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28-04-2012, 03:29
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#1
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 327
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Vi è mai capitato di farvi un'idea cristallizzata di voi e credere che voi siate fatti un certo modo quando scoprite poi che non è vero?Scoprite che magari voi non siete così ma in un altro modo.Tutto quello che vi eravate costruiti nella testa crolla e cadete in una profonda crisi di identità.Io ho sempre pensato di essere una persona buona,ma negli ultimi due mesi non so perché ho fatto cose veramente riprovevoli,agli antipodi di tutti i miei princìpi e di quella che consideravo la mia "morale ferrea",che poi così ferrea non si è rivelata.Ho fatto cose di cui non credevo essere capace,cose che nessuno si aspettava da me,e che,soprattutto,IO non mi aspettavo da me.Ora sono caduto in una profonda crisi esistenziale:dentro di me non sento di essere cattivo,ma forse lo sono in realtà??Forse sto solo fingendo di essere buono,forse è tutta ipocrisia travestita da finto buonismo??Sento che dentro di me non alberga nessuna cattiveria,solo sensi di colpa e frustrazione.Ma in meno di due mesi sono riuscito a mettere in dubbio tutto questo.Chissà,forse ho bruciato tardi le tappe e sto vivendo l'adolescenza in periodo universitario e non liceale???Spero di sì,spero che veramente questa sia l'unica spiegazione possibile.Non posso dirvi tutto questo senza spiegare in sintesi le cose orribili che ho fatto,e che hanno lasciato di stucco anche me.Mi sono pentito ogni volta,perché ho pensato fossero frutto del mio impulso,ma se le ho fatte un motivo ci dev'essere.1)Ho trattato malissimo una ragazza per gelosia dicendole di starmi lontano e ora lei non ne vuole più sapere;2)Ho dato della ***** a mia sorella perché mi ha insultato e trattato male gratuitamente in casa;3)Mi sono fatto la ragazza di cui il mio migliore amico era innamorato.Ho resistito alle sue provocazioni per due orette,ma alla fine ho ceduto e il giorno dopo non ce l'ho fatta a starmene zitto come se nulla fosse,ma ho voluto essere sincero e dirglielo lo stesso(situazione analoga a quella di Giacomino e Giovanni in "Chiedimi se sono felice",direi che l'esempio è emblematico).Lui ovviamente mi ha cacciato da casa sua,e probabilmente ho perso 9 anni di amicizia.Tutto questo fa di me una cattiva persona?Anche se sento di non esserlo dentro??Tutta la mia morale è andata in frantumi,ho trattato male persone che non lo meritavano,e ora io non so cosa fare.E' inutile dire cose lapalissiane tipo:"è colpa mia oddio,sono stato un pirla,non lo farò più",piuttosto è il caso di riflettere sul fatto che forse mi credevo più sensibile di certa gente,diverso dalla gente comune,ma in realtà non sono nessuno di speciale,solo un'altra merda nel mondo.Quello che ho fatto ha inficiato l'idea che mi ero fatto di me stesso da anni.Non so se sentirmi ipocrita per aver mentito a me stesso per tutto questo tempo,o giustificarmi dicendo la solita frase:"è una fase,passerà,hai solo 20 anni".Direi che è molto più comoda la seconda alternativa.Comunque ora sono in una sorta di crisi esistenziale,sto cercando di capire chi sono.Molti dicono che sono le nostre azioni che ci qualificano:allora io sono un pezzo di merda privo di scrupoli e sensibilità?Mi spaventa l'idea di poter diventare quello che ho sempre aborrito,quello che ho sempre disprezzato,mi spaventa dovermi abituare al fatto che questo possa essere il vero me stesso.Io ancora fatico a crederci.Difatti mi rivolgo a voi per aiutarmi in questa crisi esistenziale.Mi hanno sempre reputato una persona buona,sensibile,dolce e gentile,ma in due mesi io ho dimostrato l'esatto contrario.E' possibile in questi due mesi di pazzia pura vengano scardinati i princìpi su cui si fondava il tuo io,la tua esistenza,il tuo modo di vedere te stesso con gli altri??Sono estremamente confuso,aiuto
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Ultima modifica di The Joker; 28-04-2012 a 03:32.
