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28-01-2010, 23:01
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#21
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Mah...nn lo so. Cmq credo che, come ha detto cali, per me almeno la frittata sia fatta. Non ho più speranze ormai. Potrebbe succedermi qualunque cosa, ma so che non avrei neanche la forza di alzarmi dal letto. A malapena riesco a scrivere qui (quando ne ho voglia). Non mi resta che rassegnarmi e non ce la faccio proprio a ripartire, anzi A PARTIRE. Ho avuto troppe delusioni in passato: tutte le volte che ho provato a fare qualcosa sono sempre caduto: SEMPRE! Eppure, finchè trovavo le forze mi sono rialzato e ho tentato di combattere ma nulla! Ho sempre perso. Sinceramente, sono troppo stanco per continuare a lottare, forse così facendo finirò per strada un giorno all'altro ma proprio non ho la forza di lottare. Sono così stanco di questa vita...
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28-01-2010, 23:08
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#22
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo
concordo in pieno con INTRO-SPETTIVO!
in circa 8-9(max.10) mesi di "spalle al muro" oltre a giocarti la sanità mentale, ti viene , o perlomeno a me è venuta, una specie di "fobia" al lavoro.... è difficile da spiegare, ma, nel mio caso, dopo alcune esperienze lavorative andate in fumo a causa di ansia fortissima combinata da un ambiente lavorativo che l' ha aggravata, appena sentivo di probabili impieghi di qualsiasi tipo mi ritornava l' ansia a 3000!
per meglio spiegare: avete presente quei reduci di guerra che al ritorno nella vita civile son talmente traumatizzati che al solo vedere una divisa sudano freddo??? ecco! l' esempio calza a pennello! si potrebbe parlare di Disturbo da Stress Post Traumatico(P.T.S.D.) ???
.... dopo anni di inattività pian pianino mi stò ri-avviando al lavoro, ma è come una "riabilitazione" , come se fossi un ex tossicodipendente che deve riabituarsi alla vita normale.
E come diceva nei post precedenti nn ricordo chi, "vallo a spiegare alla società" ! che giudica ed etichetta spietatamente!
Buona Fortuna a tutti (ne abbiamo bisogno)..........
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precississimamente così, al 100%
io di difficoltà a tornare nella "vita normale" ne sto trovando una caterva. così tante ke sono riuscito a farmi dare il permesso per un esame al cervello xke pensavo di avere qualcosa. speriamo in bene xke sono davvero esaurito, ma non nella maniera ke fa ridere su fb!
l'esempio del drogato, della riabilitazione e tutto quanto calzano a pennello. io alla sola idea di tornare a prendere ordini mi viene (giuro, non è per esagerare) un attacco di panico misto rabbia e disperazione (Sensi di colpa e "sentirsi persi")
QUI CI VUOLE UN CRISTONE, PORCO DI UN @@@ CANE!
Qualcuno dovrebbe pensare agli introversi quando lavorano, sono con uno psicologo ke praticamente "reinstrada" proprio gli introversi xke ha capito ke esiste una categoria di persone così e dice ke praticamente per noi il lavoro è un vero problema
dovremmo solo capire cosa non ci piace per capire cosa invece potrebbe piacerci!!
Apriamo un topic sul lavoro?
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28-01-2010, 23:09
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#23
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da caostotale23
Mah...nn lo so. Cmq credo che, come ha detto cali, per me almeno la frittata sia fatta. Non ho più speranze ormai. Potrebbe succedermi qualunque cosa, ma so che non avrei neanche la forza di alzarmi dal letto. A malapena riesco a scrivere qui (quando ne ho voglia). Non mi resta che rassegnarmi e non ce la faccio proprio a ripartire, anzi A PARTIRE. Ho avuto troppe delusioni in passato: tutte le volte che ho provato a fare qualcosa sono sempre caduto: SEMPRE! Eppure, finchè trovavo le forze mi sono rialzato e ho tentato di combattere ma nulla! Ho sempre perso. Sinceramente, sono troppo stanco per continuare a lottare, forse così facendo finirò per strada un giorno all'altro ma proprio non ho la forza di lottare. Sono così stanco di questa vita...
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cazzo caos fino a un paio di mesi fa eri così powered...
cosa ti piacerebbe fare per essere felice?
cosa sogni? cosa ti fa proprio strippare?
