Ciao a tutti, sono contento di essere in questa community che ho trovato per caso e che è sicuramente adatta a una persona come me affetta da sempre da una fortissima fobia sociale. Mi chiamo Marco, ho 31 anni e la mia situazione è frutto di un'infanzia passata nel guscio, con un'educazione familiare molto ansiosa e iperprotettiva. E così dopo l'infanzia, ho trascorso l'intera adolescenza in totale solitudine (per me solo casa e scuola, nessun amico, nessuna uscita, nessuna serata), quindi in grande tristezza e senso di disagio che ha aumentato a dismisura in me la forte paura della gente, della società, delle relazioni interpersonali. Finita l'adolescenza, le cose ovviamente non sono cambiate, e dopo aver terminato le superiori con buoni voti, ho provato l'esperienza all'università (che è da due passi da casa mia) e anche lì ho concluso gli studi con buoni risultati, anche se ovviamente, se avessi fatto una vita serena con amici, divertimenti senza fobia sociale, sicuramente avrei ottenuto risultati negli studi ancora migliori, visto che molte volte a causa della mia immensa tristezza non riuscivo neanche a studiare. Naturalmente dal punto di vista sociale, neanche l'esperienza universitaria ha sortito in me dei cambiamenti. Ma il peggio, il vero e proprio inferno, l'ho vissuto dopo con alcune brevi esperienze di lavoro che per me sono state davvero durissime dal punto di vista psicologico, tanto che appunto sono fallite tutte prestissimo. Purtroppo non son riuscito ad ambientarmi, ad avere serene e normali relazioni interpersonali, anzi la mia intensa fobia sociale, l'ansia mi portava a sbagliare spesso e a venire calpestato, maltrattato da colleghi, clienti che già, a prescindere dal mio rendimento professionale, mi guardavano in maniera negativa per la mia chiusura caratteriale e il mio disagio. E purtroppo tra poco inizierà per me un nuovo lavoro con intense relazioni interpersonali, quindi mi aspetto un altro inferno, un altro fallimento. Però è inutile, per la gente il lavoro è fondamentale e se un uomo come me non ci riesce non viene affatto capito, ma anzi viene criticato aspramente, viene odiato dalle persone. Chiudo parlando di quella che è la logica punta dell'iceberg della mia situazione: la verginità. Eh si, nonostante sia stato un ragazzo di bell'aspetto che generalmente piaceva assai alle ragazze, non ho mai avuto contatti fisici (ad eccezione di alcuni intensi baci che all'improvviso mi diede un pomeriggio una ragazza, che era in vacanza in zona e che non rividi mai più, quando io avevo 25 anni), anzi quando diverse volte, alle scuole superiori e poi all'università, mi son capitate ragazze che ci provarono con me, mi sono bloccato totalmente, sono caduto in preda ad un disagio, un'insicurezza, una confusione paralizzanti, tanto che non feci nulla e feci inevitabilmente decadere l'interesse delle ragazze nei miei confronti. Per il resto, ad eccezione delle superiori e dell'università (non considero neanche le poche e brevissime infernali esperienze lavorative), data la mia estrema asocialità non ho mai frequentato nessun ambiente dove fosse possibile conoscere ragazze. Grazie di cuore per l'attenzione, credo che qui tra di voi avrò la mia piccola oasi dove potrò trovarmi bene con un pizzico di serenità.