Sono un ragazzo di 21 anni, con più di una fobia e in particolare sono un sociofobico. Sono sociofobico da parecchio, a 15 anni mi sono chiuso in casa e ci sono rimasto per due anni senza uscire... finché un giorno ho deciso di fare una passeggiata e ho fatto un incontro casuale che mi ha portato a conoscere qualcuno e in seguito farmi amici. Inizialmente sembravo essermi calmato, ma oggi pur avendo quei miei amici con cui mi sento sereno ho anche una sociofobia che mi porta a odiosi attacchi di ansia estrema anche solo stando in presenza di sconosciuti quando sono da solo, anche senza dover parlare con nessuno... occhi persi nel vuoto a contemplare l'ansia crescente, espressione che quando raggiunge le persone da loro un buon motivo per infastidirsi ma senza capire... corpo rigido e fiatone. Non ho mai lavorato e tralasciando la giovane età penso che non sarò mai in grado di affrontare un colloquio nella mia situazione, avrei un attacco di panico immediato e guarderei chi ho davanti con la mia espressione da persona che sembra voglia ucciderti (come mi è stato anche detto). Temo che il tutto sia iniziato dai primi anni di scuola superiore dove per tutto il primo e metà del secondo anno sono stato umiliato e ho subito attacchi di bullismo. Il rovescio della brocca è avvenuto quando sono tornato a casa con la faccia piena di sangue... quando ho deciso di uscire di casa dopo tanto tempo ero pieno di odio per quel bullo e l'ho contattato al solo scopo di incontrarmi con lui e provare a ricambiare.... ma ero irrazionale al 100% sia perché la vendetta non porta a nulla e sia perché ero io, gracile e con l'aspetto di un ragazzino, contro un tamarro che ovviamente me le ha date... e questo ha peggiorato la mia mente. Amici veri ne ho, ma la mia situazione di ansia quando non mi trovo insieme a loro (e visto gli impegni sia miei che loro ci sono parecchie situazioni di questo tipo) mi butta a terra moralmente... non l'ho mai detto a nessuno, conoscente e amico... inevitabilmente dovevo farlo virtualmente...