Quote:
Originariamente inviata da Bri
Come disse Doc di ritorno al futuro :idea: :
"Il vostro futuro non è stato scritto da nessuna parte,dovrete scrivervelo voi......"
a parte questa citazione che nn so quanto centri,più che del futuro ho paura che qualche volta nn sarò in grado di superare qualche nuova situazione...
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Doc, che mito..
Visto che siamo in vena di citazioni, ne posto una di uno dei miei filosofi preferiti:
Quello che la gente comunemente chiama destino è costituito per lo più dalle proprie stupide gesta. (Arthur Schopenhauer)
Frase forte, provocatoria e scommetto neppure condivisibile.
Per ciò che mi riguarda ho 24 anni, non studio (ho una laurea breve) e non lavoro. Per l'età che ho sento di non voler perdere nemmeno un minuto a buttar via la giovinezza, un po' per le occasioni perse in passato, un po' perché il tempo passa inesorabile e il rischio è di restar fermi a guardarlo passare.
Ma convertire il dire (pensare) in fare mi è quanto di più difficile. Sento di aver mancato troppe esperienze di vita e sociali, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza. Fino ad una certa età sei protetto, poi quando gli appigli familiari vengono meno cominci a pagare uno scotto insopportabile con tutti gli interessi.
La mia
paura più grande è sprecare la mia giovinezza. Giungere ad un'età e avere il rimorso di non aver fatto cose che ormai non potrei far più. Già ora soffro rimorsi simili, figuriamoci un domani.
E quindi la chiave dello star bene è la
serenità, come dice ancora Schopenhauer (perdonate la ridondanza). Se sarò sereno e senza rimpianti, sarò felice. La serenità può sostituire tutte gli aspetti negativi dell'esistenza, ma non può essere a sua volta sostituita.
Di nuovo, sul futuro: ma pensiamoci un solo istante. Se pensiamo (quanto convintamente e fondatamente poco importa) di non poter star peggio di così, se pensiamo di essere nel fondo del baratro, allora come non possiamo guardare al futuro positivamente, dato che non può che portarci potenzialmente qualcosa di migliore?