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Vecchio 27-08-2009, 15:41   #1
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L'avatar di bouquetdenerfs
 

Ciao a tutti! sono nuova da queste parti, sono capitata per caso su questo forum cercando delucidazioni sul disturbo evitante di personalità e devo ringraziarvi perchè le informazioni che ho trovato sono state abbastanza illuminanti per me.
il problema è questo: da un po' di tempo frequento un ragazzo, gli voglio bene, è molto importante per me, ma non so mai come comportarmi con lui. non sono una psicoterapeuta, e per di più sono coinvolta con questa persona e ovviamente ciò non mi permette di essere a tutti gli effetti lucida, ma mi sembra di non esagerare quando penso sia affetto da disturbo evitante di personalità, o perlomeno tendi ad adottare uno stile evitante. Per diversi mesi ho creduto si trattasse di una "semplice" fase depressiva, ma ora mi sembra ci sia qualcosa di più. Lui è di carattere piuttosto timido e schivo, ed è anche abbastanza lunatico, non è una persona facile per quanto riesca ad essere estremamente amabile e affettuoso in alcuni momenti. a me piacciono le persone "difficili", e ho sempre creduto molto nel suo potenziale, lui è una persona molto intelligente e una di quelle che più riesce a farmi ridere per l'ironia che ha.Ha però spesso atteggiamenti che mi disorientano.Ci sono giorni che mi sembra più presente, più disposto alla comunicazione, altri in cui invece diventa veramente scostante, polemizza su ogni cosa, se gli faccio notare i difetti dice che sono in grado di vedere solo quelli e che ho sempre qualcosa da ridire, e si chiude a riccio. io sono una che risente molto degli stati d'animo altrui, per cui quando si comporta così mi ritraggo delusa e alzo un muro anch'io, ma sembra quasi non accorgersi di questi miei allontanamenti. Se si comportasse sempre così penso che mi metterei l'animo in pace e lo lascerei perdere, ma ci sono momenti in cui invece lo sento molto vicino,mi abbraccia forte, e anche se non si svela mai più di tanto io credo che gli importi di me, con discrezione sa essere molto carino. Quando usciamo di solito sento che mi vuol bene, non so, lo percepisco a pelle anche se la maggior parte delle volte non succede niente di particolare, mi bastano pochi gesti o sguardi. Quando non ci vediamo però a volte riesce a ignorarmi per giorni,non mi chiama,non mi scrive, non mi chiede come sto,niente. spesso sono io a fare il primo passo, anzi quasi sempre, ma certi giorni mi stufo e lo ignoro anch'io. quando lo faccio dopo un po' torna a cercarmi.
Non sono mai riuscita a parlare apertamente con lui del tipo di rapporto che abbiamo, un po' perchè siamo entrambi molto timidi, un po' perchè quando lui diventa scostante io reagisco di riflesso e sprofondo nell'insicurezza, e un po' perchè mi sembra che tendi ad evitare situazioni troppo intime.usciamo di rado da soli, lui preferisce il gruppo, ma il gruppo rassicurante di persone che conosce,nei luoghi soliti, riesco a fatica a fargli fare cose diverse, o a convincerlo a stare tra gente che non conosce. Non parla molto dei propri stati d'animo, ma è quasi sempre giù di corda e triste, e quando gli chiedo come sta mi dice che sta sempre uguale e che è sempre stato così triste e apatico, e non pensa si possa fare nulla per cambiarlo. Ha una visione del mondo decisamente pessimista, in particolare riguardo alle persone, non credo si fidi ciecamente di nessuno e spesso credo non si fidi neanche di me. Però per quanto tendenzialmente misantropo non vuole stare solo, cerca la compagnia, e non mi è mai sembrata una persona fredda, tutt'altro,non sarei mai riuscita a legarmi ad una persona fredda e calcolatrice. A volte si lamenta che nessuno lo chiama e quando gli dico che forse nessuno lo chiama perchè lui non chiama nessuno e i rapporti umani sono un dare/avere resta in silenzio. E' un osservatore molto acuto e ha degli hobby nei quali spesso si rifugia.
Il problema è che io con lui non so più che pesci prendere. E' una situazione troppo altalenante, e dal momento che io sono già una abbastanza insicura di mio, una che avrebbe bisogno di rassicurazioni e affetto, almeno con una certa frequenza, insistere nel chiederle a qualcuno che si ritrae è psicologicamente frustrante. Di solito sono io quella che offre aiuto, ma pur cercando di aiutarlo in svariati modi mi sembra sempre che quello che faccio non abbia senso o venga male interpretato. Mi fa tanto male vederlo triste, ma ultimamente mi fa anche molto male pensare che lui forse neanche si accorge che io non sono felice. Non riesco a fargliene una colpa, ma inizio a covare del risentimento.
Ora: che fare? dovrei lasciarlo perdere (ma in fondo non voglio)?come è più giusto che mi comporti quando sento che mi sta evitando? dovrei consigliargli di parlare con uno specialista? in queste cose lui non crede molto.
Si accettano consigli...
Vecchio 27-08-2009, 15:50   #2
Principiante
 

