MoonwatcherIII

Appunto, ma tu parti dal presupposto di avere ragione e quindi che avrai certamente l'approvazione di questo secondo amico. E' questo il problema. E' un errore che ti vedo fare anche nei tuoi post. Se tu parti con questo presupposto non ci sarà comunicazione e il tuo amico certamente non ti capirà! E poi potresti davvero non avere ragione! I fatti umani non sono problemi matematici o logici, non esiste la certezza assoluta.

HurryUp

Il dubbio di avere torto secondo me non è molto costruttivo, e poi io non lo esprimo per economia di tempo. La comunicazione migliore secondo me è una comunicazione in cui ognuno crede momentaneamente di avere ragione (=ha un indirizzo di pensiero ben definito), lasciando la possibilità di aver torto, ma questa possibilità si concretizzerà solo se ci sarà una nuova valutazione che contraddirà la vecchia opinione.
Comunque, nel caso del mio amico, chiunque direbbe che sta buttando la sua vita, nessuna persona, osservando il suo modo di vivere, potrebbe avere dubbi su questo. Solo che, per diplomazia o quieto vivere, o debolezza, nessuno in 30 anni glie l'ha mai detto, e è arrivato il momento che qualcuno lo faccia. E quel qualcuno posso essere solo io.

Miky

bhe...potrebbe entrare in politica il tuo amico

MoonwatcherIII

Fallo allora! ma devi accettare che possa non servire a nulla, certe cose si devono capire da soli, se te le dice qualcun altro avviene il rigetto...

Però ancora non capisco a cosa ti serve di comunicare con quest'altro amico (della cui approvazione hai bisogno, dal momento che ti deve dire che hai fatto bene )

HurryUp

Perchè fare questo genere di discorso al mio amico mi richiederebbe una preparazione faticosa, e se poi non lo raccontassi a nessuno non potrei scaricare tutta la fatica che ho fatto. Se non ci fosse qualcuno che mi approvasse sarebbe come se mi fossi preparato con fatica per fare un concerto e poi, il giorno del concerto, non ci fosse nessun pubblico ad ascoltare.
E' un po' il discorso della tua firma.

MoonwatcherIII

Ok, capito, se è il discorso della mia firma allora è certamente giusto.

cancellato3349

Ma lascialo stare..tanto la vita è la sua..tu di quel ke pensi,poi se vuole prendere in considerazione quel ke dici buon per lui,sennò sticazzi..tu hai fatto il tuo dovere d'amico!

DaPhobics'King

Scusa HurryUp ma trovo questo tuo tormentarti abbatanza inutile. Se il tuo amico è felice della vita che svolge, che a te può sembrare sbagliata, lascialo vivere come vuole. Perchè a questo punto, imporgli uno stile di vita sarebbe anche una cosa un pò presuntuosa. Se invece noti che lui è triste, perchè la vita che svolge non lo soddisfa ma non riesce a cambiarla, parlagli e cerca di aiutarlo. Basta. Perchè prima di parlagli devi trovare un'altro amico a cui dire di aver parlato a questo tuo amico ed essere felici insieme? Perchè l'altro tuo amico dovrebbe essere felice se questo tuo amico ha cambiato vita? Compi il miracolo e giosci da solo. Se tieni davvero al tuo amico non hai bisogno dei 12 apostoli che ti diano sostegno.

animaSola

Conoscendo Hurry, ti dirà che questo suo amico è triste per la vita che conduce.

HurryUp

Ha delle insoddisfazioni che dipendono da suoi errori di valutazione dei comportamenti altrui, e l'incapacità di analizzare il suo comportamento dall'esterno. Siccome i suoi errori di valutazione sono ingenui, l'impressione che mi da' è quella di perdersi in un bicchier d'acqua. Dovrebbe valutare meglio le cause di certi comportamenti altrui che sono sistematici, come il fatto che le persone che gli fanno dei complimenti dopo un po' spariscono, che le persone che si dimostrano interessate ad approfondire la sua conoscenza dopo un po' si allontanano, io vorrei solo che lui facesse 2+2. Comunque vedrò cosa posso fare.

HurryUp

Più che altro questo lo diresti conoscendo lui

Chioccioccolata

Prima cerca di capire le sue motivazioni e il suo modo di pensare al riguardo,poi fagli comprendere dove sbaglia e come potrebbe fare per cambiare...con fermezza sì,ma anche con comprensione.