Barracrudo

Pero in uno scenario dove il 51% non vota più ciò che sceglie il 49% non sarebbe più la maggioranza, fra qualche anno probabilmente si arriverà anche a quello, e il sistema lo sa già e anzi incentiva perché ha la soluzione pronta

gaucho

Questo tipo di LGBT ha veramente rotto i coglioni.

https://www.ilfattoquotidiano.it/202...pazza/6816491/

Stasüdedòs

Ottimo, spero in un astensionismo superiore al 30% ... per lanciare un segnale sempre più chiaro, elezione dopo elezione, governo dopo governo, a una politica che ha ufficialmente rotto il cxxxx, in cui ormai i partiti si dichiarano diversi/migliori di X o Y a parole, ma alla fine si dimostrano uguali nei fatti, ovvero con zero credibilità a prescindere, ... dove l'unica cosa che conta è l'interesse personale per raccattare o mantenere consensi, oltre a portarsi a casa fior di stipendi/vitalizi.

Hor

Ci stavo pensando oggi: ma nessuno si lamenta per la divisione al seggio tra uomini e donne? Ma ci pensavo scherzosamente, non credevo che qualcuno avrebbe sollevato la questione.

Teal

Il problema é che l’astensione non risolve assolutamente nulla. Votasse anche solo il 10% sarebbero comunque loro a scegliere per tutti. Non é che il numero dei seggi o gli stipendi dei politici vengano aumentati o diminuiti a seconda dei voti presi.
Inoltre una bassa affluenza rende il voto più manipolabile in quanto fa pesare di più i “pacchetti” di voti che molti candidati hanno di default per meriti non esattamente sbandierabili.
Che il livello della classe politica italiana sia infimo lo penso anch’io, però finché il sistema é questo conviene ancora votare, anche per rispetto verso chi ha combattuto e dato la vita per permetterci di farlo, e chi non lo fa ha meno diritto di mugugnare dopo.

Milo

Mah io credo che solo un astensione superiore all'80% potrebbe preoccuparli ma neanche più di tanto.

Barracrudo

L astensione serve a portare rivolte popolari quando il 10% sceglierà x il 90% come dici tu ci sarà caos in strada e da lì si formerà un nuovo sistema e così via

Barracrudo

Ma infatti e tutto voluto il vero padrone sa che devi trattare bene lo schiavo

Teal

Forse, prima di creare caos in strada, avrebbero fatto meglio ad andare a votare ed esprimere la loro preferenza.
Il boicottaggio del voto può servire nei regimi dittatoriali e nelle elezioni farsa, ci sono stati esempi nella storia, sarò ingenuo ma credo che in Italia per il momento ancora non ci siamo.

Demiurgo

No, chi pratica l'astensione non ha nessun diritto di lamentarsi o di ribellarsi.

Piuttosto avrebbe dovuto presentarsi in seggio e richiedere l'annullamento del proprio voto.

http://www.prefettura.it/isernia/contenuti/Rifiuto_da_parte_dell_elettore_di_ritirare_la_sche da_elettorale.-18452.htm

muttley

Avete letto che i dati dell'affluenza sono più alti nelle regioni rosse? Che significa tutto questo secondo voi? Che nelle regioni rosse c'é più senso civico, più partecipazione sociale e spirito di cittadinanza.
Nelle altre regioni invece predominano menefreghismo, qualunquismo e sfiducia nelle istituzioni.
Meditate fobici.

Crepuscolo

Noto che pochi giorni prima delle votazioni in molti dicono di non andare a votare, poi però il giorno delle votazioni cambiano idea e vanno. Forse hanno dei sensi di colpa a non andare.