Secondo me dovresti chiedere a te stessa se questa situazione ti va bene, se questo è il tipo di ragazzo che desideri, se sei felice di quello che ti offre, se sei soddisfatta del rapproto che si è venuto a creare tra te e lui. Rispondi a questi quesiti ed agisci di conseguenza. Buona fortuna.
Vecchio 27-08-2009, 16:12   #3
Intermedio
L'avatar di Sheldon
 

Se ci tieni veramente devi continuare a stargli vicina, a cercare di farlo aprire, fare in modo che con il tempo arrivi a fidarsi di te... Mi ritrovo in quasi tutti i comportamenti che hai descritto, ad esempio il fatto che non ti cerca non vuol dire necessariamente che non vuole farlo, ma potrebbe essere dovuto ad altri fattori... pensieri tipo "se non mi chiama lei vuol dire che non vuole sentirmi", problemi a prendere l'iniziativa, o anche il semplice rendersi conto che per gli altri è difficile convivere con quetsa nostra situazione e quindi si tende a evitare di "disturbarli"... E so di cosa sto parlando purtroppo

Bisogna avere tanta pazienza, e mai dare nulla per scontato...
Vecchio 27-08-2009, 16:12   #4
Banned
 

secondo il mio modesto parere dovresti fargli capire chiaro a tondo che questa situazione a te non va bene e non hai voglia di fare la dolce crocerossina a vita per lui...

se continui ad assecondarlo e corrergli dietro non farai altro che peggiorare le cose alimentando la sua apatia ed il suo vittimismo, finendo inevitabilmente per esserne coinvolta pure te...

se ha un problema che te ne parli... altrimenti lascialo al suo destino (non puoi farci nulla contro uno che non ci mette la volontà di cambiare...)

se questa situazione non si risolve a breve, rischi di caderci dentro pure te...
Vecchio 27-08-2009, 16:22   #5
Esperto
L'avatar di animaSola
 

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Originariamente inviata da stewie Visualizza il messaggio
secondo il mio modesto parere dovresti fargli capire chiaro a tondo che questa situazione a te non va bene e non hai voglia di fare la dolce crocerossina a vita per lui...

se continui ad assecondarlo e corrergli dietro non farai altro che peggiorare le cose alimentando la sua apatia ed il suo vittimismo, finendo inevitabilmente per esserne coinvolta pure te...

se ha un problema che te ne parli... altrimenti lascialo al suo destino (non puoi farci nulla contro uno che non ci mette la volontà di cambiare...)

se questa situazione non si risolve a breve, rischi di caderci dentro pure te...

