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17-07-2010, 08:45
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,532
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Quote:
Originariamente inviata da shycrs
. Alla fine siamo come un cane che si morde la coda:
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Meglio un cane che si morde la coda, di un cane "sterilizzato"
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17-07-2010, 09:40
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Io ci ho sempre sofferto per questa cosa.
Ho sempre avuto la convinzione che si dovesse fare presto altrimenti eri sfigato ed infatti mi sentivo e sento (a volte) ancora tale.
Inoltre si doveva fare cn le femmine e questo mi ha portato altri problemi.
E mi sono inguaiato, se avessi avuto qualcuno con cui parlarne, qualcuno che mi avesse fatto capire qual era il peso da dare a questa cosa...ma all'epoca non ero capace di parlare tanto XD neanche mo però è diverso ^^
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17-07-2010, 10:17
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#23
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 948
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Per quanto riguarda l'istinto sessuale, desiderare di avere un figlio e una famiglia intorno ai 25 anni è una cosa. Tutt'altra cosa è scopare a 12 anni. A mio parere, la prima può essere considerata un istinto normale e fisiologico (che non vede il sesso al primo posto, ma la necessità di uscire dal gusto della famiglia di origine, crearsene una propria e dare continuità alla specie). La seconda invece è al 99% un condizionamento ambientale: del resto non più di 30/40 anni fa a quell'età i ragazzini e le ragazzine pensavano ai giochi, non al sesso. E non credo che le generazioni che ci hanno preceduto fossero formate da idioti non svegli mentre i bravi e i furbi siamo noi. Continuo a ripeterlo: ai fobici non manca il sesso in quanto tale (o almeno non troppo), ma quello che questo fatto comporta, ossia la scarsa considerazione che le altre persone hanno di loro (per non dire di peggio), che le porta alla solitudine e all'emarginazione (che sono le vere cose che fanno soffrire e che fanno star male, perchè ognuno ha il diritto di essere trattato con rispetto e con dignità al di là della vita sessuale che può avere o che non può avere). Il finale della sconfitta non sarà scontato al 100% ma poco ci manca; dopotutto, nel mondo del lavoro sono necessarie continue interazioni sociali, non solo con i clienti ma anche con i colleghi, e chi ha passato anni di solitudine e di emarginazione ha sviluppato scarsa capacità di empatia ed il rischio di essere messo da parte è serio e concreto, e questo avviene nonostante le capacità e l'impegno mostrate sul lavoro. E' scioccante notare come persone scarse a livello lavorativo ma brave nel piano relazionale facciano carriera mentre i fobici, spesso più capaci ma meno bravi nel relazionarsi, rimangano al palo e rischino continuamente il licenziamento (e questo riguarda anche quelli che a scuola erano secchioni). Questo avviene perchè nel mondo del lavoro spesso opera la seguente proprietà transitiva; fobici -> scarsa vita sessuale; scarsa vita sessuale -> incapacità; fobici -> incapacità (non serve spiegare che la scarsa vita sessuale è scambiata per incapacità). Una cosa che mi dispiace tremendamento è che la "peer pressure" (ossia la pressione di essere uguali agli altri) porti i fobici a pensare e a ragionare allo stesso modo delle altre persone (spesso pecore omologate) invece di spingerli ad avere idee nuove, innovative e più reali e concrete. Tutta questa sessualità esasperata e tutti i bisogni indotti dalla pubblicità servono per farci spendere tanti soldi pensando che ciò ci renda più felici. Ma non è così e la felicità sta altrove. E il sesso non c'entra così tanto come si potrebbe essere portati a credere.
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17-07-2010, 10:18
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Consiglierei di mettertelo in firma
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se mi provochi metto in firma una perla di Oceanus. so già che ti manca troppo.
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17-07-2010, 10:22
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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certo è che faccio fatica a non avere un crollo di autostima quando, com'è successo ieri, il mio amico "gigolò" mi ha fatto vedere dal telefonino il saluto via sms di una che si tromba un "paio di volte all'anno" con annessa foto succinta appena uscita dalla doccia.
tra l'altro anche senza fartelo pesare più di tanto, si vede che si carica un sacco a mostrare trofei, sebbene sia poi uno di quelli che non lo spiattella in giro (ne parla con noi solo se lo stuzzichiamo perché siam suoi amici).
anche quindi il discorso di raccontarlo in giro vale fino ad un certo punto.
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17-07-2010, 10:29
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,603
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Quote:
Originariamente inviata da shycrs
desiderare di avere un figlio e una famiglia intorno ai 25 anni è una cosa
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desiderare di avere un figlio e una famiglia a 25 anni??? ma stai scherzando spero???
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17-07-2010, 10:52
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#27
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 948
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Quote:
Originariamente inviata da giallorossonellanima
desiderare di avere un figlio e una famiglia a 25 anni??? ma stai scherzando spero???