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28-01-2010, 23:18
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da cAlien
bè si, per alcuni la frittata è fatta (ma mai disperare)
altri invece la stanno facendo, coi genitori troppo permissivi
certo è che stare a casa a far niente è la maggior causa di depressione, secondo moi
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Come si a distinguere causa ed effetto, però? Qui sembra un serpente che si morde la coda...
Non saprei cosa dire, solo che forse bisognerebbe trovare almeno la forza di capire cosa provoca più ansia e dolore tra il rimanere a casa senza nessuna prospettiva e l'affrontare un lavoro purchessia, anche poco appagante e remunerativo, anche con tutto lo stress connesso ad esso, pur di avere una sistemazione e non sentirsi ancora più inutili e fuori dal mondo. Io, pur con tutte le mie seghe mentali e il mio perfezionismo, che mi raddoppiano la fatica sul lavoro, non avrei dubbi sulla scelta, ma non mi permetto di paragonare la mia situazione ad altre che non conosco appieno e comprendo che in certi casi la scelta possa essere molto più difficile e non scontata.
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28-01-2010, 23:23
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#25
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 287
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caos prova a spegnere il pc x una settimana e vedrai che ti sentirai meno stanco
poi, a che ora ti alzi la mattina? a che ora vai a letto?
regolarizzare gli orari, prima regola del buon normalone e di chi vuole fare qualcosa
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28-01-2010, 23:44
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#26
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Bè, se la frittata è fatta, non resta che mangiarla. Sperando sia buona.
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28-01-2010, 23:45
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#27
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Quote:
Originariamente inviata da Intro-spettivo
cazzo caos fino a un paio di mesi fa eri così powered...
cosa ti piacerebbe fare per essere felice?
cosa sogni? cosa ti fa proprio strippare?
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Nulla. Neppure una scopata potrebbe risollevarmi ormai. Neanche l'amore. Niente. E' un disagio esistenziale troppo profondo. E sono troppo debole per risollevarmi. Ma non fà niente, ho imparato a prenderla con filosofia. Mi dispiace soltanto di aver deluso le persone che mi si sono avvicinate in questi ultimi tempi. Mi dispiace veramente tanto ma non ce la faccio a vivere in questa vita. Sono troppo debole e la vita, si sa, è una giungla. Come ha detto calimero la vita è competizione e io non ho voglia di competere. Non mi è mai piaciuta la competizione, anche a scuola: per questo stavo sempre zitto quando mi interrogavano pur avendo studiato. E poi qualcosa troverò, non vi preoccupate. Ci sarà pure a questo mondo un posto che possa ospitarmi (non sò una clinica o qualcosa, ho già parlato con mio padre poco fa. E dopo averci parlato l'ho visto piangere per la prima volta dopo la morte di mia madre e mi ha fatto una tenerezza immensa. E' come se qualcuno gli avesse ucciso anche il figlio, capisco bene quello che prova ma forse per me la cosa migliore sarebbe quella di cambiare aria per un pò.). Chissà che una volta fuori di casa le cose non si aggiustino un pochino. Forse in un altro contesto potrei trovare la spinta per ripartire ma adesso come adesso non riesco a vedere vie d'uscita sinceramente. Se non fossi così vigliacco, mi sarei tolto la vita già da un pezzo. Ma non ho la forza di fare neanche quello. Bah...tanto vivere o morire non è che faccia poi questa gran differenza. Non sono arrabbiato con nessuno (ho smesso di esserlo tanto non serve a niente arrabbiarsi), sono soltanto un pò dispiaciuto per come sia andata la mia vita. Certo, la colpa è anche un pò mia però...è andata così, fà niente. Poteva andare peggio: potevo nascere in Africa e morire di fame (e forse sarebbe stato meglio, almeno avrei vissuto solo pochi anni). Meno anni si vivono e meglio è secondo me. Meglio vivere pochi anni al massimo che tanti nell'inutilità. Certo, non so cosa mi riservi il domani e non posso saperlo, ma di sicuro non scenderà il miracolo dal cielo. Se non provo io a cambiare, non succederà nulla. Ma io non ho più forze. Quindi, se decido di continuare a vivere, la mia vita andrà avanti come è andata fino ad adesso, cioè non cambierà nulla. E io non ho voglia di vivere altri 28 anni in questo modo.
