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Come ammonire un amico?
Vorrei chiedere, se qualcuno vuole rispondere, come vi comportereste in una situazione analoga a questa con un amico.
Ho fatto amicizia con un ragazzo tre anni fa, allora aveva 27 anni ed era iscritto all'università (al primo anno, dopo aver fatto un cambio di facoltà). A me era sembrata una persona attiva, ma dopo pochi mesi di frequentazione, insieme al consolidamento dell'amicizia, si chiariva la constatazione che avesse dei problemi. Dopo aver fallito un esame all'università ha smesso di studiare. E non si è dato da fare per cercare un lavoro. Il suo problema è che non ha il minimo senso pratico, non riesce a portare a termine un progetto, ma non è questo il lato drammatico del problema: il problema è che non lo riconosce, si giustifica in modo anche patetico. Quando per esempio gli chiedono cosa fa, perchè non studia, lui non ha le palle di dire "perchè non sono capace di gestire bene il mio tempo e ho problemi di pigrizia che devo affrontare", no. Lui risponde, per esempio, che non legava bene con i professori, che avrebbe potuto studiare ma ha in mente altri progetti, e lo dice con un tono finto, un tono da adulto maturo con senso pratico, mentre in realtà non ha il minimo senso pratico. Ogni mattina si alza tardi, da mezzogiorno all'una. Non sente la necessità di farsi la patente, di trovarsi un lavoro, si appoggia a delle illusioni, come la sua passione per la parapsicologia (ma anche le persone che si interessano di parapsicologia direbbero di lui che sta buttando via il suo tempo). Mi parla sempre delle grandi riflessioni che fa durante la giornata, riflessioni di filosofia, che però non seguono alcun rigore logico e metodico. Io ho provato a spiegargli che la filosofia non è solo intuizione, che l'intuizione va chiarita con il ragionamento logico, che va educata la capacità di astrazione logica. Vorrei anche dirgli che è triste il modo in cui vive, facendosi dare i soldi dalla madre, che se fossi al suo posto non riuscirei neanche a mettere piede in un pub a farmi una birra, perchè il peso delle mie responsabilità sarebbe troppo grande. Lui deve assolutamente accantonare le sue illusioni, il suo illusorio percorso culturale privo di contenuto e di metodo, e deve conquistare il senso pratico. La cosa drammatica è che tutte le persone, quando lo conoscono, per diplomazia non gli dicono nulla, e le persone che hanno la responsabilità della sua educazione, tipo sua madre, per debolezza non riescono a dirgli nulla. Sento che sta a me la responsabilità di svegliarlo, ma in tre anni non sono riuscito a porgli i miei ammonimenti con severità e con chiarezza. Ho troppa paura che lui non capirebbe, che minimizzi o sdrammatizzi il problema. L'idea dell'incomunicabilità mi mette ansia, riesco a sopportare la non comunicazione, ma non riesco a sopportare l'incomunicabilità, l'incomunicabilità per me è un incubo. La mia volontà di comunicare è la volontà di aprire un ciclo che deve concludersi con la comprensione del messaggio che voglio comunicare, altrimenti mi resta un vuoto dentro. Voi che fareste se sentiste dentro di voi questa forte responsabilità morale di dover ammonire e svegliare il mio amico? Ce la fareste? |
Re: Come ammonire un amico?
Eehh, mi ci sono trovato in situazioni del genere...ma non puoi cambiare la testa delle persone...forse l'unica sarebbe il cercare di farglielo dire da parenti, amici e conoscenti, se glielo dici te e basta non cambierà mai...bisogna tagliargli tutte le scappatoie con cui fugge dalla vita. Però bisogna correre il rischio di rompere il rapporto con questo amici, io non so se ne avrei voglia o coraggio...a volte ci vuole però il fatidico "schiaffo in faccia" per far rinsavire una persona.
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Re: Come ammonire un amico?
ci ho provato, non è servito quasi a nulla ... se non un po' col tempo, poco ... pare che queste persone ascoltino le critiche senza venirne toccati, mentre quando ( disgraziatamente ) hanno anche un solo minimo apprezzamento da altri sul loro stile di vita si sentono galvanizzati e ancora più convinti a continuare così .... poi chi ha fatto il complimento fa un sorriso che non gli costa un caz e sparisce, e chi invece resta vicino a loro si sente tirare sempre più giù dal loro girare in tondo ...
... ma secondo voi , hanno un qualche disturbo identificabile ? insomma sono " normali" psicologicamente ? ( scusate la domanda ingenua ) |
Re: Come ammonire un amico?
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Re: Come ammonire un amico?
è probabile sì ... :(
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Re: Come ammonire un amico?
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Re: Come ammonire un amico?
Sei sicuro che questo tuo amico sia semplicemente e puramente pigro ed incosciente e non abbia magari anche qualche tipo di disturbo psicologico?
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Re: Come ammonire un amico?
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Comunque la pigrizia e l'incoscienza da sole per me possono essere già cause sufficienti, se vengono costantemente nutrite possono portare ad atteggiamenti stupidi senza che ci siano disfunzioni psicologiche. |
Re: Come ammonire un amico?
Cioè,cercavo di capire se la pigrizia e l'incoscienza di questo ragazzo fossero fini a se stesse,oppure se fossero il risultato di fobie o comunque di resistenze inconsapevoli.
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Re: Come ammonire un amico?
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Re: Come ammonire un amico?
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Re: Come ammonire un amico?
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Re: Come ammonire un amico?
le intendevo anche in senso letterale
riflettevo solo sul fatto che queste due persone si assomigliano davvero molto |
Re: Come ammonire un amico?
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Se ti va, vorrei chiederti se mi puoi approfondire in privato la tua esperienza con il tuo amico, e io la mia, per metterle a confronto. |
Re: Come ammonire un amico?
d'accordo , per me va bene
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Re: Come ammonire un amico?
non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, se fossi in te sicuramente cercherei di aiutarlo anche a rischio di compromettere un' amicizia solo per il suo bene.
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Re: Come ammonire un amico?
se fosse un amico cinese potresti usare il cartellino giallo
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Re: Come ammonire un amico?
Ho capito qual è il problema. Io sarei disposto anche a fargli una scenata dicendogli che ho intenzione di non frequentarlo più, che riprenderò a frequentarlo solo quando e se vedrò che avrà cambiato modo di vivere.
Solo che, una volta fattogli questo discorso, avrei bisogno di un amico, in carne e ossa, con cui confidarmi, a cui raccontare come è andata la conversazione, e che nel frattempo mi rassicuri che ho fatto la cosa giusta. Invece, non avendo un amico, finirebbe che rimuginerei su cosa penserebbe il mio amico, se ha capito quello che volevo dirgli. Insomma, ci vorrebbe un amico coinvolto in questo episodio (cioè che conosce la persona che voglio allontanare) e mi dia sostegno morale, dicendomi "hai fatto la cosa giusta". Finchè non troverò questo amico dubito che riuscirei a fare un discorso serio per allontanarlo. |
Re: Come ammonire un amico?
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Re: Come ammonire un amico?
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