mike21

Apro una discussione che meriterebbe di essere attualizzata, dato che secondo me essa rappresenta uno sguardo necessario su una istituzione che fa della socialità un paradigma fondamentale: la scuola.
Poco tempo fa aprì un post dove parlavo male della scuola chiedendo la vostra opinione. Adesso vi chiedo com'è stata la vostra esperienza della scuola, essendo curioso di scoprire se in essa voi siete stati bene o male. Magari avete fatto qualche errore, e avete come l'impressione di aver fatto la scuola sbagliata, o eravate soli e quel senso d'esclusione si è poi allargato a macchia d'olio ad altre esperienze, ad altri contesti. O magari i vostri problemi sono cominciati dopo, e ricordate la scuola come un qualche cosa di positivo, e il tempo passato in essa come un tempo felice.
Per quanto mi riguarda, la scuola fu per me assassina, ma ne ho parlato sul mio post di presentazione. E adesso non ho voglia di scrivere tanto, perchè conosco la vostra simpatica insofferenza per i post lunghi. Così lascio a voi la parola, chiedendovi di raccontare la vostra esperienza scolastica, positiva e/o negativa.

franz90

Per certi versi negativa per certi altri positiva....

Da una parte non mi piacevano la maggior parte dei professori con atteggiamenti che, ripensandoci oggi, avevano del ridicolo, il voler a volte sopraffare l' alunno solo grazie alla propria autorità ''imposta''....atteggiamento pessimo a mio avviso e anche sintomo di essere persone da poco...
Alcune cose come il parlare in pubblico mi creavano un' ansia notevole....
Studiare lo odiavo, non mi piaceva proprio, anche le materie che magari mi interessavano....facevo davvero fatica a mettermici sopra, per assurdo leggo molto, ma molto di più ora che lavoro.....

Dall' altra mi ha permesso di conoscere amici con cui ora mi vedo regolarmente e posso fare attività/hobby che altrimenti dovrei fare da solo.....cosa che per un fobico/evitante credo sia molto importante...
E in fin dei conti non farei il lavoro che faccio se non avessi studiato (ho solo il diploma ma meglio che niente....) ed è un mestiere che mi piace molto

L' unica pecca della scuola italiana è a mio avviso, che allo stato attuale, più o meno a 13 anni devi sapere cosa vuoi fare da grande....(esempio fra lo scegliere una scuola professionale o un liceo....) e a me non sembra una gran cosa in quanto a quell' età.....chi può saperlo?

Ma non saprei manco dare un' alternativa a questo sistema quindi.....

mike21

Franz90, solo per curiosità, non è che potrei sapere che lavoro fai?

pokorny

Essendo uno dei veci del forum ho vissuto una scuola tutto sommato ancora degna di questo nome, e che non somiglia per nulla al degrado di oggi. I genitori in blocco facevano quadrato coi professori per farci studiare: oggi quando vedo genitori che alzano le mani sui prof per aver "ingiustamente" punito il loro piccolo Einstein mi rendo conto che con tutti i limiti che anche allora non mancavano, il mondo e la scuola in particolare erano proprio un'altra cosa. Sono sempre capitato con insegnanti di livello quasi sempre buono, raramente eccezionale, più raramente scarso. Per fortuna ancora c'era il latino e se anche l'ho scordato il suo valore mi è rimasto. Proprio altri tempi.

Mi spiace che quasi tutti i miei ex insegnanti ora non ci siano più; fino a che non è sopravvenuta la depressione li andavo a trovarli. Anche dopo 20 anni dalla fine del liceo.

franz90

un lavoro manuale, non entro nello specifico per ''privacy''...

niente di che comunque, non sono di certo un avvocato o un medico....

