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Vecchio 21-09-2015, 00:41   #1
Avanzato
L'avatar di Drecks
 

Non è una guida perché è una domanda che chiedo a chi di voi ci riesce.. Come fate?

Sto passando un periodo non molto bello dal punto di vista amicizie, in parte perché non sono forse mai state molto salde ma in parte perché in fondo spesso rimango impassibile a tutto, e per compensare provo ad essere un qualcuno che non sono, e la maschera sta iniziando a cadere, facendomi ritrovare sempre più solo e privo di personalità. (È tardi e scrivo da cellulare, ma spero di essere riuscito a farmi capire)
Vecchio 21-09-2015, 09:29   #2
Esperto
L'avatar di utopia?
 

La cosiddetta maschera è già un castello di carte destinato prima o poi a venir giù.

Ma se la tua maschera è gestita dalla tua volontà, sicuro non sia una parte di te solo bisognosa di esser coltivata?

Se quella è invece gestita solo dal tuo semplice volerla portare, fa almeno che il passaggio sia il più graduale possibile.
Passare dal saltellare al trascinarsi da un giorno all'altro genererà inevitabilmente perplessità nell'osservatore.
Vecchio 21-09-2015, 09:45   #3
Avanzato
L'avatar di Drecks
 

Francamente non lo so più. C'è stato un periodo coincidente con le elementari che ero la persona più allegra di questo mondo e mi trovavo molto bene. Con quello che è venuto dopo ho smesso di ridere per molto tempo, alla fine quel modo di fare che avevo da bambino era visto come stranezza e lì sono iniziate le persecuzioni. Con le persone con cui uscivo ero sempre invisibile, quindi caratterialmente non ho mai fatto veri progressi. Fino a poco tempo fa però potevo provare che (fino a fine liceo) la colpa era di chi mi circondava, e alla fine i fatti mi hanno dato anche ragione. Però quando provo adesso a comportarmi in quel modo che potevo avere un tempo non ci riesco più, come se qualcosa si fosse inceppato. E senza quel lato rimane solo la parte seriosa di sempre, e con un simile carattere non vado lontano..aggiungiamo che poi a star da solo in mezzo agli altri è una tortura e arriviamo così a questo punto.
(L'ironia è che per di più rispetto a qualche anno fa non so nemmeno più descrivere bene come sto. Mi dispiace se risulto ambiguo)
Vecchio 21-09-2015, 10:07   #4
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Non lo so più... E' sicuramente un cane che si morde la coda, dopo le prime batoste uno inizia a chiudersi in sé stesso/a e poi la palla di neve rotola giù e ogni metro che fa è doppiamente difficile fermarla.

Io come credo molti, oscillo tra momenti di calma in cui mi dico che è il mio destino e non resta che arrabbiarcisi il meno possibile, e altri momenti in cui tento di uscire dal mio guscio, ovviamente con tali batoste sociali da farmi tornare a casa e scolarmi una bottiglia di superalcoolico.
Ringraziamenti da
awasted (21-09-2015)
Vecchio 21-09-2015, 10:13   #5
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Anche provando a fare nuove amicizie pervade l'apatia?
Vecchio 21-09-2015, 17:50   #6
Avanzato
L'avatar di Drecks
 

Dipende, non sempre succede e in parte dipende molto dal luogo dal momento e dalla predisposizione di chi mi sta davanti. Se la persona poi è in solitaria (raro ormai al secondo anno di università) mi sento come se avessi più campo libero e nella migliore delle ipotesi riesco a essere quasi come ero tempo fa, il problema è che succede solo la prima volta, come una candela che gradualmente si spegne col passare del tempo. Tra l'altro vivere distante dall'Università ha influito anche parecchio sulle possibilità che avevo nei primi giorni. E a meno che non ci sai veramente fare col cavolo che ci riesci a cambiare già a distanza di un mese.
Da un lato poi il fatto ormai evidente di rimanere quasi in solitaria per la vita un po l'ho accettato. Dall'altro non sono rari anche i momenti (sempre e di sicuro dopo una batosta) che vivere sempre cosi ti toglie i sentimenti. E malgrado abbia interessi di mio e qualcosa per cui andare avanti, l'ironia è che questa è stata sempre la mancanza più sentita.
Vecchio 22-09-2015, 19:31   #7
Principiante
L'avatar di Kivala
 

Mi sono riconosciuta molto in quello che hai scritto di te, soprattutto nelle fasi di "metamorfosi" di carattere. Non è depressione, non è asocialità, e per me nemmeno apatia, piuttosto direi una sorta di "austerità" interiore. Sono stanca delle solite chiacchiere di circostanza, vorrei solo rapporti profondi, altrimenti meglio il silenzio.
Ho notato che quando mi mascheravo da burlona, avevo intorno persone che scappavano al primo accenno di chi ero davvero. Adesso noto che seppur abbia gettato la maschera e sia seriosa, riesco a non farmi il vuoto intorno grazie all'empatia, che sia spontanea o autoindotta. Anche se è comunque una tecnica "malata", visto che l'obiettivo è parlare il meno possibile di me. Però devo dire che da quello che ho visto, gli altri apprezzano di più essere ascoltati che ascoltare, quindi bene...

Ultima modifica di Kivala; 22-09-2015 a 19:34.
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