untipostrano

eh vabbè ma ormai ad una certa età, con un curriculum totalmente privo sia di esperienze lavorative che di titoli spendibili che ti vuoi inventare?!

Keith

eh lo so, ormai.. forse al comune ti danno qualche lavoretto di pulizia..boh..certo bisognava pensarci prima, ma ripeto, il mio ragionamento è sempre giusto XD!, la gente non se ne preoccupa, mettiamoci pure che a nessuno ci piace lavorare, si va avanti così, si vivacchia, gli anni passano.. e niente.. vabbè che tanto.. il lavoro a me che mi ha dato? Solo problemi. Solo che mio padre non mi avrebbe permesso di stare a vita sulle spalle sue, lo conosco troppo bene, mi avrebbe reso la vita un'inferno. Come la metti la metti è un'inferno. Quantomeno ho messo da parte due lire, si matura un po' di pensione, un po' di TFR, ma parliamo proprio di due lire. Mica è detto che ne valga la pena. Avessi avuto una famiglia con i beni immobili mi sarei sicuramente licenziato 10 anni fa. Il lavoro ne vale la pena se devi mantenere i figli, oppure se è bello e ti da status, soldi, conoscenze.. io ho fatto al massimo 3-4 amicizie tossiche..

Crepuscolo

Ma chi lo dice che se uno non lavora vuol dire che non si preoccupa del futuro? È come se ti dicessi che siccome non ti sei fatto una famiglia non ti pesa la solitudine. Sono osservazioni superficiali.

claire

Esatto, c'è chi piange su fs.com, chi piange altrove, chi rancoreggia il mondo, chi non piange affatto e non se la prende mai con nessuno. Non vuol dire essere tranquilli o stare interiormente "meglio" di altri, vuol dire gestire in modo diverso le proprie sfortune e ansie. Parimenti chi sfoga di più nel forum non è detto che sia quello/a messo peggio o che soffre di più.
Ci sono diversi modi di affrontare le proprie sfortune e ansie. Non lamentarsene qui non vuol dire essere tranquilli.
Poi se uno è davvero tranquillo in una situazione dove io sarei disperata, buon per lui/ lei. Approfitto per prendere esempio. Non vado a suggerirgli di agitarsi tipo "ti devi spaventareeee" proiettandogli le mie ansietà.

varykino

anzi se devo dire una sensazione cosi a naso che nn ha alcuna rilevanza , mi da idea che chi si lamenta meno a volte sta pure peggio di altri, ovviamente nn e' una regola ma ho sta sensazione a pelle , tipo quando hai pure perso la voglia di incazzarti con qualcosa o qualcuno in particolare ..... senza contare poi tutta la gente che soffre e nn e' iscritta qui ..... nn e'che essere iscritti qui ci da il bollino di gente piu sofferente di altra , anzi gia avere il tempo di scrivere secondo me e' un plus non da poco

IO&EVELYN

E pensa se uno invece fino a 50 anni ha lavorato, qualcosa da parte aveva ma non ha fatto altro che casa-lavoro perché non aveva nessun altro nella sua vita... a sto punto meglio non lavorare

zoe666

c'è sempre il pensiero che chi non si lamenta, non esprime, non si lagna di continuo, allora sia qualcuno che non ha il problema in questione o non se ne cura e vive bene.
E' abbastanza innato nel dna umano, si tende a pensare che gli altri debbano comportarsi come ci comportiamo noi, quindi chi si comporta diversamente, chi esprime diversamente i propri sentimenti ( o non ne esprime ), allora automaticamente non ne ha.

Che poi è surreale che capiti anche in un forum come questo dove spesso ci si lamenta di come si è visti dagli altri per le nostre difficoltà di interazione, ad esempio.

varykino

sto pensiero ce l hanno un po tutti e'vero ma secondo me il motivo e' un altro .... se nn mostri quanto soffri , se nn ti lagni sei visto " male" perche la gente ama sentire le sfighe altrui , certi si sentono proprio meglio a sentire la gente che sta male , e'na roba bruttissima ma tant e'...nn e'un fatto di empatie etc.... e' proprio cattiveria

Daytona

Mi hai fatto venire in mente una notizia che avevo letto in sti giorni: trovano in casa del padre morto 20 anni prima dei pacconi di contanti in vecchie lire nascosti in zone poco accessibili della casa, che non possono più essere convertiti in euro (o meglio, è controversa la cosa, ma di primo impatto la risposta è sempre negativa). Quella era la generazione che lavorava dai 14 anni e metteva il lavoro davanti a qualsiasi altra cosa, facevano sacrifici concreti, vite misere, facilmente più di un lavoro per mettere via. Poi ti cambia una moneta e praticamente tutto quello concretizzato in un'intera vita vale qualche euro al quintale, sempre ritirino la carta da macero dai privati... bell'affare sta cosa

Maffo

Infatti ha senso farlo se hai qualcuno nella tua vita (o pensi che lo troverai) per cui né vale la pena.