cancellato16760

Diciamo che sento di aver sbagliato scuola,sento che tutte le mie scelte di studio siano state sbagliate. A volte sono stato influenzato male da altri,altre volte le mie scelte erano dettate da veri e propri vaneggi(non entrerò in dettagli). Sono convinto che aver sbagliato scuola mi abbia rovinato la vita,impedendomi di indirizzarmi verso un mestiere che mi si addicesse (questo mi pesa molto).
Credo che sia forse l'unica cosa su cui dico "se potessi tornare indietro farei meglio".
Per quanto riguarda il come mi trovavo, devo dire che per gran parte del percorso alle superiori ero una vera peste,un casinista, una delle varie teste calde(ma mai un bullo).
Devo dire che nell'incoscienza mi divertivo, ma comunque avevo grandi difficoltà con l'altro sesso. In quel senso il mio disagio si manifestò già quella volta. Per il resto invece è venuto dopo.

Pablo's way

Per me la scuola e lo studio sono stati una sorta di rifugio, parlo soprattutto delle superiori e del periodo universitario. In quella fase ero molto sfiduciato riguardo alla possibilità di avere una vita sociale soddisfacente, tendevo ad isolarmi per l'incapacità di godere del tempo libero con gli amici, uscivo e stavo male per una serie di motivi, per cui piano piano ho finito per isolarmi del tutto.

La scuola in quegli anni è stata la mia ragione di vita, sia perché era l'unico momento in cui mi sentivo parte di qualcosa, di un gruppo, era l'unica occasione di interazione sociale, sia perché dava un senso alle mie giornate e al futuro, era il mio obiettivo, riuscire a far bene e costruirmi come persona, crearmi un futuro lavorativo, speravo di realizzarmi attraverso di essa.

Poi sono stato anche fortunato ad aver studiato in ambienti abbastanza tranquilli, al riparo da fenomeni di bullismo e soprusi, questo senza dubbio mi ha avitato grosse complicazioni.

kitsungi

Ho un bellissimo ricordo delle elementari e un pessimo ricordo delle scuole medie. Il passaggio è stato traumatico: da una scuola piccola e di provincia, con pochi bambini per classe e in cui ci conoscevamo tutti, ad una scuola enorme con centinaia di studenti. Per di più io ero piccola rispetto agli altri (ho fatto la primina che avevo 4 anni e mezzo, e quando hai 9 anni e sei circondata da 11/12enni la differenza si sente, anche solo fisicamente) e forse non ero pronta. Ho stretto delle amicizie, ma a metà della terza media ci siamo trasferiti in un'altra città. Cambiato scuola, perse le amiche, non ne ho trovate di nuove.
Del ginnasio non ricordo granché. Poche amicizie, passavo la maggior parte del tempo da sola, non me fregava nemmeno di studiare
Del liceo infine ho i ricordi più contrastanti: ho stretto le amicizie più importanti della mia vita (quelle che durano ancora oggi) e per la prima volta mi sono sentita parte di qualcosa, ma di mio stavo proprio male, peggio di quanto sia mai stata (depressione, autolesionismo, cose belle insomma). La maggior parte dei miei professori erano o ignoranti, o frustrati, o entrambe le cose. Ce n'è solo una che ricordo con affetto e mi dispiace non essere mai andata a trovarla dopo la fine del liceo.

Unison

Ho un bel ricordo delle elementari.
Alle medie cominciano le prese in giro, gli scherzi, ero preso di mira ma avevo comunque qualche amico, sopravvivevo con la speranza nel liceo.
E invece i primi anni di liceo sono stati peggiori delle medie, un vero inferno. Di tutta la classe avevo solo un'amica, anche lei presa in giro e quindi eravamo i due 'marchiati della classe'. La cosa che mi fa arrabbiare è che tutto è nato per via della mia poca socialità, non ero un attaccabrighe, anzi...E i più bastardi erano i classici saputelli primi della classe, convinti che io fossi un buono a nulla. A loro auguro senza mezzi termini di esplodere. Poi al terzo anno mi sono fatto bocciare perchè non ce la facevo più e sono rinato. Nella nuova sezione ho trovato amicizie che durano anche ora, ho bei ricordi delle varie gite.

Diciamo che se non fosse stato per quei 6 anni di medie/liceo molto probabilmente non sarei nemmeno iscritto a questo forum, e invece.

