Marco Russo

Fare le cose da soli è affascinante, è segno di forza e indipendenza. Sono stato broccolato un paio di volte per il fatto che avevo preso a ballare in un locale a pista vuota. Una me lo disse chiaramente: "mi hai colpito perché facevi quello che ti andava fregandotene del resto della gente".
La forza dell'introverso è quella di riuscire a ricavare buona parte delle sue energie psichiche in autonomia, non arrivo a dire che si può arrivare a "bastarsi", però l'introverso è potenzialmente molto forte, a causa della sua indipendenza.

Winston_Smith

Una situazione un po' diversa da quella dell'andare al cinema da solo: il modo in cui ti esibisci può farti guadagnare punti (ballare da soli guardandosi le scarpe, in un angolo buio della disco, credo che non abbia mai fatto broccolare nessuno). E comunque la maggior parte della gente non tarda ad appiccicare l'etichetta di sfigato in certe circostanze, a prescindere: e devi sudare le proverbiali sette camicie per togliertela.

Moonwatcher

Non ho alcun problema nell'andare al cinema o in altri luoghi da solo. Ahimè al cinema da ormai troppo tempo o mi deconcentro o mi addormento, ma questo succede anche a vedere a casa un film in divudì.

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Marco Russo

insomma... succede anche questo. (bisogna scegliersi i luoghi congegnali, cit.)

l'etichetta di sfigato è una semplificazione alquanto istintiva di una serie di caratteristiche pratiche legate all'incapacità, inidoneità o inettitudine (nel senso di in-etto, inadatto), del soggetto descitto come tale, relativamente a capacità a carattere sociale.
Le etichette per loro stessa natura pre-digeriscono il pensiero e quindi sta alla capacità analitica e al senso critico di chi le usa sapere quando il loro uso è improprio, ed effettivamente la maggior parte delle volte liberarsi di un'etichetta richiede uno sforzo maggiore rispetto a quello necessario per non farsela applicare di primo acchito. Quindi perché non giocare d'anticipo studiando quali sono gli elementi che portano a questa infelice categorizzazione e, per quanto possibile, intervenire fattivamente.

Esempio banale: molti degli "sfigati" che ho conosciuto puzzavano. Purtroppo (a causa anche del fenomeno di "disconferma" di cui si è estesamente discusso nel thread di vuchan), essi non erano consapevoli della cosa. E' necessario compensare il mancato feedback esterno con una notevole dose di autocritica e autoanalisi. Oppure forzare i feedback esterni chiedendo aiuti pratici: "come posso fare per non essere considerato sfigato?".
Una domanda che ho fatto ai tempi della 1°/2° superiore, e che secondo me chi si sente in quella posizione deve riuscire a fare, a persone di sua fiducia.

Winston_Smith

Se sei Brad Pitt, sì, può accadere che ballando in un angolo buio della disco guardandoti le scarpe ci sia qualcuna che possa approcciarti così dal nulla.
Purtroppo la disco può non essere un luogo congeniale per alcuni.

E se uno viene considerato sfigato anche se non puzza? Magari solo perché va al cinema da solo? Io direi che in tal caso è meglio cercare delle persone che non ragionino in maniera così limitata.

Moonwatcher

Sì, vabbè, ma un conto è sentirsi etichettati come sfigati SOLO perché si va al cinema da soli che - ne sono convinto - è più che altro una paranoia (salvo in casi di film con pubblico all teen, tipo la saga dei vampirelli... ma mica vai a vedere pure quelli oltre Matrix, spero bene, winnie ), un altro è esserlo perché ci si va senza lavarsi, vestiti di cenci e simili a profughi lol.

alice89

si, è successo più di una volta. il cinema è una passione di cui non intendo privarmi per colpa della solitudine.

Dylan

Tra un pò esce Lo Hobbit e a quei due o tre amici che ho non piace, e non sia mai fare un favore ad un amico e vederlo insieme...quindi mi sa che mi farò forza e andrò da solo, non voglio perdermelo!

SIRWolf

Non ci sono mai andato da solo ma non sarebbe una brutta idea andarci,sopratutto per filmoni che al cinema rendono il doppio

pesco

discutere su certi argomenti è come farsi seghe mentali sul farsi seghe fisiche...

scusate...ma a volte non mi trattengo.

barclay

Non facevi prima ad editare il post precedente?

Area Cronica

In passato ci sono andato diverse volte, calcolando accuratamente gli orari e i giorni con meno spettatori (ovvero 2 o 3 pensionati in tutto, e comunque nemmeno loro vanno al cinema da soli). Effettivamente non ho il coraggio di andarci da solo in prima serata, sarebbe troppo imbarazzante e chissà quante risatine

pesco

se uno dice di non trattenersi,
non è poi così "controllato" in quel momento

LeonardKraditor

Boh, io sono così abituato ad andarci da solo che non riesco a capire cosa ci sia di così tanto imbarazzante
Mi sa che il problema è il dopo-cinema, visto che in sala ci si va per godersi il film.
E poi, ripeto, io ho sempre visto tante persone singole al cinema, e mai sentito nessuna risata per questi spettatori solitari.

Inosservato

no, però devo essere sincero, a me è capitato di vedere persone sole al cinema, devo dire che ho sempre pensato al fatto che fossero senza alcun dubbio fobici come me....perciò a parti invertite mai vorrei che nessuno potesse pensare di me questo....
è un pò contorto come ragionamento, non so se mi sono spiegato...

detto questo fai benissimo ad andarci da solo se sei libero da tutte queste paranoie

DrZoidberg

Si può benissimo andare al cinema da soli, sono molti in più di quello che pensate che lo fanno... Consiglio di evitare i giorni e gli orari in cui i cinema sono invasi da coppiette, o peggio, da ragazzini casinisti mangiatori di popcorn...

Phoenix

Perchè cos'hai contro chi mangia i popcorn?

Odradek

Anch'io, avendo dieci anni fa degli amici ignobili che rifiutavano i miei inviti, ho preso la malinconica abitudine di andare da solo al cinema. Ma poi perché malinconica? Per me vedere un film in sala è un piacere irrinunciabile, dovrei farne a meno per via di certe presunte regole sociali? Una volta che si spengono le luci, se si evita il sabato sera, se si è ben distanziati da loquaci tamarri e coppiette limonanti, che importa se si è soli? Anzi, non ci si sente obbligati a fare commenti gratuiti o risatine di prammatica, si sprofonda e ci si perde voluttuosamente nel film e il dialogo è solo quello fra noi e le immagini ordite dal regista... Un critico di rango come Sergio Arecco (che insegnava nel mio liceo) l'ho visto molte volte da solo ad un cineforum qui dalle mie parti: dipende tutto, credo, dall'attitudine con cui si va al cinema, se è da appassionati o da mangiatori di popcorn.

LeonardKraditor

Almeno questa paranoia non ce l'ho
Altre, purtroppo, sì...

Io, quando vedo persone sole al cinema (specie se sono molto concentrate sul film), penso che siano cinefili irriducibili, di certo non mi viene da pensare che siano fobici, o ancor peggio "sfigati"

LeonardKraditor

Ecco, quoto tutto.
Come dicevo: i cinefili che vanno da soli al cinema
Anch'io ho incontravo di frequente critici cinematografici al cinema, uno era anche un mio professore all'università.