|
|
23-05-2019, 13:05
|
#1
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
|
Il tempo perso, le occasioni perse, le esperienze vissute che non si vorrebbero aver vissuto e quelle non vissute, i torti (o presunti tali) che dovresti dimenticare ma farlo ti sembra un tradimento nei tuoi confronti... bisogna lasciare tutto alle spalle, questo si è capito. Ma in che modo esattamente? Bisogna farci pace, perdonarsi, razionalizzare o semplicemente dimenticarlo, fare finta che non sia accaduto? A me vengono difficili entrambi, ma forse la seconda è più fattibile. Perché a perdonarmi e a perdonare gli altri proprio non riesco, quindi la soluzione sarebbe semplicemente mettersi dei paraocchi e sperare che in qualche modo ti passi il rancore.
Quindi la domanda è, rivolta a chi è più saggio di me e magari ha più esperienza in merito, come relazionarsi ad un passato difficile? Ad un periodo (che ha creato certe conseguenze) che non si riesce a digerire?
|
|
23-05-2019, 13:14
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Vivendo un presente soddisfacente.
|
|
23-05-2019, 13:18
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Vivendo un presente soddisfacente.
|
e se il passato condiziona troppo il presente non rendendolo soddisfacente?
|
|
23-05-2019, 13:57
|
#4
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
|
Perdonarsi, lasciar andare. Nascondere la testa sotto la sabbia non serve mai per i traumi, leggeri o pesanti che siano. Ancora peggio è vivere nel senso di colpa, nel rimpianto, nel rimorso.
Tutti sbagliano e se sono accadute determinate cose vuol dire che non poteva andare diversamente.
|
|
23-05-2019, 13:59
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
e se il passato condiziona troppo il presente non rendendolo soddisfacente?
|
È una merda.
Senza riscatto é una merda.
È meglio non nascere in certi casi.
Scusate ma la penso così.
|
Ultima modifica di claire; 23-05-2019 a 14:04.
|
23-05-2019, 14:02
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,135
|
Perdonarmi e iniziare a volermi un po' bene mi ha aiutata. Però è un percorso lungo, prima dei 30 per me è stato impossibile.
Edit: ricado ancora, di tanto in tanto, nei vecchi errori. Non prendere il mio commento come un consiglio o lezioncina, è solo una testimonianza.
|
Ultima modifica di Baby Lemonade; 23-05-2019 a 14:09.
|
23-05-2019, 14:12
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
|
Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Quindi la domanda è, rivolta a chi è più saggio di me e magari ha più esperienza in merito, come relazionarsi ad un passato difficile? Ad un periodo (che ha creato certe conseguenze) che non si riesce a digerire?
|
Samuele, il tuo passato sarà sempre lì, lo vedrai nei tuoi comportamenti.. nel tuo modo di ragionare e di affrontare la quotidianità. E' e sarà comunque parte di te.
Però la vita è, spesso, più forte dei ricordi. L'esistenza sa soltanto andare avanti, avanti, avanti. E così passano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni. Si aprono nuovi scenari, si formano nuovi ricordi. E il nostro passato assume una valenza differente.
Il tempo aiuta molto in tal senso, l'esperienza offre delle chiavi di lettura diverse e - in tanti casi - permette di arrivare al perdono... o almeno ad una civile convivenza .
|
|
23-05-2019, 14:29
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 911
|
Lo si fa riuscendo a costruirsi un presente decente.
Cosa che non è per nulla facile
|
|
23-05-2019, 21:08
|
#9
|
Banned
Qui dal: Nov 2018
Messaggi: 226
|
Lasciarsi il passato alle spalle e costruirsi un presente migliore per me è impossibile, se prima di un certo momento non hai costruito nulla di decente nella vita ma invece hai solo macerie intorno a te come puoi pensare di rimettere in piedi qualcosa?
|
|
23-05-2019, 21:19
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 622
|
Si cerca di compiere scelte migliori (basate sull'ascolto di una parte migliore di sé, o sull'ascolto migliore di una parte di sé, o sul riuscire a seguire quello che dice), ma in chiave analogica perché le circostanze sono cambiate. Altrimenti non sarebbe il riuscire a tornare indietro a quel bivio e prendere la direzione giusta (in realtà non ci si è allontanati dal bivio, si è solo trasformato superficialmente perché tutto cambia, ma in chiave analogica profonda è sempre quello).
Anche il rimpianto ha origine analogica, è la parte di sé che non ha fatto compiere la scelta giusta che si è trasformato in chiave analogica. Dice qualcosa di diverso perché è diverso il momento, per ottenere lo stesso effetto (su un piano analogico) deve essere diverso.
Il senso di colpa dopo una scelta sbagliata è causato dallo stesso problema psicologico che ha portato a fare la scelta sbagliata.
|
|
23-05-2019, 21:26
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
|
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Si cerca di compiere scelte migliori (basate sull'ascolto di una parte migliore di sé, o sull'ascolto migliore di una parte di sé, o sul riuscire a seguire quello che dice), ma in chiave analogica perché le circostanze sono cambiate. Altrimenti non sarebbe il riuscire a tornare indietro a quel bivio e prendere la direzione giusta (in realtà non ci si è allontanati dal bivio, si è solo trasformato superficialmente perché tutto cambia, ma in chiave analogica profonda è sempre quello).
