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Vecchio 03-07-2015, 23:08   #41
Esperto
 

Beata lei, io invece sono costretto a comprare farmaci dal messico o dalla cina per farlo rischiando accuse penali per farli passare alla dogana, e vabbe.
Vecchio 03-07-2015, 23:09   #42
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da MEandjustMe Visualizza il messaggio
Ma mi chiedo con che coraggio i medici hanno acconsentito a togliere la vita ad una persona che aveva a sua disposizione tutta la vita per riuscire a trovare la felicità? Una persona in perfetta salute, giovane, piena di amici e di passioni, questa è pura follia.
ma anche no... io per esempio lo penso spesso, penso che la vita sia inutile, che sia una sofferenza anche se va bene perché tanto poi si deve invecchiare e ce la si fa addosso... ma per carità. Certamente in un paese cattolico non passerebbe l'eutanasia per giusta causa quindi figuriamoci per questo tipo di malattia, ma in linea di principio in alcuni rari casi credo che ci possa stare tutta.
Vecchio 03-07-2015, 23:40   #43
Banned
 

Comunque io dissento da architetius e da Claire . La depressione non è incurabile. Ci sono tantissime persone che ne sono uscite . La vita è difficile ma ripeto che le cose possono cambiare. Per quanto riguarda le malattie terminali e davvero incurabili allora non ho nulla in contrario
Vecchio 03-07-2015, 23:44   #44
Banned
 

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Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
non è sempre facile commettere suicidio e riuscirci.
Se sei così determinato da rilasciare pure un intervista un modo lo trovi sicuramente
Vecchio 03-07-2015, 23:46   #45
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Spiacevole e triste come storia, però la ragazza nell'intervista o il giornalista nell'articolo omettono di dire il motivo del male di vivere.
Ovviamente se le impedisce di vivere non può essere una cosa semplice, ne tantomeno di facile risoluzione.
E non si riesce neanche ad evincerla perchè si parla di molti amici, di storie d'amore, di parenti, amici e genitori comprensivi...
E' un pò un paradosso perchè è come se si tendesse a creare lati oscuri della vicenda dicendo tutti i lati positivi della vita di questa ragazza, e non di quelli che l'hanno portata a questa decisione.
Vecchio 03-07-2015, 23:57   #46
Esperto
 

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Originariamente inviata da red dragon Visualizza il messaggio
Comunque io dissento da architetius e da Claire . La depressione non è incurabile. Ci sono tantissime persone che ne sono uscite . La vita è difficile ma ripeto che le cose possono cambiare. Per quanto riguarda le malattie terminali e davvero incurabili allora non ho nulla in contrario
Tu confondi una patologia con le avversità della vita.
Non è una ragazza triste perché le sono successe cose brutte, è ammalata.

Se c'è possibilità di guarigione o cura che possa portare a una vita dignitosa lo stabiliscono i medici, come per le altre malattie.Qui, stando all'articolo, hanno detto di no, quindi non vedo differenza con un cancro o una malattia cronica inguaribile.
Vecchio 04-07-2015, 00:01   #47
Esperto
L'avatar di MEandjustMe
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio

quindi non vedo differenza con un cancro o una malattia cronica inguaribile.
Vecchio 04-07-2015, 00:06   #48
Esperto
 

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Originariamente inviata da MEandjustMe Visualizza il messaggio
Quale sarebbe?
Vecchio 04-07-2015, 00:12   #49
Esperto
L'avatar di MEandjustMe
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Quale sarebbe?
Se non ci arrivi da sola è inutile spiegarlo, potrei scrivere papiri su papiri e tu contraccambieresti ed io non riuscirei a far cambiare idea a te e tu a me quindi...
Vecchio 04-07-2015, 00:13   #50
Esperto
 

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Originariamente inviata da MEandjustMe Visualizza il messaggio
Se non ci arrivi da sola è inutile spiegarlo, potrei scrivere papiri su papiri e tu contraccambieresti ed io non riuscirei a far cambiare idea a te e tu a me quindi...
Tu pensi che non sia una malattia, ok.

