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Vecchio 21-01-2010, 19:07   #1
Principiante
 

Salve a tutti sono una nuova iscritta del forum anche se sono ormai alcuni mesi che vi leggo;mi sembra di conoscervi un pò tutti.
Arrivo qui da voi in punta di piedi,sommessamente ma nonostante ciò mi sento un'intrusa.Vi spiego perchè:io sono una di quelle persone che voi definite "estroversone",chiacchierona,allegra.......... Però anche io come voi ho un problema.Sono una mamma,alle prese con un figlio diciannovenne, giudicato timido da tutti mentre per me c'è qualcosa di più ,secondo il mio parere soffre di disturbo evitante.Logico,direte voi con una mamma così ficcanaso era il minimo!Non è così credetemi,ho sempre cercato di lasciargli massima libertà .Sin da piccolo mi erano apparse evidenti le sue difficoltà nel relazionarsi con gli altri pertanto l'ho iscritto a corsi di nuoto ,calcetto,tennis ho cercato di farlo stare il più possibile insieme agli altri,ma i risultati non sono stati quelli desiderati.Dopo svariate discussioni in cui abbiamo affrontato il problema (che secondo lui non c'è) l'ho convinto a rivolgersi ad una psicoterapeuta la quale mi ha detto che effettivamente c'è un problema di timidezza e di umore tendente al depresso che stiamo trattando anche con un antidepressivo.Vederlo chiuso in casa per giorni e giorni mi rattrista,anche se lui sembra sereno(questa è una cosa che non riesco a spiegarmi).So che questa discussione può sembrarvi assurda ,ma ho scritto a voi per avere qualche consiglio sul modo di comportarmi.Ho letto qui sul forum che molti tra voi ritengono i genitori re sponsabili di tutto quanto avviene loro.Credetemi il nostro compito non è facile,io mi pongo tante domande e ho tanti sensi di colpa.Se ho sbagliato non l'ho fatto di proposito.
Un abbraccio affettuoso a voi tutti e un invito a stringere i denti cercando di andare avanti.
P.S. in merito alle fobie ho una mia teoria :siete molto più intelligenti e sensibili di noi estrversoni che abbiamo il tatto di un elefante e in più siamo anche superficiali e poco sensibili in quanto non ci accorgiamo delle persone intorno a noi che soffrono.
Vecchio 21-01-2010, 19:53   #2
Banned
 

ciao, ti stavo rispondendo poi ho visto ke veniva fuori una risposta lunga quanto un libro e mi son rotto i cojoni, ho cancellato tutto, cmq a tuo figlio non fargli mancare mai l'affetto e il conforto quando è dispiaciuto, abbraccialo ogni tanto anke senza motivo ma fa in modo ke lui possa fidarsi di te, non forzarlo a fare cose ke non vuole, lascia ke porti avanti le sue idee buone o giuste ke siano, non contraddirlo mai, se pensa una cosa sbagliata tu digli con calma il tuo punto di vista e lascia la scelta a lui....

Ultima modifica di desperados; 21-01-2010 a 20:07.
Vecchio 21-01-2010, 20:14   #3
Banned
 

Ciao benvenuta,vorrei dirti che nn sempre è colpa dei genitori,a volte la colpa è della società che pone degli standard troppo alti e,se nn si raggiunge quel tipo di standard ci si deprime....io 22 anni e nn esco più di casa da 3 anni,prima ci stavo male ora grazie alla terapia ne sto uscendo....
Ankio sono molto timido,e su quello nn ci posso fare niente,è il mio carattere.si stare bene anche da soli se si sta bene con se stessi;cmq sta vicino a tuo figlio senza opprimerlo,io dalla vita o sempre avuto tutto e penso sia questo il problema.....se vizi troppo una persona sin da piccola,questa si abitua come nel mio caso,e ad un certo punto nn riesce + ad adattarsi,ripeto dipende dai casi io soffro di fs anke per altri motivi però secondo me è così....... Faccio gli auguri a te e tuo figlio spero il mio "consiglio" ti sia utile..................
Vecchio 21-01-2010, 20:15   #4
Banned
 