Anche il rimpianto ha origine analogica, è la parte di sé che non ha fatto compiere la scelta giusta che si è trasformato in chiave analogica. Dice qualcosa di diverso perché è diverso il momento, per ottenere lo stesso effetto (su un piano analogico) deve essere diverso.
Il senso di colpa dopo una scelta sbagliata è causato dallo stesso problema psicologico che ha portato a fare la scelta sbagliata.
|
A volte non é questione di sensi di colpa legati a scelte proprie.
A volte si é solo subìto, e non ci si puó neanche dire che la propria colpa é stato il non agire. Perché si é agito(o non lo si é fatto per motivi che non sono colpa propria), e nonostante questo,le cose si sono messe male.
Io sono sempre pronta per il mio presente bello e riscattante,e per il mio futuro radioso, e non sono mai stata ferma ad aspettarli. Ma non viene mai. Tutto va sempre nel peggiore dei modi nonostante i miei sforzi, in ogni ambito.
Inoltre subentra la vergogna per la propria condizione esistenziale, che complica tutto.
|
|
23-05-2019, 21:34
|
#12
|
Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
|
Quote:
Originariamente inviata da Baby Lemonade
Perdonarmi e iniziare a volermi un po' bene mi ha aiutata. Però è un percorso lungo, prima dei 30 per me è stato impossibile.
Edit: ricado ancora, di tanto in tanto, nei vecchi errori. Non prendere il mio commento come un consiglio o lezioncina, è solo una testimonianza.
|
So che non sarà facile da spiegare come cosa ma...puoi dirci come ci sei riuscita?
|
|
23-05-2019, 21:38
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Preoccupandosi anche del presente e del futuro si avrà meno tempo per pensare al passato. Non so se sia meglio comunque, dipende. A dimenticarlo non lo dimentichi, sta sempre lì nella tua testa, finché non rimbambisci, ma almeno non è sempre presente.
Il passato è la dimensione temporale degli stati depressivi secondo me.
|
Ultima modifica di XL; 23-05-2019 a 21:45.
|
23-05-2019, 22:35
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,135
|
Quote:
Originariamente inviata da franz90
So che non sarà facile da spiegare come cosa ma...puoi dirci come ci sei riuscita?
|
Ho messo tutto in un cassetto, che tanto quello che è stato è stato. Cambiare il passato non si può, che siano stati errori degli altri o nostri, ad un certo punto, non conta più nulla. Io ero stanca di covare rancore e schifo per certe persone e per me stessa o di avere una condotta autodistruttiva. Ci ricado ancora ma dopo poco inizio a sentirmi logora e quindi cerco di rimuovere il tutto.
Per l'essere più indulgente con me stessa e perdonarmi, devo dire che mi ha aiutato il mio psichiatra. Non ho mai fatto una psicoterapia seria ma lui ha cercato in tutti i modi di farmi entrare qualcosa in testa.
|
|
23-05-2019, 23:40
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,006
|
Per lasciarsi il passato alle spalle occorre un cambiamento nella propria coscienza che si può ottenere con un'adeguata psicoterapia
|
|
24-05-2019, 08:55
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Il mio problema è più il futuro che il passato (Dickens l'aveva capito, dei tre quello che ti fa più defecare in mano dalla paura è l'ultimo), vedo solo una lenta china discendente davanti a me.
|
Ultima modifica di Winston_Smith; 24-05-2019 a 09:13.
|
24-05-2019, 10:24
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
|
Non c'è una risposta valida per tutti. Purtroppo il passato può avere una consistenza oggettiva il cui peso può continuare ad essere avvertito nonostante i traguardi raggiunti e le difficoltà superate.
|
|
24-05-2019, 12:40
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
|
Penso che se riuscissi a non tenere in considerazione il passato non avrei problemi a vivere bene e a essere felice. Ma le troppe esperienze mancate e i troppi traguardi non raggiunti mi fanno sentire un fallito troppo indietro rispetto ai miei coetanei, e la vergogna per questa condizione mi impedisce di relazionarmi decentemente
|
|
24-05-2019, 13:21
|
#19
|
Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 3,865
|
|
|
25-05-2019, 13:03
|
#20
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
|
Ah! l’uomo deve sempre piangere su se stesso! Io voglio, caro amico, e te lo prometto, io voglio emendarmi; non voglio più rimuginare quel po’ di male che il destino mi manda, come ho fatto finora; voglio godere il presente e voglio che il passato sia per sempre passato. Senza dubbio tu hai ragione, carissimo, i dolori degli uomini sarebbero minori se essi - Dio sa perché siamo fatti così! - se essi non si affaticassero con tanta forza di immaginazione a risuscitare i ricordi del male passato, piuttosto che sopportare un presente privo di cure.
... ho osservato che l’incomprensione reciproca e l’indolenza fanno forse più male nel mondo della malignità e della cattiveria. Almeno queste due ultime sono certo più rare.
(I dolori del giovane Werther.)
Il problema è che proprio nella solitudine e nell'indolenza, si esercita l'immaginazione, e perciò il rimorso e il rimpianto, e perciò il dolore.
|
|
|
|
|