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Vecchio 17-11-2021, 20:23   #1
Intermedio
 

C'è qualcuno che causa fobia sociale e insicurezze varie non riesce proprio a lavorare?
Vecchio 17-11-2021, 20:48   #2
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Ci arrivo molto vicino; finché potevo lavorare isolato in una stanza in cui c'ero solo io e con i contatti al minimo ci riuscivo. Altri lavori ho dovuto lasciarli dopo qualche giorno di stretta interazione con gente professionalmente più in gamba di me, estroversi, con barba, capelli e vita sociale; uscivo dallo studio che guardavo il Tevere sotto al ponte facendoci il classico pensierino

E' chiaro che tutto è un trade-off tra varie problematiche opposte; suppongo che se dal nostro lavoro dipendesse la vita di un genitore a cui vogliamo bene (è importante specificare LOL) probabilmente molti di noi, pur con uno stress terrificante lo farebbero, quindi la risposta alla tua domanda strettamente parlando sarebbe positiva.
Vecchio 17-11-2021, 21:50   #3
Avanzato
 

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Ultima modifica di sconfitto; 22-01-2022 a 18:36.
Vecchio 17-11-2021, 22:15   #4
Esperto
 

Presente. E aggiungo che la fobia sociale non è l'unica causa...
Ringraziamenti da
andre71to (17-11-2021)
Vecchio 17-11-2021, 22:30   #5
Esperto
L'avatar di andre71to
 

Ioooo ...e, come dicono molti altri amici qui, non solo per la fobia ma anche per altri fattori estetico comportamentali che comunque sovente sono parte magari degli eventi scatenanti la fobia stessa ..

Ultima modifica di andre71to; 18-11-2021 a 01:26.
Vecchio 17-11-2021, 23:29   #6
Esperto
 

Io non lavoro per colpa della fobia sociale, più che altro sono intimorito dal mettermi in certi ambienti non avendo esperienze base di vita, gli altri mi vedrebbero come strano. Ma so che devo superarlo e forzarmi, mi serve tempo e ci sto lavorando su me stesso, ma finisco per stare male se ci penso troppo.
Vecchio 18-11-2021, 00:49   #7
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89 Visualizza il messaggio
Presente. E aggiungo che la fobia sociale non è l'unica causa...
Idem
Vecchio 18-11-2021, 12:55   #8
Intermedio
L'avatar di Impasse
 

Si ho questo problema e come hanno scritto altri, la fobia sociale non è l'unico motivo. La cosa drammatica è che dal lavoro praticamente non si sfugge, almeno che uno non abbia la fortuna di riuscire a cavarsela con rendite o con qualche lavoro da casa (senza colleghi o superiori) che riesce a portare avanti e che ti permette di campare.
Purtroppo, il fatto di non lavorare, non solo ti aggiunge preoccupazioni legate al tuo futuro sostentamento, ma ti inserisce anche in un circolo in cui la gente ti fa sentire in difetto (soprattutto se cominci ad avere una certa età) con conseguente peggioramento nell'interazione con gli altri e con la famiglia (pressioni ecc).
D'altra parte, la stessa vita lavorativa, fatta di stress per gli orari, interazioni con colleghi ed eventuali clienti, mi farebbe sentire malissimo e a disagio sia per questioni di poco tempo libero/difficoltà di gestione di eventuali impegni e problemi, sia per mie imbranataggini e altre carenze nella sfera sociale ed esperienziale (di cui, in realtà, non sono manco interessato..però sai..domande come "sei di qui? non ti vedo mai" "che hai fatto il fine settimana?" "ma ce l'hai la ragazza?" "ma non parli mai?" diventano occasioni per trattarti di merda e non fanno mai piacere). Un loop da cui si fa fatica ad uscire.
Ringraziamenti da
andre71to (18-11-2021), edward00767 (19-11-2021), Elle_ (18-11-2021), Lovecraft (18-11-2021), pure_truth2 (19-11-2021)
Vecchio 18-11-2021, 13:54   #9
Esperto
L'avatar di Texas
 