La vita può anche essere una bella cosa, se si ha la forza di lottare per essa...
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29-01-2010, 00:05
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#28
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da caostotale23
Nulla. Neppure una scopata potrebbe risollevarmi ormai. Neanche l'amore. Niente. E' un disagio esistenziale troppo profondo. E sono troppo debole per risollevarmi. Ma non fà niente, ho imparato a prenderla con filosofia. Mi dispiace soltanto di aver deluso le persone che mi si sono avvicinate in questi ultimi tempi. Mi dispiace veramente tanto ma non ce la faccio a vivere in questa vita. Sono troppo debole e la vita, si sa, è una giungla. Come ha detto calimero la vita è competizione e io non ho voglia di competere. Non mi è mai piaciuta la competizione, anche a scuola: per questo stavo sempre zitto quando mi interrogavano pur avendo studiato. E poi qualcosa troverò, non vi preoccupate. Ci sarà pure a questo mondo un posto che possa ospitarmi (non sò una clinica o qualcosa, ho già parlato con mio padre poco fa. E dopo averci parlato l'ho visto piangere per la prima volta dopo la morte di mia madre e mi ha fatto una tenerezza immensa. E' come se qualcuno gli avesse ucciso anche il figlio, capisco bene quello che prova ma forse per me la cosa migliore sarebbe quella di cambiare aria per un pò.). Chissà che una volta fuori di casa le cose non si aggiustino un pochino. Forse in un altro contesto potrei trovare la spinta per ripartire ma adesso come adesso non riesco a vedere vie d'uscita sinceramente. Se non fossi così vigliacco, mi sarei tolto la vita già da un pezzo. Ma non ho la forza di fare neanche quello. Bah...tanto vivere o morire non è che faccia poi questa gran differenza. Non sono arrabbiato con nessuno (ho smesso di esserlo tanto non serve a niente arrabbiarsi), sono soltanto un pò dispiaciuto per come sia andata la mia vita. Certo, la colpa è anche un pò mia però...è andata così, fà niente. Poteva andare peggio: potevo nascere in Africa e morire di fame (e forse sarebbe stato meglio, almeno avrei vissuto solo pochi anni). Meno anni si vivono e meglio è secondo me. Meglio vivere pochi anni al massimo che tanti nell'inutilità. Certo, non so cosa mi riservi il domani e non posso saperlo, ma di sicuro non scenderà il miracolo dal cielo. Se non provo io a cambiare, non succederà nulla. Ma io non ho più forze. Quindi, se decido di continuare a vivere, la mia vita andrà avanti come è andata fino ad adesso, cioè non cambierà nulla. E io non ho voglia di vivere altri 28 anni in questo modo.
La vita può anche essere una bella cosa, se si ha la forza di lottare per essa...
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non dirò le solite cose tipo "sollevati" non ti tratterò male come fa ki vuole farti reagire visto ke so cosa vuol dire risollevarsi praticamente gratis (senza referente, per forza, per reagire: lo dicono tutti i depressi e tutti dicono la stessa cosa: è inutile, svilente e dopo un po' anke indignitoso, lo dico pure io).
però considera ke le menate mentali non sono acqua fresca. il non parlare, non agire mai, anke da timido, è deprimente per kiunque, anke per i normali non timidi o non iperemotivi.
trovati un posto per te, trovati un gruppetto ma non tanto per passare il tempo, ma per viverci dentro. ti sei mai kiesto cosa voglia dire depressione?
un famoso psichiatra dice ke depressione=infelicità. se prendiamo buona questa definizione ci spieghiamo come mai si riesce a essere infelici anke se si seguono le cose regolari (ke se ci pensiamo è l'uovo di colombo). essere felici (non so cosa voglia dire in realtà), ma direi di + essere proattivi (cioè interscambio col mondo) significa avere un bagaglio di sentimenti, di esperienze, progetti, abitudini etc etc. infatti la prima cosa del depresso è la nostalgia (melanconia) quindi vive nel passato xke il futuro non ha niente da dargli. allora puoi incolparlo, oppure capire cosa ti piacerebbe per poterti esprimere e avere così un futuro.
