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29-01-2015, 22:37
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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E' cosi che mi sento ultimamente, sto cadendo in un baratro profondissimo ma lo stò facendo lentamente, sto planando verso l'autodistruzione, così piano da avere tutto il tempo di provare paura ed angoscia per l'impatto...
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Ultima modifica di Krieg; 21-03-2016 a 20:47.
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29-01-2015, 22:43
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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quanto ti capisco krieg, non ci si può far niente.... come sempre. però forse.... forse trovare un modo per impattare meno duramente..... chissà..... mmm no forse no.
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29-01-2015, 22:45
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Stessa identica situazione, e la cosa peggiore è che potrei reagire, ma non ne ho la forza e le conseguenze sono il lasciarsi andare, e poi si arriva al punto in cui non si può più tornare indietro, il danno è ormai fatto e ciò che c'è da recuperare è davvero troppo.
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29-01-2015, 22:46
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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Trovassimo almeno un puntello che frenasse un pò la caduta :\
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29-01-2015, 22:51
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#5
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
E' cosi che mi sento ultimamente, sto cadendo in un baratro profondissimo ma lo stò facendo lentamente, sto planando verso l'autodistruzione, così piano da avere tutto il tempo di provare paura ed angoscia per l'impatto...
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Idem. Una cosa che mi inquieta è che non faccio tutto quello che potrei fare per evitarlo eppure questa scelta, seppur vigliacca, mi sembra la più razionale.
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29-01-2015, 23:02
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,699
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In queste circostanze mi è capitato spesso di desiderare nient'altro che chiudere gli occhi e lasciarmi precipitare giù...ma non ci sono mai riuscito. Il mio ego, il mio fottuto ego, insieme al timore della morte ed al dannato istinto di sopravvivenza, mi hanno impedito di riuscirci...
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29-01-2015, 23:08
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#7
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Avanzato
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 406
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
E' cosi che mi sento ultimamente, sto cadendo in un baratro profondissimo ma lo stò facendo lentamente, sto planando verso l'autodistruzione, così piano da avere tutto il tempo di provare paura ed angoscia per l'impatto...
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vorrei , se posso e se riesco, essere costruttivo con una metafora:
hai scritto "planando", non cadendo.
puoi planare come un aliante alla ricerca della prossima ascendenza che ti possa " tirare su"...
spetta anche noi saper scegliere come planare se in ascendenza o in discendenza.
ciao
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02-02-2015, 04:44
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Non credo che si possa fermare questa caduta, se non con l'impatto.
Io vorrei semplicemente velocizzarla.
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02-02-2015, 05:00
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quanto mi è familiare la caduta che descrivi. Lenta e inesorabile, a tratti persino masochisticamente piacevole. E' un esperienza che non solo è pessima, ma non è nemmeno unica, facilmente reiterabile a distanza di molto tempo.
Non conosco bene la tua storia personale, ma per quel poco che ne so, esclusi certi sviluppi irreparabili che però non sono così frequenti o comunque scontati, ci si può sempre rialzare e ricominciare a scalare. Ed essere preparati a cadere mille altre volte (mi viene in mente la scena di The Dark Knight Rises.. devo rivedermelo).
Poi ci sono cadute peggiori di altre, e su questo non si discute. Ma non è l'impatto a farti secco per come la vedo io, è quello che scegli di fare quando ti trovi sul fondo.
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02-02-2015, 06:23
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Quanto mi è familiare la caduta che descrivi. Lenta e inesorabile, a tratti persino masochisticamente piacevole. E' un esperienza che non solo è pessima, ma non è nemmeno unica, facilmente reiterabile a distanza di molto tempo.
Non conosco bene la tua storia personale, ma per quel poco che ne so, esclusi certi sviluppi irreparabili che però non sono così frequenti o comunque scontati, ci si può sempre rialzare e ricominciare a scalare. Ed essere preparati a cadere mille altre volte (mi viene in mente la scena di The Dark Knight Rises.. devo rivedermelo).
Poi ci sono cadute peggiori di altre, e su questo non si discute. Ma non è l'impatto a farti secco per come la vedo io, è quello che scegli di fare quando ti trovi sul fondo.
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E' il viaggio verso il fondo ad essere micidiale, l'impatto no, quello dura poco, quando sei morto sei morto e basta, poco importa se un secondo prima di morire hai provato il dolore più atroce possibile.
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02-02-2015, 07:07
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
E' il viaggio verso il fondo ad essere micidiale, l'impatto no, quello dura poco, quando sei morto sei morto e basta, poco importa se un secondo prima di morire hai provato il dolore più atroce possibile.
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Nella mia esperienza si può sopravvivere a tutto, alla paura della caduta, alla caduta stessa, all'impatto e quant'altro.
Ma ribadisco nella mia esperienza, finché si parla con termini figurativi è difficile comprendersi bene comunque.
Sono una persona che tendenzialmente esagera i propri drammi interiori, quindi forse non capisco bene la gravità di ciò che stai sperimentando e sovrastimo la mia esperienza pregressa, magari alla fine del tuo burrone c'è solo uno splattamento molto plateale e scenografico.
Ma se ho ragione io non hai che da atterrare e rialzarti.
Non sarà facile, ne bello, e non risolverà un bel niente nemmeno risalire. Perché sarai al punto dove eri prima della caduta. Quindi ti sembrerà solo di aver perso una marea di tempo.
Ma può darsi che avrai anche imparato qualcosa, se sei più sveglio di me
Tipo a non cadere di nuovo, o con qualche protezione in più magari.
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02-02-2015, 07:48
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
In queste circostanze mi è capitato spesso di desiderare nient'altro che chiudere gli occhi e lasciarmi precipitare giù...ma non ci sono mai riuscito. Il mio ego, il mio fottuto ego, insieme al timore della morte ed al dannato istinto di sopravvivenza, mi hanno impedito di riuscirci...
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Molte volte si vive in mezzo tra due sponde.
Non riesci a saltare vorresti ma non ce la fai fortunatamente o sfortunatamente.
Chissà se questo è un vivere o un sopravvivere.
Non bisogna mollare nonostante tutto...
Vogliamo vedere come va a finire...
Per piangere e ridere nello stesso tempo.
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02-02-2015, 15:57
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#13
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Avanzato
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 403
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Quote:
Originariamente inviata da -
E' cosi che mi sento ultimamente, sto cadendo in un baratro profondissimo ma lo stò facendo lentamente, sto planando verso l'autodistruzione, così piano da avere tutto il tempo di provare paura ed angoscia per l'impatto...
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Così piano per accorgerti e trovare il modo di cambiare rotta
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