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28-04-2012, 07:49
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#2
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nel meridione della Lombardia :)
Messaggi: 387
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Meno pippe mentali. Meno film mentali.
L'unica cosa a cui puoi affidarti è la Verità.
Solo dalla Verità puoi imparare e crescere,
tutto il resto sono cazzate.
Le cose accadono per dei motivi:
chiediti: Perché?
Sospendi il giudizio.
Non conta come giudichi qualcosa,
conta solo come fa sentire te
e come fa sentire gli altri.
Fai agli altri quello che vuoi venga fatto a te.
Quando le cose non vanno come ci aspettavamo, stiamo imparando qualcosa.
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28-04-2012, 08:14
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#3
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Avanzato
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: bologna
Messaggi: 362
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anche io spesso ho lo stesso problema....
ma c'è un fatto che cosa stabilisce .. il confine tra una buona persona e una cattiva persona... bisogna vedere il perchè la cattiva persona è realmente così o ci è diventata e si è ammalata.
io credevo tante cose su di me, poi con la psichiatra l'opinione, a volte piu' positiva di me stesso sta aumentando.
ma alla fine c'è poco da dire, ci facciamo troppe pippe mentali e siamo circondati da un mondo di merda.
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28-04-2012, 11:31
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#4
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Avanzato
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Etruria
Messaggi: 334
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Non siamo una realtà stabile, non siamo UNA cosa sola, in potenza siamo capaci di tutto, dalle azioni migliori a quelle peggiori ( non si spiegherebbero altrimenti i lager nazisti). Quello che "siamo" dipende solo dalle nostre azioni che scegliamo di fare volta per volta. Devi smetterla di chiederti se sei buono o cattivo, non credo che nei geni ci sia scritto se sei Ghandi o Hitler, ma pensare cosa è meglio che tu faccia.
Comunque... non credo che tu abbia fatto niente di assolutamente imperdonabile, penso che siano fatti che descrivono la miseria umana di cui tutti facciamo parte, secondo me per la prima e la seconda cosa basta avere le palle di chiedere scusa, per la terza cosa in effetti hai fatto un bel casino, il problema è che probabilmente hai perso un amico per una cosa evitabile, hai fatto una gran s.tronzata. punto. Che ti serva come lezione di vita.
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28-04-2012, 11:38
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#5
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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mah, sui princìpi dovrei aprirci un thread, è da un bel po' che mi sono accorto che molte persone, tra cui io, usano i princìpi come scusa paracula per non affrontare la vita con coraggio.
cioé funziona così:
1) non si ha il coraggio o la capacità di affrontare certe situazioni;
2) per non ferire l'ego ci si crea un sistema di valori distorto in cui il nostro princìpio è a giustificazione dell'inazione;
3) si critica chi vien meno a questo princìpio, eletto a valor universale, e ci si compiace della propria incapacità di affrontare determinate situazioni, riclassificandola come scelta e non inettitudine.
(io lo facevo con l'alcol)
In questo circolo vizioso l'effetto è che la frustrazione della persona che vi è dentro, a cagione delle situazioni che si evitano, si latentizza e diventa inconscia, portando ad un livello di pressione psicologica che a tornate regolari "esplode", in comportamenti apparentemente inconsulti e incomprensibili per la persona che li compie, in quanto in totale contrasto coi princìpi da lui autoelaborati.
Io poi non so il tuo caso specifico, sei stato comprensibilmente vago e alcune situazioni di cui ci hai raccontato comunque rimangono "pesanti". Ma se vuoi un consiglio, abbandona i princìpi e i preconcetti e inizia a darti da "fare". Un princìpio non è tale se non c'è scelta.