Comunque cambia tono, eh

Ultima modifica di claire; 04-07-2015 a 00:16.
Vecchio 04-07-2015, 00:16   #51
Esperto
 

Secondo me quello che risulta difficile da digerire è la giovane età

Se avesse avuto 50 anni avrebbe fatto meno scalpore
Ringraziamenti da
claire (04-07-2015)
Vecchio 04-07-2015, 00:19   #52
Esperto
L'avatar di MEandjustMe
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Tu pensi che non sia una malattia, ok.

Comunque cambia tono, eh
Assolutamente no, semplicemente non penso che siano due malattie comparabili ecco

Ma quale tono avrei usato? Una cosa da pazzi mi faccio nemici ovunque xD
Vecchio 04-07-2015, 00:25   #53
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io però delle volte mi chiedo: ma è la vita in ogni suo declinarsi e costruirsi ad essere intollerabile, o sono solo certi tipi di vita contingenti a divenire tali?
Se cambiassero certe cose a me la vita penso proprio che inizierebbe a piacermi di più. Immagino e fantastico questi cambiamenti ed in fin dei conti io mi ammazzerei solo quando la mia vita contingente diventasse troppo lontana da questo ideale qua, che in fin dei conti non so se risulta realizzabile in relazione anche alle esigenze delle persone che ho attorno (e che vanno spesso in conflitto con questa cosa qua), perciò non so.
Io non sono contrario al suicidio, ma spesso un suicidio non è sintomo di qualche malessere interno assolutamente inspiegabile ed irrazionale, ma di un disamore sociale continuato che colpisce certi individui.
Ovvio che se la realtà sociale ed esistenziale è questa qua: una prospettiva senza amore, di fatica continuata e sopportazione, una vita svuotata delle cose che ad una persona piacerebbe fare... Tutti si toglierebbero di mezzo... Cosa camperebbero a fare?
Ho sempre l'impressione che certi tipi di cure psichiatriche (ed anche psicologiche) siano solo un altro mezzo di controllo sociale affinché tutte le persone "serie" e ben integrate possano sentirsi con la coscienza a posto e pensare che in fondo questi individui che non si vogliono adattare a quel che passa il convento e fanno tutti questi capricci erano solo in sovrannumero e... In fondo... In fondo... c'est la vie, la selezione naturale ha fatto solo il suo corso, fanno bene a togliersi di mezzo.
"Noi volevamo aiutarli, ma sono loro che non hanno voluto guarire ed è giusto che se lo prendano nel culo". Ma davvero c'è tutta questa volontà sociale di aiutare chi soffre? Io ad esempio non ce l'ho questa volontà e non prendo per il culo nessuno a differenza di tutti questi apparati che ci sono in giro che a parole dicono di fornire tutti gli aiuti possibili ed immaginabili ma in pratica non fanno quasi un cazzo anche per chi si dovesse trovare in certe difficoltà economiche.

A me quel che dà fastidio è questo: che una persona così si uccida e si dica pure "la vita non fa per me". Questo secondo me è davvero qualcosa di aberrante, non è il suicidio in sé ad esserlo per me, è questo tipo di pensiero qua "la vita non fa per me".
Si è osservata solo un tipo di vita costruita in base al potere che detengono questa o quella persona o certi tipi di strutture attorno all'individuo che formula questa idea qua e mi è ben chiaro che le sue possibilità erano qualcosa di contingente e non assoluto, e l'individuo inizia a dirsi pure "la vita non fa per me"?
Magari è questo sistema schiacciasassi locale che non fa per le persone che si adesso si uccidono... Ma non la vita in generale, perché cos'è la vita in generale? Qualcuno lo sa? Io sinceramente no.
Non c'è nessuna necessità metafisica che le cose dovevano stare per forza così come le si è osservate in questo frangente di spazio e di tempo, perciò questo tipo di suicidio così accettante e comprensivo non riesco proprio a concepirlo.
A monte di ogni suicidio per me c'è una non accettazione situazionale, non è qualcosa di assoluto, per questo non ha a che fare con la vita in generale, ma con la vita com'è strutturata adesso nelle nostre società e nei nostri mondi.
Direi che sarebbe bene dirsi "mi tolgo di mezzo perché la situazione adesso è divenuta intollerabile per me, fosse diversa e fatta in questo modo qua io non mi ammazzerei".

