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Vecchio 04-06-2014, 21:48   #1
Principiante
 

Ciao sono una ragazza di 27 anni, per me é abbastanza difficile scrivere questo post, é la prima volta che desidero aprirmi con qualcuno che spero possa capirmi, non giudicarmi e magari darmi qualche consiglio.
Sono sempre stata una persona timida e introversa fin da piccola, ho avuto pochissimi amici e le cose sono peggiorate quando mi sono trasferita dal mio paese ad una cittá come Milano, ora sono sola, non ho amici, men che meno un fidanzato (mai avuto uno in realtá, scappo ogni volta, mi prende l'ansia perché non so come relazionarmi con un ragazzo e mi faccio mille paranoie, mi vedo brutta, anche se diverse persone mi hanno detto che non lo sono, grassa, con un brutto corpo pieno di difetti, non mi piace nulla di me, mi vergogno persino della mia voce, quindi sono ancora vergine) e il rapporto con i miei genitori é pessimo, ma di loro ne parleró dopo.
Nei primi anni in cui ho frequentato l'universitá, poi lasciata perché mi prendeva il panico ogni volta che dovevo dare un esame, anche se sapevo tutto, una volta davanti al professore mi bloccavo e facevo scena muta, succedeva sempre, non era qualcosa di occasionale, preciso che non sono una scansafatiche, anzi al liceo ero una delle prime della classe, prendevo sempre ottimi voti, i professori erano sempre soddisfatti di me, all'universitá invece nonostante studiassi tantissimo ero come bloccata, non l'ho mai detto a nessuno e mi sono ritrovata nella condizione di mentire alle persone nel corso degli anni e purtroppo mento ancora adesso, soprattutto ai miei parenti e me ne vergogno profondamente. Durante questi anni universitari, che per me sono stati un vero incubo, avevo anche provato a fare amicizia con delle persone, ma l'unica con cui avevo legato un po' di piú é poi sparita nel nulla. Una volta mi disse che le ragazze del gruppo che frequentavamo le chiedevano sempre perché uscisse con me e le dicevano di non frequentarmi piú, perché non ero molto espansiva, questo ovviamente mi ha fatto soffrire molto e mi ha riportato alla mente le stesse esperienze che ho vissuto per tutti gli anni del liceo, dove venivo sistematicamente isolata e tutti mi parlavano alle spalle per il mio essere chiusa e molto timida, anche a quell'epoca avevo una sola vera amica che non ho piú sentito e ora la rimpiango e mi sento in colpa, perché forse avrei dovuto fare di piú per mantenere i contatti perché era l'unica persona che mi capiva. ora mi rendo conto che era proprio grazie alla nostra amicizia che riuscivo ad essere forte nonostante tutto, quando mi sono trasferita mi é mancata la terra sotto i piedi e sono caduta nel baratro.
I miei genitori non sono certo stati un grande esempio né un aiuto per me, ora si stanno separando e io ne sto soffrendo, nonostante sia perfettamente consapevole che cosí non potevano andare avanti.
Mio padre ha un passato da alcolista e ha sempre trattato malissimo mia madre. Dal punto di vista caratteriale lui é come me, timido, chiuso, introverso, insicuro e soprattutto solo, e come me, meno vede persone meglio sta.
Non ha avuto un'infanzia felice e forse i suoi problemi derivano proprio da lí, é sempre stato aggressivo e irritabile anche con me, e credo che sia per questo che ho iniziato a chiudermi sempre piú in me stessa, c'é stato un periodo in cui non uscivo piú di casa, ho iniziato ad aver paura di qualunque cosa, anche una semplice passeggiata mi metteva in ansia e agitazione, infatti quelle volte che ritorno a casa ripiombo in quello stato vegetativo e non esco da lí.
