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Vecchio 28-08-2008, 16:04   #1
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Ciao,

come qualcuno forse avrà avuto modo di apprendere sono serimanete intenzionato a recarmi da uno specialista. Non perchè creda che i miei problemi (sicuramente non gravi) siano peggiorati, ma perchè sto pensando che possa rivelarsi un'effettiva occasione di crescita personale.
Insomma, per capire un po' più me stesso e, qual'ora ce ne fosse bisogno, attuare una terapia.

Devo ammettere che in questa scelta molto ha influito il seguente post:

http://www.fobiasociale.com/postlite6737-.html[/url]

Io non credo di partire da una situazione come quella del nostro amico, comune a molti qui dentro, ma il disagio che provo in certe situazioni (ad esempio, perchè non riesco ad approcciare una ragazza che mi interessa?) è fonte di turbamenti. Prima o poi dovrò risolverlo il problema.

A questo punto, quindi, perchè non provare seriamente ad affidarsi a una figura professionale?

A questo punto però sorgono dei dubbi.

Anzitutto a chi rivolgermi. Io abito a Roma, non conosco psicologi anche se ce ne saranno 10.000... qualcuno di voi potrebbe essere così gentile da consigliarmelo (magari in privato, visto che qui credo non si possa)?

Poi, spicologo o psicoterapeuta?

E infine, meglio spendere denaro andando da un privato o è sicuro affidarsi anche a strutture pubbliche, tipo consultori?

Grazie!
Vecchio 28-08-2008, 17:09   #2
Intermedio
L'avatar di LarryJR
 

Ciao!!
Stesso percorso intrapreso da me!!
Sono pokissime le "regole da adottare"... innanzitutto vai da uno specialista che sia Psicologo e Psicoterapeuta. In genere hanno entrambe le qualifiche.
Trovarlo non è difficile... ti devi buttare!!
Se stai a pensare: "ma sarà bravo?", "riuscirà a risolvere i miei problemi?".. e roba del genere, non ne esci +!!
Prova il primo e poi vedi come ti trovi... se dopo due sedute o +, a pelle, vedi che non è cosa, allora cambia!
Io ho fatto così, non lo so se l'ho azzeccata o meno, ma i miglioramenti li ho visti... anche se credo che di suo aiuto ci sia stato (e c'è ancora, in quanto ancora continuo ad andarci ma molto sporadicamente) solo quello morale oltre al classico effetto placebo... :roll:
COSA FONDAMENTALISSIMA è:
1 - VOLERE I CAMBIAMENTI!!!!
2 - ESSERE CONSAPEVOLE CHE C'è QUALCOSA CHE NON VA'!!

A sto punto, non appena lei/lui spara la sentenza di "cosa hai", documentati a tutta forza... cerca di scoprirti dentro e matura pian piano con i cambiamenti che fai... sarà la scoperta del tuo Io! :wink:

fatto questo sforzati di adottare comportamenti utili... ti consiglio di iniziare ad avvicinarti alla Pnl, in modo da capire come/perchè fare determinate cose e adottare determinati atteggiamenti in modo da cambiare pian pianino quelli che fanno ormai parte di te...

mmmm... per ora altro non mi viene... appena mi vieni in mente qualcos'altro la posto.. :wink:
Vecchio 28-08-2008, 17:20   #3
Intermedio
L'avatar di LarryJR
 

dimenticavo... inizia pure a documentarti sull'autostima... leggi qualke libro di crescita personale, ti servirà molto!
In genere il problema si fonda sempre sulla base dell'autostima...
Vecchio 29-08-2008, 03:09   #4
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Ho dato una sbirciatina su wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Program...ro_linguistica[url]

Ma, se posso chiedertelo, nel tuo caso il percorso quanto è durato e da che situazione partivi? Hai avuto miglioramenti nel senso che adesso hai una vita più o meno normale?

Il mio problema è più che altro legato a strascichi di timidezza che mi porto dietro dall'infanzia... una timidezza che si manifesta solo in certi contesti, ma che non sembra nemmeno così eccessiva.. Diciamo che quello con le donne lo sento come un vero e proprio "blocco", più che come imbarazzo, credo derivante dal fatto che non ho mai avuto esperienze, se si esclude una sola volta.

Un blocco che non si manifesta quindi con ritrosia, o rossore, o balbettamenti... ma proprio come se frenassi il mio interesse nei confronti dell'altro sesso, come se mi costringessi ogni volta a lasciar perdere.. boh!

