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Vecchio 06-12-2009, 13:37   #21
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Originariamente inviata da caostotale23 Visualizza il messaggio
Salve a tutti mi presento: sono caostotale23,

chi vi scrive questa lettera è un ragazzo di 28 anni ormai arrivato alla conclusione che la propria vita è stata un fallimento sotto tutti i punti di vista. Espongo "brevemente" i fatti:

1) Provengo da una famiglia di falliti. Nessuno dei miei è riuscito ad ottenere quello che voleva dalla vita. Per mio padre ogni cosa è un problema (anche fare una semplice passeggiata diventa un affare di stato), beve e fuma in continuazione, non fa altro che pensare a cose futili e senza importanza ed è sempre di cattivo umore. Mia madre, l’unica che mi abbia mai fatto sentire felice, è morta quando avevo 11 anni. Non l’ho più sognata da allora, ma mi piacerebbe.

2) Ho un carattere chiuso, caratterizzato da timidezza estrema (forse fobia sociale), pochissime e difficilissime le relazioni sociali (sono talmente timido che ho paura persino di conoscere persone su internet (non chatto, non scrivo messaggi sui forum ecc… ) un po per paura di commenti o giudizi negativi nei miei confronti). Ho paura persino dei rapporti sociali “virtuali”.

3) Non ho concluso gli studi universitari e non riesco a trovare la forza di riprenderli. Mi sveglio a volte la mattina con l’intenzione di andare all’università a sentirmi qualche lezione (così, tanto per ammazzare il tempo). Non ho un lavoro, forse dovrei cercarmene uno, ma la mancanza di coraggio e soprattutto la mancanza di stimoli mi impediscono di farlo. Addirittura non riesco neanche ad avere il coraggio di rispondere ad un annuncio lavorativo. Scappo continuamente dalle persone e dagli impegni della vita richiudendomi nella solitudine della mia stanza a pensare che cosa ho di sbagliato e perché.

4) Non ho amici, (probabilmente non ne ho mai avuti a parte alle scuole elementari). Ho troppa paura della gente. Mi sento solo e sfigato. Quando sto con i miei ho un atteggiamento distaccato, freddo, assolutamente indifferente alle persone che mi circondano (pochissime) e sono disgustato da tutto quello che succede nel mondo (non guardo neanche più la televisione e a volte per giorni e giorni non uso il computer).

5) Non ho una ragazza (mai avuta una), non ho mai fatto l’amore e non ho mai neanche baciato. Non ho il coraggio neanche di guardarle in faccia a volte quando cammino per strada. L’unica che mi abbia mai rivolto la parola, a parte mia madre e le mie zie, è stata una mia vecchia compagna di classe delle scuole medie. Quando uscivamo da scuola, passeggiavamo insieme sulla strada verso casa, a volte lei mi teneva la mano ed era bellissimo. Quando però le scuole finivano e cominciava l’estate, io ero triste perché pensavo a lei e non vedevo l’ora che ricominciasse la scuola. Ma non glie l’ ho mai detto e ancora oggi, nonostante i tanti anni passati, ci sto male. Ultimamente ho visto il suo contatto su facebook ma non oso neanche pensare di contattarla. Non voglio che mi veda in questo stato pietoso, non voglio la sua compassione. Preferisco che mi ricordi per come ero piuttosto che per come sono adesso.

6) Ho perso anche la fede in Dio. Ultimamente un paio di anni fa, quando stavo proprio male, ho cominciato ad andare in chiesa ma dopo le prime volte, ho lasciato perdere perché non riesco neanche a trovare il coraggio di rivolgermi al sacerdote. Leggo la Bibbia continuamente e prego (quando ne ho il coraggio) ma non capisco perché Dio non mi aiuta e sopratutto quale colpa ho commesso per meritarmi tutta questa sofferenza. Quindi ho deciso di smettere (se Dio non mi aiuta proverò con satana, forse lui saprà ascoltarmi).