Io ho questo problema e credo che ormai la situazione sia più complessa della semplice fobia sociale.
Ringraziamenti da
andre71to (18-11-2021)
Vecchio 18-11-2021, 20:28   #10
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da Impasse Visualizza il messaggio
Si ho questo problema e come hanno scritto altri, la fobia sociale non è l'unico motivo. La cosa drammatica è che dal lavoro praticamente non si sfugge, almeno che uno non abbia la fortuna di riuscire a cavarsela con rendite o con qualche lavoro da casa (senza colleghi o superiori) che riesce a portare avanti e che ti permette di campare.
Purtroppo, il fatto di non lavorare, non solo ti aggiunge preoccupazioni legate al tuo futuro sostentamento, ma ti inserisce anche in un circolo in cui la gente ti fa sentire in difetto (soprattutto se cominci ad avere una certa età) con conseguente peggioramento nell'interazione con gli altri e con la famiglia (pressioni ecc).
D'altra parte, la stessa vita lavorativa, fatta di stress per gli orari, interazioni con colleghi ed eventuali clienti, mi farebbe sentire malissimo e a disagio sia per questioni di poco tempo libero/difficoltà di gestione di eventuali impegni e problemi, sia per mie imbranataggini e altre carenze nella sfera sociale ed esperienziale (di cui, in realtà, non sono manco interessato..però sai..domande come "sei di qui? non ti vedo mai" "che hai fatto il fine settimana?" "ma ce l'hai la ragazza?" "ma non parli mai?" diventano occasioni per trattarti di merda e non fanno mai piacere). Un loop da cui si fa fatica ad uscire.
Infatti io ho smesso di uscire con le amiche perché ogni volta che mi presentano qualcuno di nuovo la prima domanda è sempre "che lavoro fai?"...ed ogni volta che dico di essere disoccupata la gente mi guarda come se avessi la peste. Dall altro lato non me la sento di lavorare per via delle interazioni sociali e troppo stress e orari.
Vecchio 18-11-2021, 21:43   #11
Intermedio
L'avatar di Pakku
 

Quote:
Originariamente inviata da Goh Visualizza il messaggio
Mi chiedo com’è che invece sembra non aver impedito di studiare a tutto il resto del forum.
Penso per un motivo banale, il forum raggruppa individui di vario tipo.

Ho letto di utenti che conoscono persone attraverso siti o app di incontri.
Altri che propongono e partecipano a raduni.
Altri ancora che escono il sabato sera per andare a ballare.
E così via.

Tutto questo per me è fantascienza.
Eppure sono riuscito a laurearmi.
Ipotizzo perché le mie problematiche sono differenti (seppur con una radice comune).
Ringraziamenti da
Boston (19-11-2021), esteem (19-11-2021)
Vecchio 19-11-2021, 02:39   #12
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Goh Visualizza il messaggio
Io non studio a causa della fs, tra le altre cose. Mi chiedo com’è che invece sembra non aver impedito di studiare a tutto il resto del forum.
Dipende spesso da quando inizia ad aggravarsi la fobia. Io ho avuto la fortuna che prima dei 30 anni stavo ""bene"" (infinità di tra virgolette) quel tanto che bastava per applicarmi, sempre col sostegno dei miei, e sempre, fondamentale anche questo per una voglia di rivalsa da raggiungere tramite lo studio.

Dopo la malattia è peggiorata sempre di più, ma ringraziando dio non mi ha impedito totalmente di lavorare. Limitato sicuramente, come un motore da 90cv litato a 50.
Ringraziamenti da
esteem (19-11-2021)
Vecchio 19-11-2021, 08:42   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Impasse Visualizza il messaggio
Si ho questo problema e come hanno scritto altri, la fobia sociale non è l'unico motivo. La cosa drammatica è che dal lavoro praticamente non si sfugge, almeno che uno non abbia la fortuna di riuscire a cavarsela con rendite o con qualche lavoro da casa (senza colleghi o superiori) che riesce a portare avanti e che ti permette di campare.
Purtroppo, il fatto di non lavorare, non solo ti aggiunge preoccupazioni legate al tuo futuro sostentamento, ma ti inserisce anche in un circolo in cui la gente ti fa sentire in difetto (soprattutto se cominci ad avere una certa età) con conseguente peggioramento nell'interazione con gli altri e con la famiglia (pressioni ecc).
D'altra parte, la stessa vita lavorativa, fatta di stress per gli orari, interazioni con colleghi ed eventuali clienti, mi farebbe sentire malissimo e a disagio sia per questioni di poco tempo libero/difficoltà di gestione di eventuali impegni e problemi, sia per mie imbranataggini e altre carenze nella sfera sociale ed esperienziale (di cui, in realtà, non sono manco interessato..però sai..domande come "sei di qui? non ti vedo mai" "che hai fatto il fine settimana?" "ma ce l'hai la ragazza?" "ma non parli mai?" diventano occasioni per trattarti di merda e non fanno mai piacere). Un loop da cui si fa fatica ad uscire.
Hai centrato il punto in pieno, ho le stesse sensazioni
Vecchio 19-11-2021, 08:58   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Si è una delle polemiche che anch'io ho sempre sollevato (e ci sono state tante risposte).
Molti utenti sono diplomati o laureati grazie alle loro famiglie e/o eventi che hanno forzato il loro percorso.
Tutto questo malgrado le malattie mentali o qualsiasi ostacolo intellettivo.
In sostanza non importa chi sei finché hai qualcuno o qualcosa che ti porta sulle spalle.
Che poi si riversino sul forum forse è una conseguenza.
Aggiungo che se si ha un indole a fuggire dai problemi e si ha un ambiente che lo permette, diventa tutto in salita ed è uno sforzo troppo immane rientrare nella routine e vivere normalmente...Io ho avuto la sfortuna di vivere con mia nonna che mi ha permesso di non andare a scuola per 3 anni alle medie, gli assistenti sociali si mobilitarono per portarmi a scuola in macchina e finire quantomeno la terza media...Dopo di che è stato tutto una giungla fatta di niente, solo palliativi ed evitamenti, a quasi 25 anni mi ritrovo ad essermi scontrato con la realtà pura. Anni passati a crogiolarmi con picchi di bilanci esistenziali minimi che mi portavano, che so, a non uscire nemmeno dalla camera per mangiare, per il resto non avevo tutta questa consapevolezza di me e di cosa mi stesse accadendo "stavo benino nel mio niente", non ero consapevole che stavo evitando il mondo, ma ho sempre sentito che sotto c'era un disagio cosi profondo che era inspiegabile, sapevo più o meno di avere qualcosa che non andava, ma per volermi illudere che fosse tutto nella norma, non mi ero mai letto le relazioni del neuropsichiatra e i vari psicologi che mi seguivano fin da bambino fino ai 17 anni.
Dopo anni inevitabilmente arriva lo scossone, dove una parte di te non vedrà più il mondo con gli stessi occhi, senti la pressione di un mondo da cui ti sei sempre ritirato, non accetti te stesso, la depressione prende il sopravvento...Le cose sono 2 o ne esci e migliori o rimani a fondo e vai per inerzia, io sono in bilico, la depressione mi sta uccidendo la visione del mondo.
Ora è come se ripudiassi tutto il mio passato, come mi presento nel mondo del lavoro? Cosa dico? Ma di che stiamo parlando...