Quoto...e poi un disturbo evitante dovrebbe essere per lo meno diagnosticato da un professionista....perchè avere comportamenti evitanti è ben diverso dal vivere una vera e propria patologia ...chi di noi non è almeno 1pò evitante?
riflettiamoci...

ps:non vorrei dire eresie..ma è possibile che questa persona sia caratterialmente chiusa e scostante e che quindi o la si prende cosi comè...o la si lascia al suo destino...come ha ben detto stewie ,se una persona non è intenzionata a cambiare o per lo meno migliorare...ti ritroverai a remare questa barca da sola.
Vecchio 27-08-2009, 18:54   #6
Principiante
L'avatar di bouquetdenerfs
 

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Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Quoto...e poi un disturbo evitante dovrebbe essere per lo meno diagnosticato da un professionista....perchè avere comportamenti evitanti è ben diverso dal vivere una vera e propria patologia ...chi di noi non è almeno 1pò evitante?
riflettiamoci...

ps:non vorrei dire eresie..ma è possibile che questa persona sia caratterialmente chiusa e scostante e che quindi o la si prende cosi comè...o la si lascia al suo destino...come ha ben detto stewie ,se una persona non è intenzionata a cambiare o per lo meno migliorare...ti ritroverai a remare questa barca da sola.
sì, mi rendo conto di avere azzardato una diagnosi forse sbagliata...è possibile che lui metta in atto solo dei meccanismi evitanti ma non sia propriamente un dep...
Io so bene che se una persona non è intenzionata a cambiare la si può aiutare ben poco. se lui fosse sempre scostante con me avrei già gettato la spugna da un po'. il problema è che sa essere anche amabile, e dal momento che ci sono giorni in cui con lui sto proprio bene sn restia a lasciarlo al suo destino.
credo che gli parlerò chiaramente e deciderò il da farsi. mi sento molto legata a lui e vorrei che si fidasse di me, ma sono cose che devono nascere spontanee. cerco sempre di non stargli addosso e di essere paziente nei momenti no ma non so fino a che punto questo sia giusto.
Vecchio 27-08-2009, 19:00   #7
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Se si sente a suo agio in un gruppo di diverse persone non mi sembra molto "evitante"...
Sicura che non sia "evitante" solo con te?

p.s.: benvenuta fascio-di-nervi!
Vecchio 27-08-2009, 19:16   #8
Esperto
L'avatar di animaSola
 

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Originariamente inviata da bouquetdenerfs Visualizza il messaggio
sì, mi rendo conto di avere azzardato una diagnosi forse sbagliata...è possibile che lui metta in atto solo dei meccanismi evitanti ma non sia propriamente un dep...
Io so bene che se una persona non è intenzionata a cambiare la si può aiutare ben poco. se lui fosse sempre scostante con me avrei già gettato la spugna da un po'. il problema è che sa essere anche amabile, e dal momento che ci sono giorni in cui con lui sto proprio bene sn restia a lasciarlo al suo destino.
credo che gli parlerò chiaramente e deciderò il da farsi. mi sento molto legata a lui e vorrei che si fidasse di me, ma sono cose che devono nascere spontanee. cerco sempre di non stargli addosso e di essere paziente nei momenti no ma non so fino a che punto questo sia giusto.

Non immagini quanto ti capisco.., ma sono arrivata ad un punto in cui mi sn detta: o accetto un uomo per ciò che è...o ne cerco un altro..



Non voglio metterti la pulce nell'orecchio,ma spesso ciò che tende a far vacillare un rapporto è la mancanza d'amore o di profondo coinvolgimento....

da quantè che state assieme?
Vecchio 27-08-2009, 19:23   #9
Banned
 

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Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Non voglio metterti la pulce nell'orecchio,ma spesso ciò che tende a far vacillare un rapporto è la mancanza d'amore o di profondo coinvolgimento....

da quantè che state assieme?
mi hai preceduto... stavo per scrivere la stessa identica cosa...

quello descritto è il comportamento che molti uomini attuano quando si trovano a vivere "storie di transizione"... rapporti dove c'è affetto ma manca la scintilla dell'amore...
Vecchio 27-08-2009, 23:19   #10
Esperto
 