io per esempio pensavo ke lavorare e avere una posizione da genio sociale spigliato e tt quello ke serve oggi, visto ke le capacità non mi mancano per un cazzo, fosse il necessario. ho visto ke è vero (oggi, forse la penso così), ma è anke vero ke mi sono vissut un anno e mezzo da barbone fondamentalmente (non per strada, ma comunque ero antisociale, non asociale...mentalmente conta moltissimo) e posso dire ke comunque ci sono tanti lati ke se tutti coltivassimo sarebbe sicuramente una vita migliore sotto molti aspetti.
te parli di competizione: anke io la odio, mi ci sono trovato in mezzo e ci sono pure riuscito per un certo verso, ma posso dire ke se potessi eliminarla lo farei.
molti qui odiano la competizione, non sei il primo, solo ki ha subito la competizione e non ha mai avuto le palle di essere sé stesso la può osannare e portarla qui dentro. ma per me è un errore gravissimo. ad ogni modo cazzi suoi.
Sappiano solo tutti quelli ke si trovano in difficoltà a fare del male o non trovano il senso del dover competere per vivere (una sorta di lavorare per vivere invece ke investire il giusto e goderne i frutti) ke non solo li capisco, ma li esorto a continuare per la propria strada di non violenza, altrimenti vi condannate alla sopravvivenza e non alla vita
FORZA!!
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29-01-2010, 00:09
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#29
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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Quote:
Originariamente inviata da caostotale23
finirò per strada un giorno all'altro ma proprio non ho la forza di lottare
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da un punto di vista terapeutico sarebbe auspicabile, molto auspicabile
è davvero troppo facile adagiarsi nell'autocommiserazione ed intanto starsene comodi a casa col cibo servito in tavola e le bollette pagate: in queste condizioni agiate una persona depressa mai e poi mai avrà la forza di darsi da fare
l'unica soluzione in questi casi è, in congiunzione col terapeuta o i servizi sociali, interrompere repentinamente qualsiasi forma di mantenimento economico
devi toccare il fondo... finirci davvero per strada... è il primo passo per la rinascita... la campana di vetro della famiglia serve solo a far perdere anni preziosi... a 28 anni si è ancora giovani... parli come un 70enne...
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Ultima modifica di stewie; 29-01-2010 a 00:11.
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29-01-2010, 00:11
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
da un punto di vista terapeutico sarebbe auspicabile, molto auspicabile
è davvero troppo facile adagiarsi nell'autocommiserazione ed intanto starsene comodi a casa col cibo servito in tavola e le bollette pagate: in queste condizioni agiate una persona depressa mai e poi mai avrà la forza di darsi da fare
l'unica soluzione in questi casi è, in congiunzione col terapeuta o i servizi sociali, interrompere repentinamente qualsiasi forma di mantenimento economico
devi toccare il fondo... finirci davvero per strada... è il primo passo per la rinascita... la campana di vetro della famiglia serve solo a far perdere anni preziosi...
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Sei sicuro che andrebbe così? Molti barboni si lasciano andare ancora di più...
E poi va appurato, secondo me, se caos soffre di depressione nel senso clinico del termine. Più che di andare a dormire sotto un ponte, credo avrebbe bisogno di essere assistito e curato. Ha parlato lui stesso di una clinica o qualcosa del genere...
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Ultima modifica di Winston_Smith; 29-01-2010 a 00:14.
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29-01-2010, 00:22
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#31
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Messaggi: 975
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Io ci sbatterei stewie per strada
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29-01-2010, 00:26
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#32
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Bè, io pensavo che stewie parlasse per esperienza personale...sbagliavo?
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29-01-2010, 00:28
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#33
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Sei sicuro che andrebbe così? Molti barboni si lasciano andare ancora di più...
E poi va appurato, secondo me, se caos soffre di depressione nel senso clinico del termine. Più che di andare a dormire sotto un ponte, credo avrebbe bisogno di essere assistito e curato.
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1) senza dubbio è in atto una patologia depressiva
2) dalla depressione senza la volontà del paziente non si esce
proprio per questi motivi bisognerebbe anzitutto vietargli (anche in modo coatto, se necessario) di poter restare a casa senza far nulla: per una persona depressa è la fine
è una situazione molto complessa che non può essere gestita dal solo genitore (anche perchè coinvolto emozionalmente): ma credo che con l'intervento di un medico competente (neurologo/psichiatra) e/o i servizi sociali si possa elaborare una terapia d'urto sicura ed efficace
terapia d'urto che (come per i tossicodipendenti) deve passare per l'esperienza del "toccare il fondo"
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29-01-2010, 00:29
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Bè, io pensavo che stewie parlasse per esperienza personale...sbagliavo?