Mio padre ora come ora non ci stà piú con testa, la sua depressione é andata via via peggiorando, nell'ultimo periodo precedente la separazione si era convinto che mia madre lo tradisse e metteva i lucchetti alle finestre, alla porta, per non parlare dell'atmosfera che respiravo ogni volta che tornavo, litigate violente a non finire, discorsi senza senso da parte di lui che continuano ancora adesso, mi sta facendo impazzire con le sue paranoie e i segnali che si immagina contro di lui, si sente perseguitato e dà la colpa a chi gli sta intorno di cose assurde, sta allontanando tutti, dai suoi genitori a sua figlia, cioè le persone che nonostante tutto gli vogliono bene. Non ha mai voluto farsi aiutare, ma ha chiaramente dei gravi problemi psichici e sinceramente mi ha sempre fatto un po' paura, da un lato sono anche preoccupata perché potrebbe fare qualche sciocchezza, dato che giá in passato tentó il suicidio tagliandosi le vene. Io non so proprio come comportarmi, é una situazione molto brutta che sono incapace di gestire.
Non sono mai riuscita a dirgli che avevo lasciato l'università e che gli ho mentito per tutto questo tempo e continuo a farlo, so che mi ammazzerebbe. Non so come uscirne, alcune volte ho pensato di farla finita nei momenti di disperazione, peró poi ritorna il buon senso e anche se puó sembrare strano amo la vita.
Mia madre non é di certo meglio, se c'é una cosa che non posso rimproverare a mio padre é la sinceritá, nel senso che é sempre stato onesto e sincero nei miei e nei suoi confronti, mentre mia madre no, mi ha sempre tenuto nascosto le cose, e mentito in diverse circostanze, mi ha per esempio prelevato dei soldi senza dirmi nulla, lo stesso faceva con mio padre, non sono i soldi in sè, ma se ne aveva bisogno perché non li ha chiesti? E tante altre piccole cose che accumulate nel tempo sono diventate come macigni che ci hanno separato inevitabilmente, ora come ora non la sento piú, non mi ha voluto nemmeno dire dove é andata ad abitare dopo la separazione, diciamo che se ne sbatte altamente di me. Mio padre invece continuo a sentirlo, soprattutto perché si occupa dei miei gatti a cui sono legatissima, a suo modo mi vuole bene, io stranamente non mi sento di attribuirgli qualche colpa riguardo i miei disagi, perché a mia volta mi sento in colpa, mi sono comportata e mi sto comportando malissimo nei suoi confronti con tutte queste bugie, ma la veritá non posso proprio dirgliela nè ora, nè in futuro.
Ho sempre sofferto di tremore, che é peggiorato nel tempo, ero arrivata al punto di non riuscire nemmeno a tenere in mano un bicchiere, questo associato agli stati d'ansia che mi capitavano praticamente tutto il tempo mi facevano stare malissimo, ad esempio per delle cose semplicissime, come una telefonata, mi sentivo svenire per quanto tremavo.
Sono andata da un neurologo che mi ha riscontrato il tremore essenziale con il quale dovró convivere tutta la vita, ho peró iniziato una cura con l'inderal e oltre al tremore anche la mia ansia si é leggermente placata o almeno ho questa impressione, ma i miei problemi sono rimasti. Da tempo sto cercando lavoro, mi sono fissata un obiettivo e ho anche riniziato a studiare, ma ogni volta che devo telefonare a qualcuno per un lavoro rimando all'infinito o mi tiro indietro, perdendo quindi delle occasioni, la paura e l'ansia mi paralizzano.
Non riesco ad avere contatti con le persone, mi vergogno, non mi sento all'altezza, ho paura ad esprimermi a voce, di fare figuracce o discorsi senza senso e sconnessi, ogni volta che parlo con qualcuno, cosa che succede rarissimamente, ho difficoltá ad esprimermi, parlo per monosillabi, non riesco a sostenere una conversazione e l'idea di un colloquio mi manda in panico. Io non credo di essere una persona stupida che non ha nulla da dire, ma di fronte agli altri, compresi quelli che conosco (praticamente nessuno), mi blocco, non mi sento a mio agio, spesso mi piacerebbe essere muta, vorrei solo esprimermi scrivendo.
Credo di essere depressa, ogni tanto scoppio a piangere senza nessun motivo, anche adesso mentre sto scrivendo e mi rendo conto di quanto schifo faccia la mia vita. La voglia di cambiare, ricominciare e rialzarsi ce l'ho, ma una cosa é dirmelo da sola, un'altra é farlo davvero.
Se mi chiedete se sono mai stata da uno psicologo, la risposta é no, un po' per motivi economici, un po' per lo stesso discorso che ho fatto poco fa, non riesco a parlare a voce dei miei problemi con una persona.
Vecchio 07-06-2014, 13:32   #2
Esperto
L'avatar di Novak
 