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Originariamente inviata da Sheldon Visualizza il messaggio
Se ci tieni veramente devi continuare a stargli vicina, a cercare di farlo aprire, fare in modo che con il tempo arrivi a fidarsi di te... Mi ritrovo in quasi tutti i comportamenti che hai descritto, ad esempio il fatto che non ti cerca non vuol dire necessariamente che non vuole farlo, ma potrebbe essere dovuto ad altri fattori... pensieri tipo "se non mi chiama lei vuol dire che non vuole sentirmi", problemi a prendere l'iniziativa, o anche il semplice rendersi conto che per gli altri è difficile convivere con quetsa nostra situazione e quindi si tende a evitare di "disturbarli"... E so di cosa sto parlando purtroppo

Bisogna avere tanta pazienza, e mai dare nulla per scontato...
Quoto, però è anche giusto che bouquetdenerfs chiarisca i termini della questione con il suo ragazzo, magari evidenziando che per lei il suo malessere non è una colpa da addebitargli, ma che nell'interesse di entrambi, che lui sia evitante o no, dovrebbe cercare di farsi aiutare da lei nel risolvere il suo problema, per quanto possibile.
Vecchio 28-08-2009, 07:48   #11
Esperto
L'avatar di calinero
 

non questo deEp

Vecchio 28-08-2009, 10:39   #12
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L'avatar di bouquetdenerfs
 

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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Se si sente a suo agio in un gruppo di diverse persone non mi sembra molto "evitante"...
Sicura che non sia "evitante" solo con te?

p.s.: benvenuta fascio-di-nervi!
grazie per il benvenuto. dunque, nn si sente sempre a suo agio,dipende.. se si tratta di amici di vecchia data parla e scherza tranquillamente..con gli sconosciuti si chiude molto, e non mi sembra gli piacciano molto le situazioni in cui deve "affrontare" persone che non conosce e posti nuovi,incomincia ad entrare in ansia quando si discosta dall'abitudine. Oddio,anche io sono timida e lì per lì provo disagio tra persone sconosciute, ma non ne faccio un dramma, soprattutto se vicino ho una persona conosciuta "che mi fa strada". In ogni caso anche con le persone che conosce da molto mi sembra resti sempre un po' "distaccato", un po' controllato e apatico, a volte mi chiedo se lui abbia davvero scelto la loro compagnia o se si sia semplicemente trovato a uscire con loro per motivi vari di condivisione che però possono non avere davvero a che fare con la "scelta consapevole" di un amico. Non so, è un po' come se le cose gli accadessero, lui non le fa accadere.ha un'autostima molto bassa. Si rende conto che questa apatia in cui vive lo rende profondamente infelice, ma la percepisce quasi come una condizione inelluttabile alla quale non può sottrarsi, per lui è stato sempre così e forse non potrebbe essere altrimenti. intellettualmente è una persona molto sveglia, ha tanti interessi, è davvero un mondo da scoprire. però..sfugge. E, potrei sbagliarmi, ma ho l'impressione che non sfugga perchè voglia davvero sfuggire,almeno non sempre,mi sembra piuttosto che sfugga per qualche sorta di meccanismo di difesa.
Vecchio 28-08-2009, 10:44   #13
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Originariamente inviata da calinero Visualizza il messaggio
non questo deEp


chissà, magari anche lui è da manicomio..
Vecchio 28-08-2009, 11:28   #14
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mi hai preceduto... stavo per scrivere la stessa identica cosa...

