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Vecchio 04-01-2018, 22:11   #21
Avanzato
L'avatar di Emanuele85
 

Dopo il diploma ho subito tentato il test di accesso ad Odotoiatria( il mio sogno da quando ero bambino) ma era praticamente impossible entrare erano solo 20 posti su 2000 persone,sono arrivato 250° circa. Poi ho provato vari test per igenista gentale, fisioterapia ,ma tutti falliti, alla fine ho fatto tutt'altro, economia e commercio alla sapienza di cui circa 15 esami poi ha iniziato a stufarmi di brutto non era proprio per me quella facoltà cosi ho mollato. Soldi e tempo perso!
Vecchio 04-01-2018, 22:31   #22
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Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Potrei sintetizzare così pure io.
Ma, nell'ordine :

- finito il diploma, ho fatto il test di ammissione a medicina.
Piazzato 12-130 esimo circa ,peccato i posti fossero solo 75.

- ripiegato su chimica farmaceutica, sia per avere esami comuni, sia perché comunque ero diplomato perito chimico.

- ho fatto un anno con ottimi voti, quasi vinto una borsa di studio (ho mancato 1 esame di un mese per averla e.e).
Al secondo anno però è subentrata la consapevolezza che questo percorso non mi sarebbe piaciuto ed una forte crisi depressiva; mi sono piantato e ho mollato = 2 anni buttati nel cesso.

- su spinta dei miei e di qualche seduta di counseling offerto dalle uni stesse ('na merda, per sintetizzare), mi sono reiscritto ad un corso completamente differente, triennale.

- arrivo fino al terzo anno con buoni voti, sembra ormai me la possa sbrigare con poco e nulla fuori corso.
Invece mi pianto per altre ricadute depressive. In un 2 anni di fuoricorso riesco a dare solo due esami.
Nel frattempo cerco di prender pause, lavoretti (con risultati che lasciamo perder, meglio prostituirsi) e altro ma non risolvo nulla.
Lo scorso Settembre mollo perché nel migliore dei casi la triennale l'avrei vista a 27 - 28 anni con 3 -4 anni di fuori corso.
Oppure non saprei proprio quando.

Risultato : 2 + 5 = 7 anni buttati completamente nel cesso o quasi.

Ora non ho titoli, non ho esperienze lavorative e nell'ambito del mio diploma non sono assolutamente più in grado di competere coi neo formati - che adesso fan pure stage che "ai miei tempi" non esistevano.
Ho ripiegato sui corsi di formazione gratuiti al momento, ma son roba da simil barzelletta come contenuti.
E insomma, un fallimento completo.

Vediamo come va, ma contando che mi schifano pure per fare l'operaio o il commesso, faccio prima a prender misure per le scarpe di cemento.
pure io ho provato con i corsi gratuiti e ho visto che davvero preparavano poco per cambiare settore e reinserirsi. Poi gli stage che ti fanno fare sono sfruttamento e poca formazione, lavori tutto il giorno per due soldi.. non lo so o mi do alla prostituzione o davvero ci facciamo venire un'idea geniale e diventiamo dipendenti di noi stessi.. a sapere cosa pero'.. pensato anche a creare un sito porno pensa un po', dicono che si lucra parecchio
Vecchio 04-01-2018, 22:36   #23
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Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
pure io ho provato con i corsi gratuiti e ho visto che davvero preparavano poco per cambiare settore e reinserirsi. Poi gli stage che ti fanno fare sono sfruttamento e poca formazione, lavori tutto il giorno per due soldi.. non lo so o mi do alla prostituzione o davvero ci facciamo venire un'idea geniale e diventiamo dipendenti di noi stessi.. a sapere cosa pero'.. pensato anche a creare un sito porno pensa un po', dicono che si lucra parecchio
Che lavoro fai?
Vecchio 04-01-2018, 23:12   #24
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Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Si certo,infatti
L' ambito accademico è ovviamente l' unico in cui molto probabilmente una carriera universitaria scadente è sufficiente per essere definitivamente esclusi.

