Che poi alla fine io avrei voluto essere trattato un po' meglio dal contesto circostante, non avrei avuto bisogno né di un corpo né di una mente così diversi, sono questi effetti che mi hanno fatto star male e prodotto poi tutta una serie di sintomi a catena.
Perché ho iniziato a sentirmi brutto?
Perché me lo hanno detto e ripetuto più volte implicitamente o esplicitamente... Al termine "brutto" c'è associata sempre una connotazione negativa e di disprezzo.
L'oggettività della bruttezza è comunque un costrutto sociale così come l'oggettività di certi disturbi mentali, sono tutti costrutti sociali.
Se fossimo stati attaccati fin dalla nascita, che so, ad una macchina alla Matrix che ci avesse fatto fare esperienze diverse (percependo una maggiore valorizzazione) con lo stesso corpo e le stesse abilità mentali e sociali, non avremmo sviluppato alcuna depressione e tutti questi altri sintomi secondo me.
Ad esempio se i bassi fossero vissuti in un mondo alla rovescia nel quale fossero stati valorizzati, non avrebbero sviluppato alcun complesso o avversione per la loro bassezza (perché mai uno alla Berlusconi avrebbe avuto motivo di mettersi i tacchi alti?).
Il problema alla fine a ben vedere non è l'altezza in sé o questa o quella caratteristica, è il senso sociale che c'è appiccicato a queste caratteristiche che determina poi a cascata maggiore o minore potere di scelta, maggiore o minore valorizzazione.
Una persona brutta nel nostro mondo, in un mondo alternativo del genere, mantenendo stessi connotati e aspetto potrebbe poi arrivare a percepirsi come attraente e bella.
Immagino diversi mondi alternativi, pensate se nel mondo fosse valorizzata l'obesità maschile dalle femmine, i magri o i normali cercherebbero di prendere chili e non di metter su muscoli o dimagrire. Chi lo è già naturalmente non dovrebbe fare alcuno sforzo per migliorarsi e percepirebbe il suo corpo in un modo molto diverso pur essendo formalmente identico al corpo di un obeso che vive nel nostro mondo, viceversa se le persone normali fossero vissute in un mondo del genere e non fossero riuscite ad ingrassare guardandosi allo specchio avrebbero disprezzato il loro corpo.
E se, come ho scritto prima, fosse valorizzata la bassezza dall'altro sesso? Alcuni arriverebbero a volersi spezzare le gambe per accorciarsi e non per allungarsi, come succede nel nostro.
Infine se vivessimo in un mondo dove viene valorizzata la timidezza e l'introversione dall'altro sesso o in modo più vasto anche a livello sociale?
Percepiremmo queste caratteristiche come difetti?
O in tutt'altro modo?
Le donne schiferebbero i maschi che ci provano con loro e sarebbero loro a correre dietro a chi non si muove e non spiccica parola perché lo riterrebbero più attraente.
Mantenendo poi noi le stesse preferenze saremmo anche avvantaggiati, in questi mondi alternativi, perché cercheremmo poi qualcosa che altri disprezzano: un obeso che vivesse in un mondo dove tutti vanno appresso agli obesi riuscirebbe a trovare facilmente una donna normopeso che vuol stare con lui perché questa donna sarebbe percepita dagli altri come brutta mentre lui sarebbe percepito da questa donna come attraente.
Cos'è che manca davvero? Non sono le caratteristiche in sé a mancare secondo me, le caratteristiche sono mezzi per ottenere altro, è questo altro che a noi manca davvero, non certe caratteristiche che risultano solo accidentalmente utili.
E' una mia riflessione assurda che è venuta fuori leggendo "Come sarebbe stato bello se..", non le date più di tanto peso, semplicemente mi chiedo perché mai una persona dovrebbe iniziare a percepirsi come inadeguata, di scarso valore e con poche possibilità sentimentali e relazionali, non può aver fatto tutto da sola, osservando il contesto questa cosa proprio non può reggere per me.
Delle volte immagino mondi alternativi, chissà che idee avremmo sviluppato se la gravità non fosse stata perpendicolare al suolo ma un po' inclinata, avremmo percepito il mondo come una salita (orientato in un verso) o qualcosa del genere.