Scusa per gli errori...........
Vecchio 21-01-2010, 20:26   #5
Esperto
L'avatar di kocis666
 

se è solo timidezza non è poi gran problema, spesso la si supera dopo l'adolescenza e comunque la timidezza non è così invalidante come la fobia sociale, un timido può avere rapporti sociali, un fobico no.
Vecchio 21-01-2010, 20:53   #6
Esperto
L'avatar di Vento_del_Sud
 

Com'è strano leggere un intervento di una persona che si trova dall'altra parte della "barricata", in quanto estroversona e genitrice!

A parte questo, non sapendo che consiglio darle per la situazione di suo figlio, le dico solo di non farsi troppi sensi di colpa: in fondo molti ragazzi, me compreso, frequentano questo forum perchè da piccoli i loro genitori non si sono accorti della loro indole e non hanno fatto nulla per tentare di modificarla. E' già tanto, mi creda, aver capito che l'interazione sociale per un bambino è una componente fondamentale per la sua crescita.
Vecchio 21-01-2010, 20:53   #7
Esperto
L'avatar di clanghetto
 

Beh già il fatto che dici di non essere stata troppo attaccata e rompipalle è positivo...cmq spero che tuo figlio riesca ad uscirne...

Sulla sensibilità, non ne sarei così sicuro. Voi sapete gestire le situazioni, noi ci facciamo travolgere.
Vecchio 21-01-2010, 22:57   #8
Avanzato
L'avatar di IndianaFobic
 

ciao mamma estroversona
allora, come sai fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo
come comportarsi?
bè bisogna essere autorevoli e non autoritari, cercare di non cadere in contraddizione, sei il suo punto di riferimento ed eventuali tuoi problemi posson riflettersi su di lui
purtroppo non puoi forzarlo, però neanche lasciarlo così perchè poi peggiora
dovresti capire se è davvero evitante, o molto timido, capire cosa lo disturba, come è il suo ambiente, se subisce bullismo... quasi un'investigatrice, insomma è quasi impossibile
l'unica è investigare con tatto su cosa fa e come vive, per scoprire se c'è qualcosa che non va nel suo ambiente... molto difficile perchè si sa che non parlano...
bò il consiglio principale è quello di tenere gli occhi aperti e non di non fare finta di nulla, di spronarlo ma con garbo
per ora passo
Vecchio 21-01-2010, 23:18   #9
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Beh innanzitutto io direi che se lui ha dei problemi e te leggi questo sito è una bella fortuna per lui dato che ha un genitore con una certa consapevolezza, tanti invece nei genitori trovano dei nemici.

Poi, ti meravigli che è tranquillo quando sta solo ma probabilmente nasconde le sue emozioni come una forma di difesa. Forse come dice Calimero può essere utile "indagare" ma io eviterei "abbracci" come dice zucchina, e un'invasione eccessiva nella privacy perché può peggiorare le cose.

Infatti c'è un'altra cosa molto importante, che mi trova daccordo con Desperados: mai forzare, il punto fondamentale per uscire da queste cose è accettarsi e, solo dopo, piano piano uscirne. Devi evitare di dargli la sensazione di essere "alieno", o "sbagliato".

Tante volte i problemi nascono dal confronto con gli altri, li vediamo migliori, più abili, più socievoli, e le nostre "mancanze" incidono sull'autostima e sull'immagine di se, specie nell'adolescenza. La cosa più brutta che si possa dire è "forza esci, fai come i tuoi compagni", oppure "non sei come gli altri, devi per forza avere un problema".

MAI e poi MAI far sentire la pressione "ad essere come gli altri", ognuno ha i suoi ritmi ed i suoi tempi. Forzare fa passare la voglia! Il punto di partenza è sempre l'accettazione della propria natura.
Quindi lasciagli essere se stesso, anche se gli piace stare solo, anche se, nel lungo periodo, c'è un po' di rischio che sprofondi nell'apatia.