Se tu dici che quella era la tua unica aspirazione nella vita posso capire, certo non è una bella situazione, ma si tratta di un problema differente rispetto a quello trattato nel topic.
Vecchio 04-01-2018, 23:17   #25
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Esempio:
Ok che il settore pubblico ormai assume pochissimo, ma lì ad esempio ti chiedono di avere il pezzo di carta per presentarti al concorso, non è che vieni escluso se lo hai preso dopo essere stato 8 anni fuori corso o se lo hai preso con il minimo dei voti e presentando una tesi raffazzonata.
Ovvio che in situazione del genere non sei il candidato perfetto ( eufemismo ), ma senza il pezzo di carta non puoi neanche presentarti.
Si ma come dici giustamente tu nel pubblico c'è pochissimo turnover (io lavoro proprio in ambito universitario e non c'è ricambio né tra i prof né tra la personale amministrativo), quindi se uno prende la laurea per poi avere giusto l'obiettivo del concorso campa cavallo. Il grosso del lavoro lo dà ancora il privato, e lì non è il massimo presentarsi fuoricorso di anni. Poi vabbé, questo è anche il Paese dove il Ministro del Lavoro ti dice di giocare a calcetto per trovare occupazione, quindi si sa che spesso i titoli sono secondari ad una bella leccata o pompino.
Vecchio 04-01-2018, 23:25   #26
Esperto
L'avatar di Palmiro
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Esempio:
Ok che il settore pubblico ormai assume pochissimo, ma lì ad esempio ti chiedono di avere il pezzo di carta per presentarti al concorso, non è che vieni escluso se lo hai preso dopo essere stato 8 anni fuori corso o se lo hai preso con il minimo dei voti e presentando una tesi raffazzonata.
Ovvio che in situazione del genere non sei il candidato perfetto ( eufemismo ), ma senza il pezzo di carta non puoi neanche presentarti.
i posti e i concorsi del settore pubblico ormai rappresentano un 10-15% massimo dell'offerta di lavoro in Italia, la voce grossa la fanno le aziende private (piccole medie imprese in particolare), e per entrare qui o conosci già chi ti può sistemare, o se vuoi concorrere col metodo classico (cv+candidatura), devi offrire qualcosa in più che gli altri candidati a quel posto (nella marea di candidature che arrivano) non hanno. Nel caso di lavoro qualificato, i tempi e il voto di laurea sono la prima discriminante in fase di recruiting.

Inutile dire quanto sia spietata la concorrenza in questa fase...

Altrimenti c'è sempre la possibilità di mettersi in proprio (anche lavorando da pc), il che nel 2018 sembra essere l'opzione migliore per inserirsi nel mercato del lavoro. Nessuno ti chiederà mai nè voto nè tempi di laurea, perchè non gliene fregherà un tubo, ciò che conta è saper fare qualcosa per cui la gente è disposta a pagarti, e quello lo impari direttamente sul campo, altro che lauree, master e altre str.zate (a buon intenditor )

Ultima modifica di Palmiro; 04-01-2018 a 23:32.
Vecchio 04-01-2018, 23:27   #27
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Originariamente inviata da Svalvolato Visualizza il messaggio
Si ma come dici giustamente tu nel pubblico c'è pochissimo turnover (io lavoro proprio in ambito universitario e non c'è ricambio né tra i prof né tra la personale amministrativo), quindi se uno prende la laurea per poi avere giusto l'obiettivo del concorso campa cavallo. Il grosso del lavoro lo dà ancora il privato, e lì non è il massimo presentarsi fuoricorso di anni. Poi vabbé, questo è anche il Paese dove il Ministro del Lavoro ti dice di giocare a calcetto per trovare occupazione, quindi si sa che spesso i titoli sono secondari ad una bella leccata o pompino.
Ma infatti siamo d'accordo, probabilmente non riesco a spiegarmi.