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Non dubito delle buone intenzioni di stewie, ma anche se si trattasse di una sua esperienza personale, non è detto che essa debba valere per tutti. Ognuno fa storia a sè. Qualcuno potrebbe restarci, sulla strada (in tutti i sensi).
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29-01-2010, 00:30
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
1) senza dubbio è in atto una patologia depressiva
2) dalla depressione senza la volontà del paziente non si esce
proprio per questi motivi bisognerebbe anzitutto vietargli (anche in modo coatto, se necessario) di poter restare a casa senza far nulla: per una persona depressa è la fine
è una situazione molto complessa che non può essere gestita dal solo genitore (anche perchè coinvolto emozionalmente): ma credo che con l'intervento di un medico competente (neurologo/psichiatra) e/o i servizi sociali si possa elaborare una terapia d'urto sicura ed efficace
terapia d'urto che (come per i tossicodipendenti) deve passare per l'esperienza del "toccare il fondo"
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Messa così sono più d'accordo. Ma medico competente e servizi sociali non significano "andare sulla strada" tipo barbone, per me.
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29-01-2010, 00:34
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#36
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Ah, e quoto Intro, al diavolo la competizione. Ognuno fa storia a sè, dovremmo ricordarcelo più spesso.
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29-01-2010, 00:39
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#37
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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Quote:
Originariamente inviata da ele81
Io ci sbatterei stewie per strada
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ti sfido a trovarmi UN SOLO MEDICO SERIO che affermi che la depressione si cura con la compassione e la commiserazione del paziente
la depressione si deve aggredire come un cancro, con dolorose e veloci terapie d'urto
nella maggior parte dei casi l'unico modo è quello di portare il paziente in un punto tale da guardarsi allo specchio e trovare la forza di reagire proprio aprendo gli occhi su quanto in basso è caduto: ciò non potrà mai avvenire finchè ha le spalle coperte dalla famiglia
solo dopo questo passo allora, congiuntamente alla volontà di rinascita del paziente, si potrà agire col supporto materiale e psicologico necessario per favorire la completa guarigione
questi sono i fatti, il resto solo chiacchere...
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Messa così sono più d'accordo. Ma medico competente e servizi sociali non significano "andare sulla strada" tipo barbone, per me.
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la mia era una provocazione... anche leggera... di solito gli psichiatri ci vanno giu in modo ancora più duro proprio per sollecitare una reazione di orgoglio del paziente...
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Ultima modifica di stewie; 29-01-2010 a 00:41.
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29-01-2010, 00:44
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
la mia era una provocazione... anche leggera... di solito gli psichiatri ci vanno giu in modo ancora più duro proprio per sollecitare una reazione di orgoglio del paziente...
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Capisco. Lo facessero con me, otterrebbero l'effetto opposto.
Però non dò giudizi univoci sul caso in questione, perché non ho conoscenza diretta di questo tipo di problematica.
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29-01-2010, 00:45
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#39
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Messaggi: 975
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
ti sfido a trovarmi UN SOLO MEDICO SERIO che affermi che la depressione si cura con la compassione e la commiserazione del paziente
la depressione si deve aggredire come un cancro, con dolorose e veloci terapie d'urto
nella maggior parte dei casi l'unico modo è quello di portare il paziente in un punto tale da guardarsi allo specchio e trovare la forza di reagire proprio aprendo gli occhi su quanto in basso è caduto: ciò non potrà mai avvenire finchè ha le spalle coperte dalla famiglia
solo dopo questo passo allora, congiuntamente alla volontà di rinascita del paziente, si potrà agire col supporto materiale e psicologico necessario per favorire la completa guarigione
questi sono i fatti, il resto solo chiacchere...
la mia era una provocazione... anche leggera... di solito gli psichiatri ci vanno giu in modo ancora più duro proprio per sollecitare una reazione di orgoglio del paziente...
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ma come ti permetti tu a venir qua a dire ste cose... incredibile
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29-01-2010, 00:51
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#40
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
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poi...bo.dipende dal motivo per cui uno è depresso.
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