Benvenuta su FS.com Bliss

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Ti auguro di trovare il confronto e conforto che cerchi, buona permanenza
Vecchio 07-06-2014, 13:41   #3
Banned
 

benvenuta
Vecchio 07-06-2014, 14:47   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuta
Vecchio 07-06-2014, 20:05   #5
Banned
 

Benvenuta ^^
Vecchio 08-06-2014, 12:41   #6
Esperto
L'avatar di Edera
 

Ciao e benvenuta!
Vecchio 08-06-2014, 16:17   #7
Principiante
 

Grazie del benvenuto.
Vorrei raccontarvi la mia esperienza di ieri, ma non so dove farlo, credo sia stato un piccolo passo avanti per una come me e per la prima volta mi sono sentita davvero felice.
Allora ieri dicevo, sono andata ad un concerto, ovviamente da sola, un concerto in uno stadio, quindi non in un posto piccolo con poche persone, potete immaginare. Tralascio la parte riguardante il mio amore per questo cantante, Ligabue, e le sue canzoni che mi hanno aiutato a stare un pochino meglio nei momenti piú brutti e a tutti i rimpianti per tutte quelle volte che, anche potendo partecipare, non sono mai andata a vederlo perché l'ansia e la paura mi paralizzavano. Ieri mattina presa da un raptus di follia, anche se erano diversi giorni che ci stavo pensando, ripensando e rimandando come al solito, ho visto che erano ancora disponibili dei biglietti e ne ho comprato uno, anello blu numerato, subito dopo averlo comprato ho iniziato a pentirmi, ma ormai era pagato, non potevo buttar via dei soldi e cosí mi sono preparata e sono andata alla volta della stadio con i mezzi pubblici. Durante l'andata non ci sono stati particolari disagi, anche se un paio di ragazzi in metro mi fissavano e quando gli sono passata vicino, appena scesa alla fermata, sono convinta che parlassero di me, ma non voglio pormi troppe domande su questo, anche perché non li ho piú visti. Arrivata allo stadio, sono riuscita a chiedere informazioni, a ritirare il biglietto che avevo acquistato e a comprare una maglietta. Subito dopo sono entrata, sono andata nei bagni, sporchissimi tra l'altro , e ho preso posto, sono rimasta ad aspettare lí da sola e mi sentivo molto a disagio perché tutti erano in compagnia e avevo la sensazione che mi guardassero con pietá, i posti vicini a me non si sono riempiti fino a poco prima dell'inizio fortunatamente, cosí era come essere meno "in trappola", io intanto guardavo tutti quelli che entravano e prendevano posto e speravo che non si sedessero vicino a me un gruppo di ragazzi , alla fine i miei vicini di posto erano una coppia un po' adulta e una ragazza. Non ho scambiato parola con nessuno a parte una madre e una figlia, ma il tutto é durato dieci secondi. Quando il concerto é iniziato non ho pensato piú a niente, non mi sentivo piú osservata e giudicata, ero un'altra persona, ho cantato a squarciagola, mi sono mossa a ritmo di musica, ho battuto le mani, fatto foto/video e mi sono goduta lo spettacolo ed emozionata per quelle canzoni che ho consumato, insomma mi sono divertita per la prima volta in assoluto ed ero felice, felice anche di essere lí tra quella gente che aveva come me la stessa passione. Il tempo é volato e io l'avrei voluto fermare, poi come tutte le cose belle, il concerto é finito e io sono tornata a casa seguendo un gruppo di persone da lontano, perché non conoscevo la strada, ero molto imbarazzata, mi sentivo una stalker peró il pensiero di quello che avevo provato mi ha accompagnato per tutto il ritorno e quando sono arrivata a casa ho pianto, peró questa volta di gioia.
Vecchio 09-06-2014, 01:08   #8
Esperto
L'avatar di Marchese
 

