Penso sia cambiato molto, anche se non ancora come vorrei.
Ho covato molto a lungo rancore, verso persone che mi hanno ferito e percepito un forte senso di angoscia e inferiorità.
Penso anche un forte vittimismo.
Mi sono sforzato a perdonare e provare anche a mettermi nei panni altrui, anche nelle persone più "antipatiche" che posso trovarmi davanti.
Ho giudicato spesso il prossimo, ma mi sono reso conto, di non essere poi tanto diverso da chi tanto ho criticato.
Molto spesso tendevo anche a provare rabbia verso gli altri: ho realizzato che la rabbia è un meccanismo che adotto perché mi sento giudicato dagli altri, quando magari uno sconosciuto mi parla o fa scattare la mia ansia, sento dentro di me rabbia, per mascherare la paura.
Ancora adesso, in realtà mi capita di provare tutte queste sensazioni e covare rabbia, paura o angoscia, ma faccio lo sforzo almeno di non mentire a me stesso, anche se la risposta che mi do non dovesse piacermi.
Cerco di essere gentile col prossimo, chiunque esso sia.
Una sfida difficile a volte, ma voglio impegnarmi in questa direzione e sento di aver fatto passi avanti.
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