Ok!
Dunque, ho 35 anni, e da quando ne avevo 18, più o meno dalle superiori, ho iniziato a soffrire di disturbi d'ansia e attacchi di panico.
A fase più o meno alterne questi disturbi mi hanno sempre accompagnato rendendomi sempre più chiuso e introverso, per il timore che queste manifestazioni di panico si potessero rivelare stando insieme ad altre persone. E a volte è capitato, nei luoghi più disparati, di avere attivazioni d'ansia o peggio, di vero e proprio panico.
Nei primi anni mi capitava spesso di andare al Pronto Soccorso per qualsiasi cosa; una volta presa consapevolezza dei miei problemi ho iniziato a seguire terapie, prima con psichiatri, quindi a base farmacologica e ultimamente con uno psicologo.
Negli ultimi anni, purtroppo, mi sono reso conto di essermi totalmente chiuso e reso passivo nei confronti della società. La mia timidezza mi ha portato ad essere tuttora piuttosto solo, se escludo le amicizie di vecchia data o altre acquisite nei vari luoghi di lavoro.
Se fino ai 30 anni questo status non mi pesava più di tanto ultimamente soffro spesso di solitudine e questo non fa che accentuare il mio malessere interiore.
Nell'ultimo anno, esseno subentrati alcuni guai fisici, mi sono accorto di non riuscire a fare le cose più banali senza essere colto da ansia e quindi dovervi rinunciare a priori.
Spero di essere stato un po' più esaustivo rispetto al posto precedente.
Ciao,
Maury
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