In pezzo di carta serve, anche se certo insieme a quello servono un sacco di altre cose, tipo intraprendenza, doti relazionali, magari anche conoscenze, fortuna, senz' altro...

Ma dire che il pezzo di carta non serve a nulla è un po' come dire che per volare un aeroplano non serve a nulla.
Certo, se mancano la pista, il pilota e il carburante, con l' aereo da solo non vai da nessuna parte. Ma anche se hai la pista, il pilota ed il carburante, se non hai l' aereo rimani a terra.
Vecchio 04-01-2018, 23:33   #28
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Originariamente inviata da Palmiro Visualizza il messaggio
i posti e i concorsi del settore pubblico ormai rappresentano un 10-15% massimo dell'offerta di lavoro in Italia, la voce grossa la fanno le aziende private (piccole medie imprese in particolare), e per entrare qui o conosci già chi ti può sistemare, o se vuoi concorrere col metodo classico (cv+candidatura), devi offrire qualcosa in più che gli altri candidati a quel posto (nella marea di candidature che arrivano) non hanno. Nel caso di lavoro qualificato, i tempi e il voto di laurea sono la prima discriminante in fase di recruiting.
La laurea la prendi come singolo individuo, quindi un 10-15% dell' offerta massima direi sia più che sufficiente
Vecchio 04-01-2018, 23:39   #29
Esperto
L'avatar di Palmiro
 

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Originariamente inviata da M_B Visualizza il messaggio
mai messo piede in un aula di università

ma ho fatto l'esame per iscrivermi al collegio dei periti e ora ho le stesse facoltà di un ingegnere con laurea triennale
questo a dimostrazione di come certi percorsi di studio siano delle prese per i fondelli (anche se Ingegneria non è il caso, a dire il vero)

fosse x me un 60% degli indirizzi accademici creati dopo la riforma (scienze politiche, scienze della comunicazione e affini) dovrebbe chiudere domani stesso...perchè stanno solo creando masse di falliti che si illudono di poter avere un futuro, mentre in realtà stanno solo foraggiando un sistema ormai obsoleto, assolutamente inadeguato al mercato del lavoro attuale...

così come sarei x l'istituzione del numero chiuso alla facoltà di lettere, ma questo è un altro discorso...
Vecchio 04-01-2018, 23:48   #30
Intermedio
 

L'Università non l'ho fatta, ho rinunciato alla borsa di studio vinta e ho accettato una offerta di lavoro arrivata dopo il diploma.
Vecchio 05-01-2018, 00:36   #31
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Fatto 4 mesi del primo anno, mai entrato in classe. Ero paralizzato dalla paura, studiavo a casa , fatto due esami (andati molto bene) poi ciao ciao.
Vecchio 05-01-2018, 02:51   #32
Super Moderator
L'avatar di limitless
 

Il mio percorso di studi è stato molto travagliato fin dai tempi del liceo, che ho iniziato e poi mollato quasi subito, dopo anni di limbo ho ripreso e sono riuscito a diplomarmi.

Mi iscrissi all’università solo per pressione dei miei, ma non è mai stata un’opzione per me, sapevo fin troppo bene di avere enormi lacune dovuti ai miei anni da neet oltre ai problemi di ansia sociale particolarmente forti in quel periodo della mia vita. Mollai senza aver mai dato un esame o frequentato, andai solo a fare il test

Nessun rimpianto
Vecchio 05-01-2018, 02:55   #33
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Di fatto io ho fallito, pur non avendo mollato mai definitivamente.
Ma lo sapete, per me è e sarà il più grosso fallimento della vita
Vecchio 05-01-2018, 03:59   #34
Banned
 

