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18-05-2009, 14:33
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Vorrei chiedere, se qualcuno vuole rispondere, come vi comportereste in una situazione analoga a questa con un amico.
Ho fatto amicizia con un ragazzo tre anni fa, allora aveva 27 anni ed era iscritto all'università (al primo anno, dopo aver fatto un cambio di facoltà).
A me era sembrata una persona attiva, ma dopo pochi mesi di frequentazione, insieme al consolidamento dell'amicizia, si chiariva la constatazione che avesse dei problemi. Dopo aver fallito un esame all'università ha smesso di studiare. E non si è dato da fare per cercare un lavoro.
Il suo problema è che non ha il minimo senso pratico, non riesce a portare a termine un progetto, ma non è questo il lato drammatico del problema: il problema è che non lo riconosce, si giustifica in modo anche patetico. Quando per esempio gli chiedono cosa fa, perchè non studia, lui non ha le palle di dire "perchè non sono capace di gestire bene il mio tempo e ho problemi di pigrizia che devo affrontare", no. Lui risponde, per esempio, che non legava bene con i professori, che avrebbe potuto studiare ma ha in mente altri progetti, e lo dice con un tono finto, un tono da adulto maturo con senso pratico, mentre in realtà non ha il minimo senso pratico. Ogni mattina si alza tardi, da mezzogiorno all'una. Non sente la necessità di farsi la patente, di trovarsi un lavoro, si appoggia a delle illusioni, come la sua passione per la parapsicologia (ma anche le persone che si interessano di parapsicologia direbbero di lui che sta buttando via il suo tempo).
Mi parla sempre delle grandi riflessioni che fa durante la giornata, riflessioni di filosofia, che però non seguono alcun rigore logico e metodico. Io ho provato a spiegargli che la filosofia non è solo intuizione, che l'intuizione va chiarita con il ragionamento logico, che va educata la capacità di astrazione logica.
Vorrei anche dirgli che è triste il modo in cui vive, facendosi dare i soldi dalla madre, che se fossi al suo posto non riuscirei neanche a mettere piede in un pub a farmi una birra, perchè il peso delle mie responsabilità sarebbe troppo grande. Lui deve assolutamente accantonare le sue illusioni, il suo illusorio percorso culturale privo di contenuto e di metodo, e deve conquistare il senso pratico.
La cosa drammatica è che tutte le persone, quando lo conoscono, per diplomazia non gli dicono nulla, e le persone che hanno la responsabilità della sua educazione, tipo sua madre, per debolezza non riescono a dirgli nulla.
Sento che sta a me la responsabilità di svegliarlo, ma in tre anni non sono riuscito a porgli i miei ammonimenti con severità e con chiarezza.
Ho troppa paura che lui non capirebbe, che minimizzi o sdrammatizzi il problema. L'idea dell'incomunicabilità mi mette ansia, riesco a sopportare la non comunicazione, ma non riesco a sopportare l'incomunicabilità, l'incomunicabilità per me è un incubo. La mia volontà di comunicare è la volontà di aprire un ciclo che deve concludersi con la comprensione del messaggio che voglio comunicare, altrimenti mi resta un vuoto dentro.
Voi che fareste se sentiste dentro di voi questa forte responsabilità morale di dover ammonire e svegliare il mio amico? Ce la fareste?
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18-05-2009, 14:41
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Eehh, mi ci sono trovato in situazioni del genere...ma non puoi cambiare la testa delle persone...forse l'unica sarebbe il cercare di farglielo dire da parenti, amici e conoscenti, se glielo dici te e basta non cambierà mai...bisogna tagliargli tutte le scappatoie con cui fugge dalla vita. Però bisogna correre il rischio di rompere il rapporto con questo amici, io non so se ne avrei voglia o coraggio...a volte ci vuole però il fatidico "schiaffo in faccia" per far rinsavire una persona.
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18-05-2009, 15:05
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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ci ho provato, non è servito quasi a nulla ... se non un po' col tempo, poco ... pare che queste persone ascoltino le critiche senza venirne toccati, mentre quando ( disgraziatamente ) hanno anche un solo minimo apprezzamento da altri sul loro stile di vita si sentono galvanizzati e ancora più convinti a continuare così .... poi chi ha fatto il complimento fa un sorriso che non gli costa un caz e sparisce, e chi invece resta vicino a loro si sente tirare sempre più giù dal loro girare in tondo ...
... ma secondo voi , hanno un qualche disturbo identificabile ? insomma sono " normali" psicologicamente ? ( scusate la domanda ingenua )
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18-05-2009, 15:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da aisljng
ci ho provato, non è servito quasi a nulla ... se non un po' col tempo, poco ... pare che queste persone ascoltino le critiche senza venirne toccati, mentre quando ( disgraziatamente ) hanno anche un solo minimo apprezzamento da altri sul loro stile di vita si sentono galvanizzati e ancora più convinti a continuare così .... poi chi ha fatto il complimento fa un sorriso che non gli costa un caz e sparisce, e chi invece resta vicino a loro si sente tirare sempre più giù dal loro girare in tondo ...
... ma secondo voi , hanno un qualche disturbo identificabile ? insomma sono " normali" psicologicamente ? ( scusate la domanda ingenua )
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Sono solidale con te tranne che nella tua ultima domanda. Sarebbe bello poter spiegare la loro inettitudine con un disturbo psicologico. Purtroppo è frutto di un libero uso delle facoltà mentali. E' questo a rendere il problema drammatico: se fosse un disturbo psicologico basterebbe dire "hai questo disturbo, verificalo con un test". Guai a far loro questo genere di discorsi! Si sentirebbero giustificati a vedere in te un mediocre che giudica con superficialità gli altri, e la probabilità di innescare, anche nel loro subconscio, una minima riflessione sui loro errori, scenderebbe drasticamente.