Anche fare un lavoro che ti piace aiuta molto.

Nightlights

Senza contare poi quando parte la gara dei problemi.
"Tu hai sti problemi qua? Che cagate. Io ho i problemi veri, altro che le vostre minchiate".

E allora tienteli e non rompere i coglioni, visto che sei così fiero di averli.
Cazzo vuoi che ti dica.
Se i presupposti per discutere devono essere questi che cazzo si scrive a fare? Per autolodarsi della propria durissima vita? Sembra quasi che te la cerchi la vita durissima,messa così...
Tanto vale mettersi a parlare col proprio riflesso sullo specchio

varykino

se pensi che anche nei gruppi di gente con problemi che chiede aiuto , tipo gruppi di sostegno psicologico c e'bisogno del moderatore che detta i tempi e fa parlare a turno la gente , si capisce quanto la gente e'disposta ad ascoltare il prossimo ...... come dice su fight club quando gli chiedono "perche vai nei gruppi di malati terminali anche se nn lo sei?" " perche quando la gente sa che stai per morire e' disposta ad ascoltarti veramente"

Nightlights

La gente che ragiona così mi fa schifo.
Lo trovo un moralismo patetico.
Quelli così mi sembrano tipo quelle persone che come hobby hanno quello di andare a leggere i vedere i necrologi per poi andare a spettegolare di tutta la sua famiglia.
Perché in un modo o nell'altro riescono sempre a sapere i cazzi di tutti.
Betoneghe.

untipostrano

I più odiosi sono quelli che fanno lavori di prestigio profumatamente pagati, e non fanno altro che lamentarsi della loro "vita merda" piena di stress e responsabilità quando punto primo ci sono migliaia di disoccupati o con lavori precari e sottopagati che venderebbero l'anima per avere un ottimo lavoro e poi chi cacchio ce li ha costretti?! se volessero potrebbero tranquillamente licenziarsi ed andare a fare i bidelli o i lavapiatti...

Xchénnpossoreg?

Piccolo off topic (poi sparisco, giuro )

Ecco, questi sono dei buoni motivi per evitare certe condivisioni (qui e nella vita di tutti i giorni). Personalmente lascio perdere anche per altre ragioni, sia chiaro, però..

Sottoscrivo.
E sono proprio le frasi tipo "ehhh tu sei sempre di buonumore" o "beata te che vivi felice con il tuo passatempo random" a confermare la bontà del silenzio.
Meno condivido e meglio è.

Nightlights

Beh sicuramente,è perfettamente comprensibile.
Quando si vorrebbe esprimere un problema personale non si hanno sempre le energie di stare lì a rispondere a tutti, a chiarire le percezioni diverse di tutti gli altri che ti ascoltano.
Io ho tirato fuori un argomento molto delicato e personale in un thread apposito, ma perché attualmente ho la forza necessaria per confrontarmi con altri punti di vista che possono essere diversi dal mio.
Altrimenti non l'avrei assolutamente fatto.

claire

Già.
Poi io vedo anche, come ho detto, una certa istigazione alla
sofferenza, "oh tu non soffri per il lavoro? Soffrici! Quanto pensi di campare con quei pochi soldi lì, eh, eh? Ti devi spaventareee"o tipo " Sei senza ragazza e ci convivi più serenamente di me? Male male, chi è senza ragazza deve solo ammazzarsi, non è mica vita".
Atteggiamenti di questo tipo, seppur legittimi( lo specifico,sto esprimendo un'opinione educata, credo, spero non risulti "provocazione" anche questo ) li trovo poco costruttivi. Casomai dovrebbe essere il contrario: vedo uno che nella mia stessa situazione o peggio, trova modo di farsene una ragione? Prendo esempio se riesco, dato che stare meglio conviene anche a me. Invece di tirarle lui di qua ,dalla parte della disperazione sconfinata, per fare numero e poter dire "oh poveri noi tutti disgraziati".

Black_Hole_Sun

Io pur lavorando sto sempre a stecchetta, mio padre quando è morto ha lasciato più o meno 200 euro sul conto in banca e quando era in vita la sua disponibilità economica è sempre stata più o meno quello, niente. Senza lavoro sarei un barbone sotto la soglia di povertà e senza fissa dimora. Chi non lavora e può contare sui genitori finchè campano può diventare hikikomori, chi non può contarci diventa homeless.

Fallitodepresso

Io non mi sentirei tranquillo senza lavoro anche se avessi le proprietà da ereditare , la maggiorparte delle gente ti ostracizzerà se non lavori , lo fanno già anzi....

Fallitodepresso

Sì lo conosco, comunque Cicalone che è suo amico fa che ha dei problemi mentali