Luca97ct

Sono sempre stato un ragazzo timido e insicuro. Alle scuole medie per la timidezza NON parlavo mai in classe. In primo superiore stessa cosa e lasciai la scuola nel 2011 a causa di uno scarso interesse verso di essa e praticamente non avevo amici. Poi un avvenimento mi cambiò la vita e decisi di tornare seriamente a scuola, sono diventato il più bravo della classe e nel giro di 5 anni mi ritengo tuttavia soddisfatto dei progressi fatti in campo sociale. Insomma, ho un bel pò di amici, in classe parlo, rido e scherzo tranquillamente senza timidezza, quando voglio uscire esco e così via.
Tuttavia ci sono ancora dei problemi.

- Spesso, quando parlo e devo spiegare un avvenimento, mi "incarto" con le parole e risulto a volte poco chiaro nell'esposizione. Oltre questo odio la mia voce, che mi sembra inespressiva (ma forse è perchè non sono abituato a sentirla, nel senso che quando parlo mi sembra vada bene, se poi la sento registrata è un orrore, troppo poco espressiva)
- Ho difficoltà a parlare in pubblico e con le persone che NON conosco (tipo in classe parlo senza problemi), ma non per la timidezza, quella ormai in gran parte l'ho superata. Ho difficoltà per il motivo citato il rigo precedente soprattutto e perchè mi mette agitazione il fatto che gli altri mi osservino, vedano la mia espressione e i miei movimenti.
- Ho difficoltà a relazionare con una ragazza di età simile alla mia. I motivi sono identici al rigo precedente e di fatti ho avuto pochissime amicizie femminili nella mia vita. Proprio in questo periodo a scuola ho fatto amicizia con due ragazze che vanno in 1° (io in 5°)[è già un passo avanti] e sto costantemente agitato per la paura di passare per cretino e per la paura che si veda tutta la mia insicurezza quando parlo, perchè effettivamente si vede, ma per ora sta andando tutto bene.
- Non essendo mai stato fidanzato non ci so chiaramente fare con le ragazze, ma chiaramente questo è un problema che si può risolvere solo cominciando ad agire.

Vedo i miei compagni che entrano nelle classi a riferire qualcosa a tutta la classe e vorrei come loro, ma non riesco, perchè mi incarto con le parole, mi mette agitazione il fatto di essere osservato da molte persone nei miei movimenti e nelle mie espressioni facciali e ho paura di fare brutte figure, non c'è la tranquillità. Penso di apparire agli altri come un tipo insicuro, agitato e 'bloccato' quando parlo.

Secondo voi cosa potrei fare per superare da solo questo problema? Io da piccolo ero molto timido, ma ora non so fino a che punto sia un discorso di timidezza, cioè io mi vergogno a causa delle cose sopra elencate ma non per un discorso di timidezza, perchè io rido e scherzo tantissimo con i miei amici e con altri, ma provo difficoltà nelle situazioni sopra elencate. Soprattutto odio impappinarmi con le parole e odio di percepire la mia voce inespressiva e comunque spesso si capisce quando parlo che sono insicuro o agitato.
Scusate se c'è qualche cosa poco chiara, ma è stato parecchio difficile spiegare questi problemi ahah

pure_truth2

E invece è proprio per via della timidezza,anche se ti preoccupi più volte di sottolineare che l'hai in gran parte superata. Evidentemente non in gran parte come pensi. Sicuramente hai trovato un ambiente favorevole ed accettante,per cui con i compagni ridi e scherzi. Ma,se ci fai caso, come tu stesso riporti, al di fuori di quello la timidezza si rifà sentire eccome.
Anche io con alcuni amici e persone posso essere più disinvolto,ma in generale il problema rimane. E per quanto riguarda le soluzioni, beh..se le sapessimo non saremmo neanche qui a scriverne. Evidentemente ti sei ultimamente costruito un personaggio di facciata che in alcune circostanze da anche i suoi frutti. Ma sotto rimane la tua vera indole, e per questo risulti così timoroso che in qualche modo la gente ne venga a conoscenza,ti smascheri. È comune,succede anche a me. Io spero vivamente che qualche altro utente ti possa dare dei consigli, sicuramente hai altro margine di miglioramento,ma ci vuole tempo ed esperienze.

Blue Sky

Concordo in buona parte con quello che dice Pure Truth, credo che tu sia ancora molto giovane e che è difficile pensare che una timidezza che si faceva sentire fino a pochi anni fa, abbia già completamente scemato il suo effetto.
Quelle situazioni che dici sono gli aspetti sui quali la timidezza incide ancora.

Anch'io ho sempre avuto qualche amico, però parlare in pubblico, davanti a un gruppo di persone non è mai stato una cosa semplice. Con le ragazze poi ho sempre convissuto con una fobia più o meno invalidante a seconda dei periodi, che mi porterò nella tomba credo.

Il problema di parlare davanti ad altre persone si risolve (ma direi meglio che si limita) esponendosi gradualmente, da una parte, e soprattutto cercando di rasserenarsi dall'altra, cioè razionalizzare la situazione e capire che generalmente parlare davanti ad altri non è andare al patibolo di esecuzione. E' una cosa normale e gli altri non sono lì col fucile puntato.
Fa parte della normale dinamica delle conversazioni (ad es. essere in un gruppo di dieci persone, come ad una cena, e parlare facendosi sentire da tutti è una cosa che affrontano tutti, i migliori come i peggiori oratori). Tutti quindi vivono in prima persona una certa ansia nell'esposizione, e certamente la sanno comprendere e accettare nell'altro.
Quello che io sto capendo nella mia vita è che a furia di evitare queste piccole esposizioni, l'effetto che ho ottenuto è stato controproducente. Ho placato l'ansia del momento, però poi nessuno alla fine della cena o dell'occasione sociale si è ricordato di me.