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18-05-2009, 15:26
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#5
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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è probabile sì ...
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18-05-2009, 16:10
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#6
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 333
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18-05-2009, 16:15
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Sei sicuro che questo tuo amico sia semplicemente e puramente pigro ed incosciente e non abbia magari anche qualche tipo di disturbo psicologico?
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18-05-2009, 16:23
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Sei sicuro che questo tuo amico sia semplicemente e puramente pigro ed incosciente e non abbia magari anche qualche tipo di disturbo psicologico?
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Ha problemi psicologici di ansia, infatti va da uno psicologo, ma evidentemente si riduce a una routine senza effetti nella sua vita.
Comunque la pigrizia e l'incoscienza da sole per me possono essere già cause sufficienti, se vengono costantemente nutrite possono portare ad atteggiamenti stupidi senza che ci siano disfunzioni psicologiche.
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18-05-2009, 16:34
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Cioè,cercavo di capire se la pigrizia e l'incoscienza di questo ragazzo fossero fini a se stesse,oppure se fossero il risultato di fobie o comunque di resistenze inconsapevoli.
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18-05-2009, 16:39
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Cioè,cercavo di capire se la pigrizia e l'incoscienza di questo ragazzo fossero fini a se stesse,oppure se fossero il risultato di fobie o comunque di resistenze inconsapevoli.
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Di disfunzionale io ci vedo una componente narcisistica che gli vuole far assumere un'immagine carismatica, cosa che mi rende difficile attirare la sua attenzione sulle sue omissioni.
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18-05-2009, 17:14
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#11
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Di disfunzionale io ci vedo una componente narcisistica che gli vuole far assumere un'immagine carismatica, cosa che mi rende difficile attirare la sua attenzione sulle sue omissioni.
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ah però ... e la persona che conosco io diventa attenta e partecipe quando sale su un palcoscenico , gli fanno un'intervista o situazioni del genere ... uhmmm
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18-05-2009, 17:22
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da aisljng
ah però ... e la persona che conosco io diventa attenta e partecipe quando sale su un palcoscenico , gli fanno un'intervista o situazioni del genere ... uhmmm
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La probabilità che sia la stessa persona non è nulla solo se le parole "palcoscenico" e "intervista" le intendevi in senso figurato.
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18-05-2009, 17:32
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#13
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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le intendevo anche in senso letterale
riflettevo solo sul fatto che queste due persone si assomigliano davvero molto
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18-05-2009, 17:51
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da aisljng
le intendevo anche in senso letterale
riflettevo solo sul fatto che queste due persone si assomigliano davvero molto
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Non avrei mai pensato di poter trovare così facilmente una persona che gli somigli, talmente lo consideri disperato come caso.
Se ti va, vorrei chiederti se mi puoi approfondire in privato la tua esperienza con il tuo amico, e io la mia, per metterle a confronto.
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18-05-2009, 18:43
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#15
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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d'accordo , per me va bene
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18-05-2009, 20:12
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, se fossi in te sicuramente cercherei di aiutarlo anche a rischio di compromettere un' amicizia solo per il suo bene.
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18-05-2009, 20:23
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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se fosse un amico cinese potresti usare il cartellino giallo
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19-05-2009, 10:32
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Ho capito qual è il problema. Io sarei disposto anche a fargli una scenata dicendogli che ho intenzione di non frequentarlo più, che riprenderò a frequentarlo solo quando e se vedrò che avrà cambiato modo di vivere.
Solo che, una volta fattogli questo discorso, avrei bisogno di un amico, in carne e ossa, con cui confidarmi, a cui raccontare come è andata la conversazione, e che nel frattempo mi rassicuri che ho fatto la cosa giusta.
Invece, non avendo un amico, finirebbe che rimuginerei su cosa penserebbe il mio amico, se ha capito quello che volevo dirgli.
Insomma, ci vorrebbe un amico coinvolto in questo episodio (cioè che conosce la persona che voglio allontanare) e mi dia sostegno morale, dicendomi "hai fatto la cosa giusta". Finchè non troverò questo amico dubito che riuscirei a fare un discorso serio per allontanarlo.
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19-05-2009, 11:01
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#19
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ho capito qual è il problema. Io sarei disposto anche a fargli una scenata dicendogli che ho intenzione di non frequentarlo più, che riprenderò a frequentarlo solo quando e se vedrò che avrà cambiato modo di vivere.
Solo che, una volta fattogli questo discorso, avrei bisogno di un amico, in carne e ossa, con cui confidarmi, a cui raccontare come è andata la conversazione, e che nel frattempo mi rassicuri che ho fatto la cosa giusta.
Invece, non avendo un amico, finirebbe che rimuginerei su cosa penserebbe il mio amico, se ha capito quello che volevo dirgli.
Insomma, ci vorrebbe un amico coinvolto in questo episodio (cioè che conosce la persona che voglio allontanare) e mi dia sostegno morale, dicendomi "hai fatto la cosa giusta". Finchè non troverò questo amico dubito che riuscirei a fare un discorso serio per allontanarlo.
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Hai bisogno dell'altrui approvazione. Tipico. Ne soffro anche io.
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19-05-2009, 11:05
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Hai bisogno dell'altrui approvazione. Tipico. Ne soffro anche io.
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Non proprio, ho bisogno di comunicazione. L'approvazione dovrebbe esserne solo una conseguenza.
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