Ciao a tutti,
sono Stuart, 15 anni (lo so forse uno dei più giovani qui). E' da un po' che osservavo le vostre discussione che mi hanno fatto capire di essere socio fobico e ho deciso di iscrivermi. Questo problema l'ho sempre avuto, non ricordo nella mia breve vita grandi momenti di intensa vita sociale. Penso che tutto sia dovuto da tanti fattori: l'eccessiva protezione dei miei genitori, il fatto di essermi trasferito in tante città (4, per l'esattezza), il mio schifoso carattere timido e riservato e varie esperienze di vita che mi fanno sempre di più rinchiudere in me stesso.
Già da piccolo ero un bambino "strano", almeno così mi dicono. Non amavo giocare, stare con gli altri bambini. Andando alle elementari le cose sono migliorate, avevo amici, giocavo, insomma tutto quello che dovrebbe fare un bimbo di 8-9 anni. Poi sono arrivati i trasferimenti. Prima città, seconda città, terza città (nella quale ho interrotto quasi tutti i miei legami con vecchi amici e non ho fatto nuove amicizie) e il Settembre scorso l'ultima tappa (si spera l'ultima). Prima cambiare per l'ennesima volta mi ero autoconvinto a cercare di fare amicizie. Stranamente così è stato. Ho subito parlato normalmente con i miei nuovi compagni di classe (sono stato anche fortunato ad iniziare qui le superiori) e addirittura per 2-3 mesi siamo anche usciti insieme. Pian piano le cose si sono ristabilizzate, nel senso che sono tornato a chiudermi in casa dopo scuola, a passare le ore davanti a videogiochi e tv. La cosa di cui non riesco a capacitarmi è che a scuola, bene o male, ho un buon rapporto con i miei compagni ma che in realtà non sono altro che semplici conoscenti.
Ci sono giorni che penso che uscire non è obbligatorio e che uno può fare quello che vuole della sua vita, altri in cui mi rattrisstisco sentendo cosa hanno fatto i sabato sera i miei compagni. Il fatto è che ho da sempre il terrore del giudizio della gente
Tutto questo sta influendo negativamente anche nei miei studi: rischio di venire rimandato (se non bocciato) e ho paura di deludere la mia famiglia, che forse è l'unico rapporto umano che mi rimane.
Ho paura di rimanere solo, non inteso come solitudine, a quello sono abituato, ma ho paura di rimanere solo nel mio problema. Ho bisogno di qualcuno che mi ascolti e dato che i miei genitori non voglio coinvolgerli ho pensato di iscrivermi.
Spero che vi siate fatti un idea di me, ci sarebbe molto da dire ancora ma come presentazione e come primo sfogo penso che basti.
Ciao!