Io posso anche ammazzarmi un giorno, ma perché non avrò più scelte concrete o potere, non perché non riuscirò più ad avere o formulare una qualche idea rispetto a cosa dovrebbe essere una vita più felice per me... "E' bene che io muoia" non arriverò mai a pensarlo né a dirlo, muoio perché altrimenti non posso vivere felicemente nel contesto attuale, ma non perché è un bene o perché "la vita in generale non fa per me".
Insomma in sintesi tu credi solo alla depressione esogena, mentre quella endogena per te non esiste.
Vecchio 04-07-2015, 00:28   #54
Esperto
L'avatar di RobRock
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Tu confondi una patologia con le avversità della vita.
Non è una ragazza triste perché le sono successe cose brutte, è ammalata.

Se c'è possibilità di guarigione o cura che possa portare a una vita dignitosa lo stabiliscono i medici, come per le altre malattie.Qui, stando all'articolo, hanno detto di no, quindi non vedo differenza con un cancro o una malattia cronica inguaribile.
la differenza forse è che con la depressione non si riesce a pensare positivi, cosa che è possibile fare con una malattia più fisica.
Mi è venuta un idea. C'è chi , avendo una malattia degenerativa, dolorosa, trova la vita nel pensare positivo, e qui tollera la sofferenza e reagisce. Forse con al depressione di deve fare il contrario, non riesci a pensare positivo?? fai cose positive , magari si tollera la sofferenza
Vecchio 04-07-2015, 01:50   #55
Intermedio
L'avatar di Nekomata
 

L'argomento è estremamente delicato.
A prescindere dalla ragazza e dalla sua storia io mi trovo a favore, semplicemente per il fatto che credo che ognuno debba poter avere la libertà di scegliere.

Ma da quel che mi sembra di capire in discussione non è la scelta di togliersi o meno la vita, ma il fatto che questa ragazza si sia rivolta a dei medici e ad una struttura per far si che ciò avvenga.
Molti criticano questi medici, pensando che siano delle persone orribili o che se ne sono lavate le mani, ma è un grosso errore di valutazione.
Credete davvero che questi medici non abbiano valutato attentamente lo stato psichico di questa ragazza? O che altri non lo abbiano fatto, in tutti gli anni precedenti?
E' scoppiato lo scandalo solo perché questo suicidio viene eseguito in un ospedale, se la ragazza avesse scritto un paio di righe su un biglietto e avesse ingoiato un flacone di pillole nessuno avrebbe detto niente.

Sinceramente trovo più saggia la scelta dell'ospedale, dove medici specializzati possono aiutarti, magari cercando altre vie prima di prendere una decisione definitiva.
Ringraziamenti da
The_Sleeper (04-07-2015)
Vecchio 04-07-2015, 03:58   #56
Banned
 

Non riesco ad esprimermi nettamente a favore o contro questa scelta.
Da un lato ho un rifiuto nettissimo all'idea che sia qualcuno di esterno alla persona stessa a decidere se la sua vita è degna o meno d'esser vissuta in determinate condizioni, se la comparazione tra dolore insopportabile e prospettive di guarigione futura pendono abbastanza sul primo piatto della bilancia per poter decidere che quella persona abbia il diritto a chiedere di farla finita.
Dall'altro è più che comprensibile che una persona debba avere anche la possibilità di evitare quella che per lei sia una vita di sofferenza.
Però il primo pensiero è che per questo esiste il suicidio effettivamente, lì non ci sono leggi che tengano e soprattutto non è necessario coinvolgere nessuna qualsivoglia altra persona nel realizzarlo.


Paradossalmente è proprio il controllo ( "chiedere ed ottenere" quello significa) operato su questa scelta a non renderla pienamente tale : sei depressa ? Non vuoi più vivere ?
Aspetta che controlliamo se hai le carte in regola per poterlo dire, che misuriamo NOI quanto TU puoi effettivamente permetterti di fare certe affermazioni.
Qui mi scaglio più che altro col Legislatore, contro i medici ho poco da dire ed è anzi probabile come già sottolineato abbiano anche cercato vie alternative piuttosto del suicidio.
Mi crea enorme fastidio il controllo su di un'idea come la dignità di una vita umana, che qualcuno a monte metta un paletto decidendo per altri oltre che limite una vita può definirsi davvero meno " dignitosa" al punto tale da poter autorizzare certe pratiche.

