Questione di gusti: per me l'estremo limite della musica è Pelléas et Mélisande di Schoenberg, dopo è roba che mi verrebbe da spaccare tutto, distrugge il mio animo e mi precipita in un'angoscia senza fine.
Per me Dufay è musica classica, Bach è romanticismo, Mozart è musica contemporanea, quindi ti lascio immaginare l'effetto della musica contemporanea su di me
Faccio eccezione per i Meistersinger di Wagner che sono quattro ore di pura gioia e bellezza, aggettivi che trovo altrimenti inapplicabili a Wagner, e soprattutto Richard Strauss che amo tutto. Ma come sopra, Strauss nonostante le apparenze di innovatore è in realtà sempre dentro il sistema tonale che si è limitato a espandere un po', persino in Elektra.
Amo moltissimo un poco conosciuto compositore olandese, Ian Sweelinck, di cui un brano credo di essere stato il primo a registrare sul pianoforte almeno stando a Youtube
L'unica cosa che salverei del repertorio contemporaneo sono le Folksongs di Berio, che difatti è solo un arrangiamento di musiche popolari con il linguaggio moderno. Sono il primo a dire che non possono chiamarsi musica contemporanea, sono del tutto all'interno del sistema tonale.