7) Sono stato da uno psicologo un paio di volte e poi non ho avuto più il coraggio d’andarci. La cosa più schifosa di questi dottori e il modo con cui si pongono nei confronti delle persone con problemi come me. La sapiente ipocrisia, lo sguardo compassionevole e al tempo stesso accomodante, gli squallidi consigli tipo: pensi positivo, domani sarà meglio di oggi ecc… mi danno la nausea. Mi trattano come fossi un alieno. SONO UN ESSERE UMANO CRISTO SANTO! AVRÒ PUR DIRITTO ANCH’IO A VIVERE UNA VITA NORMALE, NO??? Per non parlare degli psicofarmaci. La prima volta che ne ho preso uno, quasi mi veniva un’ulcera, così ho smesso di prenderli.

8) I giorni mi stanno scivolando via dalle mani come foglie secche. La solitudine e la noia mi consumano lentamente l’anima. So che questi anni della mia gioventù (che dovrebbero essere i migliori della vita) per me sono stati i peggiori e so anche che non posso tornare indietro per cambiare le scelte fatte (quali scelte?). A volte mi sveglio la notte pensando di avere 10 anni e che tutto quello che è successo dopo la morte di mia madre sia soltanto un brutto sogno. Ma non appena i ricordi iniziano ad affiorare capisco che non è un sogno, purtroppo no. È un incubo. È la mia vita. Vorrei parlare con quel bambino di 10 anni, spiegargli come stanno le cose. Ma non posso: quel bambino se ne andato da tempo e ciò che guardo allo specchio è tutto quello che rimane.

Penso continuamente alla possibilità di andarmene via da questo incubo tremendo. Vorrei che Dio mi svegliasse. Ma questo Dio muto, insensibile e addormentato non può svegliarmi e anche se potesse, davvero lo farebbe? Non credo. Non più almeno.
Ripenso ai pochi momenti belli che questo grande sogno mi ha dato. Ricordo la piccola barca su cui stavamo sempre a prendere il sole per ore, io e mia madre; era l’estate dell’87. Ricordo il sole dipingerle i capelli mentre il vento con dolcezza li accarezzava. Ricordo gli orecchini di perla che portava sempre e, sempre, dondolando le si impigliavano tra i capelli. E quando, a una cert’ora del pomeriggio, la marea saliva, quella piccola barca diventava un’altalena e allora ci mettevamo io a prua e lei a poppa e stavamo lì a fissarci negli occhi talvolta per minuti, cullati dal vento o da un’onda stanca. Vorrei poter salire su quella barca. Vorrei potermi sedere a poppa, accanto a mia madre, fissarla negli occhi, accarezzarle i capelli e dirle: “Ti voglio bene, mamma. ” e addormentarmi finalmente in pace sul cuscino del suo petto.

Vorrei trovare la forza per continuare a sognare. Vorrei trovare la fede per continuare a sperare. Vorrei trovare l’amore per continuare a vivere.
Ma non posso.
Non voglio.
Preferisco svegliarmi.
Ciao caos mi riconosco in molti dei tuoi punti. Pure io ho perso mia madre anni fa e il ramo della mia famiglia è stato sempre considerato quello dei falliti, a partire da mio padre per passare a mia sorella più vecchia ed ora ci sono io.
Una famiglia di medici, avvocati e professionisti, mio padre evidentemente ha preso i geni sbagliati e me li ha trasmessi.
Anch' io ho un pessimo rapporto con i professionisti ai quali mi sono rivolto ( anche se finora son andato solo da quelli dell' asl ) proprio per le cose che dici tu.
L' università io l' ho portata a termine con difficoltà, fuoricorso di una vita e nella mediocrità più totale, e ho preso una laurea che non mi serve a nulla.
Tu hai 28 anni io quasi 30...
Cmq ti dirò di più. Sfogarsi e deprimersi è un diritto però bisogna reagire in un modo graduale e non invasivo.
In un paio di momenti distinti della mia vita ho trovato la forza di resettare tutto e di ripartire, e per un certo periodo di tempo sono stato pure relativamente bene.
Il professionista può darti l' autostima ma sotto deve esserci la sostanza...un uomo di 30 anni che non lavora lo puoi rimettere in piedi a livello di testa per un po' ma finchè non raggiunge un minimo di stabilità sarà sempre a rischio di ricadute pesantissime.
Vorrei trovare qualcuno che mi aiuti in modo pratico e non solo a parole a ricostruire la mia vita a livello lavorativo, perchè sono certo che molto deriva da lì. In seguito racconterò anch' io qualche altro aneddotto per far capire come mi son ridotto in questo stato.
Cmq coraggio che ce la possiamo fare, senza fretta e un passo alla volta.
Vecchio 06-12-2009, 16:08   #22
Intermedio
L'avatar di Neogrigio
 

