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Originariamente inviata da T.A.R.D.I.S.
Ho usato un termine sbagliato (ringraziare), d'altronde è innegabile che se la spiata è stata utile ... faccio finta di niente?
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E cosa dovresti fare? Encomio? Aumento? Passaggio di livello? Bonus delazione?
Io non farei nulla. Il lavoratore sta facendo solo un gesto civico che do per scontato.
Non lo fa spontaneamente? Bene, se lo scopro ne terrò conto, in negativo, nella valutazione dello stesso.
Lo fa solo per poter reclamare un premio? Doppia considerazione negativa del lavoratore in questione.
Il colpevole? Richiamo verbale alla prima e sanzione disciplinare prevista dal CCNL se è recidivo e mi da l'idea di non avere rispetto dell'azienda.
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Questa valutazione è bella campata in aria ... direi totalmente fuori luogo, anzi, ti invito a fare un passo idietro mi piacerebbe sapere su che basi fondi questa tua teoria
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Premessa: facevo un discorso in generale e non rivolto a te
Parli di
costrizione e
rogna e mi sembrano termini tutt'altro che piacevoli
Un lavoratore sbagliato per me è quello che può venire a ricattare, leccare o fare qualcosa per tornaconto.
Se fossi io il titolare troverebbe il nulla, altro che costrizione al ringraziamento.
Dal lato del lavoratore, se si comporta così, o asseconda la mentalità sfruttatrice di molti lavoratori (vedi la falsa malattia/infortunio, il marciar sopra su certe cose, ecc.) pur di arraffare oppure si trova in una condizione di sfruttamento: vuoi perché lavora da dipendente pur avendo contratti a progetto, vuoi perché viene tenuto in apprendistato pur dandogli mansioni di responsabilità, vuoi perché è fisso al minimo tabellare, vuoi perché è sottolivellato, vuoi perché fa straordinari (magari non pagati), ecc.
Se uno non sfrutta e sceglie i propri dipendenti con attenzione ha un rischio quasi nullo di trovarsi "ricattatori".