quello descritto è il comportamento che molti uomini attuano quando si trovano a vivere "storie di transizione"... rapporti dove c'è affetto ma manca la scintilla dell'amore...
non stiamo insieme in realtà. ci frequentiamo da un po' di mesi. io mi sono molto legata, più di lui credo, per quanto ci sono momenti in cui ho l'impressione abbastanza netta che lui ci tenga molto a questo rapporto. tuttavia potrebbe anche essere una mia illusione,dettata da una mancanza di lucidità dati i sentimenti. Adesso però sento il bisogno di definire il tutto, perchè per quanto possa tenerci a lui non posso farmi del male inutilmente o cercare di non dare peso a cose che in realtà hanno un grande peso. Io credo fermamente che non si possa cambiare o salvare nessuno se questi non ci mette la propria volontà d cambiare o salvarsi, però ho la sfortunata vocazione a fare da crocerossina.non è un bene. Ci sono momenti in cui avrei bisogno anch'io di un crocerossino.
Vecchio 28-08-2009, 18:34   #15
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Ci sono momenti in cui avrei bisogno anch'io di un crocerossino.

Mi sento molto vicina al tuo pensiero...però mi sento di dirti alcune piccole cose...Lo sò che è dura stare accanto ad un uomo cosi chiuso,sfuggente e incostante..e lo è ancora di piu quando ci son di mezzo altre patologie come un disturbo evitante o una depressione...ma se si vuol davvero bene a qualcuno, è impossibile sfuggire ai propri sentimenti..Ci saranno notti in cui ti chiederai se tutto ciò ha un senso, e se è giusto sacrificarsi o accettare una realtà che in parte ti fà soffrire...ma ce ne saranno altre in cui sentirai dentro il cuore quell'emozione battere forte per lui...La vita è fatta di tante piccole cose, alcune importanti come il rispetto, la condivisione,la fiducia e altre che che hanno un importanza minore,...ma per quanto possono esser di poco peso, riescono lo stesso a mandare a rotoli un rapporto...Tanti ti diranno che la concretezza è tutto,e che se due persone non si incastrano alla perfezione,un rapporto non vale la pena di esser vissuto,io invece penso che il tempo che potrai trascorrere con una persona che ti rende serena tranquilla e sicura, non vale quanto una vera emozione...I rapporti sani,penso che siano diventati una rarità in un mondo dove l'ansia,la tensione,la rabbia,lo stress e la solitudine hanno preso il sopravvento....e se riusciamo a trovare quel piccolo angolo di paradiso in mezzo a tutto questo caos, non possiamo far altro che abbraccirlo cn tutte le nostre forze...Se ciò che provi per lui è forte e sincero..non abbandonarlo..anche se potrà sembrarti la soluzione più giusta.. probabilmente lui non cambierà,probabilmente ci saranno giorni in cui ti sentirai sola, confusa e bisognosa di conforto da parte sua...ma ce ne saranno altri in cui...ricorderai il motivo per cui hai scelto lui e non un altro..un motivo che va ben oltre delle scelte ragionate..

In bocca al lupo
Vecchio 29-08-2009, 02:15   #16
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Mi sento molto vicina al tuo pensiero...però mi sento di dirti alcune piccole cose...Lo sò che è dura stare accanto ad un uomo cosi chiuso,sfuggente e incostante..e lo è ancora di piu quando ci son di mezzo altre patologie come un disturbo evitante o una depressione...ma se si vuol davvero bene a qualcuno, è impossibile sfuggire ai propri sentimenti..Ci saranno notti in cui ti chiederai se tutto ciò ha un senso, e se è giusto sacrificarsi o accettare una realtà che in parte ti fà soffrire...ma ce ne saranno altre in cui sentirai dentro il cuore quell'emozione battere forte per lui...La vita è fatta di tante piccole cose, alcune importanti come il rispetto, la condivisione,la fiducia e altre che che hanno un importanza minore,...ma per quanto possono esser di poco peso, riescono lo stesso a mandare a rotoli un rapporto...Tanti ti diranno che la concretezza è tutto,e che se due persone non si incastrano alla perfezione,un rapporto non vale la pena di esser vissuto,io invece penso che il tempo che potrai trascorrere con una persona che ti rende serena tranquilla e sicura, non vale quanto una vera emozione...I rapporti sani,penso che siano diventati una rarità in un mondo dove l'ansia,la tensione,la rabbia,lo stress e la solitudine hanno preso il sopravvento....e se riusciamo a trovare quel piccolo angolo di paradiso in mezzo a tutto questo caos, non possiamo far altro che abbraccirlo cn tutte le nostre forze...Se ciò che provi per lui è forte e sincero..non abbandonarlo..anche se potrà sembrarti la soluzione più giusta.. probabilmente lui non cambierà,probabilmente ci saranno giorni in cui ti sentirai sola, confusa e bisognosa di conforto da parte sua...ma ce ne saranno altri in cui...ricorderai il motivo per cui hai scelto lui e non un altro..un motivo che va ben oltre delle scelte ragionate..