benvenuto caos.....e un abbraccio
Vecchio 27-01-2010, 20:15   #23
Principiante
L'avatar di mrsteve
 

Belle parole... complimenti, hai talento, fattelo dire... sei riuscito ad aprire l'abisso della tua vita ai nostri occhi di lettori. Forse perchè quell'abisso è reale, dolorosamente vissuto, ma lo stesso non è facile trovare le parole per descrivere le sensazioni che molti di noi condividono con te. Io ti faccio i miei complimenti, e ti esorto a continuare a scrivere. Saresti in grado di descrivere la tua vita (non dirmi che non è interessante perchè ogni vita lo è se analizzata con l'intelligenza e la sensibilità che hai dimostrato in quelle poche righe) in uno scritto di almeno 100 pagine? Non credi che vivere per la letteratura possa fornirti quella ragione in grado di illuminare la tua esistenza?
Vecchio 27-01-2010, 22:59   #24
Esperto
 

Ciao Caos,
capisco perfettamente il tuo dolore e ti sono vicino.

Spesso la vita è veramente beffarda e viene da chiedersi cosa si è fatto di male per meritare tutto questo.

Se ti può consolare non sei solo.


ciauz
Vespa76
Vecchio 28-01-2010, 22:34   #25
Avanzato
L'avatar di Giacomo79
 

Ciao, benvenuto!
Vecchio 05-04-2010, 18:59   #26
Principiante
L'avatar di trance
 

Ciao Caos rileggendoti ho rivisto anche molte parti della mia vita disperazione solitudine inutilità abbandono e paura. Ti capisco credimi!!!...so che è dura e nessuno ti aiuta...figuriamoci le ragazze subito pronte a scappare in situazioni del genere......Credimi mi sarebbe piaciuto averti qui a Torino...ed invece sei giù a Napoli..siamo tanto distanti...
Spero realmente che tu ce la faccia a ricominciare anche come tuo riscatto personale nei confronti di una vita che non ci regala nulla neanche il sorriso di una persona che ci passa a fianco...
Vecchio 05-04-2010, 20:45   #27
Avanzato
L'avatar di Iason
 

Perchè non provi a scrivere? Guarda che hai un dono... un pochino me ne intendo e secondo me hai un bellissimo modo di scrivere.
Al di là di questo... non so se c'entra molto, e con tutti i distinguo e il rispetto del mondo per la tua situazione, ti cito questo splendido dialogo tra i giganteschi Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant ne "Il sorpasso":
('spetta che lo trovo...)

B. "Che dici, Robbe'? Forse era meglio se io non ci venivo, dai parenti tuoi?"
R. "Ma no, che dici... è che ognuno di noi ha un ricordo sbagliato dell'infanzia. Sai perchè diciamo sempre che quella era l'età più bella? Perchè, in realtà, non ce lo ricordiamo più, com'è..."

(...)

B. "A Robbe', che te frega delle tristezze! Lo sai qual è, l'età più bella? Te lo dico io qual'è. Quella che uno c'ha, giorno per giorno!... Fino a quanno schiatta, si capisce."