Vuoi tutelare la sacralità della vita perchè ritieni sia un valore fondamentale ?

OK, fallo per tutte allora, in qualsiasi condizione, perchè sono tutte in ugual modo vite umane, per principio nessuna può essere più degna dell'altra d'esser vissuta.
Impegnati con tutte le forze a fare sì che ci siano gli strumenti perchè nessuno desideri mai di togliersela e anche qualcosa questo si verifichi sii tu d'esempio, non smettere di avere fiducia nella possibilità che una persona possa stare mglio, che ci sia una fine alla sofferenza. Questo è il tuo compito, altrimenti che Stato sei ? Uno in cui se qualcosa è attualmente troppo difficile da perseguire, se la tutela di una vita non è al momento possibile ti autorizzi a gettare la spugna e chiudere gli occhi perchè in fondo " una vita così è troppo difficile, non ci sono speranze. Non è dignitosa per l'essere umano ".

Vuoi concedere la possibilità alle persone di disporre interamente della loro vita, di cessarla se lo vogliono ?

OK, dalla a tutti allora. Verifica al limite che ci siano delle condizioni difficili alla base di tale scelta (ma se non ci fossero perchè uno dovrebbe compierla ?) se proprio temi una situazione con suicidi di massa - autorizzati ed assistiti.
Nel momento in cui poni controlli e limiti ti assumi il potere, e l'onere, di stabilire criteri con cui determinare chi ha una vita dignitosa o meno. Crei una discriminazione, rendi un diritto così fondamentale accessibile solo a pochi che devono meritarselo ( oh che bello, ti meriti di poter morire col nostro aiuto, wow). Il diritto alla Vita, anzi alla Morte direi, non può essere che un diritto fondamentale dell'individuo se riconosciuto, non restringibile o estendibile dal Potere di turno.

Altrimenti tutela la vita di tutti con tutti i mezzi possibili e lascia che sia la scelta del singolo a decidere se la sua vita è dignitosa o meno ( leggi : suicidio). Non deciderlo tu, Autorità, a monte. Non concedere la possibilità di ottenere il tuo aiuto per morire, perchè questo più che altro significa concederti il potere di decidere fino a che punto tu debba impegnare mezzi per tutelare la vita dei tuoi cittadini.
Vecchio 04-07-2015, 08:07   #57
Avanzato
L'avatar di Fantasia
 

la depressione non è che nasce dal nulla, sicuramente gli sarà successo qualcosa, soprattutto se ha cominciato a soffrirne nell'età dove si pensa solo a giocare, e in questo articolo non ne parlano
Vecchio 04-07-2015, 08:42   #58
Avanzato
 

Mah..io sono favore dell'eutanasia quando si è in stato vegetativo o in caso di gravi problemi fisici come la Sla , però leggendovi ho pensato :
ok la ragazza potrebbe suicidarsi ingoiando una scatola di pillole ma siam sicuri che non soffra ? Lei ricorre ai medici x avere una morte senza dolore (poi non so se sarà veramente senza dolore ) mentre il suicidio di solito...a me fa paura proprio quello ..morire soffrendo .
Vecchio 04-07-2015, 08:59   #59
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Insomma in sintesi tu credi solo alla depressione esogena, mentre quella endogena per te non esiste.
E' che proprio non riesco a capire endogena che possa mai significare se non una forma di negatività assoluta.

Se fosse vero che per un individuo qualsiasi tipo di vita e forma di salute possibile o immaginabile fosse qualcosa di brutto e detestabile, potrei pensare che esiste una forma di chiusura di questo tipo qua, io però non vedo che è così. Se si riesce a modificare in certi sensi l'esistenza delle persone che desiderano morire (e quando dico questo non dico che debba dipendere solo dalla persona, non è detto che sia così) il desiderio di morte a me sembra che sparisce, non c'è alcun istinto di morte che si innesca in automatico secondo me (per buona pace di Freud).

Un malato di cancro decide di ammazzarsi per evitare certe sofferenze e si può dire che sia depresso, ma se esistesse una cura agevole per guarire dalla sua malattia (che so ingerire una pillola senza effetti collaterali, a differenza delle cure attuali)... Si ucciderebbe lo stesso?