Ciao e benvenuta.
Beh, almeno al concerto ci sei andata e ti sei pure divertita. Io non riuscirei a recarmi al cinema da solo, specie per sentirmi un fesso quando sono circondato da persone in coppie o in cricca. Infatti, all'ultimo (e unico) concerto presenziato ci sono andato con mio fratello.
Vecchio 09-06-2014, 14:03   #9
Principiante
 

Vorrei anche io avere un fratello o una sorella, mi sentirei un po' meno sola.
Comunque non é stato semplice ed é stato solo un momento, credo non capiterá più... ieri stavo davvero bene finché non é arrivata la sera e non sono riuscita a dormire, ho passato la notte in bianco, ho iniziato a deprimermi e verso le sei a piangere, oggi non sono uscita e non esco di casa, insomma per un passo avanti, cento indietro.

Ultima modifica di Bliss; 09-06-2014 a 14:07.
Vecchio 09-06-2014, 15:23   #10
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Una presentazione assai esaustiva, direi. Benvenuta. Spero questo posto possa aiutarti a farti sentire meno sola, per me è così.
Vecchio 09-06-2014, 23:43   #11
Esperto
L'avatar di Marchese
 

Quote:
Originariamente inviata da Bliss Visualizza il messaggio
Vorrei anche io avere un fratello o una sorella, mi sentirei un po' meno sola.
Comunque non é stato semplice ed é stato solo un momento, credo non capiterá più... ieri stavo davvero bene finché non é arrivata la sera e non sono riuscita a dormire, ho passato la notte in bianco, ho iniziato a deprimermi e verso le sei a piangere, oggi non sono uscita e non esco di casa, insomma per un passo avanti, cento indietro.
Perché? Sei stata felice quella sera...Non è stato facile neppure per me, l'ansia e l'inerzia si sono fatti sentire, poi non mi sono per niente "svegliato", rimango ancora solo come un cane, + dentro casa che fuori, ma non è qualcosa da buttare e gettare nel cestino, se non lasci la possibilità di ritentare in futuro - successivamente sono riuscito a recarmi da solo a vedere un torneo di pallavolo, mica facile anche quello.
Vecchio 10-06-2014, 00:03   #12
Esperto
L'avatar di lonely heart
 

Ciao Bliss benvenuta
Vorrei dirti che secondo me hai fatto un grande passo, io avrei problemi solo ad andare al cinema da sola figuriamoci ad un concerto...
Sei stata veramente coraggiosa, dovresti solo essere fiera di te stessa e in più ti sei divertita Non pensare al dopo o alle cose negative, concentrati su quello che hai fatto. La tua passione per la musica ti ha aiutato a superare un grande ostacolo, insomma sei andata da sola ad un concerto a S. Siro con un fottio di gente e dal momento che è iniziato lo spettacolo te ne sei fregata di tutto. Io sarei stata tutto il tempo a guardarmi intorno e a chiedermi cosa ci facevo lì xD Brava, brava, brava!
Io vorrei andare a un concerto e l'unico che può accompagnarmi è mio fratello perché con le mie amiche ho poco in comune, spero in qualche modo di farcela
Comunque complimenti davvero!!!
Vecchio 10-06-2014, 00:11   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Bliss Visualizza il messaggio
peró il pensiero di quello che avevo provato mi ha accompagnato per tutto il ritorno e quando sono arrivata a casa ho pianto, peró questa volta di gioia.
L'ennesima conferma del fatto che uscire da soli è difficile all'inizio.. ma poi ci si diverte, si stà bene, si passano dei bei momenti.
In realtà uscire da soli è la cosa più naturale e normale che ci possa essere a stò mondo. L'idea stessa di 'dover avere qualcuno', per uscire e fare quello che si ha voglia di fare ,se ci si pensa è assurda. E' completamente illogica.