Certo, letterariamente sensata... ma praticamente, capisco perfettamente il fastidio che potresti provare nel leggerla. Benvenuto
Vecchio 17-08-2010, 21:37   #28
Esperto
L'avatar di TONNO
 

Quote:
Originariamente inviata da caostotale23 Visualizza il messaggio
Salve a tutti mi presento: sono caostotale23,

chi vi scrive questa lettera è un ragazzo di 28 anni ormai arrivato alla conclusione che la propria vita è stata un fallimento sotto tutti i punti di vista. Espongo "brevemente" i fatti:

1) Provengo da una famiglia di falliti. Nessuno dei miei è riuscito ad ottenere quello che voleva dalla vita. Per mio padre ogni cosa è un problema (anche fare una semplice passeggiata diventa un affare di stato), beve e fuma in continuazione, non fa altro che pensare a cose futili e senza importanza ed è sempre di cattivo umore. Mia madre, l’unica che mi abbia mai fatto sentire felice, è morta quando avevo 11 anni. Non l’ho più sognata da allora, ma mi piacerebbe.

2) Ho un carattere chiuso, caratterizzato da timidezza estrema (forse fobia sociale), pochissime e difficilissime le relazioni sociali (sono talmente timido che ho paura persino di conoscere persone su internet (non chatto, non scrivo messaggi sui forum ecc… ) un po per paura di commenti o giudizi negativi nei miei confronti). Ho paura persino dei rapporti sociali “virtuali”.

3) Non ho concluso gli studi universitari e non riesco a trovare la forza di riprenderli. Mi sveglio a volte la mattina con l’intenzione di andare all’università a sentirmi qualche lezione (così, tanto per ammazzare il tempo). Non ho un lavoro, forse dovrei cercarmene uno, ma la mancanza di coraggio e soprattutto la mancanza di stimoli mi impediscono di farlo. Addirittura non riesco neanche ad avere il coraggio di rispondere ad un annuncio lavorativo. Scappo continuamente dalle persone e dagli impegni della vita richiudendomi nella solitudine della mia stanza a pensare che cosa ho di sbagliato e perché.

4) Non ho amici, (probabilmente non ne ho mai avuti a parte alle scuole elementari). Ho troppa paura della gente. Mi sento solo e sfigato. Quando sto con i miei ho un atteggiamento distaccato, freddo, assolutamente indifferente alle persone che mi circondano (pochissime) e sono disgustato da tutto quello che succede nel mondo (non guardo neanche più la televisione e a volte per giorni e giorni non uso il computer).

5) Non ho una ragazza (mai avuta una), non ho mai fatto l’amore e non ho mai neanche baciato. Non ho il coraggio neanche di guardarle in faccia a volte quando cammino per strada. L’unica che mi abbia mai rivolto la parola, a parte mia madre e le mie zie, è stata una mia vecchia compagna di classe delle scuole medie. Quando uscivamo da scuola, passeggiavamo insieme sulla strada verso casa, a volte lei mi teneva la mano ed era bellissimo. Quando però le scuole finivano e cominciava l’estate, io ero triste perché pensavo a lei e non vedevo l’ora che ricominciasse la scuola. Ma non glie l’ ho mai detto e ancora oggi, nonostante i tanti anni passati, ci sto male. Ultimamente ho visto il suo contatto su facebook ma non oso neanche pensare di contattarla. Non voglio che mi veda in questo stato pietoso, non voglio la sua compassione. Preferisco che mi ricordi per come ero piuttosto che per come sono adesso.

6) Ho perso anche la fede in Dio. Ultimamente un paio di anni fa, quando stavo proprio male, ho cominciato ad andare in chiesa ma dopo le prime volte, ho lasciato perdere perché non riesco neanche a trovare il coraggio di rivolgermi al sacerdote. Leggo la Bibbia continuamente e prego (quando ne ho il coraggio) ma non capisco perché Dio non mi aiuta e sopratutto quale colpa ho commesso per meritarmi tutta questa sofferenza. Quindi ho deciso di smettere (se Dio non mi aiuta proverò con satana, forse lui saprà ascoltarmi).

7) Sono stato da uno psicologo un paio di volte e poi non ho avuto più il coraggio d’andarci. La cosa più schifosa di questi dottori e il modo con cui si pongono nei confronti delle persone con problemi come me. La sapiente ipocrisia, lo sguardo compassionevole e al tempo stesso accomodante, gli squallidi consigli tipo: pensi positivo, domani sarà meglio di oggi ecc… mi danno la nausea. Mi trattano come fossi un alieno. SONO UN ESSERE UMANO CRISTO SANTO! AVRÒ PUR DIRITTO ANCH’IO A VIVERE UNA VITA NORMALE, NO??? Per non parlare degli psicofarmaci. La prima volta che ne ho preso uno, quasi mi veniva un’ulcera, così ho smesso di prenderli.