Per problemi di scarsa memoria e capacità di concentrazione, per cui anche gli ultimi anni di liceo sono stati pesanti, ho rinunciato all'università. In più avevamo problemi economici e volevo trovare un lavoro per sbloccarmi ed essere indipendente visto che avevo annusato che i miei ci avrebbero portati al suicidio. Alla fine né ho iniziato l'università né ho mai lavorato. E sono abbastanza disperata.
Vecchio 05-01-2018, 10:57   #35
Esperto
L'avatar di badwolf
 

Quote:
Originariamente inviata da Palmiro Visualizza il messaggio
questo a dimostrazione di come certi percorsi di studio siano delle prese per i fondelli (anche se Ingegneria non è il caso, a dire il vero)

fosse x me un 60% degli indirizzi accademici creati dopo la riforma (scienze politiche, scienze della comunicazione e affini) dovrebbe chiudere domani stesso...perchè stanno solo creando masse di falliti che si illudono di poter avere un futuro, mentre in realtà stanno solo foraggiando un sistema ormai obsoleto, assolutamente inadeguato al mercato del lavoro attuale...

così come sarei x l'istituzione del numero chiuso alla facoltà di lettere, ma questo è un altro discorso...
Entro un anno o 2 quello che ho fatto io non sarà più possibile farlo :S
Vecchio 05-01-2018, 11:07   #36
Esperto
L'avatar di badwolf
 

Quote:
Originariamente inviata da Palmiro Visualizza il messaggio
i posti e i concorsi del settore pubblico ormai rappresentano un 10-15% massimo dell'offerta di lavoro in Italia, la voce grossa la fanno le aziende private (piccole medie imprese in particolare), e per entrare qui o conosci già chi ti può sistemare, o se vuoi concorrere col metodo classico (cv+candidatura), devi offrire qualcosa in più che gli altri candidati a quel posto (nella marea di candidature che arrivano) non hanno. Nel caso di lavoro qualificato, i tempi e il voto di laurea sono la prima discriminante in fase di recruiting.

Inutile dire quanto sia spietata la concorrenza in questa fase...
ti dirò la mia esperienza, alle superiori feci uno stage estivo, tutti mi dissero non ti pagano, vai li a fare caffè e fotocopie, vai li a farti sfruttare ecc. ecc.

in quelle 3 settimane mi sono fatto conoscere e finita la scuola ho avuto un lavoro a tempo indeterminato presso quella stessa azienda...

a quel punto tutti a dire che culo che avevo avuto... gli stessi che prima mi davano del pirla
Ringraziamenti da
Hazel Grace (05-01-2018)
Vecchio 05-01-2018, 16:12   #37
Esperto
 

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Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
No,non è così,sia la triennale che la magistrale ottenute con forte ritardo sui tempi canonici diventano solo dei pezzi di carta,non hanno più valenza e non servono più a fare qualcosa nella vita che abbia a che fare con lo studio intrapreso.
buh io sinceramente fra tutti gli studenti fuori corso che conosco non ce ne è uno che intenda minimamente lasciar perdere,ritirarsi nonostante tutto....un motivo ci sarà!! se fosse davvero così totalmente inutile allora si ritirerebbero tutto allo sforare degli anni base...è chiaro che a un certo punto ormai perso per perso conviene cmq avercelo quel titolo,seppur tardivo, nel cv..
Vecchio 05-01-2018, 16:48   #38
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da untipostrano Visualizza il messaggio
buh io sinceramente fra tutti gli studenti fuori corso che conosco non ce ne è uno che intenda minimamente lasciar perdere,ritirarsi nonostante tutto....un motivo ci sarà!! se fosse davvero così totalmente inutile allora si ritirerebbero tutto allo sforare degli anni base...è chiaro che a un certo punto ormai perso per perso conviene cmq avercelo quel titolo,seppur tardivo, nel cv..
E' chiaro sia così. Una volta che sei quasi arrivato sarebbe ultra-deleterio mollare, tanto vale prenderlo. Certo sarebbe sempre meglio darsi un tempo massimo, tipo "Se entro il primo anno non do tot. esami mi ritiro" piuttosto che continuare per inerzia vita natural durante.
Vecchio 05-01-2018, 17:47   #39
Principiante
 