E non seguire il consiglio "Fai agli altri quello che vuoi venga fatto a te". Perché tu non sai se, quello che vuoi fatto, gli altri lo vogliano o no.
Fai agli altri quello che ti pare. Vedrai che la dimensione del giusto e dello sbagliato la scoprirai solo con le azioni che farai seguendo l'istinto.
"La strada degli eccessi conduce al palazzo della saggezza". Approfitta di questa crisi esistenziale per destrutturarti e ristrutturarti in una personalità più coerente con i tuoi bisogni e i tuoi desideri.
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28-04-2012, 11:46
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Riconosci di aver sbagliato, sai ridiscuterti ed esporti al giudizio degli altri, non cerchi giustificazioni arrampicandoti sugli specchi e cercherai di essere una persona migliore in futuro perché il passato non si può cambiare, può solo insegnare.
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28-04-2012, 11:59
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Boh, non so, sto vivendo la stessa esperienza. Soprattutto da bambino sono sempre stato un tipo ingenuo, alla mano, gentile, sensibile ecc... ma anni di batoste mi hanno fatto maturare una rabbia e una voglia di rifarmi che, se per un periodo è stata mitigata da una vera e propria ossessione per il rispetto delle norme religiose (3-4 annetti fa), ora sta esplodendo e mi porta a fare e pensare cose che, probabilmente, solo un cattivo farebbe e penserebbe. Spero di uscirne perchè l'odio è una spirale che ti trascina sempre più giù e ti schiavizza, ma allo stesso tempo non voglio snaturarmi (inevitabilmente sono il risultato di lunghi processi e susseguirsi di situazioni che mi hanno portato ad essere quì oggi, come sono) o disturbare suddetto percorso.
Io ancora sto cercando di trovare mè stesso, quindi non ho soluzioni, mi limito a comprenderti ed a esserti idealmente vicino.
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28-04-2012, 12:35
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 1,024
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Quote:
Originariamente inviata da The Joker
Vi è mai capitato di farvi un'idea cristallizzata di voi e credere che voi siate fatti un certo modo quando scoprite poi che non è vero?Scoprite che magari voi non siete così ma in un altro modo.Tutto quello che vi eravate costruiti nella testa crolla e cadete in una profonda crisi di identità.Io ho sempre pensato di essere una persona buona,ma negli ultimi due mesi non so perché ho fatto cose veramente riprovevoli,agli antipodi di tutti i miei princìpi e di quella che consideravo la mia "morale ferrea",che poi così ferrea non si è rivelata.Ho fatto cose di cui non credevo essere capace,cose che nessuno si aspettava da me,e che,soprattutto,IO non mi aspettavo da me.Ora sono caduto in una profonda crisi esistenziale:dentro di me non sento di essere cattivo,ma forse lo sono in realtà??Forse sto solo fingendo di essere buono,forse è tutta ipocrisia travestita da finto buonismo??Sento che dentro di me non alberga nessuna cattiveria,solo sensi di colpa e frustrazione.Ma in meno di due mesi sono riuscito a mettere in dubbio tutto questo.Chissà,forse ho bruciato tardi le tappe e sto vivendo l'adolescenza in periodo universitario e non liceale???Spero di sì,spero che veramente questa sia l'unica spiegazione possibile.Non posso dirvi tutto questo senza spiegare in sintesi le cose orribili che ho fatto,e che hanno lasciato di stucco anche me.Mi sono pentito ogni volta,perché ho pensato fossero frutto del mio impulso,ma se le ho fatte un motivo ci dev'essere.1)Ho trattato malissimo una ragazza per gelosia dicendole di starmi lontano e ora lei non ne vuole più sapere;2)Ho dato della ***** a mia sorella perché mi ha insultato e trattato male gratuitamente in casa;3)Mi sono fatto la ragazza di cui il mio migliore amico era innamorato.Ho resistito alle sue provocazioni per due orette,ma alla fine ho ceduto e il giorno dopo non ce l'ho fatta a starmene zitto come se nulla fosse,ma ho voluto essere sincero e dirglielo lo stesso(situazione analoga a quella di Giacomino e Giovanni in "Chiedimi se