8) I giorni mi stanno scivolando via dalle mani come foglie secche. La solitudine e la noia mi consumano lentamente l’anima. So che questi anni della mia gioventù (che dovrebbero essere i migliori della vita) per me sono stati i peggiori e so anche che non posso tornare indietro per cambiare le scelte fatte (quali scelte?). A volte mi sveglio la notte pensando di avere 10 anni e che tutto quello che è successo dopo la morte di mia madre sia soltanto un brutto sogno. Ma non appena i ricordi iniziano ad affiorare capisco che non è un sogno, purtroppo no. È un incubo. È la mia vita. Vorrei parlare con quel bambino di 10 anni, spiegargli come stanno le cose. Ma non posso: quel bambino se ne andato da tempo e ciò che guardo allo specchio è tutto quello che rimane.

Penso continuamente alla possibilità di andarmene via da questo incubo tremendo. Vorrei che Dio mi svegliasse. Ma questo Dio muto, insensibile e addormentato non può svegliarmi e anche se potesse, davvero lo farebbe? Non credo. Non più almeno.
Ripenso ai pochi momenti belli che questo grande sogno mi ha dato. Ricordo la piccola barca su cui stavamo sempre a prendere il sole per ore, io e mia madre; era l’estate dell’87. Ricordo il sole dipingerle i capelli mentre il vento con dolcezza li accarezzava. Ricordo gli orecchini di perla che portava sempre e, sempre, dondolando le si impigliavano tra i capelli. E quando, a una cert’ora del pomeriggio, la marea saliva, quella piccola barca diventava un’altalena e allora ci mettevamo io a prua e lei a poppa e stavamo lì a fissarci negli occhi talvolta per minuti, cullati dal vento o da un’onda stanca. Vorrei poter salire su quella barca. Vorrei potermi sedere a poppa, accanto a mia madre, fissarla negli occhi, accarezzarle i capelli e dirle: “Ti voglio bene, mamma. ” e addormentarmi finalmente in pace sul cuscino del suo petto.

Vorrei trovare la forza per continuare a sognare. Vorrei trovare la fede per continuare a sperare. Vorrei trovare l’amore per continuare a vivere.
Ma non posso.
Non voglio.
Preferisco svegliarmi.
hai tutta la mi solidarietà, caro CAOS!!!
Vecchio 17-08-2010, 22:56   #29
Principiante
L'avatar di JustLikeYou
 

Benvenuto caos, la tua storia è veramente commovente... stavo quasi per piangere. Spero che possa trovarti a tuo agio qui.
Vecchio 17-08-2010, 23:05   #30
Principiante
 

ciao caos... l'unico consiglio ke ti posso dare è quello di non lasciare ke la noia vinca,essa ti logora lentamente dall interno e alla fine fa impazzire,credimi nn c'è cosa peggiore ke la noia portata all'esasperazione... trova qualcosa da fare,qualsiasi cosa!
Vecchio 18-08-2010, 05:03   #31
Banned
 

salvezza=farmacoterapia.....
Vecchio 19-08-2010, 12:50   #32
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Spesso, ma non sempre...
direi...quasi sempre !
Vecchio 19-08-2010, 14:28   #33
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo Visualizza il messaggio
direi...quasi sempre !
Non per me e non per molti altri qui. I problemi sono tanti, e diversi.
Ma ti dispiace se qualcuno risolve i suoi problemi senza farmaci? Le case farmaceutiche ti pagano un tanto a compressa?
Non è una guerra di religione....
Vecchio 19-08-2010, 23:13   #34
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non per me e non per molti altri qui. I problemi sono tanti, e diversi.
Ma ti dispiace se qualcuno risolve i suoi problemi senza farmaci? Le case farmaceutiche ti pagano un tanto a compressa?
Non è una guerra di religione....
magari mi pagassero un tanto a compressa: sarei milionario e non avrei bisogno di lavorare
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