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Chi non lavora a causa della fobia sociale?
C'è qualcuno che causa fobia sociale e insicurezze varie non riesce proprio a lavorare?
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Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
Ci arrivo molto vicino; finché potevo lavorare isolato in una stanza in cui c'ero solo io e con i contatti al minimo ci riuscivo. Altri lavori ho dovuto lasciarli dopo qualche giorno di stretta interazione con gente professionalmente più in gamba di me, estroversi, con barba, capelli e vita sociale; uscivo dallo studio che guardavo il Tevere sotto al ponte facendoci il classico pensierino :D
E' chiaro che tutto è un trade-off tra varie problematiche opposte; suppongo che se dal nostro lavoro dipendesse la vita di un genitore a cui vogliamo bene (è importante specificare LOL) probabilmente molti di noi, pur con uno stress terrificante lo farebbero, quindi la risposta alla tua domanda strettamente parlando sarebbe positiva. |
Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
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Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
Presente. E aggiungo che la fobia sociale non è l'unica causa...
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Ioooo ...e, come dicono molti altri amici qui, non solo per la fobia ma anche per altri fattori estetico comportamentali che comunque sovente sono parte magari degli eventi scatenanti la fobia stessa ..
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Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
Io non lavoro per colpa della fobia sociale, più che altro sono intimorito dal mettermi in certi ambienti non avendo esperienze base di vita, gli altri mi vedrebbero come strano. Ma so che devo superarlo e forzarmi, mi serve tempo e ci sto lavorando su me stesso, ma finisco per stare male se ci penso troppo.
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Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
Si ho questo problema e come hanno scritto altri, la fobia sociale non è l'unico motivo. La cosa drammatica è che dal lavoro praticamente non si sfugge, almeno che uno non abbia la fortuna di riuscire a cavarsela con rendite o con qualche lavoro da casa (senza colleghi o superiori) che riesce a portare avanti e che ti permette di campare.
Purtroppo, il fatto di non lavorare, non solo ti aggiunge preoccupazioni legate al tuo futuro sostentamento, ma ti inserisce anche in un circolo in cui la gente ti fa sentire in difetto (soprattutto se cominci ad avere una certa età) con conseguente peggioramento nell'interazione con gli altri e con la famiglia (pressioni ecc). D'altra parte, la stessa vita lavorativa, fatta di stress per gli orari, interazioni con colleghi ed eventuali clienti, mi farebbe sentire malissimo e a disagio sia per questioni di poco tempo libero/difficoltà di gestione di eventuali impegni e problemi, sia per mie imbranataggini e altre carenze nella sfera sociale ed esperienziale (di cui, in realtà, non sono manco interessato..però sai..domande come "sei di qui? non ti vedo mai" "che hai fatto il fine settimana?" "ma ce l'hai la ragazza?" "ma non parli mai?" diventano occasioni per trattarti di merda e non fanno mai piacere). Un loop da cui si fa fatica ad uscire. |
Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
Io ho questo problema e credo che ormai la situazione sia più complessa della semplice fobia sociale.
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Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
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Ho letto di utenti che conoscono persone attraverso siti o app di incontri. Altri che propongono e partecipano a raduni. Altri ancora che escono il sabato sera per andare a ballare. E così via. Tutto questo per me è fantascienza. Eppure sono riuscito a laurearmi. Ipotizzo perché le mie problematiche sono differenti (seppur con una radice comune). |
Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
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Dopo la malattia è peggiorata sempre di più, ma ringraziando dio non mi ha impedito totalmente di lavorare. Limitato sicuramente, come un motore da 90cv litato a 50. |
Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
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Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
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Dopo anni inevitabilmente arriva lo scossone, dove una parte di te non vedrà più il mondo con gli stessi occhi, senti la pressione di un mondo da cui ti sei sempre ritirato, non accetti te stesso, la depressione prende il sopravvento...Le cose sono 2 o ne esci e migliori o rimani a fondo e vai per inerzia, io sono in bilico, la depressione mi sta uccidendo la visione del mondo. Ora è come se ripudiassi tutto il mio passato, come mi presento nel mondo del lavoro? Cosa dico? Ma di che stiamo parlando... |
Re: Chi non lavora a causa della fobia sociale?
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In secondo luogo, è un disturbo che ha diversi gradi di intensità, può essere moderato, come anche grave, pertanto quando l’angoscia è così forte da impedire sistematicamente di affrontare un dato evento si parla di evitamento sociale. Nel tuo esempio, se uno non si iscrive all’università perché non riesce a stare seduto in un’aula con altre persone o non è in grado di affrontare un colloquio orale a un esame, il quadro di evitamento è pesante. Un’altra persona invece può saper affrontare, più o meno bene, l’università, ma al contempo essere evitante, oppure molto fobico, in altri diversi contesti sociali. Spero di aver risposto al tuo dubbio e anche a quello di folleanonimo. |
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