Credo che se ci sarà una regola alla quale mi atterrò strettamente quando sarò padre è questa: PARLARE con i figli.
Il che non vuol dire farsi reciproche confidenze come due amichetti. Il ruolo del genitore è diverso da quello dell'amico ed è giusto che si mantenga tale.
Per "parlare" intendo anzitutto saper ascoltare, indurre il proprio figlio ad aprirsi, a dire quello che pensa e quello che prova, a non sminuire mai le sue sensazioni, a non svicolare le sue domande, a trattarlo insomma come quello che è nonostante la piccola età: un essere pensante, dotato di cervello e cuore.