Perchè il requisito fondamentale per conoscere della gente è "esistere". Esistere nel senso di "avere una presenza nella società". Quindi in realtà non è proprio possibile avere qualcuno con cui uscire, PRIMA di essere usciti da soli^^

Se qualcuno ti chiedesse per quale motivo esci da solo, se non hai degli amici, tu dovresti quindi rispondergli domandandogli come potresti mai incontrare degli amici, se non uscissi da solo..

Ultima modifica di Hal86; 10-06-2014 a 00:14.
Vecchio 11-06-2014, 18:17   #14
Banned
 

benvenuta!!

Quote:
Originariamente inviata da Bliss Visualizza il messaggio
Grazie del benvenuto.
Vorrei raccontarvi la mia esperienza di ieri, ma non so dove farlo, credo sia stato un piccolo passo avanti per una come me e per la prima volta mi sono sentita davvero felice.
Allora ieri dicevo, sono andata ad un concerto, ovviamente da sola, un concerto in uno stadio, quindi non in un posto piccolo con poche persone, potete immaginare. Tralascio la parte riguardante il mio amore per questo cantante, Ligabue, e le sue canzoni che mi hanno aiutato a stare un pochino meglio nei momenti piú brutti e a tutti i rimpianti per tutte quelle volte che, anche potendo partecipare, non sono mai andata a vederlo perché l'ansia e la paura mi paralizzavano. Ieri mattina presa da un raptus di follia, anche se erano diversi giorni che ci stavo pensando, ripensando e rimandando come al solito, ho visto che erano ancora disponibili dei biglietti e ne ho comprato uno, anello blu numerato, subito dopo averlo comprato ho iniziato a pentirmi, ma ormai era pagato, non potevo buttar via dei soldi e cosí mi sono preparata e sono andata alla volta della stadio con i mezzi pubblici. Durante l'andata non ci sono stati particolari disagi, anche se un paio di ragazzi in metro mi fissavano e quando gli sono passata vicino, appena scesa alla fermata, sono convinta che parlassero di me, ma non voglio pormi troppe domande su questo, anche perché non li ho piú visti. Arrivata allo stadio, sono riuscita a chiedere informazioni, a ritirare il biglietto che avevo acquistato e a comprare una maglietta. Subito dopo sono entrata, sono andata nei bagni, sporchissimi tra l'altro , e ho preso posto, sono rimasta ad aspettare lí da sola e mi sentivo molto a disagio perché tutti erano in compagnia e avevo la sensazione che mi guardassero con pietá, i posti vicini a me non si sono riempiti fino a poco prima dell'inizio fortunatamente, cosí era come essere meno "in trappola", io intanto guardavo tutti quelli che entravano e prendevano posto e speravo che non si sedessero vicino a me un gruppo di ragazzi , alla fine i miei vicini di posto erano una coppia un po' adulta e una ragazza. Non ho scambiato parola con nessuno a parte una madre e una figlia, ma il tutto é durato dieci secondi. Quando il concerto é iniziato non ho pensato piú a niente, non mi sentivo piú osservata e giudicata, ero un'altra persona, ho cantato a squarciagola, mi sono mossa a ritmo di musica, ho battuto le mani, fatto foto/video e mi sono goduta lo spettacolo ed emozionata per quelle canzoni che ho consumato, insomma mi sono divertita per la prima volta in assoluto ed ero felice, felice anche di essere lí tra quella gente che aveva come me la stessa passione. Il tempo é volato e io l'avrei voluto fermare, poi come tutte le cose belle, il concerto é finito e io sono tornata a casa seguendo un gruppo di persone da lontano, perché non conoscevo la strada, ero molto imbarazzata, mi sentivo una stalker peró il pensiero di quello che avevo provato mi ha accompagnato per tutto il ritorno e quando sono arrivata a casa ho pianto, peró questa volta di gioia.
che bello

questo dimostra che la compagnia delle persone non è sempre indispensabile per passare dei bei momenti ..basta la passione
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