Sono un ragazzo di 22 anni che ,come quasi tutti gli utenti del forum, sinora ha avuto una vita non facile,a causa di diversi fattori che hanno condizionato e ancora condizionano la mia esistenza.Sono stato vittima x molti anni di bullismo,dalla fine delle elementari sino agli ultimi anni delle superiori.Me ne hanno fatto di tutti i colori:dalle più semplici prese in giro ai più stronzi insulti,calunnie e violenza psicologica e fisica.Tra l'altro nel paesino dove sono cresciuto(ma anche nella città in cui alle superiori mi sono trasferito)la mentalità verso gli individui caratterialmente "diversi" era(e in parte ancora è) abbastanza intollerante e chiusa,il bullismo veniva considerato al massimo una ragazzata,e la vittima un'imbranato incapace di difendersi e/o una persona troppo sensibile e quindi inadatta alla vita sociale.I miei genitori non mi hanno mai aiutato particolarmente e nemmeno compatito troppo per queste cose(di cui chiaramente parlavo poco,visto che venire insultati fa vergognarsi di sè e riduce drasticamente l'autostima)visto che per loro ha sempre contato solo il rendimento scolastico e il lavoro,mentre il bullismo lo consideravano come una ragazzata,cose passeggere che succedono e comunque prima o poi gli stronzi(al lavoro e nella vita)si troveranno sempre ed occorre "svegliarsi" ecc ecc.Attualmente ho una vita "normale"(o quasi,dipende da i punti di vista),vado all'università,qualche volta esco ecc,ma spesso ho senso di vergogna,di inferiorità nel confronto degli altri ben inseriti nella società,o anche di colpa inconscia,per non aver vissuto come avrei voluto,ho problemi ad approcciare,sopratutto con l'altro sesso(anche perchè grazie al dominio della superficialità che c'è in giro, se non si fa gli stronzi o i presunti simpaticoni ma a spese degli altri le ragazze quasi sempre manco ti cagano,belle o brutte che siano).Ci sarebbero tantissime cose da raccontare,ma per orami fermo qui,sperando di non essere stato troppo noioso o banale.