Io non dico che non debba farlo per moralismo, però a me sembra che i motivi esistenziali per cui una persona vuole togliersi di mezzo ci sono e come, sono gli psichiatri e la psichiatria che sostengono che questi motivi sono infondati e non dovrebbero esserci proprio e che la cura consiste nel rimuovere questi motivi a monte proponendo un'accettazione supina dell'esistente identificando il problema in un atteggiamento di valore del soggetto verso questo esistente qua.

Loro dicono e sostengono che il vero problema di fondo è del soggetto che non dà valore alla propria vita come fa qualche altro soggetto che sulla carta si trova nelle stesse condizioni del primo e vive placido e felice, e cosa fa poi un soggetto che se ne convincesse che è questo qua il vero problema e che non ci sono cure psichiatriche o psicologiche, visto che a quanto pare questo valore positivo non riesce a darlo all'esistenza così come la conosce adesso e visto che altri individui riescono a dare un valore positivo allo stesso tipo di esistenza?

Se c'era un desiderio di ammazzarsi prima, si ammazza ancora prima secondo me credendo che il problema è solo suo e non c'è scampo.

Io dico cambiatela davvero l'esistenza di questo soggetto che si lamenta come dice di desiderarla (senza guardare altri individui che atteggiamento hanno perché ognuno ha il suo), e vediamo se questo desiderio di morte permane ancora. Se c'è ancora questo desiderio di morte dopo queste forme di cambiamento esistenziale hanno ragione loro, ma se non c'è più, una volta cambiato quel che al soggetto non stava proprio bene nella sua esistenza, vuol dire che questa storia che sia endogeno l'atteggiamento negativo (come se fosse qualcosa che è rivolto contro tutto in modo indifferente) è campata in aria.

Per me non siamo uguali e non tutti diamo valore alle cose che abbiamo intorno allo stesso modo. Un depresso è solo un individuo che dà valori alle cose e alle persone in modo diverso (da questo alla fine dipende una forma di depressione), ma non è detto che questa modalità rappresenti una forma di negatività assoluta verso tutto il possibile e l'immaginabile.

Se ad esempio a me non piacessero o attraessero sessualmente il tipo di donne che riesco ad avere adesso, ecco questo non implica affatto che non mi piace alcun tipo di donna e che il sesso non mi piace!

Tutto questo (il possibile e l'immaginabile) il depresso per caso l'ha sperimentato?
Ha sperimentato che significa essere apprezzati, intelligenti, magari ricchi, avere un reddito senza fare un cazzo?
Ha davvero fatto esperienza di tutte queste modalità qua?
Sì o no?

Se la risposta è no in base a cosa si suppone che ci sia un atteggiamento negativo interno da curare verso ogni forma di esistenza?

Questa malattia dell'umore tanto irrazionale per me non lo è affatto, i motivi per cui ci si ammazza ci sono e come, e sono anche comprensibili, se li si vuol comprendere, basterebbe parlarci con un cosiddetto depresso.

Chi dice di volersi togliere di mezzo sa bene le cose che lo infastidiscono, disturbano e lo fanno soffrire quali sono e può benissimo immaginare un'esistenza senza queste cose qua, il vero problema di fondo è come ottenere o produrre questo tipo di esistenza qua, sembra che qua venga a crearsi il vero ostacolo, ma non è mica una cura che manca!
E' un'esistenza più felice che manca davvero!

Io rovescio l'affermazione... Non sono io a non essere adatto alla vita è il tipo di vita che devo condurre che a me sta stretta e non mi va bene, come si direbbe di un indumento.
Se a me non piace un vestito (o i vestiti che riesco a procurarmi) questo non implica mica che non me ne debba piacere nessuno!

Ultima modifica di XL; 04-07-2015 a 09:25.
Vecchio 04-07-2015, 09:04   #60
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

L'eutanasia è cosa buona e giusta, secondo me. A me non piace questo mondo che ti dà una pacca sulla spalla spronandoti a continuare senza offrirti nessun valido motivo per andare avanti. L'ipocrisia del perbenismo mi addolora.
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