Infatti non basta, bisogna anche affrontare eventuali problemi che ci sono a livello psicologico, vanno compresi e affrontati, ma è un lavoro che deve fare lui, lo psicoterapeuta può dare un aiuto ma è fondamentale, per uscire da queste cose, la collaborazione dell'interessato. Deve provare lui stesso la voglia e la pulsione a cambiare.

un saluto e un in bocca al lupo per tuo figlio
ciao!

Ultima modifica di JohnReds; 21-01-2010 a 23:20.
Vecchio 22-01-2010, 00:00   #10
Principiante
 

Ciao ragazzi grazie di cuore atutti voi.Avevo una gran paura dei vostri commenti,il timore di essere giudicata un'invadente rompiscatole.Adesso mi sento più rilassata,è bello parlare con voi è un pò come parlare con mio figlio che a volte si trincera dietro dei silenzi assordanti.Grazie dei consigli da oggi in poi cercherò di essere meno invadente e spronarlo con più discrezione.IO non vorrei che mio figlio fosse diverso da quello che è,perchè è un ragazzo sincero,educato,con sani principi morali,vorrei soltanto che fosse felice,sorridente,vorrei che trovasse una compagna con la quale condividere il futuro,vorrei,vorrei,vorrei tutto quello che ogni genitore vuole per i propri figli,anche i vostri.
Ragazzi voglio che sappiate una cosa importante molte delle vostre paure,che a voi sembrano insormontabili,sono anche le nostre.Anche noi estroversoni abbiamo il timore,quando siamo insieme ad altri di risultare noiosi o ridicoli,la differenza sta nel fatto che noi ci tappiamo il naso ,chiudiamo gli occhi e ci tuffiamo nel vuoto.Quante volte parlando con persone timide e introverse mi sono sentita una stupida perchè pur di non far languire la conversazione ho detto tante stupidaggini.A volte sarebbe meglio stare zitti
Volevo,inoltre dirvi che leggervi è un piacere,siete simpatici e autoironici e anche le cose più triste le dite con una leggerezza commovente.
Vecchio 22-01-2010, 00:13   #11
Esperto
L'avatar di muttley
 

Cerca sempre di essere una genitrice permissiva e liberale. Solo chi ha avuto dei genitori proibizionisti può capire l'importanza e il privilegio di poter scegliere liberamente e di imparare dalle varie situazioni di vita vissuta, compresi gli errori
Vecchio 22-01-2010, 00:33   #12
Banned
 

Son sante parole Muttley, eppur credo non basti.
Vecchio 22-01-2010, 00:42   #13
Esperto
L'avatar di muttley
 

Meglio pentirsi di ciò che si è fatto che di ciò che non si è fatto. Con dei genitori che ti impediscono di vivere la natura evoluzione della tua personalità, come puoi cambiare e migliorarti?
Vecchio 22-01-2010, 00:47   #14
Banned
 

Ma stai replicando a me?
Vecchio 22-01-2010, 13:41   #15
Banned
 

Boh, non ho capito se ce l'avevi con me, comunque concordo nel modo più assoluto sul fatto che con genitori proibizionisti è molto difficile cambiare e migliorarsi, il che richiede inevitabilmente di poter fare delle scelte e di compiere degli errori (dato che comunque siamo votati al fallimento -_-). Se non l'ho capito io, figurati chi può capirlo. Quello che volevo dire è che semplicemente purtroppo non basta, anche da genitori molto liberali e permissivi, può comunque venir su il figlio con un disturbo di personalità. Ne consegue che sarebbe quindi meglio non fare il processo tardivo, che mi appare quasi come un "processo di Norimberga", ai genitori.
Vecchio 22-01-2010, 18:43   #16
Banned
 