La scuola è stata la mia rovina.

The_Sleeper

Finirei col fare un post piuttosto lungo. Ricordo un topic di, al massimo, qualche mese fa dove si chiedeva di riassumere la propria vita dall'infanzia ad oggi. In quello avevo scritto, per forza di cose, anche considerazioni sulla situazione scolastica.
Magari lo cerco, poi edito e copio-incollo .

Come non detto
Se scrivi, leggo volentieri, io non ho problemi coi post lunghi e sono il primo a farne spesso >.>

Per la situazione scolastica riferita ai risultati quoto questo, riassumendo molto

Con una precisazione : durante l'Università ma non per colpa (è più una concausa molto lieve) della stessa quanto piuttosto perchè in questi anni è esploso il grosso del malessere ( o sono imploso io, bho).

Unison

mike21 non ho fatto caso che sei tu l'autore del post, queste cose le sai già

Weltschmerz

Superiori...orrende, ma d'altronde senza indicazioni è difficile farcela.
Anche con la scuola migliore del mondo non sarebbe cambiato nulla.

mmmax

il mio rendimento è stato una discesa costante. Alle elementari ero tra i primi della classe, si andava d'accordo con le maestre ed era davvero interessante studiare.
Alle medie c'era un clima diverso, di diffidenza verso noi studenti, gli insegnanti ci consideravano furbetti svogliati e ho perso gradualmente la voglia di impegnarmi.
Alle superiori ancora peggio, in seconda rimandato a settembre in una materia che prevedeva solo esami orali (balbettavo, quindi l'insegnante diceva che non poteva darmi la sufficienza anche se si capiva che avevo studiato) e poi, visto che a settembre continuavo ad avere difficoltà a parlare, bocciato!
Ovviamente ho cambiato classe e quella insegnante non l'ho più vista; da allora non ho più avuto grandi problemi, anche se l'entusiasmo per lo studio era definitivamente scomparso. Alla maturità, con mia grande sorpresa non ho balbettato. Poi ho rinunciato a proseguire gli studi perché non c'era niente di mio interesse vicino e non avevo voglia di fare il pendolare...
Quello che dispiace è che in questo paese ci siano insegnanti che conoscono bene la loro materia ma non sanno rapportarsi con bambini e adolescenti, rischiando di creare danni serissimi. Basterebbe che prima di insegnare imparassero qualche fondamento di pedagogia e psicologia, niente di difficile...

AshtrayGirl

Ricordo poco l'asilo ma all'epoca ero una bambina socievole ed allegra verso la fine delle elementari ho iniziato a esserlo un pò meno.
Medie bullismo e insegnanti che non mi dicevano nulla, scuola di suore
liceo...ne ho cambiati troppi. direi che a parte dell'anno scolastico che ho fatto in day hospital e forse un pò dell'anno scorso, il liceo non mi ha lasciato nulla.

Antonius Block

Elementari: non ho fatto amicizia con nessuno, non ero escluso dai giochi ma nessuno mi dava confidenza, ero sinceramente convinto che gli altri bambini fossero ritardati, dopo un po' ho smesso di giocare con gli altri e passavo la ricreazione a leggere

Medie: qui sono finito in classe con due ragazzi molto intelligenti e ho fatto amicizia, tramite loro mi sono integrato
Anche lo studio si è fatto interessante perché avevo una professoressa di italiano, storia e geografia bravissima ed esigentissima, ero sempre il più bravo di tutti ma dovevo impegnarmi
Ho iniziato a fare le olimpiadi di matematica, erano sia uno stimolo sia un modo per farmi amici gli altri
durante il test si saltava la lezione, io facevo il punteggio più alto della scuola e poi passavo i risultati e così qualificandoci alle regionali saltavo e facevo saltare una seconda lezione (sì, lo so, è una cosa stupida da fare)