Arrivato a 21 anni compiuti da un pezzo questa situazione, che fino a poco tempo fa non mi causava tutto questo disagio (dicevo: "quando arriva arriva"), adesso comincia ad essere una scocciatura... credo che avrei la forza di uscirne anche da solo, ma mi faccio troppe seghe mentali.

Non è che aspiri a diventare un conquistatore provetto, solo credo che sia arrivato il momento di iniziare a vivere come ogni essere umano normale, alle volte penso che stia sprecando il mio tempo, la mia giovane età e la mia salute fisica in maniera vergognosa...
Vecchio 29-08-2008, 09:37   #5
Intermedio
L'avatar di LarryJR
 

ti capisco, e non poco... io ho 2 anni + di te, ed ho iniziato lentamente a pensare al cambiamento dalla fine dell'anno scorso dopo una delusione amorosa... cmq la mia situazione era ben + disastrata della tua... si trattava di livelli di autostima che andavano sottoterra, e tutto questo me lo portavo dietro dall'infanzia...
si trattava di seri problemi nel socializzare, timidezza eccessiva, imbarazzo, paura, ansia cronica e potrei continuare per parecchio, ma andai soprattutto per cercare di capire bene il problema che consideravo più serio di tutti: la balbuzie; me la portavo dietro dall'età di 8 anni, ed era stata causa di una vita sociale sempre nell'ombra...
dopo questi mesi, non solo ho capito che la causa di tutto era proprio l'autostima personale, ma ho capito e risolto dei problemi d'infanzia che mi influenzavano anche nella vita quotidiana e futura... son venuti fuori ricordi d'infanzia a dir poco terribili, dovuti a comportamenti poco "sani" dei miei genitori... (tieni presente che la prima cosa che feci per cambiare, è stato andare a vivere per conto mio...)...
iniziai ad andare dalla terapista ad aprile di quest'anno, però la voglia di cambiare era talmente così grande, che inizia già da solo la fase del cambiamento...
infatti arrivai lì che ero già sulla buona strada... in questi 5 mesi ho fatto passi da gigante...
personalmente me ne rendo conto molto lentamente dei passi che faccio, ma lei mi dice sempre che devo avere una forza interna non indifferente e una gran voglia di vivere, se sono arrivato a fare dei cambiamenti così radicali in così poco tempo... quindi quello che serve veramente è VOLERLO.
anche prima avevo una vita che, all'apparenza, sembrava normale...
all'apparenza però!!! mi stavo logorando sempre di +... ero arrivato al punto da non riuscire neppure + a presentarmi alla gente... a dire il mio nome... era paralizzante la situazione...
ora invece và tutto molto meglio... riesco a far star bene tanta gente, riesco a far ridere chi è triste... e non immagini quanto sia bello vedere la gente ridere, per uno che ha sempre visto grigiume intorno a se...
per il libro di PNL ti consiglio di partire con "PNL è Libertà" di Bandler e Fizpatrik. E' una botta morale... poi da llà puoi partire con tematiche + specifiche per il tuo problema...
ah, ultima cosa... perdona il poema... :lol: :lol: :lol:
Vecchio 29-08-2008, 16:10   #6
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Che te devo perdonà?? Grazie della risposta invece!

Io ho cominciato a pensare di dover affrontare la situazione oramai da un po' di mesi. Quest'anno ho fatto un corso di recitazione teatrale che ha incrementato le mie abilità relazionali e in un certo senso mi ha fatto capire quante cose mi sono perso per stupide paranoie... è come se avessi compreso più cose su me stesso e sulla vita e che questa è l'unica che abbiamo a disposizione...

Insomma sono ben deciso ad affrontare il problema... l'unica cosa che mi da pensiero è che forse sta cosa la dovrò comunicare ai miei e non è che mi vada troppo.. non vorrei farli preoccupare... d'altronde io non ho i soldi per pagarmi un privato.
Vecchio 29-08-2008, 17:53   #7
Principiante
L'avatar di Larry_JR
 

... io ti consiglierei di cercarti qualcosa di part-time e pagartelo il privato...
lascia sta i genitori, saranno solo incomprensioni su incomprensioni... e stai tranquillo che anche se fanno buona faccia a cattivo gioco, saranno cmq preoccupati per te...
la vita è tua, sei maggiorenne, lasciali fuori! è un consiglio... poi fai come ti senti di fare.. :wink: :wink:
alla fine, da come ho potuto vedere, il privato non è carissimo... poi ovviamente, ognuno si fà i conti in tasca per fatti suoi... :roll:
Vecchio 30-08-2008, 05:32   #8
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Dell'incomprensione non ho paura. I miei da questo punto di vista sono persone eccezionali. Il problema è che mi sembrerebbe come di dargli una delusione, come dirgli "avete fallito". Che poi non è vero, solo non vorrei che pensassero questo...