ciao futura, benvenuta
è bello come cerchi di aiutare tuo figlio facendo di tutto per capirlo meglio, leggendo sul forum ecc. (non è da tutti)
sinceramente ho avuto un pò l'impressione che per paura di non fare abbastanza gli stai troppo addosso, se minimizza i suoi problemi può darsi che sinceramente non ci soffra così tanto come possa dare l'impressione ad una persona di indole totalmente diversa...ed eviterei ogni tipo di forzatura affinchè esca e socializzi o di riflessione sul suo modo di essere e comportarsi, che non fanno che farlo sentire ancora più diverso...deve essere lui per primo a rendersi conto di avere un problema- se per lui è tale- e poi cercare di risolverlo, ormai ha un'età in cui i consigli della mamma sono graditi solo se richiesti però è buono che adesso vada da una psicoterapeuta ... quello che puoi fare secondo me è esserci se ha bisogno di te e sapendo delle sue difficoltà essere più comprensiva, incoraggiare le sue iniziative e sempre dargli fiducia e credere nelle sue potenzialità.
Vecchio 22-01-2010, 19:32   #17
Principiante
 

Hai ragione Ila,può darsi che io per trppo amore lo soffochi un pò.
Farò come mi avete detto tu e anche gli altri,gli starò meno addosso.Questo venerdi sera sarà un pò diverso dagli altri non lo esorterò ad uscire,a distrarsi, a stare insieme agli altri....Anche se il vederlo a casa di sabato sera insieme ai genitori,anche se in un clima sereno,un pò mi rattrista.
Ma seguirò i vostri consigli,infatti è per questo che vi ho scritto .Voi guardate il mondo attraverso gli occhi di mio figlio e riuscite a capire le sensazioni che prova molto meglio di me.
Sapeste come mi sono vergognata nel leggere la discussione sulle domande che vi fanno incavolare,ebbene io a volte sono stata tra quelle stupide che hanno fatto le suddette domande.
Leggendovi mi sono resa conto che spesso non facciamo altro che rigirare il coltello nella piaga.
Credetemi sto imparando tanto da voi.
Spero soltanto che la mia intrusione da estroversona in questo forum dove potete parlare liberamente dei vostri problemi non vi dia troppo fastidio.
P.S.Mio figlio è di la ,sa che frequento il forum,talvolta l'ho invitato ad unirsi a me nella lettura nella speranza che potesse trovare in voi un pò di comprensione,ma non mi è sembrato molto entusiasta dell'idea.
Comunque non sa che scrivo di lui,un pò mi sembra di tradire la sua fiducia,però il trovarmi qui per me è uno sfogo.
Vecchio 22-01-2010, 20:10   #18
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Ciao futura,

anzitutto complimenti per l'apertura mentale che dimostri e per la premura che mostri nei confronti di tuo figlio.

Tu sei giustamente preoccupata per lui, perchè lo vedi chiuso e poco incline alle relazioni sociali ed è normale che tu lo voglia vedere diverso. Tuttavia, un consiglio che ti posso dare è di non considerare la cosa in termini troppo "manicheistici".

Mi spiego meglio. Vedo che hai mutuato dal linguaggio del forum (che, per inciso, non mi piace molto) alcuni termini, come ad esempio "estroversone".
Per natura tendo a fuggire dalle etichette, perchè penso che "ingabbino" il nostro modo di pensare e ci rendano orbi, non permettendoci di apprezzare quanto sia variegata la diversità del mondo in cui viviamo.

Per questo, ti invito a considerare la situazione che sta vivendo tuo figlio sotto una luce non categorizzante. Non esiste il mondo degli "estroversi" e quello degli "introversi": introversione ed estroversione sono solamente due categorie - del tutto arbitrarie - coniate dalla psicologia del primo novecento per rappresentare, sinteticamente, diverse disposizioni percettive della mente umana. Sono quindi termini nati nella teoria e che in tale ambito è bene che restino.

Nè, tantomeno, bisogna commettere lo sbaglio di considerare la "timidezza" come una malattia. Secondo me, essa diventa tale nella misura in cui viene percepita dal soggetto come un impedimento alla propria vita. Non a tutti, ad esempio, piace avere un'intensa vita sociale; ci sono persone che sentono il bisogno di frequentare compagnie ristrette, di coltivare amicizie intime e che, al contrario, provano un senso di smarrimento e di inutilità quando si trovano ad agire in contesti caotici e di "socializzazione promiscua".