In bocca al lupo
anch'io il più delle volte la penso così. se decidessi di allontanarmi so che la cosa sarebbe molto difficile per me, gli voglio troppo bene e ci starei davvero male. però alla fine ci sto tanto male anche adesso quando non lo capisco o peggio ancora quando lo capisco e lo giustifico ma non so fino a che punto sia positivo giustificarlo. io mi faccio molto spesso domande su questo rapporto, sul perchè ho scelto proprio lui e non qualcun altro, e credo di aver fatto un po' di chiarezza dentro di me analizzando anche la mia storia personale e familiare. In questo senso lui è stato fondamentale, mi ha aiutato a capire meccanismi su cui non avevo mai riflettuto abbastanza (sono però anche molto giovane, e lui è quasi la mia prima esperienza). Certe volte però è dura perchè mi sento sola nella mia evoluzione, lo vedo fermo, mi sembra vi sia un sostanziale dislivello tra me e lui. E' vero che due persone possono crescere e amarsi anche se non si incastrano alla perfezione, non so se esiste e se troverò mai la benedetta anima gemella, però credo anche che l'unione che funziona veramente sia quella che riesce a realizzare le potenzialità di entrambi gli individui. Io amo il suo potenziale, ma quando lo vedo spegnersi e gettarlo via mi sento veramente impotente. Non so cosa fare per aiutarlo, non so neanche se gli voglio bene nel modo giusto,forse se io fossi capace di dargli gli imput giusti si sbloccherebbe...mi chiedo come.
Vecchio 29-08-2009, 15:23   #17
Esperto
L'avatar di uffolo
 

In alcune cose questo ragazzo mi assomiglia molto....quindi rischio di proiettarmi in quello che scriverò.
Credo che, come hai detto tu stessa, questo ragazzo abbia un vasto mondo interiore, un mondo molto variegato, molto introspettivo ma anche libero, c'è però una parte molto fragile, instabile in questo mondo, cui lui fatica molto a gestire...forse ne ha coscienza ma non sa cosa fare, o non la vuole vedere...quando questa parte si fa sentire arrivano gli sbalzi d'umore e non riesce a far altro che chiudersi e viversela da solo....
Tu in tutto questo cosa puoi fare? Ci tieni tanto a lui, a tutto il suo essere e sei disposta a stargli accanto ....ma... ci sono dei ma..che riguardano te stessa giustamente, e sono, te lo dico, IMPRESCINDIBILI E INEVITABILI...la parte di te che si sente affaticata da tutto questo non la puoi sacrificare per lui, per rispetto per te stessa prima cosa, e secondo perchè in tutto quello che hai scritto in questo topic non c'è stata mai una frase, dimmi se sbaglio, in cui lui ti ha aperto il mondo fragile che si porta dentro.
Con questo non sto dicendo che lo devi mollare, ma secondo me dovresti parlarci nel modo più chiaro possibile, accettandolo per quello che è ma nello stesso momento spronarlo per affrontare, INSIEME, la cosa, con il tuo aiuto o l'aiuto di qualche dottore.
Stargli affianco con tutto l'affetto che le tue parole esprimono ma anche aiutarlo a prendere coscienza del problema facendogli capire che il tuo apporto mai mancherà...
Vecchio 30-08-2009, 11:56   #18
Principiante
L'avatar di bouquetdenerfs
 