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So che sembra strano. Ma in realtà esiste una spiegazione scientifica. Fare figli in età avanzata rappresenta un problema sia per la madre che per il nascituro. Per quanto riguarda la madre, un corpo non più giovanissimo può avere qualche problema in più a portare a termine la gravidanza. Mentre per quanto concerne il nascituro, una fecondazione in età avanzata (mi riferisco a quella che raggiunge lo scopo della procreazione non a tutte quelle fatte solo a scopo ludico), predispone il soggetto a maggiori possibilità di avere problemi (un po' come se lo sperma perdesse un po' in qualità con il passare degli anni). Dato che la natura conosce bene questi meccanismi, gli istinti per avere la prole scattano intorno ai 25 anni che è l'età in cui i soggetti sono già maturi e sono all'apice delle loro forze. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma perchè allora tutti fanno figli intorno ai 30/35 se le cose funzionano come hai detto te? Per molti motivi e l'impossibilità di trovare presto un lavoro non è il più importante. I motivi sono ambientali; forse il più importante è la volontà di divertirsi il più possibile "quando si è giovani" per poi sistemarsi in futuro. Inoltre, se in una coppia una persona vuole avere figli a 25 anni e l'altra vuole averne a 30, di solito siamo portati ad aspettare per non correre il rischio di perdere la persona amata. Sembra strano, ma i condizionamenti ambientali possono superare gli istinti. Più spesso di quanto non si creda.
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17-07-2010, 11:03
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#28
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,725
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Quote:
Originariamente inviata da shycrs
Dato che la natura conosce bene questi meccanismi, gli istinti per avere la prole scattano intorno ai 25 anni che è l'età in cui i soggetti sono già maturi e sono all'apice delle loro forze.
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Però tieni conto che non tutti maturano con la stessa tempistica: agli introversi occorre più tempo, anche se poi la diversità di esperienza falsa il tutto e rende impossibile fare confronti di puri istinti.
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17-07-2010, 11:05
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#29
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,603
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Io infatti non stavo parlando dal punto di vista scientifico. Il mio era un discorso realistico e pragmatico:nessuno ormai fa figli volontariamente cosi presto. Vuoi per il lavoro che non c'è, vuoi perchè si è ancora troppo giovani per farne e spesso troppo immaturi, vuoi perchè avere un figlio per una donna vuol dire sopportare una sconvolgimento ormonale tremendo e ancora non si sente pronta per cambiare, diciamo cosi, "immagine"; vuoi perchè la donna dovrebbe lasciare per un bel po di tempo il lavoro che a quell'età inizia a stabilizzarsi e non ci si vuole pregiudicare il futuro; vuoi per la mancanza di una casa propria(se non in affitto) poichè non si può mollare un figlio dai genitori; vuoi perchè ancora si è molto giovani e ci vuole divertire; vuoi perchè non si vuole farlo a quell'età per motivi religiosi che prevedono prima il matrimonio...ci sono miliardi di motivi sociali e ambientali, che come dici tu, tendono a spostare il momento piu in la. E non parlo solo del momento concreto del concepimento, ma anche del desiderio come dici tu.
Parlarne con la tua ragazza è un conto, di come potrebbe essere o di come non. Ma da li a "farlo" passa uno tsunami.
E non si tratta solo di ora, ma anche nel passato.
Mio padre mi ha fatto nascere a 38 anni; mia sorella a 46.
E fortunatamente stiamo tutti e due in salute.
Quindi anche il tuo discorso in fin dei conti è un discorso puramente scientifico - statistico.
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17-07-2010, 11:06
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#30
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,603
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Però tieni conto che non tutti maturano con la stessa tempistica: agli introversi occorre più tempo, anche se poi la diversità di esperienza falsa il tutto e rende impossibile fare confronti di puri istinti.
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in piu quoto questo aspetto qui.
OT: da oggi in poi sarò sempre invisibile
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17-07-2010, 11:21
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,725
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Comunque, a conferma della tesi culturalista di Shycrs, stavo pensando a questa cosa. Le donne hanno meno carica sessuale e ciò è dovuto, si è detto, alla differenza di testosterone nel sangue che è 10 volte superiore negli uomini. Questo fatto dovrebbe portare delle conseguenze quasi esclusivamente maschili, nei casi di astinenza sessuale, mentre sembra che ultimamente non sia così. E' difficile non notare come le ragazze si vergognino quasi quanto noi del fatto che siano vergini, quanti complessi si facciano se non trovano il ragazzo o se l'amica tromba più di lei, l'invidia verso le ragazze che "vivono la sessualità in maniera libera", la frequenza con la quale parlano di sesso, la paura di passare per inesperte o inette o di passare per una all'antica.
Questa sintomatologia l'ho sempre giustificata col fatto che (Expo, è quello che volevo dirti la notte scorsa) i valori che sono plasmati dai gusti sessuali femminili, che sono "testosterofili" tanto per usare un neologismo, abbiano ormai talmente risonanza da sovrastare e sovrapporsi ai valori dei gusti sessuali maschili. Il tutto, però, non è accompagnato da evidente aumento della testosteronemia femminile.
Quindi se il rapporto delle due quantità di testosterone non è cambiato, perché i comportamenti sono cambiati? Ci sono altri fattori ormonali oppure c'è una motivazione culturale?
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