Hor

Io quando mi astengo (e questa volta stavo quasi per farlo) lo faccio perché non riscontro nessuna formazione politica che possa portare avanti idee e valori che ritengo validi. Perché dovrei votare sempre quello che ritengo il meno peggio o formazioni che mi rappresentano al massimo solo nel 10% del loro programma?
Quando ci si trova di fronte a un massiccio astensionismo, in teoria, dovrebbe essere il momento per la politica per la salita alla ribalta di individui o formazioni in grado di capire quali sono le idee e i valori non espressi in quel momento dai politici e dalle formazioni tradizionali, e in grado quindi di riportare alle urne chi si astiene.
Poi, appunto, questa è la teoria. In realtà, come si è visto, la pratica è molto diversa e nell'ultimo decennio abbiamo avuto tutta una serie di figure che, venendo quasi dal nulla, hanno raggiunto rapidamente un grande consenso per poi perderlo altrettanto rapidamente: Grillo, Renzi, Salvini, Conte e ora come ultima la Meloni. Sono figure con diverse cose in comune (ad es. la volontà di presentarsi come dei rinnovatori che vengono dal basso contro delle elite sclerotizzate), ma anche eterogenee tra loro. Evidentemente tra i votanti c'è la voglia di qualcosa di diverso, anche se è una voglia molto amorfa e spesso priva di contenuti precisi, ma nessuno di chi ha saputo inizialmente intercettare questa voglia ha poi saputo tradurla in atti concreti, e infatti sono tutti tramontati molto rapidamente (poi quasi tutti questi individui hanno portato avanti idee parecchio distanti dalle mie, che mi rendo conto essere minoritarie, almeno in Italia, ma questo è un discorso solo tangenziale).

vikingo

Io non potuto votare perché sono fuori sede ma fare votare i pensionati e una roba tutta italiana..

Hor

Proposta provocatoria (ma non troppo): se i minori di 18 anni automaticamente non hanno diritto di voto perché ritenuti troppo immaturi, non dovrebbe esistere anche un'età superiore (da stabilire) oltre la quale il diritto di voto decade automaticamente, perché la senilità impedisce un esercizio razionale di tale diritto?

Teal

Anche solo per evitare che vinca un partito col quale condividi una percentuale di programma ancora più bassa, o perché magari anche un singolo tema ti sta particolarmente a cuore. Esiste anche il voto tattico.

Vado un tantinello off-topic: noto che molti fobici cercano nel mondo la risonanza della propria interiorità e la coerenza, se non la trovano si ritirano nella delusione.
I “normaloni” se ne sbattono della coerenza, vanno di tattica e convenienza.

Stasüdedòs

Ah perchè invece votare per Tizio, Caio o la coalizione X o Y ha risolto o migliorato qualcosa negli ultimi decenni

Siccome per me, come già detto, sono tutti uguali e non (più) meritevoli di fiducia, non ho motivazioni per andare a votare per l'uno o per l'altro, nè sono favorevole alla tipica mentalità del "tappiamoci il naso e votiamo quello che mi sembra il meno peggio"... no grazie, se a voi sta bene, liberissimi e auguri affinchè la vostra scelta sia fonte di soddisfazione e non pentimento.

La mia ultima chance (dopo averne visti tanti di partiti, governi e belle promesse) l'ho data votando alle elezioni 2018... beh, alla fine ennesima delusione, quindi stop, la (mia) misura è colma e la pazienza finita.

Quando ritornerei a votare? Quando un governo, qualsiasi esso sia, una volta tanto dimostrasse COI FATTI, dopo 5 o più anni alla guida, di aver dato al paese stabilità, crescita, riforme utili e rinnovata credibilità (anche internazionale), insomma dato finalmente una VERA svolta positiva all'Italia, soprattutto in prospettiva futura, e anche a costo di dover ricorrere a provvedimenti inizialmente scomodi o impopolari, ma necessari, dopo decenni di declino ininterrotto e politici imbarazzanti.

Crepuscolo

Io non sono andato, se fossi andato avrei annullato il voto probabilmente.

gaucho

Ma quelli che si astengono pensano davvero di “punire il sistema” e che gliene freghi qualcosa ai governatori? Se anche arrivasse al 70% l’astensione chi vince comanda e anzi se ne fotte ancora di più (giustamente) di chi si lamenta del loro operato, avevano solo da alzare il culo per mettere la croce su un foglio.

varykino

o forse perchè i più attenti non vedono tanta differenza dalle elezioni farsa che avvengono in ogni parte del mondo , tipo l odiata russia , la cina etc....

l'illusione di poter scegliere tra una cosa o l'altra , quando invece scegli un pupazzo diverso che fa le stesse cose che avrebbe fatto "l'avversario" , solo che qua l'illusione di poter scegliere ci fa sentire moralmente superiori , ci serve , come serve una religione a sentirsi migliori di qualcun altro