Ultima modifica di edward00767; 19-11-2021 a 09:02.
Vecchio 19-11-2021, 11:03   #15
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da Goh Visualizza il messaggio
Io non studio a causa della fs, tra le altre cose. Mi chiedo com’è che invece sembra non aver impedito di studiare a tutto il resto del forum.
Ecco questo ci permette di chiarire un errore nel concepire la fobia sociale in generale. Devi capire che si tratta di un disturbo nel quale l’individuo non vive come ansiogene tutte le situazioni sociali indiscriminatamente allo stesso modo, e, soprattutto, egli può vivere con forte ansia un evento, ma al contempo sopportarlo, pur vivendolo male.
In secondo luogo, è un disturbo che ha diversi gradi di intensità, può essere moderato, come anche grave, pertanto quando l’angoscia è così forte da impedire sistematicamente di affrontare un dato evento si parla di evitamento sociale. Nel tuo esempio, se uno non si iscrive all’università perché non riesce a stare seduto in un’aula con altre persone o non è in grado di affrontare un colloquio orale a un esame, il quadro di evitamento è pesante. Un’altra persona invece può saper affrontare, più o meno bene, l’università, ma al contempo essere evitante, oppure molto fobico, in altri diversi contesti sociali. Spero di aver risposto al tuo dubbio e anche a quello di folleanonimo.
Ringraziamenti da
esteem (19-11-2021)
Vecchio 19-11-2021, 12:37   #16
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ci arrivo molto vicino; finché potevo lavorare isolato in una stanza in cui c'ero solo io e con i contatti al minimo ci riuscivo. Altri lavori ho dovuto lasciarli dopo qualche giorno di stretta interazione con gente professionalmente più in gamba di me, estroversi, con barba, capelli e vita sociale; uscivo dallo studio che guardavo il Tevere sotto al ponte facendoci il classico pensierino

E' chiaro che tutto è un trade-off tra varie problematiche opposte; suppongo che se dal nostro lavoro dipendesse la vita di un genitore a cui vogliamo bene (è importante specificare LOL) probabilmente molti di noi, pur con uno stress terrificante lo farebbero, quindi la risposta alla tua domanda strettamente parlando sarebbe positiva.
Mi trovi d'accordo, se hai un mutuo o un affitto da pagare, o figli e famiglia butti giù tutta la merda del mondo pur di lavorare, soffri come un cane per la fobia sociale ma vai avanti e invece di guardare il Tevere pensi a chi hai da mantenere. Ma, come nel mio caso, se sei sulla soglia dei 40 senza famiglia tua propria e senza affitto da pagare diventa davvero uno strazio senza senso doversi forzare a sostenere impegni come lavoro e soprattutto relazioni sociali annesse. Non esiste il. Lavoro ideale ma quello che sto facendo attualmente pur essendo sulla carta il più vantaggioso per me è per il. Mio disturbo tuttavia proprio non ce. La faccio a farmelo piacere e sto pensando di. Mollarlo
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