sono felice",direi che l'esempio è emblematico).Lui ovviamente mi ha cacciato da casa sua,e probabilmente ho perso 9 anni di amicizia.Tutto questo fa di me una cattiva persona?Anche se sento di non esserlo dentro??Tutta la mia morale è andata in frantumi,ho trattato male persone che non lo meritavano,e ora io non so cosa fare.E' inutile dire cose lapalissiane tipo:"è colpa mia oddio,sono stato un pirla,non lo farò più",piuttosto è il caso di riflettere sul fatto che forse mi credevo più sensibile di certa gente,diverso dalla gente comune,ma in realtà non sono nessuno di speciale,solo un'altra merda nel mondo.Quello che ho fatto ha inficiato l'idea che mi ero fatto di me stesso da anni.Non so se sentirmi ipocrita per aver mentito a me stesso per tutto questo tempo,o giustificarmi dicendo la solita frase:"è una fase,passerà,hai solo 20 anni".Direi che è molto più comoda la seconda alternativa.Comunque ora sono in una sorta di crisi esistenziale,sto cercando di capire chi sono.Molti dicono che sono le nostre azioni che ci qualificano:allora io sono un pezzo di merda privo di scrupoli e sensibilità?Mi spaventa l'idea di poter diventare quello che ho sempre aborrito,quello che ho sempre disprezzato,mi spaventa dovermi abituare al fatto che questo possa essere il vero me stesso.Io ancora fatico a crederci.Difatti mi rivolgo a voi per aiutarmi in questa crisi esistenziale.Mi hanno sempre reputato una persona buona,sensibile,dolce e gentile,ma in due mesi io ho dimostrato l'esatto contrario.E' possibile in questi due mesi di pazzia pura vengano scardinati i princìpi su cui si fondava il tuo io,la tua esistenza,il tuo modo di vedere te stesso con gli altri??Sono estremamente confuso,aiuto
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La presunta superiorità degli utenti di questo forum non esiste, come non esiste quella della sinistra, quella della lega e altre amenità.
Secondo me la differenza tra il prima e il poi è che adesso vivi e quei fatti che hai descritto sembra siano cose che capitano a chi vive. Invece fin tanto che rimaniamo nel nostro anonimato, nel nostro mondo fatto di pensieri e teorie siamo puri come bambini.
L'unica cosa abbastanza deprecabile è aver tradito l'amico..le altre due purtroppo sono cose che succedono. Inoltre, secondo me, potrebbero anche essere azioni di autodifesa, per cui ci sono anche gli estremi per l'autoassoluzione
Anche io in passato ho trattato molto male delle persone, ma l'ho fatto per difesa, e soprattutto il vero danneggiato sono stato Io.
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28-04-2012, 12:56
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da recluso
La presunta superiorità degli utenti di questo forum non esiste
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perfettamente d'accordo.....a parte rarissime eccezioni
scherzi a parte, un giudizio non lo si può dare di nessuno, nemmeno di se stessi, quello che si può fare è tendere al miglioramento personale, io sono soddifatto di me e mi ritengo sulla buona strada quando riesco ad impegnarmi per migliorare in un qualsiasi aspetto della vita, che sia fisico, caratteriale, mentale o altro....
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29-04-2012, 16:10
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#10
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 327
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direi comunque che rispetto ad altri siete stati abbastanza comprensivi.Ho postato la stessa discussione in altri forum e sono partite raffiche di giudizi e insulti gratuiti,io..non so che pensare francamente,rimango perplesso e confuso
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29-04-2012, 16:52
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#11
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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No, non mi è mai capitato....forse succede quando uno segue un "idea" di come dovrebbe essere e comportarsi..
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Ultima modifica di Halastor; 29-04-2012 a 16:59.
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