Mi capita praticamente quasi sempre di rimpiangere le esperienze passate.
Nel senso: quando mi capitano le detesto, credo che siano delle inc..ate mondiali, ecc.
Salvo poi accorgermi che avrei potuto viverle meglio, che quel lavoro era meglio, che avrei potuto avere un rapporto migliore con quella città, coi colleghi, bla bla bla.
Penso succeda perché sono abituato ad aspettarmi merda su merda dal mondo esterno.
Anche adesso... Ero felice di venire qui a Tirana. Ora che sono qua sono depresso, mostruosamente.
Eppure se analizzo scientificamente la situazione, avrei mille ragioni per essere contento. Sono nella condizione ideale per fare mille cose molto più agevolmente che in Italia.
Infatti ero partito a bomba... fin quando non sono atterrato.
E sono "scoppiato" in fretta....
E' tremenda questa cosa... tremenda.
Mi hanno detto che c'è stato un gran casino nella vecchia azienda a Roma, e - fantascienza in ragione dei budget - potrebbero richiamarmi.
E io in fondo ci spero. Il punto è che odiavo quel lavoro, e a Roma non mi ero trovato bene. Però ci vorrei tornare.
Qui si parla di disfunzionalità a livello di cintura nera, spero che non abbiate anche voi - sistematicamente - questo tipo di schema mentale
Ho l'impressione che se godessi di ciò che ho, se fossi riconoscente, gliela darei vinta "al destino", o che questo fantomantico "destino" mi getterebbe addosso ogni genere di sciagura. Non partecipo, non mi metto in gioco, provo disprezzo