|
|
24-11-2012, 12:46
|
#41
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
|
Me lo chiedo spesso perché sono nato... probabilmente mio padre non trovò niente di interessante in televisione quella sera.
|
|
24-11-2012, 12:53
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
|
Quote:
Originariamente inviata da Lino_57
Qualche volta, oltre che pensare a chi sta meglio di noi (una piccola minoranza nel mondo), dovremmo pensare a chi sta peggio di noi, che poi è la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Non sto nemmeno a dire i motivi, perché offenderei l'intelligenza di tutti quanti, però ogni tanto dobbiamo buttare l'occhio un po' più lontano, non solo fare i paragoni con i compagni di classe o con i vicini del proprio contado...
|
Quoto! Ho affrontato l'argomento in questo topic http://www.fobiasociale.com/la-flebi...peranza-31442/
|
|
24-11-2012, 12:58
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
|
Quello che mi chiedo piuttosto è perchè sono nato così.
|
|
24-11-2012, 13:52
|
#44
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
|
Io me lo chiedo da 42 anni
|
|
24-11-2012, 14:30
|
#45
|
Principiante
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 3
|
Beh, da quello che ho capito tu ti trovi in uno stato di apatia perché ti manca un obiettivo, più in concreto qualcosa da fare, da raggiungere, che ti possa dare soddisfazione, qualcosa il cui raggiungimento debba essere pianificato ogni giorno; il resto del messaggio sono i tuoi pensieri, i tuoi dubbi e le tue inquietudini relative al fatto che non riesci a trovare una risposta alla domanda "con quale obiettivo vivere?/cosa è giusto fare?". Inutile chiedersi, dunque, cosa vada aggiustato. Bisogna trovare una ragione perché tu possa dire "mamma, papà, grazie della vita!".
Ora, il problema più grande è che nel messaggio descrivi poco dettagliatamente la tua situazione, la accenni per poi lasciare libero sfogo alle inquietudini e alle questioni che ti perplimono, e questo obbliga noi lettori a darti consigli molto vaghi...mi vengono quindi spontanee delle domande:
Dove giace l'origine di questa apatia: è una questione spirituale/filosofica oppure ci sono delle cose "materiali" che vorresti fare e non puoi? oppure ancora non sai cosa vuoi fare? non riesci a trovare il senso oppure non sai cosa fare affinché ci sia senso nella tua vita?
Per quanto riguarda i consigli che posso darti ora posso solo dirti di non farti trascinare dal nulla, cioè, non fare si che trionfi la malinconia, perché quella lascia marcire le persone perché non le fa agire, le rende inermi ai loro stessi pensieri; purtroppo è una situazione in cui quel sentimento agisce in modo tanto semplice quanto efficace: meno fai, più ti butta giù. Cosa vuol dire "fare"? Può significare molte cose: pensare, leggere, scrivere, uscire col sole e le cuffie nelle orecchie a fare una corsa, mettere per iscritto un pensiero, studiare, suonare uno strumento (se suoni)... Fai qualsiasi cosa possa appagarti e soprattutto che ti interessi, perché di sicuro ci sono molte cose che ti piacciono e spero che tu abbia l'opportunità di farne alcune. Pensa bene a ciò che vuoi, valuta cosa puoi ottenere, pensa con ottimismo, hai delle capacità (le hanno tutti) e devi capire come sfruttarle al meglio. U piccolo pensiero che magari può aiutarti: prova a fare qualcosa di bello e di importante per gli altri, affinché tu possa diventare, conseguentemente, importante per coloro ai quali hai fatto. Buona fortuna!
|
|
24-11-2012, 15:36
|
#46
|
Banned
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 181
|
A volte me lo chiedo anchio,perche sono nato.
Mi chiedo anche perche certe persone sono nate
|
|
24-11-2012, 16:43
|
#47
|
Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 212
|
Spesso mi sento come te e mi chiedo le stesse cose ! Ho sempre avuto problemi a socializzare Ad integrarmi e stare bene . Come scrivi tu , spesso ho l impressione di essermi persa qualche regola del gioco, qualche carta mancante , agli altri alla fine le cose vanno come vorrebbero, sembrano tutti sempre felici e contenti. Una volta scrissi che mi sembrava di avere una maledizione , che ogni volta che pensavo di aver raggiunto quello che volevo, quella cosa svaniva . Però sto imparando a essere comunque ottimista e positiva, penso che lasciarsi andare è troppo facile, se invece riesci a mantenere un sorriso nonostante tutto, forse hai qualche speranza in più . Per lo meno questa è la mia idea
|
|
24-11-2012, 17:42
|
#48
|
Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 252
|
Me lo chiedo tutti i giorni.
Ma che cavolo, su miliardi di spermatozoi proprio io dovevo capitare? se potessi tornare indietro (moolto indietro) lascierei il mio posto ad un altro
|
|
24-11-2012, 20:07
|
#49
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
|
Fin quando resteremo saldi alla becera convinzione secondo cui la vita ha un senso, allora saremo sempre afflitti da questi problemi ontologici.
La vita un senso non ce l'ha, la vita è un dato di fatto. E' un certificato d'esistenza, nasci ed esisti. Questa è la vita.
Troppo spesso questo termine viene confuso con connotati quali "lungo computo" et similia. No, non dobbiamo arrovellare le meningi gettando il nostro senso oltre l'ostacolo, oltre il presente.
Ogni giorno noi nasciamo e noi moriamo, questa è l'unica certezza che abbiamo.
Devi concentrarti sulla tua giornata, cercando di trarre piacere da tutto ciò che possibilmente può assuefarti temporaneamente di bontà e felicità.