Quindi, credo sia di primaria importanza rispettare i tempi dell'individuo, in questo caso di tuo figlio.
Io, ad esempio, ho 22 anni e solo da poco mi sono reso conto che la mia timidezza stava diventando un peso, che non mi permetteva di essere ciò che mi sentivo di essere nel profondo. Sono stato un ragazzo molto chiuso fino a tutta l'adolescenza, ma la cosa non rappresentava chissà quale problema per me. Poi è arrivata la consapevolezza.

Ti dico tutto questo in virtù del fatto che il cambiamento, se arriverà, giungerà solo ed unicamente per volontà di tuo figlio. Sia che succeda per mano dello psicoterapueta, sia che ne siano responsabili gli eventi della vita, in ogni caso tutto questo avverrà perchè tuo figlio ne avrà sentito la necessità. E, probabilmente, tuo figlio questa necessità già la sente.

Quindi, continua ad essere la madre rispettosa e amorevole che già sei.
Vecchio 22-01-2010, 21:36   #19
Esperto
L'avatar di stupido
 

ciao futura volevo dirti che sei una grande mamma, tu sei stata fortunata a capire subito di che natura fosse il suo problema. visto che ho all incirca l età di tuo figlio il mio consiglio è di fargli fare cose che normalmente lui non vorrebbe fare. ad esempio una cosa stupida come fare la spesa. portalo con te, fai si che ti aiuti e se non lo fa faglielo pesare solo cosi capirà che sbaglia. capirà che le cose nn cadono dal cielo,e che nn cè spazio per la paura. ho letto che fin da piccolo gli hai fatto fare cose per socializzare tipo calcetto, nuoto, questo è ottimo. continua così...
Vecchio 22-01-2010, 22:48   #20
Esperto
L'avatar di Nemo978
 

Quote:
Originariamente inviata da futura Visualizza il messaggio
Salve a tutti sono una nuova iscritta del forum anche se sono ormai alcuni mesi che vi leggo;mi sembra di conoscervi un pò tutti.
Arrivo qui da voi in punta di piedi,sommessamente ma nonostante ciò mi sento un'intrusa.Vi spiego perchè:io sono una di quelle persone che voi definite "estroversone",chiacchierona,allegra.......... Però anche io come voi ho un problema.Sono una mamma,alle prese con un figlio diciannovenne, giudicato timido da tutti mentre per me c'è qualcosa di più ,secondo il mio parere soffre di disturbo evitante.Logico,direte voi con una mamma così ficcanaso era il minimo!Non è così credetemi,ho sempre cercato di lasciargli massima libertà .Sin da piccolo mi erano apparse evidenti le sue difficoltà nel relazionarsi con gli altri pertanto l'ho iscritto a corsi di nuoto ,calcetto,tennis ho cercato di farlo stare il più possibile insieme agli altri,ma i risultati non sono stati quelli desiderati.Dopo svariate discussioni in cui abbiamo affrontato il problema (che secondo lui non c'è) l'ho convinto a rivolgersi ad una psicoterapeuta la quale mi ha detto che effettivamente c'è un problema di timidezza e di umore tendente al depresso che stiamo trattando anche con un antidepressivo.Vederlo chiuso in casa per giorni e giorni mi rattrista,anche se lui sembra sereno(questa è una cosa che non riesco a spiegarmi).So che questa discussione può sembrarvi assurda ,ma ho scritto a voi per avere qualche consiglio sul modo di comportarmi.Ho letto qui sul forum che molti tra voi ritengono i genitori re sponsabili di tutto quanto avviene loro.Credetemi il nostro compito non è facile,io mi pongo tante domande e ho tanti sensi di colpa.Se ho sbagliato non l'ho fatto di proposito.
Un abbraccio affettuoso a voi tutti e un invito a stringere i denti cercando di andare avanti.
P.S. in merito alle fobie ho una mia teoria :siete molto più intelligenti e sensibili di noi estrversoni che abbiamo il tatto di un elefante e in più siamo anche superficiali e poco sensibili in quanto non ci accorgiamo delle persone intorno a noi che soffrono.

sei grande.
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