[QUOTE=uffolo; in tutto quello che hai scritto in questo topic non c'è stata mai una frase, dimmi se sbaglio, in cui lui ti ha aperto il mondo fragile che si porta dentro.
QUOTE]

No, effettivamente no. Non si è mai davvero svelato. Io ho tentato più volte di chiedergli cosa c’è che non va dicendogli che sono disposta ad ascoltarlo volentieri perché a lui ci tengo..ma ho avuto solo risposte un po’ generiche. Da una parte lui è molto consapevole dei suoi problemi, dall’altra però mi sembra anche non sappia gestire certi suoi momenti di crisi, non riesce a capire che con certi atteggiamenti può indisporre o ferire le persone. Non ho mai insistito più di tanto a fargli domande, perché non ho mai voluto costringerlo a parlarmi di cose di cui magari non vuole, ho sempre paura di essere inopportuna. Solo che non me la sento più di andare avanti così, io vorrei conoscerlo veramente, e capirlo anche, senza fare supposizioni mie, magari sbagliate. L’unica cosa è parlargli chiaro, ma cmq non voglio essere aggressiva e invadente finendo per farlo chiudere ancora di più a riccio, e anche considerando i suoi sbalzi d’umore devo beccare il momento giusto. Potrei provare a scrivergli, l’ho già cmq fatto in passato e lo faccio sempre anche per cose sceme, ma non so, preferirei un dialogo a tu per tu, per quanto temo che l’imbarazzo della situazione mi porti a frenarmi un po’.

C’è poi un altro problema che mi preoccupa, e riguarda me. Io ho capito di non aver introiettato dentro di me un modello maschile forte, quanto piuttosto debole e problematico, che i certi difetti e tratti caratteriali gli assomiglia molto. Questa cosa la vivo come un handicap, perché so quanto finisca per essere fonte di infelicità, perché avrei bisogno e vorrei trovare una persona salda ma perlomeno finora mi sono innamorata di persone che non potevano darmi le sicurezze che cercavo. Dal canto mio ho poi più la tendenza a proteggere che a farmi proteggere (anche se lo vorrei), quindi inevitabilmente finisco per legarmi a persone che scatenano in me bisogno di protezione, quasi rispondessi a un richiamo. Mi chiedo: è giusto assecondare questi meccanismi, se poi alla fine non mi fanno felice? O meglio, lì per lì mi fanno felice, poi inizio ad avere un sacco di dubbi, a pensare che si tratti di un rapporto unilaterale e sbilanciato, a pensare che quando starò male non ci sarà nessuno che farà lo stesso con me. Vorrei affrancarmi da questa tendenza ma è difficile.
Vecchio 30-08-2009, 16:09   #19
Esperto
L'avatar di uffolo
 

Da come scrivi e ti esprimi credo tu abbia la delicatezza e il tatto necessario per comportarti al meglio, questi elementi sono sicuramente fondamentali per fare la cosa più giusta...

Sul tuo modello maschile...alcuni lo chiamano "spirito da crocerossina", tu lo hai esposto in modo molto più dettaglio, simbolo della tua introspezione personale, introspezione che porta conoscenza e coscienza, questo è importante...perchè sapendo di questo tuo modello e vivendolo prima o poi prendi atto che dentro di te hai bisogno di altro...di una persona più salda, più protettiva...c'è da dire che la strada attuale ti può anche portare a quella futura, intendo dire che se riesci ad aiutare questa persona e i problemi attuali si risolvono, niente impedisce che esso si riveli quell'uomo saldo e protettivo che tu dentro di te stai sempre più desiderando....ripeto però, come ho detto prima, lo spirito di sacrificio ha un limite...e questo non deve mai superare il rispetto di se stessi.
Vecchio 30-08-2009, 16:28   #20
Banned
 

chiara ti ho mandato un msg
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