Vabbè, comunque adesso valuterò. Grazie mille!
Vecchio 30-08-2008, 10:35   #9
Principiante
L'avatar di Larry_JR
 

Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Dell'incomprensione non ho paura. I miei da questo punto di vista sono persone eccezionali. Il problema è che mi sembrerebbe come di dargli una delusione, come dirgli "avete fallito". Che poi non è vero, solo non vorrei che pensassero questo...

Vabbè, comunque adesso valuterò. Grazie mille!
a sto punto ti consiglio di parlargli... spiegati chiaramente che loro non centrano niente e fagli capire che il problema non può essere considerato tale, ma è solo un discorso di miglioramento che alle volte non giunge da solo ed ha bisogno di un aiuto esterno... :wink: :wink: :wink:
ad averceli dei genitori come i tuoi...
in bocca al lupo! :wink: :wink:
Vecchio 03-09-2008, 17:37   #10
Principiante
L'avatar di pollon
 

Ciao,
sto uscendo con un ragazzo che è in cura da una psicologa e prende anche degli antidepressivi, sono un pò preoccupata perchè non so esattamente in che termini dovrà continuare a prendere queste medicine, ma ovviamente non posso dire a lui che questo mi preoccupa, lo farebbe solo stare peggio... lui però vedendo che ogni tanto anche io ho dei crolli mi ha consigliato di andare dallo psicologo...che mi dite?

Grazie ciao
Vecchio 03-09-2008, 18:18   #11
Esperto
L'avatar di riccio_toro
 

Quote:
Originariamente inviata da pollon
Ciao,
sto uscendo con un ragazzo che è in cura da una psicologa e prende anche degli antidepressivi, sono un pò preoccupata perchè non so esattamente in che termini dovrà continuare a prendere queste medicine, ma ovviamente non posso dire a lui che questo mi preoccupa, lo farebbe solo stare peggio... lui però vedendo che ogni tanto anche io ho dei crolli mi ha consigliato di andare dallo psicologo...che mi dite?

Grazie ciao
sei preoccupata veramente oppure hai pregiudizi sulle persone che prendono farmaci? :roll:
Vecchio 03-09-2008, 18:21   #12
Principiante
L'avatar di pollon
 

sono preoccupata veramente, lo amo, e vorrei vederlo sempre sereno e felice, ho paura di fare o dire qualcosa di sbagliato..
Vecchio 03-09-2008, 18:28   #13
Principiante
L'avatar di pollon
 

scusa non sono pratica!
Vecchio 04-09-2008, 03:06   #14
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Grazie mille per la risposta esauriente!

Per "vita normale" intendo riuscire a fare tutte quelle attività che un essere umano dovrebbe riuscire a fare perchè naturali e normalissime: approcciare una ragazza, ad esempio, ma anche riuscire ad avere uno scambio sociale equilibrato e sereno con una tavolata di persone che non si conoscono (tipica situazione di quando si viene presentati a un nuovo gruppo). Oppure mettersi a ballare con gli altri ad una festa. Insomma, essere un po' più spensierati, lasciarsi andare un pelino di più.

Quest'anno ho fatto un corso di teatro molto bello che mi ha fatto sicuramente diventare più sciolto rispetto a prima, ma che soprattutto mi ha aperto gli occhi su un mucchio di cose.
Ho recitato in uno spettacolo davanti a quasi 100 persone, affrontando la cosa (lo dico senza falsa modestia) con una tenacia e una serenità inaspettate... e proprio questo mi ha fatto accorgere di tutte le pippe mentali che mi sono fatto per anni e anni.

Per questo dico che la mia situazione non è sicuramente grave: sento che oramai questa benedetta barriera sta quasi per "cedere". Credo che a questo punto un supporto psicologico possa veramente fornirmi il jolly per combattere definitivamente questo spettro inesistente che mi sono portato dietro per anni e che per anni mi ha fatto fuggire da partite di pallone, giochi di società, bagordi e rapporti con l'altro sesso: l'eccessiva inibizione. La sensazione che gli altri ti stiano sempre a guardare, l'assurdo complesso che tuttosommato gli altri sono più simpatici, più svegli e più capaci di te.

Ma bando alle ciance, veniamo al dunque . Mi è stato riferito che per usufruire di un consulto psicologico della asl bisogna farsi dare un'aspettativa dal medico di famiglia. Confermi?

E poi, dove bisognerebbe recarsi per la visita?

Grazie!
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