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Originariamente inviata da Svalvolato Visualizza il messaggio
E' chiaro sia così. Una volta che sei quasi arrivato sarebbe ultra-deleterio mollare, tanto vale prenderlo. Certo sarebbe sempre meglio darsi un tempo massimo, tipo "Se entro il primo anno non do tot. esami mi ritiro" piuttosto che continuare per inerzia vita natural durante.
Ho mollato ingegneria dopo otto esami a causa di molti fattori nel lontano 1987. Non c' erano ancora i triennali.

Inviato dal mio SM-T585 utilizzando Tapatalk
Vecchio 05-01-2018, 19:58   #40
Esperto
 

Anch'io ho avuto un bel po' di problemi.... Subito dopo il diploma di liceo classico, preso non con un voto altissimo ma comunque in modo dignitoso malgrado i problemi avuti con matematica e altre amenità, mi si sono parate dinnanzi due possibilità.... scienze della comunicazione cambiando città (anche se comunque poco distante da casa) e giurisprudenza nella stessa città dove avevo frequentato le superiori. Da premettere che la prima scelta era quella per la quale mi sentivo più portato e quella oggettivamente meno problematica, ma ovviamente da bravo timoroso e ansioso e restio ai cambiamenti cosa ho fatto? Ho scelto di fare giurisprudenza per non dover abbandonare un luogo conosciuto e straconosciuto.... nel quale comunque non avevo legami di alcun tipo.... ma tanto è stato. Ho iniziato giurisprudenza (triennale di scienze giuridiche alla quale avrei dovuto far seguire la specialistica per avere la laurea in giurisprudenza) pensando che piano piano tante difficoltà le avrei aggirate. Ho fatto due esami andati benissimo e subito dopo sono iniziate le difficoltà. Da allora è stato tutto un percorso in salita, durante il quale sono riuscito a prendermi anche qualche soddisfazione ma sempre con grande fatica e dovendo fronteggiare problemi di ogni genere, tra cui la voglia e l'interesse per la materia che venivano sempre meno. Intanto ho cercato senza successo di lavorare saltuariamente ma senza soddisfazioni. Nel frattempo tutti andavano avanti e io annaspavo. A un certo punto ho deciso che dovevo dare una svolta e ho cambiato iscrivendomi a un corso di laurea triennale sempre del ramo giuridico adulato dalle promesse di qualcuno che, in malafede evidente, mia ha fatto vedere la classica luna nel pozzo dicendomi che con pochi esami avrei concluso. Ovviamente nulla di tutto questo è avvenuto e ho per questo ho dovuto ricominciare a penare tra esami da sostenere di sana pianta su programmi corposi e numerose integrazioni da sostenere relativamente a esami del precedente corso e altre difficoltà che non sto qui a elencare. Insomma mi sono pentito mille volte della scelta fatta. Ma a quel punto ho deciso di stringere i denti e sono riuscito a finire laureandomi a luglio 2016. Sicuramente mi sono tolto un grosso peso ma con moltissimi rimpianti rispetto all'enorme ritardo, rispetto al fatto che avrei dovuto fare scelte diverse in tempi diversi e rispetto al fatto che ho dovuto rivedere tante cose che mi ero prefissato. Oggi purtroppo mi trovo si con un titolo in mano ma senza alcuna opportunità dal punto di vista lavorativo a causa di scelte sbagliate fatte tanto tempo fa, per non parlare della congiuntura che è quella che sappiamo.... e il tempo purtroppo corre impetuoso.
Tra l'altro mi piacerebbe prendermi un titolo magistrale.... ma non nego di avere molta paura, viste le passate esperienze, di ritrovarmi a fronteggiare gli stessi problemi del passato. Magari quando troverò una sistemazione lavorativa penserò anche a questo.
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