Salve a tutti, per cominciare.
Sono Elena, ho 37 anni (tra poco ma mi porto avanti) sono disoccupata al momento e la mia vita, per l'ennesima volta, ha messo un punto è mi ha riportato a capo. Perché sono qui? Perché ho bisogno di ripristinare una qualunque forma di comunicazione col mondo e volevo provare a farlo con qualcuno che possa capire e non rispondere che non mi manca niente per stare bene o che sono tutte scuse. Non ho mai fatto attivamente nulla né per risolvere i miei problemi né tantomeno per tirarli fuori, ammettere, accettare e/o chiedere aiuto, credevo di provare, ma erano sforzi insignificanti anche se per me enormi; nel corso degli anni non pensavo mai nemmeno di avere diritto di lamentarmi per i disagi che sentivo quando gli altri mi dicevano che erano solo scemenze e allora far finta, eludere, nascondere, fare giri tortuosi per camuffare quello che c'è dentro da sempre: ansia, insicurezza, fobie, inadeguatezza e di conseguenza depressione, angoscia, isolamento e la sensazione di essere irrimediabilmente persa ormai. Rifiutando il problema non ero mai incappata della definizione "fobia sociale", la prima volta l'anno scorso ne ho letto su un sito. Ho pianto, ero io...tutte le mie " incapacità " erano parte di un disturbo reale, e soprattutto comune; ho pianto perché finalmente mi sono sentita sollevata almeno in questo, potevo ritrovarmi nella descrizione, in un problema concreto, che può essere affrontato.
Però non l'ho ancora fatto, sono sola come non mai, relazioni rese impossibili dalle mie ansie, il lavoro è la bestia nera dei miei insuccessi e amici 1 e mezzo, per il resto terra bruciata. Eppure da fuori non sembra. Sono brava,mi dicono...simpatica, capace, intelligente... Eppure eccomi qua, sola e chiusa nella prigione mentale che mi sono costruita. Ho bisogno di un posto dove non essere sempre il punto fuori dal cerchio.