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Vecchio 19-12-2007, 15:32   #1
Principiante
L'avatar di lilla
 

Salve a tutti, sono nuova del forum

Mi rivolgo a voi per chiedervi (specie a chi soffre di DEP) come potermi comportare con un ragazzo a cui tengo molto che ha questo problema.

La nostra amicizia ha avuto inizio circa un anno fà, ed io ho conosciuto una persona timida che sapeva però aprirsi, entrare in empatia con me...anche confidarsi con me riguardo questo disturbo per cui era in cura presso uno psicologo. Questo ragazzo mi ha raccontato di avere anche dei problemi di ipocondria, e devo aggiungere che spesso mostra dei comportamenti narcisistici che mi sorprendono, visto che dovrebbe avere una bassa autostima..

Insomma la terapia dallo psicologo ha portato più danni che benefici, e lo ha indotto a comportarsi con me in modo non pulito...Io ho sofferto molto per questa cosa, l'ho rimproverato... Forse ho fatto la cosa peggiore...

Lui dice che mi vuole un bene straordinario e vorrebbe stare insieme a me come amico, però dice che non se la sente di vedermi...dice che non può avere contemporaneamente me e la sua "serenità"...E questo anche se mi sono scusata con lui, ma lui è cambiato, si è chiuso in sè stesso, anche con gli altri...

Dice che nessuno lo lascia stare, che tutti lo vogliono...
Vi giuro che come persona io sono molto schiva, assolutamente non invadente...forse anche troppo riservata !

Ho raccontato questa storia in modo conciso, banalizzandola, non soffermandomi su quel meraviglioso rapporto di complicità che si era instaurato tra di noi...mi diceva che stando con me aveva perso le sue paure..ma per poco tempo, ahimè.
E questo per un operato sbagliato dello psicologo, che non vedeva di buon occhio l'inizio di questa nostra amicizia...e questo ha distrutto il mio amico, quasi separandolo a metà tra me e le indicazioni dello psicologo.

Come posso comportarmi per riconquistare la sua fiducia? Sono due mesi che non ci sentiamo, ha detto che fino a Natale non voleva sentirmi (anche questo imporre limiti comandati mi pare alquanto strano, che dite?)...
Non voglio stargli col fiato sul collo...
Voglio solo che lui sia felice....e magari tornare amici anche se non come prima...ma quel tanto per basta per aiutarlo...

Datemi consigli, se esistono, per tentare un nuovo approccio nei suoi confronti...

Grazie a tutti :wink:
Lilla
Vecchio 19-12-2007, 21:00   #2
Avanzato
L'avatar di genau
 

Disse: Volevo aiutarti>>

Forse non vuole un aiuto da una non esperta preferisce magari seguire persone che sanno, come dici sta già facendo, anche se non sei convinta dei risultati...poi magari per te ritornerà , di solito non si lascia mai una persona se lei è innamorata , gli vuole bene, una sorta di amicizia che indirettamente ti fa dire Ti voglio tanto bene e ti amo da morire.
Forse non sarà l'amicizia perfetta, però credici ne vale la pena...
Vecchio 20-12-2007, 01:09   #3
Principiante
L'avatar di lilla
 

Quote:
Originariamente inviata da genau
Disse: Volevo aiutarti>>

Forse non vuole un aiuto da una non esperta preferisce magari seguire persone che sanno, come dici sta già facendo, anche se non sei convinta dei risultati...poi magari per te ritornerà , di solito non si lascia mai una persona se lei è innamorata , gli vuole bene, una sorta di amicizia che indirettamente ti fa dire Ti voglio tanto bene e ti amo da morire.
Forse non sarà l'amicizia perfetta, però credici ne vale la pena...
No...è stato in cura per due anni ed è lui stesso che ha deciso di interrompere per le conseguenze catastrofiche che lo psicologo gli stava provocando...Terrore, angoscia, insonnia, crisi di ipocondria...Io me ne accorgevo ma non dicevo nulla perchè fosse libero di scegliere, insomma, per non intromettermi...

Purtroppo lo psicologo dopo ha fatto leva sulle sue angosce per costringerlo a tornare...gli diceva che sarebbe peggiorato, che non ce l'avrebbe mai fatta, che tutto sarebbe andato a rotoli...Che non avrebbe più dormito...Non scendo nei particolari perchè non ci credereste mai... 8O 8O
Quindi il mio amico autonomamente ha scelto di smettere le sedute...anche se i danni subiti dalla psicoterapia sono pesanti...


Vorrei tanto si tornasse a curare, da qualche professionista migliore, che non gli dica che la soluzione di tutto è liberare i suoi istinti bestiali, riproponendo praticamente la figura del padre che non lo considerava abbastanza forte e duro...

Comunque anche io credo che sia bene rispettare il suo desiderio di distacco...però se ci risentiremo, come devo pormi nei suoi confronti, secondo voi?
Devo essere distaccata o amorevole?
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