Non essere schiava del tempo
|
|
24-11-2012, 21:13
|
#50
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
|
Quote:
Originariamente inviata da rainy
Ogni giorno noi nasciamo e noi moriamo, questa è l'unica certezza che abbiamo.
Devi concentrarti sulla tua giornata, cercando di trarre piacere da tutto ciò che possibilmente può assuefarti temporaneamente di bontà e felicità.
Non essere schiava del tempo
|
Non vedo conflitto tra il trarre piacere ogni giorno da quello che ci piace, e il ritenere che la vita possa comunque avere un suo scopo e una direzione che dipende da qualcosa.
Pensavo oggi alla possibilità dell'esistenza fine a sè stessa: oltre che essere in contrasto con alcune mie esperienze, mi fa sentire anche uno spiacevole senso di vuoto. Se la mia vita è tale, qualsiasi attività che faccio mi sembra oggettivamente priva di significato.
Lo ha per me, ma se sono solo un ammasso di atomi che esiste perchè si è trovato quì, che cosa conta ciò che è importante per me?
|
|
24-11-2012, 21:38
|
#51
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
|
Quote:
Originariamente inviata da Novak
Non vedo conflitto tra il trarre piacere ogni giorno da quello che ci piace, e il ritenere che la vita possa comunque avere un suo scopo e una direzione che dipende da qualcosa.
|
La vita è solo una parola, da non confondere con "esistenza"
|
|
24-11-2012, 21:42
|
#52
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
|
Questo vuol dire che la vita può non avere un senso oltre sè stessa, ma l'esistenza sì ed è quello che noi le diamo?
|
|
24-11-2012, 21:47
|
#53
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
|
Quote:
Originariamente inviata da Novak
Questo vuol dire che la vita può non avere un senso oltre sè stessa, ma l'esistenza sì ed è quello che noi le diamo?
|
Non propriamente, è quello che la somma dei giorni che viviamo le dà
|
|
24-11-2012, 21:59
|
#54
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
|
Quote:
Originariamente inviata da rainy
Non propriamente, è quello che la somma dei giorni che viviamo le dà
|
Quindi lo scopo dell'esistenza finisce per essere la sommatoria dei piaceri che ogni singolo giorno ci dà, egoistici od altruistici che siano. O anche delle emozioni.
Il punto è che se manca un ordine universale, io, per come son fatto, tendo a negare il valore di ciò che faccio.
Mi sembra vuoto, inutile, mi ritrovo a chiedere a me stesso "perchè lo fai? perchè sì" e non trovo soddisfazione in questa risposta.
Questo non toglie che vivo anche per il piacere, ma quest'ultimo, in sè e per sè, appaga solo una parte di me.
Ho bisogno anche di guardare oltre, di emanciparmi dal singolo "right now".
E ne ho bisogno esattamente come dei suddetti piaceri/emozioni.
|
|
24-11-2012, 22:14
|
#55
|
Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 11,602
|
Mi è capitato di farmela come domanda,ma non ho ancora trovato la riposta.
|
|
24-11-2012, 23:48
|
#56
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
|
Quote:
Originariamente inviata da Novak
Il punto è che se manca un ordine universale, io, per come son fatto, tendo a negare il valore di ciò che faccio.
Mi sembra vuoto, inutile, mi ritrovo a chiedere a me stesso "perchè lo fai? perchè sì" e non trovo soddisfazione in questa risposta.
|
Questo è un problema che riguarda anche me. Anche io minimizzo quel che faccio, oppure mi sento ridicolo perché penso: "Quel che ho appena fatto è nulla, non conta nulla".
Ma forse dobbiamo valorizzare di più quel che facciamo, apprezzarlo come sforzo creatosi dalla nostra volontà
Quote:
Originariamente inviata da Novak
Questo non toglie che vivo anche per il piacere, ma quest'ultimo, in sè e per sè, appaga solo una parte di me.
Ho bisogno anche di guardare oltre, di emanciparmi dal singolo "right now".
E ne ho bisogno esattamente come dei suddetti piaceri/emozioni.
|
E' così che vengono a crearsi le religioni
|
|
24-11-2012, 23:49
|
#57
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
|
Quote:
Originariamente inviata da P. Neruda
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
|
______________________________________
|
Ultima modifica di Halastor; 24-11-2012 a 23:52.
|
24-11-2012, 23:51
|
#58
|
Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 1,890
|
Io vado direttamente alla radice, più che chiedermi del perchè son nato mi chiedo perchè i miei quel giorno invece di farsi una scopata non abbiano deciso di farsi una partita a briscola
|
Ultima modifica di シリウス; 24-11-2012 a 23:54.
|
24-11-2012, 23:59
|
#59
|
Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
|
Quote:
Originariamente inviata da シリウス
Io vado direttamente alla radice, più che chiedermi del perchè son nato mi chiedo perchè i miei quel giorno invece di farsi una scopata non abbiano deciso di farsi una partita a briscola
|
Anche io.
Ma sopratutto perchè a questa partita a scopa mio padre non aveva il settebello.
|
|
25-11-2012, 00:11
|
#60
|
Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 1,890
|
Quote:
Originariamente inviata da eVito Corleone
Anche io.
Ma sopratutto perchè a questa partita a scopa mio padre non aveva il settebello.
|
e qui ci sta la barzelletta
Un uomo viaggia in treno con un bambino, quando una donna incuriosita comincia a chiedergli:
- Bel bambino! E’ suo figlio?
E l’uomo:
- No
- E’ suo nipote?
- No
- E’ il figlio di un suo amico?
- No, guardi io sono un rappresentante di preservativi e questo bambino è un reclamo che sto portando in ditta
|
|
|
|
|