Liceo: ho avuto professori fantastici, incontrato la maggior parte delle persone che conosco e fatto tante esperienze che fanno crescere, l'ultimo anno è stato probabilmente l'anno mediamente più felice e normale che ho vissuto
Purtroppo insieme a queste cose ce ne sono state alcune molto negative e altre che non sono proprio successe

Diciamo che se il periodo scolastico è stato positivo il merito è di singole persone e aingoli professori, sarebbe bastato pochissimo per rendere il tutto molto più negativo

Hor

Primi due anni di elementari discreti.
Poi i miei genitori si sono trasferiti in un infame paesino con meno di cinquecento abitanti, dove i ragazzi facevano a gara a chi prendeva più brutti voti a scuola, classi affollate di pluriripetenti, quasi tutti finivano di studiare col diploma delle medie per poi andare a lavorare nei campi o nei cantieri...
Risultato: ultimi tre anni di elementari pessimi, idem dicasi per le scuole medie; ambienti ad alto tasso di bullismo spesso con la complicità dei docenti (!) che si divertivano a "segnalare" alla classe le vittime da prendere come bersaglio.
Situazione più complessa al liceo, ma qui il problema erano soprattutto i docenti, quasi sempre pessimi, tra quello che usava le lezioni per fare (sempre!) comizî di politica e quello completamente incapace di insegnare e quello psicopatico (ricoverato qualche anno dopo la mia uscita dal liceo)... quello che ho imparato a scuola l'ho fatto studiando unicamente per conto mio, e mi rimangono comunque tuttora enormi lacune; poi negli ultimi tre anni di liceo è intervenuta la depressione, ho smesso completamente di studiare, ottenendo la promozione per il rotto della cuffia, e uscendo dalla maturità con un voto disonorevole.

Nel complesso: pessimi ricordi di tutto il percorso scolastico.
Per fortuna poi è arrivata l'università, e le cose sono cambiate... ma forse era ormai troppo tardi e i problemi relazionali maturati nell'infanzia e nell'adolescenza me li porto dietro sino ad adesso.

varykino

fino alle medie è andato tutto bene ero integrato avevo amici con cui passavo del tempo anche fuori scuola .... al liceo è cambiato vento , ero sempre integrato e con amici ma c era una competizione scolastica tremenda un tutti contro tutti a sperare che l'altro affondasse , in modo falso facevano tutti gli amici , poi alla prima occasione ti pugnalavano alle spalle , ma nn solo a me anche tra loro , c'era un odio verso tutto e tutti che vagava in quella stanza di merda per 5 anni ..... in terzo liceo poi ho avuto un incidente in motorino che m ha gettato addosso un velo pessimista perenne , è come se mi fossi accorto che ero realmente da solo contro tutti e per questo mi sono allontanato da quelli che conoscevo piano piano , gradualmente senza litigarci o robe cosi ... diciamo in modo naturale.

Lùthien.

Non quotare.

Elementari buona. Medie buona. Non sono mai stata la fighetta della classe benvoluta da tutti, ma qualche amica riuscivo sempre a farmela. Riuscivo comunque a farmi accettare, anche se sicuramente non da tutti.
Superiori tutto bene fino all'ultimo anno, in cui ho vissuto bullismo durante tutto l'anno. Avevo quasi tutti contro, mi avevano ormai esclusa, emarginata. A scuola contavo i minuti che mi separavano dall'uscita, vivevo con l'ansia. Non ho chiesto aiuto a nessuno perchè mi vergognavo, se non una volta a mia madre che mi liquidò con delle frasi. E i professori facevano finta di niente, ovviamente.
Scommetto di essere l'unica a cui è capitato bullismo proprio l'ultimo anno, non sia mai. Solo io posso avere una storia del genere. Solitamente leggo di chi subisce bullismo nel periodo delle medie o al massimo superiori. Ma passare quattro anni nella stessa classe, essere più o meno accettata, non rompere le palle a nessuno e poi venire bullata non me lo sarei mai immaginato. E poi proprio mentre la personalità andava perfezionandosi (già non era granchè) ecco ancora, una bella mazzata.