

Senti: a me piacciono gli arerei di linea, quelli che usano le compagnie, diciamo da 100 posti in su, sono macchine affascinanti, le guardi e pensi che non possono volare eppure lo fanno. Li so distinguere quasi tutti, so a grandi linee in base a quali principi funzionano.
Ma anche se riuscissi ad entrare in un "blocco" che condivide questa passione, io sarei quello che ne sa di meno, e che quindi avrebbe meno da dire e condividere, quello che avrebbe meno competenza. Il che innescherebbe una serie di dinamiche che noi depressi/timidi conosciamo fin troppo bene. Per raggiungere il loro livello di competenza dovrei mettermi a studiare, ma alla fine perché investire tempo e risorse per una cosa che mi servirebbe solo a rimediare un'uscita per un caffè e qualche whatsapp per non sentirmi troppo solo?
Non so se mi spiego.
Il mio problema in quanto depresso è che non riesco ad approfondire nessuno degli interessi che ho, per mancanza di stimoli e di forza, problemi di concentrazione ecc. Io sfioro i miei interessi, non li approfondisco mai del tutto. E' un circolo vizioso.
Quindi, non vorrei smontare la tua teoria, ma...

Originariamente inviata da Keith

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